Aprile 2002

Fidel Castro riafferma la perdurabilità del processo rivoluzionario
1.4 - Il Presidente Fidel Castro ha riaffermato il carattere indistruttibile della Rivoluzione Cubana (1959), processo sociale sostenuto – ha detto – da un popolo deciso a vincere o a morire per difenderlo. "Distruggere questa Rivoluzione è impossibile, per la volontà del popolo di vincere o di morire per difendere un processo rivoluzionario che ci ha dato tutto quello che abbiamo", ha sottolineo Fidel Castro in una Tribuna Aperta effettuata nell'orientale provincia di Granma. Abbiamo l'appoggio della gente più povera e sofferente di questo mondo, lì dove sono andati i nostri medici e maestri, dove comprendono che un popolo, per piccolo che sia, può affrontare un impero per 40 anni, un impero unilaterale, il padrone del mondo, eccetto il padrone di questa Isola, ha enfatizzato.

La gioventù cubana e del mondo sarà nel Web da Cuba
1.4 - La vita dei giovani cubani e del mondo sarà nel ciberspazio in un sito che non solo si interesserà degli avvenimenti nazionali di questa parte della popolazione, bensì del mondo, come hanno detto i creatori di questa pagina. Questo spazio, "per diffondere la verità della nostra società in un mondo sotto l’influenza informativa del dominio egemonico", nasce questa settimana, nel 40° anniversario dell'Unione dei Giovani Comunisti di Cuba e nel 41° dell'Organizzazione dei Pionieri José Martí. Nella pagina <www.joven.cu> si potrà trovare, tuttavia, informazione su quasi tutti gli aspetti della vita dei giovani che popolano la Terra.

Cuba sarà sede della Riunione del Gruppo di Acquisizioni dell'ONU
3.4 - Cuba sarà per la prima volta sede della XXVII Riunione del Gruppo di Lavoro Interagenziale di Acquisizioni delle Nazioni Unite, dal 22 al 26 aprile prossimi. Così ha confermato il direttore della Camera di Commercio di Cuba, Antonio Luis Carricarte, mettendo in evidenza che la scelta di Cuba, per decisione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riflette l'interesse che il paese suscita nella comunità internazionale. Carricarte ha precisato che fino a ora hanno confermato la loro partecipazione all'evento 105 aziende cubane, tra queste del settore della costruzione, dell’industria sideromeccanica, del trasporto, del settore medico-farmacista, degli alimenti, dell’informatica e delle comunicazioni.

Medico cubano riceve il Premio Internazionali per Prestazioni Distinte
4.4 – Il medico cubano Miguel Galindo Sardina, responsabile per oltre 20 anni del Programma Nazionale di Immunizzazione del Ministero di Salute Pubblica, ha ricevuto il Premio Internazionale per Prestazioni Distinte IHMEC 2002. L'IHMEC, sigla in inglese del Consorzio di Educazione Medica nella Salute Internazionale, è un'istituzione creata nel 1991 che raggruppa 65 Scuole di Medicina negli Stati Uniti e nel Canada ed è formato da oltre 500 membri in attività. La scelta di consegnare allo scienziato cubano detta distinzione è stata decisa dall'IHMEC per i risultati raggiunti dal programma di vaccinazione di Cuba, che ha contribuito a salvare in 40 anni circa 18.500 vite umane.

Leader religiosa nordamericana ribadisce l’opposizione al blocco di Cuba
4.4 - Joan B. Campbell, del Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo degli Stati Uniti, ha affermato a La Habana che i crescenti contatti tra i due popoli comprovano l'opposizione della maggioranza dei nordamericani al blocco del suo paese contro Cuba. "Abbiamo una cifra record di nordamericani che vengono a Cuba, una delle isole più meravigliose tra quelle situate nelle vicinanze degli Stati Uniti, per cui spero prevalga la volontà del mio popolo e si tolga il blocco", ha dichiarato la religiosa statunitense, pochi minuti prima di ritornare al suo paese. La Campbell, che ha raggiungo la notorietà mondiale due anni fa per la sua mediazione nel caso dal bambino naufrago cubano Elián González, ha espresso che la politica di Washington verso l'isola caraibica "è influenzata da un gruppo ridotto, ma potente, di gente molto ricca di Miami e del New Jersey".

Giunti in Cile due esperti cubani in dengue
4.4 - Due specialisti cubani sono giunti a Santiago del Cile per collaborare con le autorità sanitarie cilene nella eliminazione del dengue nell’Isola di Pasqua, possedimento cileno situato nell'Oceano Pacifico. I medici Jorge Zaldivar, capo del Dipartimento dei Vettori del Ministero della Salute di Cuba, e Francisco Zamora, esperto in dengue, hanno precisato che aiuteranno "nell'organizzazione dei servizi per far fronte all'epidemia e nel controllo del vettore (la zanzara Aedes Aegypti)".

Cuba accusa gli Stati Uniti di attribuire al Perù la risoluzione anticubana nella CDH
6.4 – Cuba ha accusato gli Stati Uniti di avere elaborato un progetto di risoluzione "fraudolento" per tentare di condannarla nella Commissione dei Diritti Umani (CDH) di Ginevra, attribuendone al Perù la stesura. "Posso smentire categoricamente che l’autore di questo documento sia peruviano perché ce l’ha assicurato il Governo peruviano", ha affermato il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Felipe Pérez Roque, in un’affollata conferenza stampa tenuta nella sede del Ministero degli Esteri cubano. Il capo della diplomazia cubana ha aggiunto che Lima ha rivelato il suo profondo disgusto per quello che considera "un’evidente manipolazione e un tentativo di utilizzare il Perù su questo argomento". "Sfido il Dipartimento di Stato (nordamericano) a provare il contrario di quello che diciamo", ha espresso il capo della diplomazia cubana, accusando Washington di ricorrere alla frode per tentare di condannare Cuba nel seno della CDH, per presunte violazioni delle libertà civili.

Cuba denuncia il fatto che gli Stati Uniti stanno potenziando la guerra elettronica nell’Isola
6.4 – Cuba ha denunciato il fatto che gli Stati Uniti stanno potenziando una guerra elettronica con attività "sovversive e di provocazione" della loro Sezione di Interessi a La Habana, che appoggia elementi controrivoluzionari residenti a Cuba. Esperti cubani durante un dibattito televisivo hanno affermato che "la SINA (Sezione di Interessi degli Stati Uniti) finanzia, istruisce e dirige gruppi illegali e controrivoluzionari" che pretendono di sovvertire l’ordine interno cubano. In tal senso, hanno fatto riferimento alla consegna, da parte della responsabile della rappresentanza, Vicki Huddleston, di oltre 500 apparecchiature radio portatili a elementi che sono contro la Rivoluzione, per permettere loro l’ascolto di stazioni radio sovversive come Radio Martí.

Confermata la decisione cubana di donare vaccini all’Uruguay
6.4 – Il Governo cubano ha ribadito a Montevideo che non accetta alcuna operazione commerciale relativa al suo vaccino antimeningococcico in Uruguay, e che rinuncia al beneficio economico che il suo debito venga ridotto scalando il valore della sua donazione. Una dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba divulgata a Montevideo, afferma che nessuno ha il diritto di imporre questa procedura a Cuba e ribadisce la sua disposizione a donare e a inviare immediatamente 800.000 dosi del vaccino cubano.

Il Ministro degli Esteri cubano denuncia nuove manovre degli Stati Uniti
8.4 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha denunciato "nuove manovre" del Governo degli Stati Uniti per tentare di fare condannare Cuba nella Commissione dei Diritti Umani dell'ONU a Ginevra, in Svizzera. Secondo Pérez Roque, Washington non ha autorità morale per accusare Cuba e di fronte alla preoccupazione che scada il termine per presentare un progetto contro di essa, ha organizzato un gruppo di lavoro con l'unica missione di cercare patrocinatori per processarla. Davanti a oltre 140.000 persone riunite in una manifestazione, il Ministro degli Esteri ha spiegato che il suddetto gruppo, capeggiato dalla consigliera politica dell'Ambasciata nordamericana a Ginevra, cerca di "torcere il braccio" ai diplomatici latinoamericani. Pérez Roque ha fatto riferimento alle pressioni personali che lo stesso Presidente nordamericano, George W. Bush, e altre autorità del suo gabinetto come il segretario di Stato, Colin Powell, stanno esercitando "affinché in America Latina appaia un Giuda che condanni Cuba".

Il Perù nega di avere redatto la proposta contro Cuba
8.4 – Il Perù non ha redatto né ha consegnato agli Stati Uniti una proposta contro Cuba come afferma il Dipartimento nordamericano di Stato, ha reso noto a Lima Diego García Sayan, Ministro degli Esteri di questa nazione andina. García ha respinto la versione pubblicata questo sabato dal quotidiano ‘La Repubblica’ che ha citato fonti del Ministero degli Esteri, secondo il quale durante il suo recente viaggio a Washington il Primo Ministro peruviano, Roberto Danino, ha consegnato il documento in questione a Otto Reich, reazionario sottosegretario di Stato. Il Ministro degli Esteri ha pure smentito che il tema sia stato discusso in un Consiglio dei Ministri, che – ha assicurato - non vi è stato. Ha affermato, inoltre, che è stato chiesto a Washington di non continuare a dire che il testo è stato elaborato dal Perù.

Nuovo passo del Nicaragua per soddisfare gli Stati Uniti nella CDH di Ginevra
9.4 - Il Governo nicaraguense ha fatto un nuovo passo per soddisfare le esigenze di Washington, annunciando che chiederà alla Commissione dei Diritti Umani dell'ONU a Ginevra un relatore per indagare su presunte violazioni a Cuba. Per la sesta volta consecutiva i governanti nicaraguensi si apprestano a concedere spazio alla Fondazione Nazionale Cubano-Americana (FNCA) per promuovere risoluzioni avviate a condannare Cuba per presunte violazioni ai diritti umani. Come ha spiegato il Ministro degli Esteri Norman Caldera, il suo Ambasciatore a Ginevra, Lester Mejias, sarà il portavoce principale della delegazione, composta anche da un assessore cubano-americano, tra gli altri.

Arrivata a Montevideo la donazione di vaccini cubani
9.4 - Una partita di 200.000 dosi del vaccino contro la meningite B donata dal Governo di Cuba al popolo uruguayano è arrivata lunedì all'aeroporto internazionale Carrasco. Con un volo diretto La Habana-Montevideo, Cuba ha inviato la prima parte dell'antidoto contro questa malattia preparato dall'Istituto Carlos J. Finlay a La Habana. I vaccini si trovano in un deposito refrigerato a Carrasco fino a quando non verranno ritirati dalle autorità del Ministero della Salute Pubblica.

Appello da Cuba per mettere fine al genocidio contro il popolo palestinese
9.4 - L'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) ha fatto oggi un appello per mettere fine al genocidio che il Governo di Ariel Sharon sta commettendo contro il popolo palestinese. In una dichiarazione divulgata questo lunedì a La Habana, l'ICAP chiede alle forze solidali, amanti della pace e della giustizia di far sentire decisamente le loro voci richiedendo la fine degli oltraggi e degli assassinii nei territori palestinesi occupati. "Cuba condanna questo massacro e ribadisce il suo appello agli amici del movimento di solidarietà internazionale affinché facciano sentire le loro voci in un solo grido esigendo che si rispetti il diritto alla vita e l'autodeterminazione del fratello paese palestinese".

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti autorizza Carter a recarsi a Cuba
10.4 - Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ente preposto al controllo delle restrizioni di viaggio a Cuba imposte agli statunitensi, ha concesso all'ex-Presidente James Carter di effettuare una visita a Cuba. La conferma del permesso è stata resa pubblica ieri da Deanna Congileo, del Centro Carter, ad Atlanta, Georgia, che ha affermato che il consenso risale a venerdì scorso, circa due settimane dopo che l'ex-Presidente aveva sottoposto la sua richiesta all'ente ufficiale. Carter, che ha affermato che il suo obiettivo è quello di ampliare il commercio e il turismo a beneficio delle relazioni bilaterali, interrotte da Washington nel 1961, non ha ancora precisato la data di partenza.

Cuba richiede misure attuabili per obbligare Israele a rispettare le decisioni dell’ONU
10.4 - Cuba ha chiesto oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure profonde e attuabili per obbligare Israele a rispettare le risoluzioni dell'organismo sul ritiro dai territori palestinesi occupati. Il rappresentante permanente alterno cubano, Orlando Riqueijos, ha segnalato che la credibilità dell'organismo dell'ONU è sulle spine e ha domando fino a quando il Governo d'Israele si farà beffa dei suoi stessi pronunciamenti e degli appelli e delle proteste della stragrande maggioranza della comunità internazionale.

Fidel Castro afferma che a Cuba non c'è corruzione nel Governo
11.4 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha affermato che a Cuba non esiste corruzione tra i responsabili fondamentali della direzione del Governo, in contrapposizione al panorama dei paesi che si autodefiniscono paradigmi della democrazia. "Nessun ministro, alto funzionario dello Stato o del Partito (Comunista di Cuba), e di altre istituzioni - che sono diverse - ha un solo centesimo in una banca", ha affermato durante una cerimonia pubblica, trasmessa dal vivo dalla radio e dalla televisione nazionale. Tuttavia, ha riferito che non può assicurare che qualche amministratore di un magazzino o di un negozio, o a capo di determinate funzioni - non fondamentali anche se importanti - non abbia commesso frodi o malversazione, ma che costoro sono stati sempre puniti quando si è venuti a conoscenza di tali situazioni, ha manifestato.

Cuba definisce una vigliaccheria la presentazione di un progetto anticubano
11.4 - Cuba ha considerato una vigliaccheria la presentazione di un progetto anticubano mediante una manovra in moto da vari mesi che solamente questo mercoledì ha ottenuto il patrocinio ufficiale di un paese: l’Uruguay. Il rappresentante cubano alla 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani (CDH) dell'ONU, Juan Antonio Fernández, ha detto che all'azione dell'Uruguay si sono uniti come co-patrocinatori "le repubbliche bananiere, perché non c'è un altro modo di dirlo". Il documento, nel quale si tenta di fare apparire Cuba come un paese dove si violano i diritti umani, è stato appoggiato da Perù, Guatemala, Panama, Honduras, Nicaragua ed El Salvador, ai quali si sono uniti Argentina e Canada, secondo fonti della CDH.

Firmato un protocollo di gemellaggio tra una località di Cuba e una degli Stati Uniti
11.4 - I sindaci della città nordamericana di Manatee, Josep MacClash, e del municipio cubano di Manatí, Salvatore Soria, hanno firmato un protocollo di gemellaggio per promuovere le relazioni tra le due comunità. Nell'accordo, sottoscritto in questa città della costa nord dell'oriente cubano, le due parti si impegnano a lavorare per sviluppare le relazioni tra le rispettive località.

Il Congresso del Guatemala riconosce la cooperazione portata da Cuba
11.4 – A Città del Guatemala il Parlamento del Guatemala ha insignito con l'Ordine del Sovrano Congresso Nazionale, nel grado della Gran Croce, la bandiera di Cuba in riconoscimento alla collaborazione di Cuba verso il Guatemala. In una solenne cerimonia, il Parlamento ha adempiuto così a un accordo adottato dai deputati per esaltare la gratitudine dei guatemaltechi per il lavoro della brigata medica cubana che lavora dal novembre 1998 in zone lontane e di difficile accesso del Guatemala.

Daniel Ortega condanna l’atteggiamento contro Cuba del Governo nicaraguense nella CDH
11.4 - Il segretario generale del Fronte Sandinista, Daniel Ortega, ha condannato a Managua l'inserimento di un cubano-nordamericano nella delegazione del Nicaragua alla Commissione dei Diritti Umani a Ginevra. Questa è la sesta volta consecutiva nella quale il Governo nicaraguense si presta a concedere uno spazio alla Fondazione Nazionale Cubano-Americana di estrema destra, con sede negli Stati Uniti, per promuovere risoluzioni volte a condannare Cuba per presunte violazioni ai diritti umani.

Cuba si opporrà all’entrata di un relatore speciale della CDH, afferma il Ministro degli Esteri
12.4 - Cuba ha annunciato che non permetterà l'entrata nel paese di un relatore speciale per monitorare la situazione delle libertà civili, qualora venisse approvata una risoluzione di condanna a Cuba nel seno della Commissione dei Diritti Umani (CDH) dell'ONU. "Si fanno delle illusioni se pensano che Cuba permetterà di fare entrare un inviato della CDH", ha espresso il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque in un’affollata conferenza stampa, dove ha accusato il Governo degli Stati Uniti di essere l'autore del testo anticubano presentato ieri a Ginevra dall’Uruguay, e patrocinato da altri nove paesi della regione.

Cuba conferma l’impegno di donare all’Uruguay vaccini contro la meningite
12.4 - Cuba ha affermato che donerà all'Uruguay tutti i vaccini necessari per combattere un'epidemia di meningite, a prescindere dalla presentazione da parte di Montevideo di una risoluzione contro l'Isola nella Commissione di Diritti Umani (CDH) dell'ONU. "Il popolo uruguayano può stare tranquillo sul fatto che il Governo cubano rispetterà il proprio impegno di donare tutti i vaccini necessari per affrontare l'epidemia di meningite", ha affermato il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque in una conferenza stampa tenuta questo giovedì a La Habana.

Cuba con la sua collaborazione dà uno schiaffo con i guanti bianchi al Guatemala
12.4 - Cuba dà uno schiaffo con i guanti bianchi al Governo del Guatemala mantenendo la cooperazione medica con questo paese perché è il popolo a riceverne beneficio, indipendentemente dalla posizione ufficiale contro Cuba nella Commissione dei Diritti Umani. Una nota del commentatore Miguel Ángel Sandoval, pubblicata su El Periodico, quotidiano di Città del Guatemala, segnala che dalla prospettiva nazionale questo è un gesto di disinteresse e di espressione di un tipo di relazione differente da quello nordamericano, che dice: o voti con me o finisce qualunque forma di collaborazione.

Cresce il ripudio alla decisione peruviana di appoggiare la mozione contro Cuba nella CDH
12.4 - La decisione del Governo peruviano di appoggiare una mozione contro Cuba nell'attuale riunione dell'ONU a Ginevra, viola un accordo del Presidente Alejandro Toledo con il Congresso, ha affermato il parlamentare Javier Diez Canseco. Il progetto di risoluzione presentato alla 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite costituisce una "condanna coperta" a Cuba, ha detto a Lima il quarto presidente dell'assemblea parlamentare di questa nazione andina. Il Governo peruviano non ha rispettato un accordo promosso da 79 deputati, con quattro astensioni e due voti contro, nel quale era stato chiesto all’Esecutivo di astenersi dall’appoggiare una condanna contro La Habana, ha aggiunto.

Schiacciante appoggio a Cuba nel Congresso dell'Ecuador
12.4 – E’ stato reso noto a Quito che il Congresso dell'Ecuador ha dato uno schiacciante appoggio a Cuba, in relazione al preteso proposito degli Stati Uniti e di Governi alleati di incriminare Cuba per presunte violazioni ai diritti umani. Dei 120 deputati, 91 hanno sottoscritto una risoluzione in cui si chiede al Presidente ecuadoriano, Gustavo Noboa, di non appoggiare alcun progetto di condanna a Cuba nella Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, in Svizzera.

Continua il rifiuto del voto anticubano del Governo argentino
12.4 - Una crescente onda di critiche ha cominciato a sollevarsi in Argentina contro la decisione del Presidente, Eduardo Duhalde, di condannare Cuba in materia di diritti umani. La prima manifestazione si è avuta nella mattinata di giovedì quando la Camera di Deputati si è unita alla posizione assunta il mese scorso dal Senato Nazionale e ha chiesto al Governo di astenersi dal votare contro Cuba nella Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Questa azione ha lasciato senza appoggio interno la posizione dell'amministrazione di Duhalde rispetto a Cuba, senza contare altri pronunciamenti favorevoli a La Habana provenienti da numerosi governi provinciali argentini e da innumerevoli organizzazioni sociali, studentesche, di diritti umani e dai sindacati.

La stampa nicaraguense condanna l’azione del proprio Governo contro Cuba
12.4 - La maggior parte della stampa nicaraguense condanna "l'oltraggioso" atteggiamento del Governo di prestarsi al gioco di Washington per tentare di condannare Cuba nella 58° Sessione della CDH delle Nazioni Unite a Ginevra. Il quotidiano ‘La Notizia’, nella sua pagina Politica, mette in risalto sotto il titolo ‘I Sandinisti serrano le fila con Fidel Castro’, un comunicato inviato dal Gruppo di Amicizia Parlamentare Nicaragua-Cuba alla rappresentanza nella CDH chiedendo "di non cedere a pressioni straniere", che intendono rafforzare il blocco a Cuba. Il quotidiano mette inoltre in risalto "la generosa solidarietà cubana verso il Nicaragua" e sottolinea che a Cuba sono stati eliminati "la tortura, l'analfabetismo e la mendicità".

Il Congresso del Guatemala richiede l’astensione sul tema di Cuba nella CDH
12.4 - Il Congresso del Guatemala ha richiesto all’Esecutivo di astenersi dal votare contro Cuba, la settimana prossima, nella Commissione dei Diritti Umani (CDH) che sessiona nella città svizzera di Ginevra. Una proposta in tal senso è stata oggi formulata a Città del Guatemala nel Parlamento dal gruppo Unionista e approvata dai deputati che hanno in questo modo accolto la richiesta delle organizzazioni sociali di non ripetere il voto contrario a Cuba.

Cuba denuncia il colpo di stato in Venezuela e l’assedio alla sua Ambasciata
13.4 - Cuba ha definito un colpo di stato la destituzione del Presidente Hugo Chávez in Venezuela e ha denunciato che la sua Ambasciata a Caracas è assediata da una folla violenta orchestrata da elementi della destra cubana residenti in Venezuela. Il Ministro degli Esteri cubano ha puntualizzato che il suo paese respinge il fatto che quanto accaduto nelle ultime ore in Venezuela venga definito una "transizione democratica" e ha sfidato le forze che detengono ora il potere in Venezuela a presentare un documento dove si comprovi che Chávez si sia dimesso dal suo incarico. Chávez non ha rinunciato, non esiste nessun documento che lo provi, ha rimarcato il Ministro, che ha basato le sue affermazioni su recenti dichiarazioni alla stampa del Pubblico Ministero Generale venezuelano, Isaías Rodríguez. Il Pubblico Ministero ha precisato, ha detto Pérez Roque, che secondo la Costituzione, qualora il Presidente istituzionale rinunci, e questo è un fatto che non è avvenuto, allora deve essere sostituito dal Vicepresidente (Diosdado Cabello).

Cuba nega che vi siano venezuelani rifugiati nella sua Ambasciata a Caracas
13.4 - Cuba ha negato in modo totale che qualche cittadino venezuelano, compreso il Vicepresidente Diosdado Cabello, si trovi rifugiato nella sua Ambasciata a Caracas, dopo la destituzione, venerdì, del Presidente Hugo Chávez. "Non c'è assolutamente nessun venezuelano rifugiato nell'Ambasciata cubana a Caracas", ha affermato il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque in una conferenza stampa convocata a La Habana per denunciare l'assedio alla missione diplomatica da parte di una folla violenta di circa 400 persone. Il capo della diplomazia cubana ha dato la responsabilità dell’accaduto all'estrema destra cubana che risiede in Venezuela, per le accuse diffuse in tal senso nella capitale venezuelana, e allo stesso tempo ha fatto notare che il personale diplomatico difenderà l'edificio "anche a costo della vita", se i manifestanti cercheranno di penetrare con la forza.

I manifestanti mantengono l’assedio violento all’Ambasciata di Cuba a Caracas
13.4 - Il gruppo di manifestanti che permane di fronte all'Ambasciata di Cuba a Caracas, diretto da controrivoluzionari di origine cubana, continua ad assediare la sede diplomatica. Dopo avere tolto l'accesso ai servizi basilari dell'edificio della missione mediante il taglio di cavi e di altri sabotaggi, ha distrutto i veicoli dei funzionari cubani che si trovano dentro l'Ambasciata e ha lanciato oggetti contundenti verso l'interno del locale.

Il Fronte Sandinista condanna l’azione anticubana del Governo del Nicaragua
13.4 – Il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) ha condannato la decisione del Governo nicaraguense di unirsi alla politica nordamericana volta ad accusare Cuba di presunte violazioni dei diritti umani. Il segretario generale del FSLN, Daniel Ortega, ha consegnato personalmente a Manuel Guillot, rappresentante di Cuba in Nicaragua, un documento sulla protesta contro l'amministrazione del Presidente Enrique Bolanos. La nota precisa che il Governo, agendo in modo contrario alla sua promessa di non inserire stranieri nella delegazione nicaraguense alla 58° Assemblea della CDH delle Nazioni Unità a Ginevra, ha inserito un cubano-americano "membro della mafia di Miami con un’ampia biografia terroristica".

Annunciata la ripresa della fornitura di petrolio venezuelano a Cuba
15.4 - La ripresa della fornitura di petrolio dal Venezuela a Cuba, in virtù di un accordo bilaterale vigente da ottobre 2000, è stata annunciata da Caracas per voce dell'Ambasciatore venezuelano a La Habana, Julio Montes. "Stiamo organizzando la prima nave con un carico di petrolio per Cuba", ha dichiarato il diplomatico per telefono a un programma informativo della televisione cubana. Secondo l'Ambasciatore venezuelano a Cuba, si stanno prendendo accordi affinché il carico venga accompagnato da lavoratori dell'industria petrolifera e da dirigenti del Governo del Presidente Hugo Chávez, che all’alba ha ripreso il potere dopo il fallito colpo di Stato di venerdì scorso.

La stampa cubana mette in risalto il ritorno al potere di Hugo Chávez in Venezuela
15.4 - Il ritorno al potere all'alba di domenica del Presidente costituzionale del Venezuela, Hugo Chávez, destituito lo scorso giorno 11 da un colpo di Stato, occupa le pagine dei principali quotidiani e degli spazi televisivi a Cuba. Sotto il titolo "Il popolo venezuelano riscatta il suo Presidente", il quotidiano Granma, nella sua edizione digitale, riporta parti del discorso pronunciato dal Presidente al suo arrivo al Palazzo di Miraflores, sede del Governo. Chávez è stato vittima questo fine settimana di un complotto pianificato da alcuni membri dell’Esercito e dell'oligarchia venezuelana che hanno mentito diffondendo la notizia di una presunta rinuncia del Capo di Stato. Lo statista venezuelano è arrivato a Caracas alla 2:49 ora locale del Venezuela, scortato da vari elicotteri, ed è stato ricevuto dai suoi ministri, da membri dell'alto comando militare e da migliaia di seguaci che l'aspettavano nelle vicinanze di Miraflores.

L’Ambasciatore cubano in Venezuela mette in rilievo il comportamento del personale civile
15.4 - L'Ambasciatore di Cuba in Venezuela, Germán Sánchez, ha messo in risalto il coraggio e la equanimità del personale civile di Cuba che lavora in Ambasciata che è stato – ha detto – all'altezza della Patria in questi giorni. "Di fronte alle provocazioni patite nelle ultime ore da parte di una turba capeggiata da rappresentanti della mafia di Miami e della controrivoluzione interna, i diplomatici cubani si sono comportati in modo molto unito, con molta serenità", ha dichiarato Sánchez al quotidiano Juventud Rebelde. In realtà la preoccupazione per se stessi, non è mai stata in primo luogo. Stiamo tutti bene, molto contenti, il personale sta bene, con lo stesso spirito, e con la dignità altrettanto alta, ha descritto il diplomatico. "Questa è stata una giornata all'altezza di Bolívar", ha sottolineato. Per quattro o cinque giorni siamo stati attenti a tutto quello che accadeva, ma ora siamo tanto felici che è come se avessimo dormito per 10 ore, ha manifestato l'alto funzionario.

Chávez ha riaffermato che Cuba continuerà a ricevere petrolio venezuelano
16.4 - Il Presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha annunciato che Cuba continuerà a ricevere petrolio venezuelano, secondo quanto stabilito nell'Accordo Integrale di Cooperazione bilaterale. Riferendosi alla situazione della corporazione statale Petrolio del Venezuela (Pdvsa), ha confermato che i carichi per Cuba continueranno normalmente, rifiutando il tentativo di sospenderli dopo il fallito colpo di Stato la scorsa settimana. Sia Cuba, sia gli Stati Uniti, sia l’America Centrale, il Sudamerica, il resto dei Caraibi e tutti i nostri clienti possono stare sicuri che riceveranno le nostre forniture, ha aggiunto. In relazione a critiche sulla vendita di petrolio a Cuba, ha detto che questo paese ha lo stesso diritto degli altri di ottenere petrolio venezuelano.

Otto Reich accusato di costruire un'altra grossolana menzogna contro Cuba
16.4 - La stampa cubana ha accusato il sottosegretario nordamericano di Stato per gli Affari Interamericani, Otto Reich, di preparare diverse manovre per giustificare la recrudescenza dell’attrito tra Washington e La Habana. "Reich utilizza la sua carica per scaricare tutta la sua furia anticubana e per servire con attenzione gli interessi dalla mafia di Miami", ha denunciato un articolo edito dal settimanale Trabajadores. Secondo la pubblicazione, il funzionario statunitense è accorso lo scorso giorno 4 alla Giunta Interamericana di Difesa per appoggiare la revisione della linea sviluppata dal Governo del Presidente George W. Bush per indurire i rapporti con la nazione cubana.

Tra Cuba e Canada in esecuzione oltre 70 progetti di cooperazione
17.4 - Cuba e Canada sviluppano oltre 70 progetti di cooperazione che interessano i settori di salute, educazione, ambiente, agricoltura e del lavoro. Arnoldo Rodríguez, funzionario del Ministero per l'Investimento Estero e la Collaborazione Economica, ha specificato che i protocolli hanno un valore superiore a 13 milioni di dollari statunitensi. Questi programmi bilaterali hanno iniziato a essere applicati nel 1995 e tra questi è compresa la donazione di medicine e di apparecchiature mediche, ha spiegato Lubian.

Cuba definisce interventista la risoluzione dell'Uruguay a Ginevra
18.4 - Cuba ha denunciato che il progetto di risoluzione presentato dall'Uruguay nella Commissione dei Diritti Umani dell'ONU a Ginevra, Svizzera, per condannarla, è ancora più ingerente e più interventista di quello ceco-nordamericano. Un comunicato dell'Ambasciata di Cuba in Messico assicura che il testo è stato elaborato dagli Stati Uniti, è politicizzato, e costituisce l'unica maniera che rimane (a Washington) per giustificare il blocco e per continuare a molestare Cuba". Indica che mentre la mozione proposta dalla Repubblica Ceca si limitava a criticare Cuba, quella presentata dall'Uruguay cerca di impiantare un meccanismo di monitoraggio del paese, violando le norme della Commissione dei Diritti Umani.

Cuba mostra i suoi successi nei diritti delle donne e dei bambini
18.4 - Cuba ha mostrato notevoli successi nella realizzazione dei diritti della donna e del bambino, all’inizio del dibattito su questi due temi alla 58° Sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU. Mercedes des Armas, membro della delegazione cubana, ha espresso che, come risultato delle trasformazioni a Cuba intraprese dalla Rivoluzione che ha trionfato nel 1959, sono stati ottenuti cambiamenti in questa parte della popolazione. Come esempio ha affermato che a Cuba il 43.6 % della forza lavorativa nel settore statale civile è composto da donne, come pure il 32.3 % delle cariche di direzione nell'economia, nella società e nella politica.

Deputati al PARLACEN respingono la risoluzione anticubana nella CDH
18.4 - Deputati del Parlamento Centroamericano (PARLACEN) a Città del Guatemala hanno definito ingiusta e inaccettabile una risoluzione contro Cuba alla 58°riunione della Commissione dei Diritti Umani (CDH) che sessiona a Ginevra. In una lettera alla CDH, i parlamentari hanno chiesto ai membri di questo organismo delle Nazioni Unite che la strada per una seria cooperazione e per un dialogo rispettoso in materia di diritti umani ha bisogno di positive e chiare evidenze, libera da manipolazioni. In tal senso, richiede che non si appoggi né si approvi qualsiasi risoluzione contro Cuba, anche se questa comprendesse una condanna al blocco applicato dagli Stati Uniti.

Cuba denuncia le crescenti pressioni degli Stati Uniti nella CDH
19.4 - Cuba ha denunciato il fatto che gli Stati Uniti intensificano le loro manovre nella Commissione dei Diritti Umani dell'ONU per ottenere domani a Ginevra l'approvazione di una condanna all'Isola per presunte violazioni delle libertà civili. Una dichiarazione del Ministero cubano delle Relazioni Estere divulgata questo giovedì afferma che la rappresentanza nordamericana al 58° periodo di sessioni della CDH sta esercitando pressioni sui paesi africani affinché votino a favore di una risoluzione contro Cuba. Secondo il Ministero degli Esteri cubano, i delegati statunitensi stanno chiamando "uno a uno" i loro omologhi africani alla caffetteria ‘Il Serpente’, del Palazzo delle Nazioni di Ginevra, per minacciarli con rappresaglie qualora non si pieghino alle loro esigenze. "Hanno aggiunto perfino alla loro delegazione l'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Gambia, Gerald Scott, un esperto di temi africani, per tentare di convincerli", segnala il testo.

Manifestazione di solidarietà con Cuba a Ginevra
19.4 - Mentre gli Stati Uniti e alcuni dei loro alleati pretendono di condannare Cuba per presunte violazioni dei diritti umani, organizzazioni di amicizia con Cuba hanno espressero la loro solidarietà. Una manifestazione di questo tipo si è svolta all'entrata del Palazzo delle Nazioni, proprio dove lavora la 58° Sessione della Commissione dei Diritti Umani, dove Washington ordisce una nuova aggressione contro Cuba. Raymond Muller, presidente dell'Associazione Svizzera-Cuba, ha parlato durante la manifestazione per ripudiare il blocco statunitense di oltre 40 anni che viola, ha detto, i diritti umani di tutti i cubani. Ha definito una grossolana falsità il progetto di risoluzione che Washington presenta quest’anno usando come manovalanza il Governo dell'Uruguay.

Un migliaio di argentini esprimono solidarietà a Cuba
19.4 - Un migliaio di argentini si è riunito giovedì a Buenos Aires all'Ambasciata di Cuba in solidarietà con l'Isola e per ripudiare il voto anticubano del Governo argentino in materia di diritti umani. Senatori, deputati, intellettuali, giornalisti, sindacalisti e rappresentanti di tutti i settori della società argentina si sono riuniti nella sede diplomatica per una cerimonia in occasione del 41° anniversario della vittoria di Cuba sull'invasione mercenaria di Playa Girón. La celebrazione si è trasformata in una manifestazione di condanna all’annunciata posizione del Governo del Presidente argentino, Eduardo Duhalde, di appoggiare domani a Ginevra una mozione anticubana in materia di diritti umani.

Confermata una richiesta di aiuto per Hugo Chávez durante il colpo di Stato
20.4 – Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha confermato che Cuba ha richiesto aiuto agli ambasciatori di 21 nazioni presenti a La Habana per il Presidente Hugo Chávez, durante il colpo di Stato avvenuto in Venezuela lo scorso giorno 11. "Lo abbiamo fatto nelle ore dell’alba di venerdì 12 per evitare che Chávez si immolasse nel Palazzo de Miraflores, proprio come si proponeva con i 300 quadri bolivariani e con la Guardia di Onore che lo scortava", ha segnalato il leader cubano al quotidiano Juventud Rebelde in risposta a dichiarazioni del Capo di Governo spagnolo, José Maria Aznar. Il nostro Ministero delle Relazioni Estere non ha parlato solamente con l’Ambasciatore spagnolo, bensì si è messo in comunicazione con gli Ambasciatori di 21 paesi presenti nella capitale cubana e altrettanto ha fatto il nostro Ambasciatore German Sánchez a Caracas, ha ribadito. Fidel Castro ha sostenuto, secondo Juventud Rebelde, che non gli interessa commentarle adesso (le affermazioni di Aznar), che ha molto da dire su questo tema, ma – ha precisato – "aspetterò pazientemente il momento opportuno per farlo".

La risoluzione della CDH pretende di giustificare il blocco degli Stati Uniti contro Cuba
20.4 – Cuba ha denunciato che con l’approvazione nella Commissione dei Diritti Umani dell’ONU di una risoluzione anticubana, gli Stati Uniti cercano di giustificare le loro aggressioni e la politica di blocco imposta a Cuba da oltre 40 anni. Una nota ufficiale emessa questo pomeriggio dal Ministero cubano delle Relazioni Estere (MINREX) esprime che 30 dei 53 paesi che compongono la CDH, con sede a Ginevra, hanno votato contro o si sono astenuti, rifiutandosi di assecondare i disegni di Washington. Con uno stretto margine e sotto forti pressioni degli Stati Uniti, la Commissione ha approvato il testo, che ha avuto l’Uruguay come patrocinatore. Il progetto di risoluzione è stato approvato da 23 nazioni, respinto da 21, mentre altre 9 si sono astenute. La dichiarazione del MINREX ha definito una nuova vittoria morale l’approvazione di questa risoluzione considerando che, nonostante le costrizioni, gli Stati Uniti hanno potuto ottenere solo una ridicola differenza di due voti a favore.

Cuba respinge la risoluzione presentata nella Commissione dei Diritti Umani
20.4 – A Ginevra, Cuba ha definito una burla e un insulto alla Commissione dei Diritti Umani dell’ONU la risoluzione presentata contro di essa e ha aggiunto che i suoi autori mancano di autorità morale per giudicare o per fare valutazioni sul tema. Il rappresentante della delegazione di Cuba alla 58° sessione della CDH, Juan Antonio Fernández, ha affermato che il documento presentato non ha niente a che vedere con la situazione a Cuba, però riguarda molto la rinnovata ostilità degli Stati Uniti contro Cuba su scala mondiale e nella stessa regione latinoamericana

Messo in evidenza in Uruguay l’arrivo di 200.000 dosi di vaccino donate da Cuba
22.4 - La stampa uruguayana ha messo in evidenza il fatto che Cuba ha inviato 200.000 saluti solidali al popolo uruguayano con l'arrivo a Montevideo di un'altra partita di vaccino contro la meningite B donata da Cuba alla popolazione di questo paese. Queste dosi si aggiungono ad altre due partite, una di 200.000 e un'altra di 71.000 consegnate al Ministero della salute Pubblica dell'Uruguay. Prensa Latina e colleghi della televisione uruguayana erano presenti all'arrivo dei vaccini in Uruguay, come pure l'Ambasciatore di Cuba in Uruguay, José Alvarez Portela, e altri funzionari.

Fox ha sollecitato la partenza anticipata dal Vertice di Monterrey
23.4 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, parlando dei particolari che caratterizzano le attuali relazioni bilaterali, ha rivelato questo lunedì che il Presidente del Messico, Vicente Fox, è stato colui che ha sollecitato la sua partenza anticipata dal Vertice di Monterrey. Davanti a giornalisti cubani ed esteri, il leader cubano ha letto il testo integrale di una conversazione avvenuta tra lui e Fox prima di recarsi in Messico per partecipare alla conferenza sul finanziamento per lo sviluppo, e ha smentito di essere stato ricevuto a Monterrey con tutte le cortesie promesse. In questo colloquio telefonico la cui trascrizione è stata presentata ai giornalisti, il Presidente messicano lo ha sollecitato a limitare la sua partecipazione al Vertice di Monterrey - dove era stato invitato dall’ONU – allo stretto necessario. Il Presidente del Messico aveva detto l'ultima parola, rassegnarmi ai sei minuti dell’intervento e poi ritornare a Cuba dopo il pranzo, ha precisato Fidel Castro citando quel colloquio.

Fidel Castro afferma che è disposto a dimettersi se venisse smentito il colloquio con Fox
23.4 - Il Presidente Fidel Castro si è impegnato a dimettersi dalle sue cariche a Cuba se venisse smentito il colloquio telefonico avuto con il Presidente messicano, Vicente Fox, che lo ha sollecitato ad abbandonare il Vertice di Monterrey. In una conferenza, il Presidente cubano ha raccontato il dialogo telefonico con Fox avuto poco prima di recarsi al Vertice per lo Sviluppo con sede a Monterrey, e ha rivelato all'opinione pubblica un nastro registrato di tale conversazione. "Se venisse provato che tale conversazione non ha avuto mai luogo e che queste non sono le parole di Fox - ha detto - mi impegno a rinunciare immediatamente alle cariche e alle responsabilità come dirigente di Stato e della Rivoluzione cubana". "Non avrei la faccia per continuare a dirigere Cuba con onore", ha affermato Fidel Castro rivelando il contenuto di quel dialogo telefonico e ha precisato che gli piacerebbe che "gli autori di queste menzogne e della colossale truffa con le quali hanno voluto ingannare il popolo messicano e l'opinione pubblica mondiale fossero capaci di replicare con lo stesso senso dell'onore e della dignità".

Fidel Castro: il Governo dell'Uruguay stralunato e abietto Giuda
23.4 – A La Habana, il Presidente cubano Fidel Castro ha definito il Governo dell'Uruguay "stralunato e abietto Giuda" per avere presentato recentemente una risoluzione di condanna a Cuba alla CDH, di Ginevra. "Lo stralunato e abietto Giuda (...) che presiede in Uruguay, e non dico altro, che ha assunto l'inglorioso ruolo di lacchè che aveva svolto la Repubblica Ceca, ha presentato alla CDH la squallida mozione contro Cuba concepita e concordata con Washington dal Ministro degli Esteri (messicano Jorge) Castañeda", ha denunciato il leader cubano. "Un Governo (quello dell'Uruguay) in cui un ministro assassino della Salute Pubblica ha permesso che morissero bambini semplicemente per non acquistare i vaccini (antimeningococcici) da Cuba", ha sottolineato Fidel Castro in un incontro con giornalisti cubani ed esteri avvenuto nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana. Di fronte a queste accuse, cosa aspettano a rompere (le relazioni), si è chiesto. Questo fatto non impedirà che i nostri vaccini arrivino ugualmente, ha assicurato.

Fidel Castro: cinica offerta del Messico di inviare petrolio a Cuba
23.4 – A La Habana il Presidente cubano, Fidel Castro, ha definito cinica e ipocrita la proposta fatta dal Governo del Messico di sostituire gli invii di petrolio venezuelano a Cuba, poco dopo il colpo di stato contro il Presidente Hugo Chávez. Nel mezzo dei drammatici avvenimenti in Venezuela (successi l’11 aprile scorso), l'Ambasciatore messicano a La Habana ci ha trasmesso un messaggio del suo Governo promettendo che il Messico avrebbe potuto assumere gli impegni di Caracas per le forniture di idrocarburi, ha rivelato Fidel Castro alla stampa. "Il Governo del Messico si è sempre sistematicamente opposto al fatto che Cuba ricevesse qualche beneficio da accordi tipo quelli di San José e altri. Abbiamo ringraziato freddamente e non abbiamo mostrato il minimo interesse per l'ipocrita offerta", ha aggiunto. A giudizio del Presidente, quell'offerta è stata una cinica manovra di inganno con la quale l'amministrazione del Presidente Vicente Fox pretendeva di neutralizzare la protesta cubana di fronte alle malefatte che sarebbero state commesse a Ginevra, in riferimento all'adesione messicana a un progetto anticubano alla Commissione dei Diritti Umani (CDH) dell'ONU.

Critiche in Uruguay alla votazione contro Cuba a Ginevra
23.4 - Il presidente della Commissione di Affari Internazionali del Senato uruguayano, Reinaldo Gargano, ha considero una vittoria di Pirro degli Stati Uniti la votazione contro Cuba alla Commissione dei Diritti Umani dell'ONU a Ginevra, in Svizzera. Per Gargano, il Governo del Presidente Jorge Batlle ha commesso un grave errore politico propiziando la mozione contro Cuba. Le critiche del senatore si sono aggiunte a quelle del deputato del settore Vertiente Artiguista, della coalizione Frente Amplio, José Bayardi, che ha messo in risalto i traguardi sociali e umani degli abitanti della nazione antillana.

Fidel Castro definisce precipitose le dichiarazioni del Governo del Messico
24.4 – A La Habana il Presidente cubano, Fidel Castro, ha definito precipitosa e poco seria la risposta del Governo del Messico al suo intervento di lunedì, in cui aveva rivelato che il suo omologo Vicente Fox gli aveva fatto pressioni affinché abbandonasse il Vertice di Monterrey. "Io non sto rispondendo al portavoce, quello non ha parlato per proprio conto, bensì a nome del Governo del Messico, io sto rispondendo al Governo del Messico", ha sottolineato Fidel Castro apparendo nel programma televisivo Tavola Rotonda Informativa. Il leader cubano ha spiegato che la replica messicana è stata resa nota solo un'ora dopo la fine del suo intervento di ieri e, secondo la sua opinione, è impossibile che in un'ora fosse presa una decisione, non poteva essere una risposta ben ponderata, né un'analisi seria di quanto esposto a La Habana. Il programma televisivo ha trasmesso il video, su richiesta del Presidente cubano, in cui il portavoce della Presidenza messicana, Rodolfo Elizondo, ha fatto conoscere gli otto punti della risposta del suo Governo a quello di La Habana. Fidel Castro ha analizzato ogni aspetto del citato documento e ha dichiarato che "la prima cosa che si riconosce (nello stesso documento) è che non c'è stato un atomo di menzogna" su quanto dichiarato il giorno prima davanti a oltre un centinaio di giornalisti cubani e stranieri. Secondo la sua opinione, il Presidente messicano, benché con poca esperienza politica, è una persona decente con la quale si può parlare. È proprio un uomo d’affari, ha detto.

Fidel Castro: Fox è persona decente, ma dipendente dagli Stati Uniti
24.4 – Nel mezzo delle già tese relazioni tra Cuba e Messico, il Presidente Fidel Castro ha definito il suo omologo messicano, Vicente Fox, di essere una persona decente, ma con una dipendenza totale dal suo Ministro degli Esteri e dal Governo statunitense. "Rispetto Fox come Presidente del Messico ed è una persona con la quale si può conversare", ha riferito il Presidente cubano, che tuttavia ha precisato che egli (Fox) è un uomo d’affari e senza esperienza politica, il cui Ministro delle Relazioni Estere è una specie di "assessore culturale". Intervenendo davanti alle telecamere della televisione cubana per il secondo giorno consecutivo, il Presidente ha segnalato di non avere alcuna avversione personale verso Fox, né di pretendere di gettare la colpa su di lui per l’esistenza dell'imperialismo nordamericano. Il Presidente aveva parlato di Fox rispondendo a una dichiarazione ufficiale del Governo messicano, realizzata poche ore dopo avere rivelato all'opinione pubblica mondiale la registrazione di una sua conversazione telefonica con il suo omologo messicano che gli aveva richiesto di abbandonare anticipatamente il Vertice di Monterrey.

Fidel Castro difende il diritto a divulgare il colloquio telefonico con Fox
24.4 – A La Habana il Presidente cubano, Fidel Castro, ha difeso la rivelazione pubblica fatta ieri di una conversazione telefonica con il Presidente messicano, Vicente Fox, dove quest’ultimo faceva pressioni per fargli abbandonare anticipatamente il Vertice di Monterrey. Sostentando il suo diritto alla divulgazione di tale dialogo, Fidel Castro ha affermato che si è trattato di "una necessità di lavoro e di una necessità della storia". Fidel Castro ha fatto riferimento a uno dei punti di una dichiarazione emessa dalla Presidenza del Messico, in cui si considerava inaccettabile il fatto "che le autorità cubane abbiano violato la privatezza della conversazione tra i due Presidenti". Durante un’apparizione televisiva, il leader cubano ha insistito sull'importanza di lasciare prove perché "la storia vuole prove affinché non ci siano tradimenti". Non ne ho mai usata una (conversazione registrata), questa volta l’ho fatto, non temo di raccontare la verità, ho ripugnanza per la menzogna, parto da un principio, da una necessità e la proclamo, ha insistito. Non è stato qualcosa che ho fatto contro Fox, purtroppo è l'unica volta che abbiamo dovuto utilizzarla, anche se non lo volevamo, ha puntualizzato.

Fidel Castro sostiene le critiche contro il Presidente dell'Uruguay
24.4 – Apprendendo la decisione dell'Uruguay di sospendere i vincoli diplomatici con Cuba, il Presidente Fidel Castro ha ribadito che il suo omologo Jorge Batlle è un "lacchè, stralunato e abietto Giuda", e ha assicuro la continuità dell'aiuto sanitario di Cuba all’Uruguay. In un’apparizione televisiva, Fidel Castro ha commentato le "supposte offese" con le quali il Governo cubano, secondo l'Uruguay, questo martedì ha provocato la rottura delle relazioni diplomatiche, ristabilite nel 1986 dopo un'interruzione di 21 anni. Il Governo di Montevideo ha annunciato questo martedì di avere dato istruzioni al suo Ministro degli Esteri, Didier Operti, affinché renda concreta la rottura dei vincoli ufficiali, in quanto si considera offeso dalle recenti accuse di La Habana. "La madre della creatura (la risoluzione anticubana) è stata il Governo degli Stati Uniti", ha affermato il Presidente, e ha sottolineato che nella crociata di Washington contro Cuba sono sempre stati usati "gli stessi trucchi". Il Governo statunitense, secondo Fidel Castro, "ha persuaso questo signore così puro (Batlle) che pieno di dignità ha rotto le relazioni con Cuba per presunte offese". Fidel Castro ha aggiunto che "queste persone che arrivano al potere e ingannano per decine di anni sono l'anti-nazione", come Batlle, di cui, ha sottolineato, "nessuno si ricorderà tra otto o dieci anni".

Cuba ha chiesto un nuovo ordine mondiale dell'informazione
24.7 - Cuba ha chiesto alle Nazioni Unite un nuovo ordine mondiale dell'informazione che metta fine al disuguale accesso dei ricchi e dei poveri alla rivoluzione tecnologica e al bombardamento dei messaggi di disinformazione. Intervenendo questo martedì alla sessione annuale del Comitato di Informazione dell'ONU, il rappresentante alterno cubano, Orlando Requeijo, ha fatto riferimento all’enorme divario tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo, che sembrano vivere "in differenti sistemi solari a mille anni luce di distanza, gli uni dagli altri". Il Comitato di Informazione dell'ONU ha iniziato un dibattito, a partire da un rapporto presentato dal segretario generale, Kofi Annan, che segnala deficienze nella fornitura di servizi al pubblico, e il dilemma delle priorità e delle risorse finanziarie.

Senza potere smentire Cuba, il Messico attacca La Habana
24.7 - L'acido comunicato emesso dal Messico su Cuba, lontano dal riparare la deteriorata immagine del Governo federale, costituisce un riconoscimento delle manovre per impedire la presenza di Fidel Castro al Vertice di Monterrey. Nel suo pronunciamento, la Presidenza della Repubblica considera indebita la divulgazione a La Habana della conversazione telefonica tra Vicente Fox e Fidel Castro, prima della riunione internazionale dello scorso marzo, ma in nessuno dei suoi otto punti nega l'autenticità della registrazione. L'evidenza del fatto che il Presidente Fox e il Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda, hanno mentito all'opinione pubblica su quanto accaduto tra i due paesi, ha provocato indignazione in Messico. In un’intervista con Prensa Latina, il parlamentare Emilio Ulloa, del Partito della Rivoluzione Democratica, ha condannato l'atteggiamento del Governo messicano. "Abbiamo un Presidente che mente, che mantiene una doppia parola, che si dedica permanentemente a mentire, perché perfino alla televisione ha detto che non era successo niente con Cuba e che se c'erano prove, che le presentassero".

Alarcon: l’avvicinamento del Messico agli Stati Uniti colpisce le relazioni con Cuba
25.4 - Il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha affermato alla CNN che le recenti azioni del Ministero degli Esteri messicano verso il suo paese e l'avvicinamento di questi agli Stati Uniti colpiscono le relazioni bilaterali. In un'intervista concessa alla tele-emissora statunitense e ritrasmessa questo mercoledì a La Habana nel programma Tavola Rotonda Informativa, il leader parlamentare ha espresso che i vincoli tra le due nazioni stabiliti da vari decenni (1920) sono cambiati come risultato di quanto esposto. Secondo la sua opinione, la situazione creata intorno al Presidente cubano, Fidel Castro, al Vertice su Finanziamento per lo Sviluppo, svoltosi nel marzo scorso a Monterrey, è stata intollerabile. Per il parlamentare, era imprescindibile la partecipazione del Presidente cubano a questo forum economico, e ha considerato che gli ostacoli imposti dal paese sede (Messico) hanno violato i principi internazionali di offrire un trattamento uguale a tutte le nazioni. Richiesto di un parere, dal presentatore della CNN Jorge Gestoso, sul Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda, il presidente del Parlamento cubano ha detto che "è una persona a cui piace giocare con i dizionari", in riferimento a quanto espresso dal ministro dopo la partenza anticipata di Fidel Castro dal Vertice di Monterrey. In quell'occasione – ha ricordato - Castañeda aveva detto che le autorità del suo paese ignoravano quello che era accaduto e hanno citato il Governo di Cuba affinché rivelasse quanto successo lì. Interrogato poi da Gestoso sulla rottura ieri delle relazioni diplomatiche tra Uruguay e Cuba, ristabilite il 17 ottobre 1985, Alarcon ha dichiarato che i vincoli tra i popoli delle due nazioni continueranno a esistere.

L’Ambasciatore cubano in Uruguay chiede sicurezza per i funzionari
25.4 - L'Ambasciatore cubano in Uruguay, José Alvarez Portela, ha informato che è stato dichiarato persona non gradita, benché per la sua caratteristica di essere a capo della rappresentanza del suo paese presso la ALADI, non è stato stabilito un termine per l'uscita dall’Uruguay. Alvarez Portela ha richiesto protezione per i funzionari della missione diplomatica cubana, perché per le strade camminano liberi torturatori e assassini che hanno arrecato molto male al popolo uruguayano. L'Ambasciatore si riferisce ai violatori dei diritti umani che durante la dittatura militare (1973-1985) hanno sequestrato bambini, hanno assassinato e fatto sparire persone. Alvarez Portela ha dialogato con la stampa uruguayana e internazionale dopo avere sostenuto un breve incontro con il Ministro degli Esteri interino Guillermo Valles. Secondo quello che ha spiegato Alvarez Portela, Valles ha comunicato che era stato considerato persona non gradita da parte del Governo uruguayano. Valles lo ha anche sollecitato ad abbandonare la sua carica di Ambasciatore a capo della missione cubana presso l'Associazione Latinoamericana di Integrazione (ALADI), ha detto il rappresentante cubano.

Il Governo dell’Uruguay ha comunicato ufficialmente la rottura delle relazioni
25.4 - Il Governo uruguayano ha comunicato ufficialmente mercoledì all'Ambasciatore cubano, José Alvarez Portela, la rottura delle relazioni diplomatiche tra questa nazione sud-americana e l'isola caraibica. Il Ministro degli Esteri interino Guillermo Valles ha ricevuto Alvarez Portela nel Palazzo Santos, sede del Ministero delle Relazioni Estere e gli ha comunicato la decisione unilaterale adottata dal Presidente Jorge Batlle. In un incontro successivo con la stampa, Valles ha affermato che il Governo ha intrapreso tutte le vie e i passi diplomatici che sono sfociati nella rottura totale delle relazioni tra i due paesi. Tuttavia, Prensa Latina lo ha consultato sul doppio ruolo che ha l'Ambasciatore di Cuba, essendo accreditato come tale e come rappresentante presso l'Associazione Latinoamericana di Integrazione (ALADI). Il capo interino della diplomazia ha spiegato che hanno richiesto ad Alvarez Portela di ritirarsi dall'Uruguay, benché siano stati flessibili con il tempo avendo tenuto conto della sua responsabilità presso l'organismo d’integrazione.

Provata in una conferenza magistrale l’innocenza dei cubani prigionieri negli Stati Uniti
26.4 – Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha denunciato a La Habana che l’esistenza di oltre 200 documenti ancora non declassificati, relativi al caso dei suoi cinque compatrioti prigionieri negli Stati Uniti, ritarda il processo d’appello previsto presso il Tribunale di Atlanta. In una conferenza magistrale impartita all’Università di La Habana, Alarcon ha esposto che l’attuale situazione dei giovani condannati e processati in un tribunale di Miami è "di discriminazione e vergognosa", poiché sono detenuti in prigioni di diversi stati nordamericani e poiché vengono trattati come prigionieri comuni. "Loro non sono prigionieri comuni, bensì prigionieri politici", ha dichiarato il leader parlamentare riferendosi allo ‘status’ dei cinque cubani sanzionati e condannati negli Stati Uniti per avere attentato, presuntamente, contro la sicurezza nazionale di questo paese.

Fidel Castro elogia l’alta tecnologia di una nuova tipografia cubana
29.4 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, si è mostrato compiaciuto per l'alta tecnologia della tipografia ‘Alejo Carpentier’, inaugurata questo sabato a La Habana, capace di produrre 15 milioni di libri all'anno, e che ha definito un gioiello d’oro. Intervenendo all’inaugurazione del complesso poligrafico il cui nome rende omaggio a una delle figure cardini della letteratura del paese, ha segnalato che l'investimento industriale e l’avviamento dell'installazione ha richiesto 2.733.028 dollari. Il costo totale è stato di poco più di tre milioni di dollari per un'industria di un'elevata qualità di produzione e di stampa. Fidel Castro ha assicurato che Cuba ha già acquistato tutta la carta di cui la tipografia ‘Alejo Carpentier’ necessita per quest’anno e ha già prenotato il fabbisogno per il 2003, in entrambi i casi a buon prezzo.

Fidel Castro: la Fiera del Libro 2003 in 30 città cubane
29.4 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha fatto appello a dedicare attenzione allo sviluppo dell'intelligenza nell’età più precoce e ha annunciato che il prossimo anno la Fiera del Libro verrà estesa a 30 città cubane. All'inaugurazione della Tipografia Alejo Carpentier, il leader della Rivoluzione cubana ha affermato che l’edizione 2002 dell’appuntamento da poco concluso era stato esteso a 19 città, la partecipazione era stata di 2.2 milioni di persone ed erano stati venduti oltre mille titoli di diverso genere. La XI Fiera, ha affermato, ha aperto spazi a diverse manifestazioni artistiche come tavole rotonde, sessioni di letture, laboratori e spettacoli di cinema, musica e arti plastiche, e ha ricordato come dalla IX edizione all’attuale si siano moltiplicati il numero dei visitatori e dei volumi presentati.

Alla riunione dell’ONU Cuba presenterà i risultati a beneficio dell'infanzia
29.4 - Cuba presenterà risultati ancora più avanzati di quelli proposti al Vertice Mondiale dell'Infanzia del 1990, quando dall’8 al 10 maggio prossimo i Governi relazioneranno all'ONU su quanto realizzato a favore dei bambini in oltre un decennio. Così ha espresso la componente della Segreteria Nazionale della Federazione delle Donne Cubane, Sonia Beretervide, che ha aggiunto che le mete raggiunte da Cuba dimostrano l’impegno della Rivoluzione (1959) verso i bambini. "I bambini cubani, senza alcun costo per la famiglia, sono protetti contro 13 malattie, aspirazione neppure raggiunta in molti paesi sviluppati", ha affermato.

Cuba definisce bugiardo e insidioso il Ministro degli Esteri messicano
30.4 - Cuba ha definito bugiardo e insidioso il Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda, che ha sostenuto che il Governo cubano ha gestito un credito della Banca del Commercio Estero del Messico (Bancomext) per acquistare petrolio. Secondo un editoriale del quotidiano Granma, Castañeda accusa Cuba di "doppio gioco" in relazione alla richiesta di finanziamento e allo stesso tempo aggiunge che Cuba acquista praticamente gratis tutto il suo petrolio dal Venezuela. La fornitura di petrolio dal Venezuela risponde al compimento dell'Accordo di Caracas che comprende i paesi dell'America Centrale e dei Caraibi, mediante il quale Cuba riceve all'anno appena un terzo del suo fabbisogno e paga sistematicamente quanto convenuto nei termini e nei tempi stabiliti, ricorda il quotidiano. Oltre a essere precedenti all'attuale controversia politica (conclusi nel marzo scorso e negoziati dal 1993), detta crediti - aggiunge - non costituiscono in alcun modo una richiesta di Cuba né un'offerta del Messico, perché si tratta di un accordo tra due paesi con relazioni economiche normali. Prendendo in considerazione un credito dell'anno 1993, concordato durante i sei anni del Presidente Carlos Salinas de Gortari, questo non può essere utilizzato per parlare "del doppio gioco di Cuba" al quale allude il signore Castañeda, mentendo, travisando la realtà e tentando grossolanamente di confondere l'opinione pubblica, riferisce la fonte.

Rivelato come è stata gestita a Ginevra la manovra contro Cuba
30.4 - Cinque documenti pubblicati dal quotidiano ‘La Repubblica’ a Montevideo comprovano come gli Stati Uniti siano stati gli autori della risoluzione presentata dall'Uruguay contro Cuba nella Commissione dei Diritti Umani, a Ginevra, in Svizzera. Questo quotidiano e il canale Segnale 1 della televisione che serve Montevideo e altri 18 dipartimenti, come pure Argentina e Paraguay, hanno riprodotto questo lunedì un'intervista al deputato cubano Lázaro Barredo relativa alle manovre di Washington. Le dichiarazioni e le immagini ottenute a Ginevra comprovano come funzionari statunitensi abbiano esercitato pressioni sui delegati di paesi africani e latinoamericani alla ricerca di voti a favore del documento elaborato dagli Stati Uniti e presentato dall'Uruguay.