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Ritirata statunitense: protesta di
Vieques
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gennaio 2003 Anche se si suppone che la Marina statunitense sia in una
fase di ritiro da Vieques, lo scorso 13 gennaio ha ricominciato le sue manovre per 29
giorni nelle tenute doltremare dei Caraibi.
I portoricani continuano a resistere con proteste popolari alla bellicosa presenza e sono
stati repressi con gas lacrimogeni.
Finora, circa dieci attivisti, che hanno dimostrato contro la Marina, sono stati arrestati
sotto le accuse di disobbedienza civile, aspetto che invece i portoricani hanno definito
Giornate a favore dellIndipendenza.
Simulando di respingere qualche attacco nemico, in linea con la "necessaria
preparazione per uneventuale guerra contro lIraq", (come avevano detto i
portavoce della Casa Bianca per giustificare queste azioni nel poligono di Vieques), le
navi USS Porter e USS Anvio hanno nuovamente sparato lì missili mare-aria. Allo stesso
modo, aerei da combattimento F-14 e F-18 hanno cominciato le loro incursioni aria-terra
con simulazioni di bombardamenti.
Le operazioni nellisola-municipio, così repentine, hanno generato sorpresa in più
di un politico locale e continentale, dato che molti consideravano già risolto questo
capitolo di tensioni tra i due popoli, dopo le dichiarazioni lo scorso anno di Gerge W.
Bush che approvavano il ritiro da Vieques prima del maggio 2003.
Secondo José Rivera, senatore democratico per New York, lo stratagemma gli sembra uno
scherzo ai diritti civili degno di una condanna internazionale.
Gli Stati Uniti non hanno rispettato il villaggio portoricano per 60 anni, ha detto
Rivera, neppure la sua decisione quando gli abitanti votarono in massa (96 %) a favore
della cessazione dei bombardamenti e della partenza immediata della Marina.
Frattanto, Sixto Pérez, dirigente del Campo Luisa Guadalupe, a Vieques, ha dichiarato
allagenzia EFE che "le esercitazioni militari della Marina da Guerra degli
Stati Uniti non sono le ultime previste come tentano di far credere. Ne hanno programmate
altre in aprile e questo lo sappiamo dalle nostre fonti, sia nel continente sia a Puerto
Rico.
La stessa agenzia di stampa spagnola per comprovare la denuncia si è rivolta alla Flotta
dellAtlantico a Washington, organismo che ha lasciato, secondo quanto afferma
lagenzia EFE, aperta la possibilità di nuove manovre, dovute allattuale
situazione mondiale.
Mentre El Nuevo Día, quotidiano portoricano, ha presentato una notizia dove
si annuncia che per il prossimo 1° maggio Washington ha previsto labbandono,
secondo una Carta di Certificazione firmata allinizio di questanno, del 75 %
del territorio di Vieques, ossia della sua base navale.
Quando avverrà il ritiro, gli abitanti di Vieques prevedono, tuttavia, future
complicazioni per lo smantellamento incompleto delle basi, dato che fino al momento
nessuno con potere decisionale al più alto livello alla Casa Bianca si è pronunciato per
la bonifica dei terreni occupati.
Un anno dopo, il 14 gennaio, il Comitato per il Riscatto e lo Sviluppo di Vieques ha
denunciato come il quartiere Santa María si sia trasformato in deposito di armi dei
soldati statunitensi come mostra di disprezzo della salute umana e ambientale di questo
villaggio, che da sei decenni reclama la loro partenza.
LEsercito
degli Stati Uniti abbandonerà Vieques per il rifiuto popolare
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ottobre 2002 Robert Natter, comandante delle Forze Navali degli Stati
Uniti, ha confermato il trasferimento verso il nord della Florida del poligono militare
racchiuso nel territorio portoricano di Vieques, in conseguenza del rifiuto popolare che
da diversi anni viene espresso dagli abitanti di Porto Rico.
La notizia, ancora senza conferma ufficiale, è vista nei circoli politici portoricani e
in altri paesi come uno stratagemma per aiutare il fratello di Bush nelle elezioni per la
sua rielezione a Governatore della Florida.
Un referendum tenuto lanno scorso dalla società portoricana ha chiesto, con il 96
%, al Presidente nordamericano George W. Bush, la fine delle manovre che da quasi 40 anni
vengono effettuate nella nota piccola isola.
Lammiraglio ha diffuso la notizia, raccolta dallagenzia ANSA, in un intervento
il 16 ottobre al Club Rotary di Pensacola, nel nord dello stato della Florida.
Gli abitanti di Vieques hanno denunciato sistematicamente laumento dei casi di
cancro rispetto ai loro compatrioti dellisola più grande, che riconducono
allutilizzo di materiali tossici impiegati durante i bombardamenti.
Allo stesso modo, nel 1999 un civile era morto a causa delle operazioni annuali
dellesercito nordamericano, fatto che mobilitò totalmente Porto Rico per far
ritirare i soldati.
Numerosi attivisti portoricani sono stati arrestati per essere entrati nelle basi
straniere, come un modo per attirare lattenzione mondiale di fronte la presenza in
quel luogo degli Stati Uniti.
Allo stesso modo, organizzazioni locali per i diritti umani e vari senatori statunitensi
hanno criticato la violazione della salute dei cittadini a cui sono stati sottoposti gli
abitanti di Vieques.
Chiesti a Porto Rico dati
sulle armi chimiche
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ottobre 2002 Il senatore per il Distretto della Carolina, Juan Cancel,
ha chiesto al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, informazioni e assistenza per
gli abitanti di Vieques esposti alle armi chimiche usate nel programma noto come Progetto
112. Cancel ha mostrato alla stampa, il 13 ottobre, nella relazione recentemente divulgata
dal Dipartimento della Difesa, che viene detto, come alla fine degli anni 60 e agli
inizi degli anni 80 dello scorso secolo, che sono state realizzate prove con armi
chimiche in vari punti degli Stati Uniti, compreso lisola-municipio di Vieques, a
est dellisola grande di Porto Rico. Daltra parte, il rappresentante del
Partito Indipendentista Portoricano (PIP), Victor García San Inocencio, ha sollecitato
dati in virtù della Legge della Libertà di Accesso alla Informazione, sugli esperimenti
con armi chimiche o biologiche realizzate a Vieques tra il 1962 e il 1974.
Vieques, unisola in cui
gira la morte
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settembre 2002 Perché mai dovremmo fare le valigie ora accettando le
proteste della popolazione portoricana se da 60 anni soddisfiamo la nostra opprimente e
prepotente volontà? Questa sembra essere la linea di pensiero degli Stati Uniti riguardo
alle ripetute manovre militari nellisola di Vieques, a Porto Rico, iniziate lo
scorso 2 settembre, nonostante la contrarietà dei suoi abitanti.
Alla presenza statunitense, lì viene opposto il totale rifiuto da parte dei novemila
abitanti che compongono questa parte del territorio insulare portoricano chiamato La Nena,
per via della su dimensione e della sua geografia. Il rifiuto è stato dimostrato con un
plebiscito, con marce di protesta, con accuse contro il Governo di George W. Bush e con
lentrata di numerosi militanti di sinistra e di altri settori impegnati nella base
terrestre dellesercito straniero.
Tuttavia, il portavoce della Marina, Kim Dixon, ha reso noto che la flotta da guerra,
capeggiata dalla portaerei USS Harry Truman, aveva effettuato con successo le operazioni
dei suoi seimila uomini a bordo, tra cui figurano gli spari con bombe inerti da 25 libbre
e proiettili da 20 millimetri. Ha anche annunciato lalta efficienza tecnica degli 80
aerei da combattimento F-18 ed F-14.
Niente sarà trascurato, ha indicato il militare, nessun obiettivo nellaria, nel
mare e a terra, perché i militari conoscono limportanza di queste manovre, che
hanno luogo lì dal decennio degli anni 40 del secolo XX, e il cui obiettivo
principale continua a essere quello di aumentare la capacità delle nostre truppe e
sperimentare lefficacia dellarsenale bellico, questo sì, a qualunque prezzo.
Però un altro sembra il ragionamento delle Organizzazioni Non Governative che si
oppongono alla presenza nordamericana, che viene indicata come la causa del deterioramento
della salute locale, sia di quella umana sia di quella ambientale, compromessa fatalmente
di generazione in generazione.
Nellagosto dellanno scorso è stato pubblicato uno studio della Scuola di
Salute Pubblica dellUniversità di Porto Rico, dove è stato dimostrato il rischio
dello sviluppo del cancro a Vieques, infermità che ha aumentato la sua incidenza a
partire dal 1974, essendo del 27 % maggiore rispetto agli altri portoricani.
I bambini di Vieques da zero a nove anni presentano questa malattia con un 117 % in più
rispetto allisola grande nel periodo tra il 1984 e il 1989. Allo stesso modo, i
giovani tra i 10 e i 19 anni lo patiscono in un 256 % in più. Gli attivisti
dellorganizzazione Famiglie di Vieques Pro-Salute condannano le esplosioni, che,
sostengono, diffondono varie quantità di cadmio, nichel, mercurio, composti
nitroaromatici, tutti tossici, che scatenano infermità cancerogene o polmonari.
Allo stesso modo, limpatto delle bombe vive o inerti diffondono nellaria
piccole particelle di polvere contaminata che viaggiano per latmosfera.
Strisciando sul terreno ed eludendo i posti di vigilanza i portoricani riescono a entrare
nel poligono di tiro statunitense senza preoccuparsi per la conseguenza delle loro vite,
dato che li spinge la convinzione dellinsostenibilità della presenza delle truppe
della Casa Bianca.
In questo mese, più di venti persone sono state arrestate dopo avere protestato
nellarea delle operazioni per la fine dei bombardamenti. Tra di loro si trovano
membri del Partito Indipendentista Portoricano e del Movimento Socialista dei Lavoratori.
Molte agenzie di stampa internazionali e qualche altra locale tacciono su queste
dimostrazioni di opposizione e al contrario giustificano gli addestramenti dovuti alla
complessità dellordine mondiale. Insistono anche sullannuncio formale di Bush
di ritirarsi da Vieques nel maggio 2003.
Ma le dichiarate buone intenzioni di Washington sono prese con le pinze dai portoricani,
perché non esiste alcun documento ufficiale che garantisca alla Municipalità di San Juan
la serietà e la legittimità della questione.
Frattanto, gli arrestati dovranno comparire davanti a un Tribunale degli Stati Uniti, per
avere attentato contro gli interessi imperiali, fatto che adesso viola senza alcun
rispetto i diritti umani di Vieques.
Circa metà
della popolazione di Portorico vive nella povertà
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giugno 2002 A Portorico una persona su due è povera, secondo il profilo
dei dati economici nel 2000 della nazione, elaborati dallente Negociado del Censo.
La demografa Judith Rodríguez ha affermato che 1.818.687 dei 3.8 milioni di abitanti di
Portorico vivono nella povertà. Una famiglia di quattro persone è povera se le sue
entrate medie annuali sono uguali o inferiori a 17.874 dollari, 1.500 dollari al mese.
Continuano
le proteste a Vieques per le manovre degli Stati Uniti
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aprile 2002 - La Marina Militare degli Stati Uniti ha arrestato un altro gruppo
di pacifisti, che protestava per le manovre di bombardamento sul comune di Vieques, a
Portorico. Secondo il Comitato Organizzatore Antimarina, che si oppone alle azioni
militari, i suoi membri sono riusciti a entrare in una delle aree delimitate. Questa nuova
tappa delle operazioni nordamericane proseguirà fino alla metà del mese di maggio. Con
gli ultimi arresti, ammontano a nove i manifestanti imprigionati dallinizio di
aprile. Le esercitazioni statunitensi, marine e terrestri, continueranno nella zona fino
al 2003.
Messo in rilievo il
lavoro della missione di Porto Rico a Cuba
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settembre 2001 - Il rappresentante del movimento indipendentista di Portorico,
Edwin González, attualmente nella maggiore delle Antille, ha evidenziato che la prima e
più importante missione diplomatica del movimento nel mondo è stata fatta a Cuba 35 anni
fa..
Tale avvenimento, è stata una dimostrazione importante della solidarietà del popolo
cubano per la lotta dei patrioti portoricani che cercavano di liberarsi dal giogo
coloniale degli Stati Uniti.
González ha indicato che, fin dallinizio nel 1966, gli scopi principali di questa
missione portoricana erano quelli di divulgare in tutti i continenti le azioni di
liberazione dei portoricani, denunciare la presenza del colonialismo statunitense nella
loro nazione e stabilire una rappresentanza democratica del movimento indipendentista di
Porto Rico a Cuba, giacché già dal XIX secolo esistevano stretti vincoli di fratellanza
tra i popoli di entrambe le nazioni caraibiche.
González ha evidenziato che nei primi anni della missione di Porto Rico a Cuba, questa
era a carico del Movimento Pro Indipendenza, poi la responsabilità passò al Partito
Socialista e ora è del Nuovo Movimento Indipendentista, il quale non solo rappresenta
nella maggiore isola dei Caraibi il popolo portoricano, ma è anche il veicolo per
incanalare la solidarietà dei portoricani verso la Rivoluzione cubana.
In merito allattuale situazione del suo paese, Gonzàlez ha dichiarato che dopo un
secolo di dominio coloniale degli Stati Uniti, i governanti di questa potente nazione non
hanno potuto distruggere il patriottismo portoricano né tanto meno piegare la volontà
dei portoricani di essere liberi e indipendenti.
La nazione portoricana, ha aggiunto, è più viva che mai e la cultura e la lingua
nazionale sono ormai patrimoni irreversibili.
Ha rilevato che pochi portoricani accettano quello che sta accadendo a Porto Rico a
proposito del dominio nordamericano, precisando che la presenza coloniale di Washington
nellisola di Borinquen è comprovata dalle enclavi militari del Pentagono in questo
territorio delle Antille.
Gli Stati Uniti
riprendono i bombardamenti a Vieques
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settembre 2001 - La Marina statunitense, al momento di chiudere
questedizione, ha ripreso i suoi bombardamenti sullisola di Vieques,
nonostante lopposizione del popolo portoricano. Secondo un reportage di Notimex,
sono annunciate varie proteste nel corso di queste manovre, che dureranno 23 giorni.
Alle manovre partecipano mille soldati della portaerei John F. Kennedy, che si preparano
alla guerra in Medio Oriente.
Si teme che le nuove arie belliciste che circolano a Washington prolunghino la presenza
militare della Marina statunitense a Vieques.
I
venti di guerra negli Stati Uniti possono ritardare la partenza della Marina da Vieques
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settembre 2001 - Mentre il Governo e il Congresso degli Stati Uniti stanno
pianificando la rappresaglia per gli attacchi terroristici a New York e a Washington, che
l11 settembre hanno fatto migliaia di morti, i portoricani temono che questa sete di
sangue prolungherà la presenza della Marina nella piccola isola di Vieques.
"Sessant'anni di addestramenti militari a Vieques non sono serviti a niente martedì
11 settembre", ha affermato all'agenzia AP Fabián Martínez, un ex capitano
dell'Aviazione degli Stati Uniti che adesso risiede a Vieques. "Vieques è utilizzata
per addestrare truppe che poi vanno in altri paesi ad attaccare", ha aggiunto il
militare a riposo, che all'epoca aveva sottolineato la vulnerabilità del territorio
nazionale statunitense da parte di azioni terroristiche.
Mentre il Congresso discuteva di nuovi fondi per spese militari l'11 settembre, due aerei
dirottati da terroristi si sono schiantati contro le torri gemelle di Manhattan e un altro
contro il Pentagono. La misura dei fondi per operazioni militari è stata approvata nella
sua totalità questa stessa settimana anche se con ampi cambiamenti alla luce degli
avvenimenti, vale a dire, più denaro per la difesa e per l'addestramento.
Due anni fa durante l'addestramento per andare in Kosovo, un pilota della Marina ha
lasciato cadere per errore due bome vicino a un punto d'osservazione a Vieques e ha ucciso
la guardia civile David Sanes, incidente che ha fatto esplodere un'ampia protesta contro
la presenza della flotta nella piccola isola.
Un'ondata di attivisti che sono entrati nella zona militare di Vieques dal 1999 con il
proposito di paralizzare le manovre hanno dichiarato che stavano riducendo le loro
attività di protesta. Eppure, in molte lettere ai giornali, i portoricani si lamentano
del fatto che Vieques sarà coinvolta nel dibattito sulla difesa nazionale.
Quest'estate, il presidente George W. Bush ha dichiarato che la Marina statunitense se ne
andrà da Vieques nel maggio del 2003, ma ha inserito nella legge sui costi militari la
possibilità che la Flotta potrebbe rimanere qualora non si riesca a trovare un luogo
alternativo dove svolgere le manovre militari.
Gli abitanti di Vieques hanno evidenziato che 60 anni di addestramenti militare hanno
minato la loro salute, danneggiato l'ambiente e danneggiato lo sviluppo economico.
Néstor Nazario, membro del Comitato Esecutivo del Nuovo Movimento Indipendentista di
Porto Rico, ha dichiarato a La Habana che dopo gli attacchi terroristici contro New York e
Washington e i preparativi di guerra che sta preparando il Pentagono, si complica la lotta
per la pace a Vieques.
In una conferenza stampa durante la giornata di solidarietà con Porto Rico che si tiene a
Cuba, Nazario ha aggiunto che la flotta statunitense si oppone alla realizzazione in
novembre del referendum attraverso il quale i cittadini di Vieques si pronunceranno per
due alternative: la Marina rimane fino a maggio 2003 ed effettua bombardamenti con bombe
inerti oppure rimane per sempre effettuando manovre militari con proiettili da
combattimento.
In una consultazione popolare tra i cittadini di Vieques, convocata nel luglio scorso
dalla governatrice Sila Calderón, il 68 % dei votanti si sono pronunciati per il ritiro
immediato dei militari nordamericani e per la bonifica delle aree contaminate. La
consultazione, il cui risultato non comportava un adempimento obbligatorio da parte delle
autorità degli Stati Uniti, ha avuto una grande partecipazione popolare.
La flotta statunitense sta facendo pressioni sul Congresso perché si accetti la formula
per cui non ci sarà ritiro fino a che non sarà trovato un altro luogo per le
esercitazioni di bombardamento.
Nazario ha denunciato che il Pentagono prepara nuove manovre militari a Vieques, spiegando
che questa volta le organizzazioni che si oppongono a queste manovre non metteranno in
atto azioni di disobbedienza civile.
La libertà aspetta
ansiosa
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agosto 2001- Il referendum di Vieques è un metodo di lotta, un atto simbolico che
ribadisce di fronte al mondo che il popolo portoricano è deciso nella sua richiesta di
fare andare via immediatamente la Marina degli Stati Uniti, ha commentato a La Habana per Granma
Milagros Rivera, presidentessa del Comitato di Solidarietà con Cuba a Porto Rico.
La consulta popolare, riservata agli abitanti di Vieques, è stata convocata dal
governatore Sila Calderón per lo scorso 29 luglio, ha ottenuto unalta affluenza con
circa il 68 % dei votanti e si è pronunciata per lopzione due, il ritiro immediato
della Marina e la bonifica delle zone contaminate.
Nella consultazione sono state inserite altre due domande, la prima a favore del fatto che
la Marina continui a stare fino al 2003 e le esercitazioni vengano fatte con proiettili
inoffensivi (decise dallex presidente William Clinton e confermate dallattuale
Capo di Stato George W. Bush), e la terza riguardante la permanenza a tempo indeterminato
della Marina e le esercitazioni con proiettili veri.
Si tratta di un referendum che non obbliga il Governo degli Stati Uniti ha spiegato
Rivera - poiché non ha lavallo del Congresso nordamericano, "siamo una
colonia", però dimostra che il popolo di Vieques vuole che la Marina se ne vada, in
quanto, da 60 anni, usa Vieques come poligono di tiro, fatto che si è rivelato
catastrofico per la salute degli abitanti e per gli ecosistemi.
Rappresentanti democratici quali José Serrano, Luis Gutiérrez Anibal Acevedo hanno
imposto a Bush di rispettare la decisione dei viequensi e hanno dichiarato che questa
consultazione rende necessario il referendum federale convocato per novembre, il cui esito
sarà legalmente obbligatorio.
Tuttavia la consulta federale non risponde veramente agli interessi e alla decisione del
popolo di Vieques, dato che comprende soltanto due alternative, il ritiro della Marina nel
2003 e pertanto il proseguimento delle esercitazioni fino a quellanno, oppure la
ripresa delle esercitazioni con munizioni da guerra.
Sebbene la lotta per il ritiro della Marina non sia nuova, essa si è ampliata a partire
dal 1999 con la morte di una guardia civile per lo scoppio di una bomba di 250 chili al di
fuori del poligono di tiro. Gruppi di manifestanti, tra cui il leader indipendentista
Rubén Berrios, si erano accampati sui terreni della Marina per un anno e hanno dovuto
essere sloggiati con la forza. Il risultato è stato che la Marina ha dovuto accettare di
utilizzare bombe inoffensive nelle sue esercitazioni.
Certo è che i fatti hanno avuto una doppia ripercussione. Nella stessa Porto Rico si è
riusciti a unire nel consenso diversi settori della popolazione ha detto Rivera
e allo stesso tempo si è ottenuta una risonanza internazionale. "Le agenzie e
i network nordamericani avevano presentato fino ad allora Vieques come unisola
disabitata"
A queste azioni di disobbedienza civile per ottenere la cessazione delle esercitazioni si
sono aggiunte personalità quali lavvocato ambientalista Robert Kennedy Jr. , il
reverendo Jesse Jackson e sua moglie Jacqueline e lattore Edward James Olmo.
Ma anche molti giovani portoricani, come è il caso di Yaimara Muñiz che ha visitato Cuba
nel luglio scorso come membro della Decima Brigata di Solidarietà Juan Rius Rivera e che
ha condiviso con Granma le sue esperienze a Vieques.
Yaimara è studentessa di Pedagogia e Storia dellUniversità di Porto Rico, a Río
Piedras, dove ha detto si estende la lotta contro la militarizzazione,
poiché ci sono intenzioni di riportare nella zona cintata il programma di educazione
militare nordamericano, di reclutamento per formare cadetti, il cosiddetto ROTC.
La sede del ROTC ha ricordato è stata levata da Río Piedras dalle sommosse
studentesche negli anni 70 e noi oggi non permetteremo che la riportino, non
consentiremo che si usi lUniversità per insegnare ad uccidere.
Questa giovane di 22 anni ha spiegato che, assieme ad altri cinque studenti, ha
partecipato, nellagosto del 2000, a unazione di disobbedienza civile a
Vieques. "La nostra decisione è stata quella di resistere allarresto in modo
totale, senza cooperare con i militari".
Ha denunciato che quando i militari sono venuti ad allontanarli, hanno puntato loro la
pistola alla testa e sono stati portati alla base di Roosevelt Roads con mani e piedi
ammanettati, alla stregua dei criminali. In seguito sono stati presentati davanti a un
tribunale federale a San Juan "davanti al magistrato Justo Arenas, comandante delle
Forze Armate nordamericane", che ha imposto loro diecimila dollari di cauzione,
"la più alta fino a quel momento" e li ha mandati alla prigione di Guaynabo.
Yaimara Muñiz ha aggiunto che, durante il processo nel marzo di questanno, "è
stato appurato che a Vieques la Marina ha esteso i reticolati verso la parte civile"
ed era stato proprio lì che li avevano arrestati. Pertanto, anche se tutto è stato
ricusato, la difesa si è appellata al Circuito di Boston.
Il 28 aprile 1979 è stato assassinato a colpi di arma da fuoco a San Juan, Porto Rico,
Carlos Muñiz Varela, un giovane di 28 anni, padre di un bambino di 5 anni e di una bimba
di un mese. La sua colpa era di presiedere lAgenzia Varadero e di organizzare viaggi
per Cuba.
Era stato portato dai suoi genitori a Porto Rico nel 1962 a soli nove anni. Più tardi,
come dirigente studentesco indipendentista, si era avvicinato alla sua terra di nascita,
alla quale era tornato nel 1977, come componente della prima Brigata Antonio Maceo.
Yaimara Muñiz, tanto impegnata nelle lotte studentesche e per il ritiro della Marina da
Vieques, è la figlia di Carlos Muñiz Varela. "Mio fratello Carlos (che è stato a
Cuba nel 1993 come componente di unaltra Brigata Juan Rius Rivera) e io teniamo
molto che si chiarisca lassassinio. In aprile abbiamo inviato una lettera alla
Segretaria della Giustizia chiedendo che venga designato un Pubblico Ministero, poiché
attualmente il caso è archiviato".
Ha precisato che è stato loro risposto affermativamente e che "se avessero trovato
prove, non avrebbero esitato ad accusare gli indagati", però non hanno ancora fatto
nulla.
Nel 1979, immediatamente dopo il crimine, un gruppo terrorista di origine cubano,
denominato Comando Zero, ha rivendicato a Miami lassassinio di Muñiz Varela, mentre
un altro terrorista confesso, Orlando Bosch, affermava senza ritegno di aver ordinato la
sua morte.
A suo tempo, il giornale Claridad aveva denunciato che il Dipartimento della Giustizia,
lFBI e la Polizia conoscevano coloro che avevano pianificato, finanziato ed eseguito
lassassinio, "da parte di elementi deviati dallex ufficiale della polizia
Alex Maldonado, il quale aveva accettato di collaborare al chiarimento del crimine in
cambio di condanne benevole per altre imputazioni".
Per il 1984 il caso già aveva un voluminoso dossier, nel quale si può trovare il nome di
Julio Labatud, uno dei cinque commercianti di origine cubana che avevano finanziato il
crimine.
Anni dopo, nel 1996, il procuratore Michael Corona aveva dichiarato che Nicolás Noguera,
che sarebbe stato vicepresidente del Senato di Porto Rico (destituito per depravazione
morale) era stato ragguagliato sullassassino dallex agente Maldonado, però
non è stato nemmeno accusato dei crimine.
Yaimara ha aggiunto che è noto che colui che ha premuto il grilletto che ha sparato i
proiettili assassini è adesso, per altre ragioni, nel carcere di Miami e il suo cognome
è Suárez. Non è stato nemmeno indagato.
La giovane non si scoraggia. Il caso è archiviato forse per la "giustizia" a
Porto Rico, però ci sono molte persone interessate e decise affinché il crimine non
rimanga impunito e "manteniamo la lotta su molti fronti".
Adesso Vieques è parte fondamentale di un grande problema, come ha detto a Granma
Milagros Rivera, che è anche la direttrice delle Brigate Juan Rius Rivera il cui slogan
è "La solidarietà non sarà mai bloccata".
Lola Rodríguez de Tió, la poetessa che ha unito per sempre in immortali versi Cuba e
Porto Rico e i cui resti riposano nel cimitero di Colón a La Habana, ha scritto nel 1898
un testo per lantica danza La Borinqueña, che in seguito, con altre
parole sarebbe diventata lInno Nazionale portoricano. Il patriottismo del suo canto
è profezia e simbolo: "Andiamo portoricani / su, andiamo / Che ci aspetta ansiosa,
ansiosa / la libertà".
Quindici
arresti per la ripresa dei bombardamenti da parte degli Stati Uniti
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giugno 2001 Almeno quindici persone sono state arrestate per
linizio dei bombardamenti nelle esercitazioni effettuate dalla Marina degli Stati
Uniti nellisola portoricana di Vieques, e ci si aspetta che la campagna di
disobbedienza civile continui a tempo indeterminato.
La flotta statunitense ha iniziato lunedì 18 i suoi bombardamenti sopra Vieques, a
sud-est di Portorico, dopo aver iniziato lo scorso mercoledì la sua seconda fase di
addestramento militare in acque internazionali a 32 Km. a sud di questa isola.
Con i bombardamenti è ripresa pure la campagna di disobbedienza civile. Tra la fine di
maggio e il principio di giugno sono state arrestate oltre 180 persone, 40 delle quali
permangono in carcere per essere entrate nel poligono di tiro che gli Stati Uniti
mantengono a Vieques.
Domenica 17, un gruppo di 30 persone era penetrato nellAccampamento Navale García,
nella zona est dellisola, e otto sono state arrestate nella mattinata del giorno 18
mentre si dirigevano al poligono per impedire, come scudi umani i
bombardamenti.
Nel pomeriggio sono state arrestate altre sei persone, tra queste Jacqueline Jackson,
co-presidente dellorganizzazione Rainbow/Push Coalition e moglie del
reverendo statunitense Jesse Jackson.
Il reverendo Jackson ha espresso in un comunicato che sua moglie "ha visto di prima
mano limpatto del bombardamento e le bombe inesplose, che minacciano la vita delle
persone che vivono lì".
"Limpatto (delle bombe) ha causato la morte dei pesci e della vita silvestre,
il trauma di 10.000 persone, lalta incidenza di cancro e asma, ed è stato un
insulto grossolano alla gente di Portorico e agli attivisti per i diritti umani in tutto
il mondo", ha affermato.
Alle esercitazioni, la cui durata è pianificata in dodici giorni, partecipano circa
10.000 militari del gruppo di combattimento Theodore Roosevelt.
I militari percorrono il poligono con diversi tipi di veicoli e, secondo quanto denunciato
dai leader degli attivisti che hanno mostrato foto, hanno piazzato trappole nascoste da
rami per farvi cadere dentro i manifestanti.
Cronaca di un viaggio
domenicale
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maggio 2001 - Forse sarà perché il suo nome taíno Bieke ricorda
quelli di Cuba; sarà perché sono sessant'anni che lotta nella memoria dei nostri popoli
come parte geologica dell'isola di Puerto Rico, e forse perché tuttora è inquinata,
violata, deforestata.
Per molte ragioni ho accettato di buon grado l'invito delle mie amiche e dei miei amici
portoricani che mi hanno chiesto di trascorrere una domenica a Vieques, detta anche isola
Nena, o 'Graciosa', come la chiamò Cristoforo Colombo quando la scoprì nell'anno 1493.
Certo è che la curiosità mi rodeva dentro, all'idea di chi avrei incontrato. Sarei stata
a Puerto Rico per seguire gli avvenimenti della Cantata per l'anniversario della nascita
del Poeta Nazionale portoricano Juan Antonio Corretjer.
Come cubana, come giornalista e per molte altre ragioni che i miei lettori comprenderanno,
dovevo andare a Vieques.
Per arrivare all'isola di Vieques, situata a 7 miglia a sud-est di Puerto Rico, bisogna
recarsi al porto di Fajardo, e lì, essendo domenica, sottoporsi a una lunga fila. Quindi
si sale sullo spazioso ferry che porta il nome dell'isola. Un'ora di viaggio. Mare azzurro
e spumoso. Domenica allegra in cui la gente che mi circonda si reca a visitare i familiari
viequensi, altri con borse, shorts, ombrelloni, si accingono a trascorrere una domenica
sulle bellissime spiagge del luogo.
All'arrivo, ci informano che si tiene una messa speciale, celebrata dal Vescovo del
Chiapas, Monsignor Samuel Ruíz, 'Tati' come lo chiamano gli indigeni. Messa combattiva,
senza dubbio, in cui si narrano parabole di pace e giustizia. E non si deve dimenticare il
Vescovo di Caguas, Monsignor Rubén González, che con parole appassionate domanda, tra
orazioni e preghiere, la ritirata della Marina nordamericana da quella terra disonorata,
deforestata, inquinata.
Poi, al termine, ci raccontano di Taso Acosta e di suo figlio Domingo, di 14 anni, morti
per una bomba il 18 marzo 1940; di Aníbal Acevedo, un bimbo di 12 anni morto per un colpo
al petto sparato da un marine; di Lelo, morto anch'egli per uno sparo e sotterrato
in una spiaggia dell'isola; di Mapepé, ucciso da un gruppo di militari ubriachi che
tentavano di violentare una donna, e che dopo averlo ucciso la violentarono comunque.
Quanti crimini e abusi in questa piccola isola!
E' breve la domenica, certamente, però voglio sapere tutto, verificare tutto, scattare
foto, per esempio, al busto di Angel Rodríguez Cristóbal, un cialeño ucciso a
Miami per avere alzato il pugno e la voce in difesa di Vieques..., percorrere le spiagge
della costa sud, conoscere un viequense chiamato Leonardo, che parla sotto forma di
metafore popolari, del tipo "i cuscini dei viequensi sono pieni di polvere da
sparo" e che dice che la stessa cosa accade sia al Congresso di Washington che in
qualsiasi via o posto di Puerto Rico, come gli stessi Accampamenti di Disobbedienza
Civile, che visito al volo, e dove osservo compagni che resistono e che lottano.
Vengo a sapere della piccola bimba di 2 anni che muore di cancro; tantomeno si possono
ripagare le sofferenze e il dolore dei pescatori che escono in mare speranzosi di portare
cibo per i loro familiari e scoprono che i loro strumenti di lavoro sono stati distrutti
dalla Marina che gioca a uccidere.... mi raccontano... mi raccontano.... e sono piena di
sconcerto e di preoccupazione. Vieques mi fa soffrire!
La parola d'ordine "Pace per Vieques!" mi accompagnerà continuamente durante il
mio soggiorno nell'isola portoricana, da San Juan a Mayaguez, da Cabo Rojo a Jayuya, da
Fajardo a Ponce, passando da Lares..., questo popolo ha combattuto per la propria
indipendenza per due secoli e non rinuncia, continua la lotta su tutti i fronti.
Nel piccolo porto, mentre sto per congedarmi da questa domenica indimenticabile, si
vendono panini e bibite, si frigge la tipica alcapurria portoricana, piatto creolo
a base di banana fritta ripiena di carne..., i bimbi giocano, la gente parla già del
rientro, una signora mi chiede come potrebbe far operare agli occhi la sua anziana mamma a
Cuba, dove le hanno detto che è più economico e che si troverà molto bene. Glielo
spiego. Le mie amiche desiderano scattarmi una foto con un grande cartello che dice
"Vieques ti dà il benvenuto" è perché "nella tua terra ti credano"
mi dicono con simpatia.
Prendiamo l'ultimo ferry che arriva alle 4.30 di un pomeriggio ancora pieno di sole, di
mare azzurro e spumoso. Laggiù, in lontananza, si vedono le alture dove si esercitano gli
odiati yankees. Vieques è divisa in tre: ai due lati dell'isola, la Marina nordamericana,
al centro la parte civile del popolo. Osservo tutto con occhi fotografici che indugiano
come a voler imprimere le immagini, i dettagli, e che vagano riempiendo la mia testa di
cubana.
Ritorno con un misto di preoccupazione, ammirazione, coraggio, simpatia...e mi riprometto
anche di continuare a lottare da Cuba per la completa liberazione della Bieke taína,
la isola Nena, la Graciosa, come la chiamava Colombo, la combattente Vieques dei nostri
giorni.
Gli Stati Uniti
hanno scaricato uranio impoverito anche a Vieques
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febbraio 2001 La Marina statunitense ha testato sull'isola portoricana
di Vieques i proiettili all'uranio impoverito che avrebbe utilizzato successivamente con
la NATO nella guerra del Kosovo e che sono stati la causa dell'insorgenza di casi di
leucemia tra i soldati che sono stati a contatto con le munizioni radioattive.
La Marina statunitense, infatti, utilizza dal 1941 parte del territorio dell'isola di
Vieques come poligono di tiro, svolgendo esercitazioni militari in zone limitrofe alle
aree abitate. Negli ultimi due anni, per porre fine alla situazione di estremo rischio cui
sono esposti i cittadini, gruppi di attivisti per la pace sono stati i protagonisti di una
campagna di protesta senza precedenti nei confronti dei militari, cui si chiede di
abbandonare l'isola.
Gli abitanti di Vieques hanno seguito con grande preoccupazione le polemiche seguite alla
denuncia dell'uso di proiettili all'uranio impoverito nella guerra condotta dalla NATO
nella ex Jugoslavia nel 1999, in seguito alla quale si sono verificati diversi casi di
leucemia tra i soldati che hanno combattuto in Kosovo.
I viequensi sanno anche che la Marina statunitense ha ammesso di aver testato sull'isola
la maggior parte delle navi e degli aerei utilizzati successivamente nei Balcani.
I risultati di una ricerca condotta dal Dipartimento della Sanità di Porto Rico mostrano
inoltre come l'incidenza dei casi di cancro sull'isola negli anni dal 1990 al 1994 è
stata del 26,9% superiore rispetto alla media nel resto del Paese. La ricerca non indica
le cause che motiverebbero tale differenza, anche se per i gruppi pacifisti è da
attribuire ai test balistici della Marina statunitense in territorio viequense.
Molti ritengono che dal 1994 i casi di cancro siano aumentati. "Da anni denunciamo la
preoccupante relazione esistente tra la contaminazione causata dalle esercitazioni
militari e lo sproporzionato numero di casi di cancro che si sono verificati a
Vieques" - ha dichiarato Nilda Medina, del Comitato per il Riscatto e lo Sviluppo di
Vieques.
In effetti, il 10 maggio 1999 la Marina statunitense ha ammesso di aver utilizzato
proiettili all'uranio impoverito sull'isola, in risposta a una richiesta della
organizzazione non governativa Progetti Militari Tossici, che faceva appello alla Legge
sulla Libertà di Informazione.
Nel comunicato ufficiale, a firma di B.L.Thompson, viene dichiarato che nel febbraio 1999
un aereo dell'aviazione militare ha sparato una sola volta, per errore, 263 proiettili di
basso calibro all'uranio impoverito.
Tuttavia secondo lesperto militare Doug Rokke, uno dei massimi esperti mondiali su
questo tipo di materiale, la spiegazione fornita dalla Marina statunitense non
corrisponderebbe a verità. In occasione di una sua visita a Porto Rico e all'isola, Rokke
ha infatti espresso delle perplessità riguardo al numero di proiettili dichiarato: 263
colpi gli sembrano infatti troppo pochi per un aereo come quello utilizzato dagli
statunitensi (un A-10 Warthog), che spara da 3.000 a 4.000 proiettili al minuto.
Per comprendere le ragioni dell'operato tutt'altro che limpido della grande potenza
bisogna fare un passo indietro e ricordare che nel 1991 la Commissione di Regolamentazione
Nucleare degli Stati Uniti calcolò che nel Paese esistevano 450 tonnellate di uranio
impoverito, residui che avrebbero continuato a rimanere radioattivi per milioni di anni.
Washington decise perciò di eliminarli trasformandoli in munizioni, che avrebbe poi
venduto agli altri Paesi. L'uranio impoverito costituisce infatti un materiale ideale per
la produzione di proiettili, dato che è nella misura del 70 % più denso del piombo e
molto sensibile all'attrito.
Un impatto violento fa aumentare la sua temperatura di centinaia di gradi in pochi
centesimi di secondo, cosicché una pallottola di questo tipo è in grado di perforare la
superficie d'acciaio blindata di un carro armato con la stessa facilità con cui la lama
del coltello affonda nel burro.
Basti pensare che, secondo fonti dello stesso Governo degli Stati Uniti, una sola
particella dello stesso materiale radioattivo, delle dimensioni di un millesimo di
millimetro, presente all'interno del polmone di un essere umano, emette radiazioni in
quantità 800 volte maggiori rispetto a quelle tollerabili per la salute.
Secondo Rokke, chiunque entri in contatto con questo tipo di munizioni deve essere
sottoposto a controlli medici. Lui stesso è vittima della contaminazione da radiazioni,
da quando ha visitato i territori bombardati del Golfo Persico per studiare gli effetti
dell'uso di armi all'uranio impoverito da parte degli Stati Uniti nella guerra del 1991
contro l'Irak.
Lo scienziato è giunto alla conclusione che l'uranio impoverito è il principale
responsabile dei problemi di salute accusati dai militari statunitensi che hanno
combattuto in Irak, noti nel loro complesso come Sindrome del Golfo.
"A Vieques devono cessare le operazioni criminali delle Forze Amate degli Stati Uniti
che, protette dal segreto militare, assicurano che l'uso di questo tipo di munizioni non
rappresenta un pericolo per la popolazione" - ha ribadito Rokke.
Secondo la sua opinione, inoltre, la decisione del Pentagono di testare le munizioni
radioattive a Vieques e sull'isola giapponese di Okinawa è indice di razzismo nei
confronti della popolazione di questi luoghi.
"Una politica di questo genere - ha affermato - è la dimostrazione di un
atteggiamento razzista e discriminatorio, irrispettoso dei principi di giustizia
ambientale. A Vieques e Okinawa si sono sperimentate munizioni all'uranio impoverito -
questi non costituiscono episodi isolati, né sono frutto di errori o casualità. Si
tratta invece di operazioni pianificate, per testare questo tipo di munizioni prima di
utilizzarle in Kosovo e nel Golfo Persico".
Fino alla completa
uscita della Marina
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gennaio 2001 - Il nuovo governatore di Porto Rico, Sila Calderón, è stata
coerente nelle sue prime dichiarazioni nel suo incarico con la sua nota posizione rispetto
a Vieques e ha riproposto la richiesta di porre fine alle manovre militari degli Stati
Uniti in questa piccola isola-municipio.
Questa richiesta è stata proprio uno dei cavalli di battaglia su cui ha impostato la sua
campagna elettorale la ex-sindaco di San Juan e membro del Partito Popolare Democratico
(PPD), la cui politica generale è il mantenimento del cosiddetto "Stato Libero
Associato".
La cessazione delle esercitazioni militari e anche la completa uscita della Marina
nordamericana ha unito lanno scorso tutto lo spettro politico e sociale portoricano,
compresi gli annessionisti del Partito Nuovo Progressista (PNP) dellattuale
ex-governatore Pedro Roselló, finché questo si è sottomesso a un Ordine Presidenziale
firmato da William Clinton, con cui ha frammentato leggermente questa unità e che è con
ogni possibilità costato il governatorato al PNP.
Il nuovo governatore non è lultima arrivata a questo problema. Ha fatto parte della
Commissione Speciale di Vieques, creata nel maggio dello scorso anno subito dopo
lultima crisi e avrebbe preparato il Rapporto al Governatore (Roselló) dove si
afferma: "Le attività della Marina degli Stati Uniti a Vieques costituiscono una
violazione dei diritti fondamentali riconosciuti dalla comunità internazionale e hanno un
effetto pregiudizievole e dannoso sulla qualità della vita e sullambiente, per cui
si esige la cessazione immediata di queste e il ritiro da questa piccola
isola-municipio".
Con piena conoscenza di causa, Sila Calderón ha fortemente criticato nella sua campagna
elettorale laccordo firmato dal suo predecessore con lallora presidente
Clinton per 40 milioni di dollari per progetti di sviluppo a Vieques in cambio della
permanenza della Marina e delle sue manovre.
Il documento comprende lo svolgimento questanno di un referendum, limitato ai soli
viequensi (illegale secondo accademici di Diritto Costituzionale, poiché fraziona la
nazione portoricana), in cui le domande saranno: uno, il proseguimento senza restrizioni
delle manovre in cambio di altri 50 milioni di dollari e due, il ritiro della Marina (il
che significa soltanto che per il 2003 questa restituirà i terreni occupati, due terzi
dei 135 chilometri quadrati, non a Porto Rico, ma allAmministrazione dei Servizi
Generali degli Stati Uniti).
La Commissione di cui faceva parte lattuale Governatrice esige, da parte sua, il
celere trapasso dei terreni in suo possesso (della Marina) al popolo di Vieques.
Nonostante questa Ordinanza Presidenziale sottoscritta a Washington (qualcuno dubita dello
status coloniale in pieno XXI secolo ?), Sila Calderón ha affermato davanti ai
suoi seguaci che "il popolo di Porto Rico vuole larresto immediato delle
esercitazioni navali nellisola di Vieques".
Queste "esercitazioni", come viene indicato nelle conclusioni della Commissione,
hanno "ristretto larea residenziale e lattività commerciale della
popolazione civile a una frangia di terra di circa tre miglia di longitudine, al centro
dellisola", il che è accompagnato da divieti di pesca, principale
sostentamento economico dei suoi scarsi 9.300 abitanti.
Il Rapporto considera anche, grazie alla Legge di Libertà di Informazione, dato che la
Marina aveva negato laccesso ai dati, che durante le manovre sono stati sparati, a
solo 20 chilometri da un centro abitato, munizioni rivestite di uranio impoverito,
radioattive, tossiche, cancerogene, circa 263 proiettili "caricati per sbaglio"
nellaprile del 2000.
Il documento di riferimento prospetta che lincidenza dei cancro a Vieques è il
doppio della media di Porto Rico, che vi sia una maggiore mortalità infantile e la
presenza di componenti esplosivi (RDX e Tetril) nelle riserve di acqua potabile.
Sila Calderón, il cui Partito si pronuncia per lo statu quo, conosce quindi di prima mano
le verità di ciò che significano le manovre. Se potrà o meno mantenere questa posizione
coerente per luscita completa della Marina degli Stati Uniti da Vieques, è un
interrogativo a cui dovrà ancora rispondere.
Vieques mantiene vivo lo spirito di
lotta
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ottobre 2000 - Mantenere vivo lo spirito di lotta e dimostrare la
vulnerabilità della sicurezza della Marina nordamericana, è stato il proposito che ha
spinto almeno 6.000 persone a partecipare alla marcia contro la presenza militare degli
Stati Uniti nella portoricana isola-municipio di Vieques.
Così ha dichiarato allagenzia Notimex il portavoce del Comitato per il Riscatto e
lo Sviluppo di Vieques, Ismael Guadalupe, parlando della più grande manifestazione
tenutasi nella zona, che alla fine ha avuto 65 civili arrestati, da parte degli occupanti
stranieri, nel territorio dove è dispiegata la Marina statunitense.
Con le parole dordine come "Vieques si, la Marina no" e "la Marina
criminale la vogliamo cacciare", i manifestanti hanno marciato per le strade della
località per appoggiare coloro che erano penetrati nei territori occupati.
La marcia è stata considerata dai leader di Vieques la più importante mai fatta, e gli
stessi assicurano che si ripeterà fino alla cessazione definitiva delle manovre militari.
Dopo la morte, nellaprile 1999, di un impiegato civile a causa di una bomba lanciata
da un aereo militare, vari gruppi hanno installato accampamenti di disobbedienza civile
nel poligono di tiro per ostacolare le manovre, e nel maggio scorso sono stati fatti
sgombrare dai militari nordamericani.
Lagenzia EFE, segnala che uno studio reso noto dalla candidata al governo per il
Partito Popolare Democratico (PPD), Sila Calderón, e dallavvocato statunitense
Richard Copaken, sostiene che il rumore dei cannoni causa gravi danni agli abitanti
dellisola e alla vicina popolazione di Culebras.
La ricerca, alla quale hanno partecipato scienziati, fisici dellacustica,
specialisti in pneumologia pediatrica, urologi ed esperti del suono, precisa che i
proiettili sparati durante le manovre producono livelli di risonanza che possono
distruggere tessuti e organi vitali, particolarmente nei bambini.
La Calderón che difende lattuale condizione di Porto Rico di stato libero
associato ha preteso che Washington fermi "come atto di responsabilità morale
e civile", tutte le manovre militari a Vieques. Allo stesso modo ha sollecitato il
governatore portoricano, Pedro Roselló, affinché metta in vigore la normativa per la
quale il comitato sulla qualità ambientale possa proibire lemissione di rumori del
tipo di quelli emessi dai bombardieri.
Risoluzione
dellONU sulla libera determinazione di Porto Rico
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luglio 2000 Lagenzia EFE ha riferito che il Comitato sulla
Decolonizzazione dellONU ha approvato il 12 luglio per consenso una risoluzione
presentata da Cuba che ribadisce il diritto alla libera determinazione di Porto Rico ed
esprime la speranza che lAssemblea Generale esamini il tema.
Secondo lambasciatore di turno cubano Rafael Dausá, il cui paese patrocina questo
testo, questa è la prima volta che il Comitato ottiene il consenso sul tema di Porto
Rico.
La risoluzione è stata adottata dopo un giorno intero di dibattito al quale sono
intervenute una trentina di organizzazioni politiche e civiche portoricane ed esprime la
speranza dellente che gli Stati Uniti offrano una procedura che permetta ai
portoricani di esercitare il loro diritto alla libera determinazione e
allindipendenza.
Il documento sollecita il Governo degli Stati Uniti a ordinare la cessazione delle
esercitazioni e delle manovre militari delle sue forze armate a Vieques e di restituire la
terra occupata al popolo di Porto Rico.
Allo stesso modo invita a porre fine agli arresti e ai maltrattamenti dei manifestanti
pacifici che, con atti di disobbedienza civile, chiedono la smilitarizzazione
dellisola, che si accolgano i loro diritti umani fondamentali e che vengano
decontaminate le "aree di esercitazione".
Dichiarazione del Ministero per gli Affari Esteri di Cuba
Il giorno seguente allapprovazione del testo, il Ministero degli Affari Esteri di
Cuba ha emesso la seguente dichiarazione:
Il Comitato Speciale per la Decolonizzazione della Nazioni Unite, noto anche come
Comitato dei 24, ha approvato senza votazione una risoluzione presentata da
Cuba che mette in risalto il diritto del popolo di Porto Rico allautodeterminazione
e allindipendenza sulla base della dichiarazione sulla concessione
dellindipendenza ai territori e ai popoli coloniali che era stata approvata
dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite nel suo 15° periodo di sessioni nel
1960, con la sua risoluzione 1514.
La risoluzione approvata, inoltre, enfatizza la necessità che gli Stati Uniti offrano le
condizioni necessarie per la piena applicazione a Porto Rico della citata risoluzione 1514
e delle risoluzioni e decisioni dello stesso Comitato Speciale di Decolonizzazione
dellOrganizzazione delle Nazioni Unite e che detto Governo metta in libertà tutti i
prigionieri politici portoricani.
La risoluzione chiede anche agli Stati Uniti di ordinare la cessazione delle esercitazioni
e delle manovre militari a Vieques, situazioni che, nellaprile e nel maggio del
presente anno, hanno provocato gravi incidenti tra la popolazione di questo territorio
portoricano e le forze armate degli Stati Uniti.
Sebbene il suddetto Comitato dei 24 abbia approvato risoluzioni cubane sullo
tesso tema in numerose occasioni in passato, è la prima volta in 28 anni che detto
organo, che è il principale meccanismo consultivo dellAssemblea Generale
dellONU in materia di decolonizzazione, approvi una risoluzione di questo tipo senza
sottoporla a votazione, il che significa che nessuno dei suoi stati membri dissente dal
testo approvato.
Il Ministero degli Affari Esteri crede che lapprovazione senza votazione della
suddetta risoluzione su Porto Rico rispecchi una crescente presa di coscienza da parte
della comunità internazionale sullormai secolare lotta della nazione portoricana
per esercitare i suoi legittimi diritti e costituisca un passo in avanti nellimpegno
del popolo di Porto Rico di inserirsi come Stato indipendente e sovrano nel contesto della
nostra America Latina, della quale forma una parte indissolubile.
Distruzione nel paradiso
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luglio 2000 Nei Caraibi cè una piccola isola sotto il
tiro della distruzione. Una parte del suo territorio assomiglia non al paradiso tropicale
che dovrebbe essere totale, bensì a quei film fantascientifici che raffigurano la fine
del mondo.
Bombe, crateri, campi minati, rottami di aerei e di carri armati, materiali tossici
circondano gli abitanti di Vieques, lisola municipio che da più di un anno è
diventata famosa anche allesterno di Porto Rico, da quando lo scoppio di due bombe
da 500 libbre, lanciate da aerei F-18 durante una manovra militare, ha causato la morte di
un civile e gravi ferite ad altre quattro persone.
Da allora, Porto Rico quasi al completo denuncia ed esige la fine di tali operazioni
nellenclave statunitense. Due mesi fa, il 13 maggio, 54 abitanti di Vieques sono
entrati nella zona circoscritta occupata dalla Marina da Guerra degli Stati Uniti. Era la
prima volta, dopo il trasferimento degli insediamenti degli isolani del posto, che
qualcuno ha avuto il coraggio di "violare" lo spazio proibito.
Ismael Guadalupe ha fatto parte di questo gruppo di "attentatori della pace",
arrestato per due giorni dagli agenti federali e dai marines vigili contro qualunque
disturbo. Adesso Ismael è in visita a La Habana, integrante della nona brigata di lavoro
Juan Rius Rivera. Di quel giorno di protesta ci racconta:
"Ci hanno avvisati che stavamo violando una legge federale, ma noi abbiamo fatto
finta di niente. Loro sono quelli che stanno violando il nostro territorio e non gli
dobbiamo obbedienza. Allora hanno schierato una forza antisommossa come se fossimo dei
criminali. Ci hanno arrestato e io mi sono rifiutato di camminare; mi hanno così stretto
le manette che appena riuscivo a sentire la circolazione nei miei polsi. Hanno dovuto
portarmi fino a una gabbia, che noi chiamiamo la gabbia delle scimmie, perché è fatta
alla buona con lo stesso filo di ferro che si usa per rinchiudere gli animali.
Lì sono rimasto con altre 41 persone per dodici ore, pigiati a tal punto che abbiamo
dormito in piedi; non cera spazio per coricarsi sul terreno. Per tutta la notte ci
hanno illuminato con potenti riflettori che facevano molto rumore. Non abbiamo avuto
diritto ad avere un avvocato. Ci hanno detto che ci avrebbero liberati il giorno seguente
ed è stata una falsità. Il nostro gruppo è stato poi trasferito verso la base ovest di
Vieques, via mare, con i polsi ammanettati. Una volta sullimbarcazione, un militare
si è piazzato su di me per infastidirmi. Alla base di Ceiba il trattamento è stato
peggiore. Ci hanno tirato fuori e fatti entrare in un altro veicolo. Per breve tempo sono
stato torturato fisicamente.
Se non vuoi camminare, con me lo farai e ho sentito come tiravano forte
il mio naso, e poi stringevano forte la parte bassa delle mie orecchie. Mi hanno messo in
piedi e mi hanno fatto una perquisizione indisponente".
Ismael e i suoi compagni sono stati liberati il 15 maggio e ancora aspettano una notifica
per rispondere di questi fatti. Qualche giorno fa un gruppo di oltre cento persone è
stato arrestato per la stessa ragione ed è tuttora in prigione; sono del Partito
Indipendentista Portoricano.
E noto che lisola di Vieques e lenclave giapponese di Torii Shima, a
Okinawa, sono i due unici posti al mondo dove vengono effettuate esercitazioni di tiro con
proiettili alluranio, la cui tossicità provoca malattie mortali. Ognuno pesa tra
300 e 700 libbre.
Secondo uninchiesta, tre portoricani su quattro rifiutano le manovre della Marina e
il 73 % appoggia il suo allontanamento. Però un accordo tra Clinton e Roselló, il
governatore dello Stato Libero Associato, indica che le forze nordamericane permarranno
più di tre anni a Vieques e continueranno le manovre, anche se di durata più breve. Alla
fine del triennio si pensa che un referendum decida il destino dellisola municipio.
In caso di vittoria del sopruso, forse Vieques, in cambio del deterioramento ambientale e
di quello degli esseri umani che la abitano, riceverà 50 milioni di dollari per il
miglioramento delle infrastrutture sociali. Ospedali e scuole forse verranno costruiti su
quello che rimane dellisola sublime paradosso quello di uccidere e di curare
oppure laiuto resterà solo una promessa come quella, di oltre 30 anni fa,
quando la Marina disse che avrebbe sviluppato lindustria di Vieques creando nuovi
posti di lavoro, in cambio della sua permanenza nel territorio.
Oggi, oltre il 50 % della popolazione non ha lavoro.
Se invece la ragione trionfa subito, vincerà la vita anche se, nel migliore dei casi,
sarà tardi perché ritorni il paradiso.
Ancora bombe su Vieques
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luglio 2000 La Marina da guerra statunitense ha ripreso il 26 giugno le sue
manovre e i suoi bombardamenti nellisola portoricana di Vieques, dopo larresto
di 36 civili che avevano fatto incursione in unarea militare allo scopo di
ostacolare questa azione.
Lagenzia EFE ha riferito che Nilda Medina, portavoce del Comitato per la Liberazione
e lo Sviluppo di Vieques, aveva rivelato che 9 donne e 27 uomini erano stati arrestati
allalba di quel giorno. Ha detto che i manifestanti erano entrati in una zona
ristretta per impedire che la Marina portasse a termine un bombardamento massiccio con
oltre 130.000 libbre di bombe.
Medina ha informato che le azioni di disubbidienza civile pacifica continueranno nel modo
programmato. "Il crudele attacco contro la nostra isola e la sua gente, con la
partecipazione dello stesso Governo di Porto Rico, ci costringe ad azioni di autodifesa di
fronte al genocidio praticato dalla Marina contro il popolo di Vieques", ha
precisato.
Militari statunitensi
arrestano manifestanti a Vieques
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giugno 2000 Il 18 giugno il quotidiano USA Today ha informato
che manifestanti portoricani che si oppongono alla presenza della Marina statunitense
nellisola di Vieques sono tornati a occupare i poligoni di tiro della zona e sono
stati arrestati da ufficiali nordamericani.
Secondo la pubblicazione, dopo di averle tenute agli arresti per alcune ore, le 56 persone
che il giorno 17 giugno erano penetrate nellarea limitata dalla Marina, sono state
liberate, ma dovranno comparire davanti a un tribunale federale per avere violato le leggi
nordamericane.
Il quotidiano aggiunge che tra gli arrestati cerano 20 medici che hanno affermato di
rappresentare tutti i loro colleghi di Porto Rico preoccupati per la salute e per il
futuro degli abitanti di Vieques.
Gli abitanti di Vieques accusano la Marina di contaminare lambiente, di distruggere
le loro zone di pesca e di allontanare il turismo dallisola.
Secondo le ricerche, lindice del cancro in questo territorio è il più alto di
tutto Porto Rico a causa delluso di munizioni alluranio impoverito durante le
esercitazioni.
Le manovre militari a Vieques erano state sospese per un anno dopo la morte,
nellaprile 1999, di un lavoratore civile portoricano durante uno dei bombardamenti.
La pressione popolare ha obbligato a chiudere i poligoni, però nel maggio scorso le
autorità federali nordamericane hanno fatto sloggiare i manifestanti che occupavano le
zone militari e hanno ripreso le manovre.
Il Presidente statunitense William Clinton e il Governatore coloniale di Porto Rico, Pedro
Roselló, hanno concordato di tenere un referendum tra gli oltre 9.000 abitanti
dellisola per determinare il futuro di Vieques.
La consultazione si terrà nel febbraio 2002, però intanto le manovre continuano con
bombe di cemento e munizioni inerti.
Se gli abitanti di Vieques voteranno per la partenza della Marina, in ogni caso dovranno
sopportare la sua presenza un anno di più, dato che laccordo Clinton-Roselló
prevede la ritirata per maggio 2003.
Disobbedienza civile e sgomberi a
Vieques
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maggio 2000 - Julio Muriente, Presidente del Nuovo
Movimento Indipendentista (NMI) portoricano, ha criticato duramente la politica degli
Stati Uniti nei confronti di Portorico, dove sono responsabili di una delle più brutali
violazioni dei diritti umani, ossia la negazione del diritto di un popolo a difendere la
propria identità nazionale.
Muriente ha partecipato, in collegamento telefonico da San Juan, a una tavola rotonda
televisiva, nel corso della quale diverse personalità portoricane e cubane, insieme a
giornalisti, hanno discusso della recente operazione, condotta da agenti federali
americani e da gendarmi, che ha messo fine alla protesta dei manifestanti portoricani,
accampati sullisola di Vieques per bloccare le manovre militari della Marina
statunitense.
Tra i partecipanti al dibattito cera anche il presidente cubano Fidel Castro, una
presenza abituale in questo tipo di Tribuna Aperta della Gioventù e degli Studenti, che
ha analizzato prevalentemente il caso del sequestro di Elián González, ma che affronta
anche altri temi, tra cui ultimamente quello della votazione di Ginevra, che ha permesso
lapprovazione di una mozione anticubana.
Il dirigente indipendentista Julio Muriente ha sottolineato come proprio la lotta contro
la presenza della Marina nordamericana a Vieques abbia rafforzato il sentimento
nazionalista e patriottico della società civile portoricana: questo movimento di protesta
ha infatti riunito sotto ununica bandiera esponenti di partiti politici diversi, di
diverse fedi religiose, professionisti, artisti e cittadini di tutti i settori della
popolazione.
Luis Carrión, segretario generale del sindacato dei lavoratori dellazienda
telefonica portoricana, in visita a Cuba, ha spiegato che ciò che si sta manifestando con
tanta forza è in realtà il risultato di una lotta che dura da 60 anni, da quando cioè
la Marina militare americana si è stabilita a Vieques, occupando i due terzi dei 135
chilometri quadrati del suo territorio.
Edwin González, suo compatriota e rappresentante a La Habana del NMI, ha aggiunto che la
lotta contro la presenza militare nordamericana sullisola e allinterno
della stessa Portorico è una conseguenza della situazione di colonialismo vissuta
dal Paese a partire dal 1898, quando fu occupato militarmente dagli Stati Uniti.
Ricardo Alarcón, Presidente del Parlamento cubano e per anni Ambasciatore presso le
Nazioni Unite, ha ricordato che nel 1972 proprio questo organismo mondiale ha riconosciuto
il diritto di Portorico allindipendenza, sottolineando anche come il suo Comitato di
Decolonizzazione avesse approvato diverse risoluzioni al riguardo, nonostante le forti
pressioni esercitate da Washington perché il caso non fosse portato in discussione.
La più recente decisione del Comitato risale al 1999, quando sono stati dedicati ben tre
paragrafi al caso di Vieques, tutti approvati con il massimo dei voti.
Secondo lopinione di Alarcón, la situazione di colonizzazione in cui si trova
Portorico meriterebbe una maggiore solidarietà internazionale. Il presidente del
Parlamento cubano ha ammesso la difficoltà di ottenere, da parte di alcuni Governi, una
presa di posizione decisa su questo tema allinterno di organismi internazionali,
proprio perché gli Stati Uniti si impegnano con tutta la loro forza per impedirne il
dibattito in sede ONU.
Una riflessione a parte merita, secondo Alarcón, il comportamento poco coerente tenuto
dai Paesi latinoamericani riguardo alla particolare situazione di Portorico, "una
nazione appartenente alla nostra area che non è ancora riuscita a raggiungere
lindipendenza". "In America Latina ha aggiunto non si
contano i politici che non si azzardano neanche a nominare sottovoce il diritto di
Portorico alla propria indipendenza".
Lo stato di colonizzazione in cui si trova Portorico ha ribadito Alarcón
rappresenta un caso flagrante di violazione generalizzata dei Diritti Umani ai danni di
una nazione; ciononostante, né quattro secoli di dominio spagnolo, né un secolo di
colonialismo nordamericano sono riusciti a derubarla della propria identità.
"Ciò che accade a Portorico è la dimostrazione dellimportanza per un popolo
di difendere la cultura e i valori che costituiscono lidentità nazionale, ai fini
di difenderne la sovranità".
Da aprile dello scorso anno i portoricani hanno continuato a impedire alla Marina
statunitense di eseguire a Vieques le proprie sistematiche manovre, sia di terra, che per
aria o in mare. Sullisola rimangono poco più di 9.000 abitanti, dei 30.000 che
costituiscono la sua popolazione, impegnati a occupare le aree dei poligoni di tiro.
La causa scatenante delle proteste e delloccupazione dei terreni della Marina, che
si è vista così costretta a sospendere le manovre, è stata la morte di un impiegato
civile (sono 80 tra tutti gli abitanti di Vieques) della Marina, David Sanes, ucciso
dallesplosione di due bombe sganciate "per errore" da un aereo sulla sua
postazione di vedetta.
Rubén Berríos, a capo del Partito Indipendentista Portoricano (PIP), ha attuato per 361
giorni la disobbedienza civile in uno dei 14 accampamenti improvvisati sullisola e
sgombrati il 4 maggio seguente per ordine del Dipartimento di Giustizia dalle forze
congiunte di agenti federali e gendarmi statunitensi.
Nel corso delloperazione sono stati arrestati più di 140 manifestanti, tra i quali
lo stesso Berríos, i membri del Congresso degli Stati Uniti di origine portoricana Luis
Gutiérrez, dellIllinois, e Nydia Velázquez, dello stato di New York,
lattivista nazionalista Lolita Lebrón e il cantante Danny Rivera.
Mentre veniva condotto in manette alla base di Roosevelt Roads, Berríos ha dichiarato ai
microfoni di un gruppo televisivo che gli avvenimenti di Vieques rappresentano un trionfo
straordinario per il popolo portoricano, perché permettono di "smascherare il
sistema coloniale vigente nel Paese", aggiungendo che proprio questa crisi
"rappresenta il catalizzatore della lotta per lindipendenza di Portorico".
Il patto tra le diverse forze politiche del Paese che per un anno intero ha impedito agli
USA di svolgere manovre militari sullisola ha avuto un cedimento nel momento in cui
il governatore Pedro Roselló si è visto obbligato a obbedire allOrdinanza
Presidenziale emessa in gennaio da Clinton, che prevedeva una ripresa delle manovre, da
effettuarsi però con munizioni e bombe inerti.
LOrdinanza conteneva anche la proposta di indire un referendum, tra i soli cittadini
di Vieques, che avrebbero dovuto decidere se mantenere la presenza della Marina
statunitense sullisola, venendo ricompensati con un cospicuo finanziamento 40
milioni di dollari - in caso di risposta affermativa.
Il senatore del PIP, Manuel Rodríguez Orellana, nel corso di un collegamento telefonico,
ha dichiarato che tali offerte sono state accolte con grande indignazione dai portoricani.
"Sono la dimostrazione dellarroganza di Washington, che crede di poter comprare
tutti i latinoamericani con il suo denaro" ha aggiunto Orellana.
Il problema di fondo ha continuato il senatore è rappresentato dalla salute
e dai diritti umani degli abitanti di Vieques; in quanto alla somma offerta, né 40, né
cento, né centinaia di milioni sarebbero sufficienti a risarcire lisola da secoli
di saccheggi.
Orellana ha inoltre sottolineato come il documento statunitense non rappresenti il frutto
di un accordo con il governatore Roselló membro del partito annessionista - né
tantomeno un suggerimento, ma una "imposizione attuata con la forza della
legge", che smaschera le reali intenzioni colonialiste nascoste nei discorsi del
Governo degli Stati Uniti ogni volta che parla di democrazia.
Limpiego da parte della Marina nordamericana di proiettili alluranio
impoverito, i test effettuati con ogni tipo di armi, i danni causati al territorio, sono
tutte cause dellalto grado di contaminazione dellisola di Vieques, che è
responsabile a sua volta del degrado dellambiente, della contaminazione della catena
alimentare, dellacqua e del sottosuolo e, conseguenza ben più grave, dellalta
percentuale di casi di cancro riscontrati nella popolazione.
Per questo motivo la parola dordine della battaglia di disobbedienza civile
combattuta dai cittadini contro la Marina statunitense è "Basta bombe!", una
lotta che è continuata, dopo lo sgombero dei manifestanti di Vieques, con altre azioni di
protesta organizzate a San Juan, New York, Filadelfia, Orlando, Chicago e che andrà
ancora avanti, anche dopo il ritorno a Vieques.
Carlos Zenón, presidente dellAssociazione dei Pescatori di Vieques, aveva già
ironicamente commentato in febbraio, dopo che era stata resa nota lOrdinanza
Presidenziale, che se la Marina statunitense aveva necessità di effettuare bombardamenti
di prova, allora poteva andarli a fare a Staten Island vicino a Manhattan o
a Martha Vineyard esclusiva località di soggiorno per miliardari. "Vogliamo
che se ne vadano da Vieques" - aveva dichiarato.
Al Ministro della Giustizia Janet Reno è stato chiesto di fare un confronto tra
loperazione che ha permesso di liberare il bambino cubano Elián González a Miami e
lazione condotta nei confronti dei manifestanti portoricani di Vieques, dato che
entrambe sono dipese da una sua decisione.
Reno ha risposto che a Vieques si è verificato un caso di disobbedienza civile, che
doveva dare luogo, secondo le informazioni in suo possesso, a una protesta pacifica
come effettivamente è avvenuto: "I manifestanti hanno reagito pacificamente e nel
rispetto della legge" ha affermato. Nel caso di Miami, invece, come più volte
ha avuto occasione di dichiarare, le informazioni in suo possesso riferivano di persone
armate tra quelle vicine al bambino, che non sarebbe stato consegnato in maniera pacifica.
Della stessa opinione è lesponente del Partito democratico a New York, José
Serrano, che è stato arrestato perché anche lui protestava di fronte alla Casa Bianca
contro la presenza della Marina statunitense a Vieques, proprio nello stesso momento in
cui sullisola avveniva lo sgombero dei dimostranti.
In collegamento telefonico con la tavola rotonda, Serrano ha dichiarato di non opporsi
alla sua detenzione, ricordando che ha fatto ricorso intenzionalmente allo stesso metodo
di disobbedienza civile utilizzato da Martin Luther King nelle sue battaglie per i diritti
dei neri.
Serrano ha invece criticato duramente il diverso atteggiamento adottato nei confronti dei
cubani di Miami che, pur avendo violato la legge, rifiutandosi di ubbidire alle ordinanze
di un tribunale, non sono stati arrestati, né hanno dovuto rispondere delle loro azioni.
I manifestanti di Vieques, al contrario, hanno agito nel rispetto dei loro diritti
costituzionali.
Serrano ha fatto inoltre notare che mentre a Vieques la protesta si è conclusa in modo
pacifico, a Miami Lázaro González, lo zio di Elián, ha sfidato lINS, rispondendo
che se volevano il bambino, avrebbero dovuto prenderselo con la forza.
Il Presidente del Parlamento cubano Ricardo Alarcón ha sottolineato che lunico
elemento comune alle due operazioni è rappresentato dallorario in cui si sono
verificate e dalla partecipazione in entrambi i casi delle forze federali, con la
differenza che a Vieques i manifestanti erano personalità civili, politiche, religiose e
del mondo della cultura, mentre a Miami si è trattato di delinquenti e sequestratori.
Da Porto Rico gli Stati Uniti spiano lAmerica Latina
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marzo 2000 - Un gruppo di deputati argentini ha richiesto al
Governo degli Stati Uniti maggiori informazioni a proposito della loro base navale di
Sabana Seca, in territorio portoricano, oltre alla possibilità di avervi accesso.
Allinterno della base, che si trova alla periferia della capitale San Juan, si
svolgono attività di spionaggio con lobiettivo di raccogliere informazioni
confidenziali provenienti dallarea latinoamericana.
Come è stato dimostrato recentemente, tali dati vengono poi messi a disposizione di altre
potenze, come per esempio la Gran Bretagna.
La deputata Marcela Bordenave, membro della delegazione composta da cinque parlamentari
argentini in visita allisola-municipio di Vieques, ha reso noto che, nel periodo
della guerra delle Malvine, comunicazioni del Governo argentino sono state intercettate
dalla base di Sabana Seca e successivamente fornite al Regno Unito (entrambi i Paesi si
contendono tuttora la sovranità sulle isole).
Bordenave ha spiegato che il suo gruppo ha già presentato due progetti di legge al
Congresso Nazionale, in cui si richiede al presidente argentino Fernando de la Rúa di
sollecitare spiegazioni da parte dei suoi colleghi statunitensi "riguardo a ciò che
viene intercettato" dalla loro base navale.
La settimana scorsa, in un articolo pubblicato sul quotidiano portoricano Primera
Hora, la marina militare statunitense ha confermato che la base fa parte di una rete
mondiale di controllo delle comunicazioni sfruttata da agenzie governative di più Paesi,
rifiutandosi però di specificare se Sabana Seca è compresa nel sistema internazionale di
spionaggio Echelon, utilizzato da cinque nazioni per intercettare e filtrare comunicazioni
telefoniche, fax e posta elettronica.
Lesistenza di questa rete satellitare internazionale, che ha il compito di spiare
governi e aziende private e persino personalità come il Papa Giovanni Paolo II, è stata
denunciata da membri del Parlamento Europeo lo scorso febbraio.
Bordenave, deputata del FREPASO (Fronte del Paese Solidale), ha ricordato come in gennaio
un ingegnere argentino avesse scoperto che ben 21 linee telefoniche del Ministero
dellEconomia del suo Paese "erano tenute sotto controllo dallesterno via
satellite, con la stessa tecnica utilizzata da Echelon". "Sono state
intercettate sia le comunicazioni via computer sia quelle telefoniche, provenienti non
solo dagli uffici del Ministro degli Interni, ma anche da quelli del Ministro
dellEconomia" ha sottolineato la deputata.
Bordenave ha precisato inoltre che il Governo argentino ha avuto prova che tale attività
di intercettazione ha permesso il passaggio di informazioni al Governo britannico durante
la guerra delle Malvine, riguardo ai movimenti di armamenti e alla localizzazione delle
truppe argentine.
La marina statunitense, da parte sua, si è limitata ad affermare che lattività
della base esclude qualsiasi intento spionistico nei confronti di Portorico. Tale
precisazione si comprende meglio se si considera che in passato si hanno già avuto prove
dellingerenza degli Stati Uniti negli affari interni portoricani, per esempio
attraverso operazioni condotte dalla FBI ai danni di militanti indipendentisti, osteggiati
persino sul posto di lavoro, al punto da essere licenziati.
Secondo Jorge Rodríguez Beruff, docente universitario ed esperto di
questioni militari, a Portorico sono sottoposte a controllo sia le comunicazioni interne,
sia quelle internazionali. "Ciò significa che vengono intercettate tutte le chiamate
che passano per il Paese", ha commentato Beruff.
La settimana scorsa il tenente Jeff Gordon, portavoce dellammiraglio Kevin Green e
dei vertici della marina militare statunitense, ha rilasciato una dichiarazione al
quotidiano Primera Hora, nella quale afferma che la base di Sabana Seca ha una
funzione di "appoggio per le comunicazioni di utenti nazionali e
dellequipaggio, oltre che di localizzazione della traiettoria di missili da
recuperare".
In realtà, secondo quanto ha affermato lo scozzese Duncan Campbell, consulente al
Parlamento Europeo, linformazione "filtrata" dalla base Echelon di Sabana
Seca viene trasmessa ad agenzie di spionaggio di diversi Paesi, compresa la CIA.
Eduardo Villanueva, presidente del Collegio degli Avvocati
portoricano, ha prospettato il rischio che, nelleventualità di un conflitto, questa
isola dei Caraibi di 3.900.000 abitanti si trasformi in un "obiettivo militare",
a causa della presenza sul suo territorio della base di spionaggio.
Villanueva ha inoltre precisato che tali attività di spionaggio costituiscono una
violazione del diritto alla privacy garantito dalla Costituzione del Libero Stato
Associato di Portorico. Lo sfruttamento della postazione sullisola per svolgere
attività spionistica ai danni di altri Stati sovrani "costituisce un attentato
contro la sicurezza nazionale di Portorico, contro la salute e il diritto alla vita, che
è il più importante diritto umano".
Prese di posizione come questa sono in sintonia con le istanze portate avanti da un vasto
movimento nazionale contrario alla presenza della marina militare statunitense
sullisola-municipio di Vieques, dove, da 60 anni a questa parte, hanno avuto luogo
manovre militari cui hanno partecipato anche flotte della NATO e dellAtlantico Sud.
Dallinizio del movimento, quasi un anno fa, questa è la prima volta che viene
riconosciuto pubblicamente lalto grado di militarizzazione mantenuta dagli Stati
Uniti in Portorico.
Diversi mesi fa il Pentagono ha ammesso che, durante la Guerra Fredda, materiali da
impiegare nella costruzione di armi nucleari erano stati dislocati nel Paese, senza che le
autorità portoricane ne fossero a conoscenza. Sempre secondo fonti del Pentagono, in
quello stesso periodo, quando scoppiò la Crisi di Ottobre del 1962, furono collocate
bombe navali di profondità nella base di Guantánamo, a Cuba.
Base portoricana
inserita in una rete mondiale di spionaggio
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marzo 2000 - Gli Stati Uniti hanno inserito la base
portoricana di Sabana Seca, di proprietà della Marina Militare americana, nella rete
mondiale di spionaggio elettronico conosciuta con il nome di Echelon.
Secondo quanto afferma il quotidiano "La ultima hora", questa informazione è
contenuta in un rapporto redatto dal Parlamento Europeo, in cui si fa riferimento
allinserimento della base nel progetto sopracitato, che è diretto dallAgenzia
Nazionale di Sicurezza degli Stati Uniti e coinvolge anche i servizi segreti britannici,
canadesi, australiani e neozelandesi.
Lobiettivo della base di Sabana Seca sarebbe quello di "trasformarsi nella
principale stazione di elaborazione e analisi delle comunicazioni via satellite"
ha rivelato Duncan Campbell, ispettore e consulente del Parlamento.
Il documento precisa che "lunità di sicurezza navale di Sabana Seca,
costituita da 430 persone, utilizza un sistema di antenne per identificare i mezzi di
comunicazione affittati a compagnie internazionali e le comunicazioni diplomatiche in
tutto il Centro e Sud America".
85.000 portoricani hanno
marciato per Vieques
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febbraio 2000 - Circa 85.000 persone si sono recati il 21 di febbraio alla marcia
convocata dai leader religiosi portoricani, per protestare contro la presenza della marina
militare statunitense nell'isola di Vieques.
Dietro a uno striscione gigante con il messaggio "Pace per Vieques, non un colpo di
più", sostenuto dai leader religiosi portoricani e dal congressista democratico di
Chicago, Luis Gutiérrez, oriundo di Porto Rico, hanno marciato anche altri politici e
artisti locali.
Secondo lagenzia EFE, in silenzio e innalzando bandiere di colore bianco, i
manifestanti desiderano far sapere al presidente William Clinton che si oppongono alla
ripresa delle manovre militari nell'isola di Vieques, situata nell'estremo oriente di
Porto Rico.
E' questa la seconda grande manifestazione organizzata a sostegno di Vieques, dopo che lo
scorso 4 luglio migliaia di persone hanno marciato fino all'entrata della
base navale Roosevelt Roads a Ceiba.
Il governatore Roselló si sottomette
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febbraio 2000 - Pedro Roselló, governatore di Porto Rico, non solo si
è sottomesso a una proposta del presidente William Clinton per permettere alla Marina
degli Stati Uniti di riprendere le sue manovre a Vieques, sospese da aprile dello scorso
anno, ma ha offerto il suo aiuto per togliere di mezzo dalla piccola isola i manifestanti
che si oppongono alla presenza militare.
Con un'offerta di aiuto di 40 milioni di dollari, l'amministrazione Clinton ha persuaso
Roselló a far sì che la Marina torni alle sue manovre a Vieques, scrive 'The Washington
Post'.
Con l'accordo che comprende un referendum in una data fissata dalla stessa Marina e non
prima del 2001, il governatore ha rinnegato la sua promessa che mai più alcuna bomba
sarebbe caduta un'altra volta su Vieques e su i suoi 9.300 abitanti.
Il Partito Indipendentista Portoricano (PIP) ha annunciato che si opporrà alla ripresa
delle manovre, anche se queste fossero limitate. Questo significa che continueranno a
Vieques le manifestazioni di protesta.
Dopo un acceso dibattito al Senato portoricano, dominato dal Partito Nuovo Progressista
che appoggia la trasformazione di Porto Rico in un altro Stato dell'Unione, sono state
approvate due risoluzioni di appoggio all'Ordine Esecutivo firmato dal presidente Clinton.
Il quotidiano 'Il Nuovo Giorno' ha riportato l'intervento del Senatore Manuel Rodríguez
del PIP, che ha segnalato che queste risoluzioni dimostrano un cambiamento nella politica
pubblica che aveva il consenso dei partiti politici, dei religiosi, delle organizzazioni
non governative e in generale del popolo portoricano.
Allo stesso tempo, il senatore del Partito Popolare Democratico - che si è pronunciato
per lo statu quo - ha dichiarato che Roselló ha agito illegalmente accettando
l'Ordine Esecutivo e si è schierato al concetto che la politica pubblica vigente è la
partenza della Marina da Vieques.
Si è appreso, inoltre, che il governatore portoricano ha firmato l'"accordo"
alle spalle del Gruppo di Lavoro su Vieques e senza consultare i residenti
dell'isola-municipio.
Componenti del Gruppo hanno dichiarato alla stampa che Roselló li ha informati
successivamente che "non aveva avuto spazi per ulteriori trattative", che la
Marina, la Difesa e la Casa Bianca hanno dato il benestare al documento e che Clinton ha
firmato l'Ordine Esecutivo che gli dà validità.
Secondo quanto stabilito, la Marina rimarrà altri tre anni a Vieques per le sue manovre
belliche, che saranno ridotte a un massimo di 90 giorni all'anno con bombe inerti.
Il referendum proporrà due scelte agli abitanti di Vieques - e luminari di Diritto
Costituzionali hanno indicato che non si può suddividere la popolazione portoricana e la
consultazione dovrebbe essere generale - la prima, votare a favore sul fatto che la Marina
riprenda le manovre senza restrizione alcuna, e in questo caso l'amministrazione chiederà
al Congresso di aggiungere 50 milioni di dollari per la costruzione di abitazioni e per il
miglioramento delle infrastrutture di Vieques.
"Senza alcuna restrizione" significherebbe, per esempio, l'utilizzo di
proiettili all'uranio, anche se la Marina ha detto che i 263 proiettili di questo tipo
lanciati a Vieques sono stati sparati per un errore.
I proiettili all'uranio sono radioattivi e tossici e, a ogni colpo, viene disperso uranio
cancerogeno nell'ambiente. Infatti non è una casualità che l'indice del cancro a Vieques
è il doppio del resto di Porto Rico.
Da quando a metà del 1940 la Marina aveva realizzato le sue manovre e gli addestramenti a
Vieques, milioni di esplosivi contaminanti sono stati fatti esplodere lì e gli scienziati
hanno assicurato che l'isola non si potrà recuperare mai più.
Uno studio realizzato nella zona interna ha determinato una contaminazione nella catena
alimentare, con elevati livelli di cadmio e di cobalto. La concentrazione di cadmio è
mille volte superiore alla dose massima tollerabile stabilita dall'Organizzazione Mondiale
della Sanità.
La seconda scelta nella consultazione è la ritirata della Marina che, se fosse approvata,
significa che dovrà restituire entro l'anno 2003 i terreni, non a Porto Rico, ma
all'Amministrazione dei Servizi Generali degli Stati Uniti, dopo aver bonificato i
residuati che giacciono in superficie (bombe, mine, migliaia di cartucce, proiettili
d'aereo, automezzi distrutti).
Quello che è sicuro è che ora la Marina potrà continuare le sue manovre e che anche i
portoricani hanno affermato che non cesseranno le loro proteste per questa presenza
militare a Vieques.
Un 'remake' - come quasi tutti gli altri - poco incoraggiante.
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