Giugno 2002

Il blocco degli Stati Uniti contro Cuba colpisce entrambe le sponde
1.6 – Le sanzioni economiche e commerciali imposte dagli Stati Uniti a Cuba per più di 40 anni causano oggi danni su entrambe le sponde dello stretto della Florida e limitano lo scambio tra i due popoli. Esperti cubani riuniti a La Habana hanno affrontato il tema in una Tavola Rotonda radio-teletrasmessa, durante la quale si sono trovati d’accordo sul fatto che "la perfida politica contro Cuba non è diretta solo contro il popolo cubano, bensì anche contro quello nordamericano poiché limita la completezza della sua vita e dei suoi interessi". Secondo statistiche citate, anche se Cuba intrattiene vincoli con oltre tremila aziende estere e ha relazioni con oltre 120 nazioni, il blocco in quattro decenni ha causato perdite calcolate in oltre 72 miliardi di dollari.

L’ONU mette in risalto le accuse di Cuba contro le menzogne di Washington
1.6 – Le accuse di Cuba contro gli Stati Uniti per le menzogne su presunte ricerche biologiche cubane a fini militari sono state messe in risalto all’ONU dai servizi di informazione pubblica delle Nazioni Unite. Nel suo riassunto quotidiano, il servizio di informazione ha raccolto un’ampia versione di un discorso pronunciato ieri dall’Ambasciatore cubano, Ivan Mora Godoy, nella conferenza sul disarmo che si tiene a Vienna, in Austria, in cui pone in evidenza le falsità contenute nelle dichiarazioni di alti funzionari di Washington. Mora ha iniziato il suo intervento segnalando che la paralisi del processo di disarmo dimostra che l’essenza del multilateralismo si trova seriamente minacciata dalla politica unilaterale ed egemonica di un paese che pretende di erigersi a padrone del mondo.

Fidel Castro avvisa che Cuba sopravvivrà all’inasprimento del blocco degli Stati Uniti
3.6 - Il Presidente Fidel Castro ha avvertito il Presidente nordamericano, George W. Bush, che la sua recente promessa di indurire il blocco unilaterale contro Cuba moltiplicherà solamente l'onore e la gloria di Cuba. "Il blocco criminale che ci ha promesso di indurire, moltiplica l'onore e la gloria del nostro popolo, contro il quale si schianteranno i suoi piani genocidi, glielo assicuro", ha espresso il Presidente cubano davanti a oltre 400.000 persone riunite nell'orientale città di Holguín, a 734 chilometri a est di La Habana. In un discorso di circa 20 minuti e che ha concluso sotto un’insistente pioggia, Fidel Castro ha invitato il "signore W", termine che ha utilizzato ripetute volte per riferirsi a Bush, "a rispettare e a rispettare se stesso". Il 20 maggio passato, in un discorso davanti a settori anticubani radicati nella città di Miami, in Florida, che celebravano il centenario dell’indipendenza della Repubblica di Cuba, il Presidente statunitense ha fatto urgenza al Governo di Cuba affinché realizzi riforme economiche, politiche e sociali. La data non è riconosciuta dalle autorità di La Habana, per le quali la vera indipendenza è arrivata ai cubani il 1° gennaio 1959 con il trionfo della Rivoluzione capeggiata da Fidel Castro.

La Mercedes Benz consolida la sua presenza a Cuba
3.6 – Il settimanale cubano ‘Opzioni’ ha pubblicato che l’azienda Mercedes Benz consolida la sua presenza a Cuba, dopo l'apertura di un ufficio commerciale nella provincia di Cienfuegos, con il quale diventano otto le sue filiali a Cuba. Noel Toledo, rappresentante generale del gruppo tedesco a Cuba, ha confermato alla pubblicazione che oltre a consolidarsi nel settore emergente dell'economia nazionale come fornitore principale di vari enti del paese, finora il gruppo garantisce un'integrazione unica. La Mercedes Benz, oltre a essere il principale fornitore di diverse aziende nazionali di servizi al turismo, si inserisce in maniera soddisfacente in altre aree dell'economia cubana.

L’interventismo è una vocazione permanente degli Stati Uniti verso l’America Latina
4.6 - La politica degli Stati Uniti verso l'America Latina è stata per decenni un interventismo militare basato sul terrore per garantire la loro egemonia nella regione, hanno affermato questo lunedì esperti cubani. Solo nel secolo XX, le truppe armate nordamericane hanno compiuto incursioni in oltre 40 occasioni in paesi latinoamericani, con le quale Washington ha giustificato il suo diritto a garantire la "difesa della sicurezza nazionale", come lo fa oggi con la lotta al terrorismo, hanno detto i politologi. In una Tavola Rotonda radioteletrasmessa, i partecipanti hanno riferito che nei decenni degli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, gli Stati Uniti hanno condotto per mano al potere le dittature latinoamericane per impedire l'esempio della nascente Rivoluzione cubana del 1959. Nidia Díaz, giornalista del quotidiano Granma, ha manifestato che tra i propositi di Washington con il suo interventismo militare c’era quello di frenare la proliferazione dei movimenti di sinistra e di abolire le idee comuniste.

Denunciate le ingiustizie al processo a Miami contro i cinque cubani
4.6 - Con una lunga lista di interrogativi, la stampa cubana denuncia le ingiustizie commesse al processo celebrato a Miami contro cinque cubani condannati a severe pene di carcere, accusati di avere messo in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Como si può parlare di un processo giusto e con garanzie, in un processo dove è stato dimostrato che l'immensa maggioranza dei possibili membri della giuria aveva forti pregiudizi o paura di rappresaglie nelle loro case da parte della comunità cubana?, si domanda il quotidiano Granma, sottolineando l'innocenza degli accusati. L'organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba considera inoltre che la maggioranza degli statunitensi ignorano i dettagli del caso di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González. "Sanno che pochi terroristi hanno distrutto in pochi secondi le Torri Gemelle, ma ignorano che ce ne sono molti altri che abitano nel sud del paese, in modo specifico in Florida", afferma il Granma.

Verranno riparati prima di novembre i danni causati dall’uragano
5.6 – L’impegno del Governo con il popolo cubano di recuperare prima del 4 novembre i danni causati dall’uragano ‘Michelle’ sta per essere rispettato e perfino anticipato, ha affermato questo martedì Carlos Lage, Vicepresidente del Consiglio di Stato. Il dirigente cubano ha annunciato che già sono state restaurate 124.000 abitazioni di quelle danneggiate dall'uragano che ha devastato Cuba nel novembre 2001, che rappresentano il 74 % del totale. Lage, che è anche membro dell'Ufficio Politico del Partito Comunista, ha detto che a fine luglio si possono terminare i lavori di riparazione di tutti i danni parziali agli immobili, e concentrare gli sforzi sulla costruzione di nuove abitazioni. Fino a oggi, ha aggiunto, sono state terminate circa 5.300 case, cioè il 42 % di quelle danneggiate totalmente, ma tutte sono già a lavori in corso e una parte importante di quelle che mancano al compimento si trovano in una fase avanzata di lavorazione.

America Centrale: la quarta frontiera degli Stati Uniti, affermano gli esperti
5.6 - L'America Centrale è stata ed è la quarta frontiera degli Stati Uniti, hanno sostenuto esperti cubani che hanno analizzato la politica aggressiva nordamericana contro questo emisfero per oltre un secolo. Riuniti nell'abituale programma televisivo della Tavola Rotonda, giornalisti ed esperti hanno documentato l'imposizione dei propositi statunitensi in America Centrale attraverso il terrore e la forza. Al riguardo, hanno precisato che le forze paramilitari consigliate dalla CIA hanno commesso crimini selettivi e poi assassini collettivi, nei quali sono stati implicati rappresentanti dei gruppi anticubani radicati nella Florida. I partecipanti alla Tavola Rotonda hanno avvertito che il favoreggiamento degli squadroni della morte nelle nazioni centroamericane non è una storia passata perché si tratta di strutture paramilitari che potrebbero essere utilizzate in qualunque momento.

Gli esperti dicono che Cuba non vuole la prosperità della quale parla Bush
7.6 – Questo giovedì, gli esperti si sono trovati d’accordo sul fatto che l'era di progresso della quale parla il Presidente statunitense, George W. Bush, a giudicare dall'esperienza dell'America Latina, non tenta i cubani ad applicare le riforme economiche neoliberiste suggerite. Osvaldo Martínez, direttore del cubano Centro di Studi dell'Economia Mondiale, ha affermato in un programma di dibattito radioteletrasmesso a Cuba che l'America Latina occupa il primo posto nella tabella comparativa mondiale di cattiva distribuzione delle ricchezze, mentre crescono senza limiti il tasso di disoccupazione, il mancato accesso all'educazione e la mancanza di servizi di salute. Quando Bush parla di mercato e di prosperità, tutti intendono che si riferisce alle politiche neoliberiste applicate - con speciale purezza dogmatica - in America Latina negli ultimi due decenni, ha segnalato l'esperto, in riferimento a un discorso del Presidente statunitense in cui suggerisce a Cuba di applicare la stessa ricetta in vigore nell'area.

Denunciate violazioni alla legge nel caso dei cubani imprigionati negli Stati Uniti
7.6 – Un noto giurista ha denunciato a La Habana che si presume che siano avvenute varie violazioni della legge statunitense e internazionale nel caso dei cinque cubani imprigionati negli Stati Uniti per avere attentato alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Secondo l'avvocato Julio Fernández Bulte, il trattamento riservato a Gerardo Fernández, Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino e René González viola l’VIII Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che vieta le punizioni crudeli e inusuali contro i detenuti. Neppure è stata rispettata la ‘Dichiarazione sulla protezione di tutte le persone contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumane o degradanti’ adottata dall'Assemblea Generale dell'ONU nel 1975, ha aggiunto il professore di Diritto dell'Università di La Habana, in articolo pubblicato sul quotidiano Granma. Nessuno ha dubbi sul fatto che sottomettere una persona a 17 mesi una prima volta, e a 48 giorni una seconda volta, all’isolamento totale, costituisce l'applicazione di gravi sofferenze, non solo fisiche, bensì soprattutto mentali, ha affermato Fernández Bulte.

La danzatrice cubana Alicia Alonso nominata Ambasciatrice dall'UNESCO
7.6 - Alicia Alonso, prima danzatrice assoluta cubana, sarà nominata domani Ambasciatrice di Buona Volontà dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per le Scienze, l'Educazione e la Cultura (UNESCO). Secondo un comunicato diffuso questo giovedì a La Habana da questo organismo, la direttrice del Balletto Nazionale di Cuba riceverà tale onorificenza "per il suo straordinario contributo alla sviluppo, alla conservazione e alla diffusione della danza classica. La Alonso, che è anche coreografa, considerata dagli esperti una delle danzatrici più importanti della storia della danza, riceverà tale riconoscimento dalle mani di Koichiro Matsura, direttore generale dell'UNESCO.

Cuba accusa Bush di applicare una filosofia nazista nella lotta antiterrorismo
10.6 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha accusato il Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, di seminare il panico a livello internazionale e nel suo stesso paese con l'applicazione di metodi fascisti nella sua crociata contro il terrorismo. "Gli storici futuri dovranno fare constatare quale sia stata la reazione dei leader politici della stragrande maggioranza delle nazioni. Il panico e il terrore si sono impadroniti della maggior parte di loro", ha detto Fidel Castro in una grande manifestazione popolare nell'orientale provincia di Santiago de Cuba. Lo statista ha fatto riferimento alla reazione dei leader mondiali, quando il 20 settembre 2001 Bush ha proclamato che chi non avesse appoggiato il suo progetto di guerra antiterrorista sarebbe stato contro gli Stati Uniti e sarebbe stato esposto ai suoi attacchi. Ha detto che con tale dichiarazione, l'attuale inquilino della Casa Bianca, che ha definito bugiardo e demagogo in varie occasioni, ignora le prerogative delle Nazioni Unite e ha assunto, in virtù della sua potenza militare, il ruolo di padrone e di gendarme del pianeta.

Fidel Castro ha affermato che il popolo degli Stati Uniti frenerà l’egemonismo di Bush
10.6 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha affermato che il popolo nordamericano è l’unico che può mettere la camicia di forza ai fanatici del potere, all'arbitrio e alla guerra, riferendosi alle ansie egemoniste di George W. Bush. "Di fronte a tanta codardia, molti popoli del mondo riporranno le loro maggiori speranze nello stesso popolo nordamericano. È l’unico che può frenare e mettere una camicia di forza ai fanatici del potere, all'arbitrio e alla guerra", ha espresso Fidel Castro davanti a oltre mezzo milione di persone riunite in una manifestazione a Santiago de Cuba. Il Presidente cubano ha ricordato che molti paesi hanno espresso solidarietà agli Stati Uniti in modo unanime per gli attentati terroristici dell’11 settembre, tra questi Cuba, senza che alcun tipo di ipocrisia o di timore la spingesse a farlo.

Pérez Roque a Roma per esporre la posizione cubana al Vertice della FAO
10.6 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, è arrivato questa domenica a Roma per assistere al II Vertice Mondiale sull'Alimentazione, forum nel quale il suo Governo chiederà equità e giustizia nel mondo per risolvere la tragedia di 800 milioni di affamati. Pérez Roque capeggia la delegazione cubana all'appuntamento convocato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione (FAO), che si propone di esaminare dal 10 al 13 giugno l'evoluzione della situazione alimentare a partire da una simile riunione realizzata nel 1996 a Roma. Cuba arriva a questo appuntamento con un bilancio favorevole in quanto a gestione alimentare, se si prende in considerazione che l'isola non figura in alcuna delle relazioni negative emesse dalla FAO e, al contrario, è citata come punto di riferimento per altre nazioni del Primo e del cosiddetto Terzo Mondo.

Un premio Pulitzer afferma che il Governo degli Stati Uniti restringe la libertà di stampa
10.7 - Con la scusa di proteggere i propri cittadini, il Governo degli Stati Uniti restringe oggi la libertà di espressione e di stampa, afferma il giornalista nordamericano Clarence Page, premio Pulitzer come articolista (1989). In dichiarazioni che riporta questa domenica il quotidiano Juventud Rebelde, Page sostiene che per gli attentati dell’11 settembre scorso a New York e a Washington, la cosiddetta libera espressione ha sofferto nel suo paese un colpo tremendo. "Ci sono temi che non possono essere toccati, è come se ti togliessero la libertà di esprimerti con la scusa di proteggere quella stessa libertà", segnala l'editorialista e opinionista del ‘Chicago Tribune’ nella sua prima visita a Cuba. Page riconosce la mancanza di informazione su un processo avvenuto negli Stati Uniti contro cinque cubani condannati per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ma che Cuba considera lottatori contro il terrorismo ed eroi.

Cuba vince la Coppa del Mondo di Pugilato
10.7 - Cuba ha vinto la Coppa del Mondo di Pugilato a squadre che si è svolta ad Astana, capitale del Kazakistan, con la partecipazione di 12 paesi. I cubani hanno ottenuto sei vittorie negli incontri di finale contro i padroni di casa, che uniti ai 32 successi nella fase eliminatoria contro l’Australia e la Turchia, e nella semifinale contro la Thailandia, hanno permesso loro di vincere il titolo.

Fidel Castro convoca marcia di appoggio a un’iniziativa costituzionale
11.6 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha convocato per mercoledì una manifestazione di massa in tutto il paese per appoggiare un'iniziativa di modifica costituzionale presentata questo lunedì dalle organizzazioni sociali e di massa per dichiarare intoccabili i precetti socialisti vigenti. Detta iniziativa vidima, inoltre, la decisione del popolo di difendere l'ordine politico, sociale ed economico stabilito nel testo giuridico, e allo stesso tempo appoggia la volontà popolare affinché le relazioni economiche, diplomatiche e sociali con qualunque altro Stato non saranno mai negoziate sotto aggressione, minaccia o pressione di una potenza straniera. Dopo essere stata approvata all'unanimità in un'assemblea inedita nella storia nazionale, il Presidente ha segnalato che l'iniziativa riceverà l’appoggio di uomini e donne che rappresentano nell’assemblea le organizzazioni di masse, facendo uso delle loro facoltà di presentare progetti all'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (Parlamento). In tutti i villaggi dove ci siano 100 case ci saranno manifestazioni, ha segnalato il Presidente, che ha detto di non ricordare nella storia dell'umanità una lotta simile a quella in cui attualmente è protagonista il popolo cubano, "ora in piedi più che mai", secondo quanto ha espresso. Lo statista si è augurato che solamente a La Habana partecipi non meno di un milione di cittadini, mentre il segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, Pedro Ross Leal, affermo che questa mobilitazione supererà quella realizzata il 1° maggio.

Si richiede di dichiarare intoccabile il sistema politico vigente a Cuba
11.6 In una sessione inedita del Parlamento, le organizzazioni sociali di Cuba hanno presentato questo lunedì un'iniziativa di modifica costituzionale per dichiarare intoccabili i principi socialisti vigenti a Cuba. La richiesta, letta in un discorso pubblico da Pedro Ross Leal, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, vidima la decisione del popolo di difendere l'ordine politico, sociale ed economico stabilito nella Costituzione. Il testo ratifica all'Assemblea Nazionale del Poder Popular (Parlamento) l'identificazione dei cubani in ognuno dei principi che reggono la Costituzione, specificamente con i fondamenti politici ed economici sanciti nel suo Capitolo I. Detto Capitolo, nel suo articolo I, mette in rilievo che "Cuba è uno stato socialista di lavoratori, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti, come repubblica unitaria e democratica, per lo sfruttamento della libertà politica, della giustizia sociale, del benessere sociale e della solidarietà umana.

Cuba ha una posizione critica di fronte a risultati del Vertice FAO 1996
11.6 - La delegazione ufficiale di Cuba a Roma al II Vertice Mondiale sull'Alimentazione e organizzazioni non governative (ONG) cubane hanno espresso - indipendentemente - insoddisfazione per gli scarsi progressi ottenuti dal Vertice del 1996 effettuato a Roma. Sia la delegazione ufficiale, capeggiata dal Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque, sia quella non governativo, formata da una mezza dozzina di istituzioni, oggi hanno criticato gli scarsi risultati ottenuti da allora per diminuire l'allarmante cifra di oltre 800 milioni di affamati nel mondo. Hanno ricordato allo stesso modo che nel Vertice precedente il Presidente Fidel Castro aveva valutato molto modesta la meta di arrivare nel 2015 con 400 milioni di affamati, in quanto si era detto allora che ogni anno si sarebbe dovuto diminuire questo numero di 21 milioni e solamente è stato diminuito di 6 milioni.

Il Ministro degli Esteri cubano sostiene incontri bilaterali al Vertice della FAO
11.6 - Un intenso programma di incontri bilaterali è stato sostenuto a Roma dal Ministro cubano delle Relazioni Estere, Felipe Pérez Roque, che in poco più di 24 ore ha avuto colloqui con tre presidenti, un leader politico italiano e ha concesso un'intervista. In modo parallelo alla sua partecipazione al Vertice Mondiale sull'Alimentazione, iniziato ieri a Roma, Pérez Roque si è incontrato con il presidente del Partito dei Comunisti Italiani, Armando Cossutta, in un clima di comprensione e di cordialità reciproco. Nei pochi momenti di sosta della maratonica sessione dei Discorsi presidenziali, Pérez Roque ha conversato, in separata sede, con i Capi di Stato della Colombia, Andrés Pastrana, e di Haiti, Jean Bertrand Aristide, in tutti e due i casi per trattare temi di interesse bilaterale e internazionali.

Cuba mette in rilievo la solidarietà internazionale con Porto Rico
11.6 - L'Ambasciatore di Cuba all'ONU, Bruno Rodríguez, ha sottolineato la solidarietà della comunità internazionale con la causa del popolo di Porto Rico, presentando alle Nazioni Unite un progetto di risoluzione al Comitato Speciale di decolonizzazione. Ha detto che il testo presentato non risponde a un interesse isolato dalla delegazione cubana, bensì riflette un ampio processo di consultazioni con rappresentanti di differenti settori politici e sociali. Porto Rico costituisce una nazione latinoamericana e caraibica con identità nazionale propria e inconfondibile. "Nonostante gli oltre 100 anni di dominazione politica, assorbimento economico, vassallaggio militare a cui è stato sottoposto, il popolo di Porto Rico continua a dare un esempio incredibile di forza morale e di capacità di unione nella difesa dei suoi valori nazionali, della sua cultura e della sua storia", ha argomentato.

Fidel Castro: la manifestazione nazionale non ha precedenti nel mondo
12.6 - Il Presidente di Cuba, Fidel Castro, ha affermato questo martedì che la manifestazione nazionale convocata per oggi, a sostegno delle riforme costituzionali presentate lunedì, non ha precedenti nella storia di nessun paese al mondo. Le organizzazioni sociali e di massa cubane hanno presentato una petizione di riforma alla Costituzione per aggiungere aspetti alla norma giuridica, e dichiarare intoccabili i precetti socialisti vigenti, oltre a vidimare la volontà che le relazioni con qualunque Stato non potranno essere fatte sotto minacce o pressioni. Una volta approvata la richiesta, che sarà presentata al Parlamento, lo statista cubano ha fatto appello a una mobilitazione di massa a sostegno a detto documento e in risposta ai discorsi pronunciati dal Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, nel maggio scorso. In un’apparizione alla televisione, questo martedì, Fidel Castro ha segnalato che riguardo a Cuba crede che questa mobilitazione non abbia precedenti, per la prodezza del suo popolo per oltre 43 anni, e per l'esistenza di una coscienza di lotta, per la sua capacità di resistenza e per la conoscenza del mondo che lo circonda.

Organizzazioni sociali cubane propongono riforma costituzionale
12.6 - Il Presidente Fidel Castro ha letto un messaggio nel quale si chiarisce che la petizione delle organizzazioni sociali al Parlamento cubano è una richiesta di riforma costituzionale e non di un'iniziativa legislativa. Secondo il testo inviato a Fidel Castro da José Luis Toledo, presidente della Commissione di Temi Costituzionali del massimo organismo di potere dello Stato, la risoluzione approvata all’unanimità è prevista dall'articolo 63 della Costituzione che dà la possibilità ai cittadini dirigere petizioni alle autorità. Il documento approvato questo lunedì in assemblea straordinaria dalle organizzazioni di massa e studenteschi del paese, nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana, propone di aggiungere alla Costituzione la riaffermazione della volontà dei cubani di mantenere intoccabile il sistema socialista vigente a Cuba dal 1961. Ora spetta al leader del Parlamento (Ricardo Alarcón), afferma la lettera, di agire conforme a quanto stabilisce l'articolo 137 della Legge Fondamentale della Repubblica, che autorizza l'Assemblea Nazionale a realizzare riforme alla Costituzione, con una maggioranza non inferiore ai due terzi del numero totale dei suoi membri.

Cuba fa appello all’Occidente per azioni concrete contro la fame
12.6 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha fatto appello alle nazioni industrializzate affinché adottino misure concrete per combattere la fame, iniziando a condonare il debito estero del Terzo Mondo, a dare via libera al commercio e al trasferimento delle tecnologie. Intervenendo al plenario del Vertice Mondiale dell'Alimentazione, che ha luogo a Roma, il capo della delegazione cubana ha affermato che bisogna trovare una soluzione giusta e definitiva al debito estero delle nazioni povere, perché non si potrà eliminare la fame fino a quando persiste questo peso. Una misura così, ha argomentato, eviterebbe che i paesi del Sud debbano continuare a dedicare la quarta parte delle loro entrate per esportazioni al pagamento di un debito che già hanno pagato quasi due volte ed è attualmente quasi il doppio di quello che era 10 anni fa. Secondo il capo della diplomazia cubana, l’Occidente può dimostrare la sua dichiarata buona volontà aprendo i suoi mercati e propiziando le esportazioni dal Sud, offrendo un giusto un trattamento, speciale e differenziato, e rinunciando a chiudere le sue economie con dazi e pretesti protezionistici di ogni tipo.

Fidel Castro ha capeggiato la marcia in appoggio alle riforme della Costituzione
13.6 - Il Presidente Fidel Castro ha capeggiato una gigantesca marcia in appoggio a una richiesta di riforma costituzionale approvata a La Habana da organizzazioni sociali, che dichiara intoccabili i principi socialisti a Cuba. Indossando la sua tradizionale divisa verde-oliva, il massimo leader cubano ha sfilato insieme ad alti dirigenti del Governo di fronte alla sede della Sezione di Interessi degli Stati Uniti di La Habana, di fronte al noto Malecón. Nella storica marcia, in cui sono stati protagonisti centinaia di migliaia di cubani in tutto il paese, il Presidente ha portato in modo deciso una piccola bandiera cubana che ha mantenuto in alto mentre una banda militare intonava inni patriottici. Questa è stata una giornata di lotta senza precedenti nella nazione per ratificare la decisione del popolo di difendere l'ordine politico, sociale ed economico vigenti.

Più di nove milioni di cubani hanno sfilato con Fidel Castro
13.6 - Più di nove milioni di cubani hanno sfilato con il Presidente Fidel Castro per appoggiare un progetto di riforme costituzionali che dichiara intoccabili i precetti socialisti contenuti nella Costituzione dal 1976. La mobilitazione era stata convocata appena 36 ore prima dallo statista cubano, che ha messo alla prova la capacità organizzativa dei raggruppamenti sociali che lunedì scorso hanno presentato una richiesta per aggiungere vari paragrafi alla norma giuridica vigente. Un comunicato letto alla televisione nazionale ha definito questa come la "madre di tutte le marce", con cui il popolo ha approvato il progetto di modifica costituzionale per vidimare anche la volontà che qualunque relazione economica, politica o diplomatica di Cuba con un altro Stato sia esente da minacce o da pressioni.

Alarcón: il processo contro i cubani a Miami ha protetto i terroristi
13.6 - Il processo che ha condannato cinque giovani cubani negli Stati Uniti per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale statunitense, in realtà ha protetto gruppi terroristici, ha affermato il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón. In dichiarazioni al quotidiano Juventud Rebelde di questo mercoledì, Alarcón ha precisato che tale processo cercava di salvare gruppi terroristici che hanno agito per anni con il beneplacito dal Governo nordamericano. Da qui il silenzio dei mezzi di informazione su quanto accaduto al processo, spiega il parlamentare, che ha parlato delle irregolarità del processo contro i cinque giovani, condannati a severe pene che comprendono l’ergastolo per tre di loro. Secondo Alarcón, la propaganda nordamericana ha messo una coperta di silenzio su questo caso affinché i cittadini statunitensi non sappiano che la Casa Bianca protegge elementi terroristi che non solo hanno commesso crimini contro Cuba, bensì contro il loro stesso paese. Come "un piccolo dettaglio", cita il fatto che René González, condannato a 15 anni di prigione, è cittadino nordamericano per nascita (Chicago, 1956) e, tuttavia, ed è stato privato del diritto di vedere sua figlia, nata a Miami in 1998 e che attualmente vive a Cuba con sua madre, che è stata espulsa degli Stati Uniti.

I cubani riaffermeranno sulla carta l’appoggio alle riforme costituzionali
14.6 - Il Presidente Fidel Castro ha annunciato che i cubani con diritto di voto prossimamente potranno riaffermare il loro appoggio alle proposte di riforma costituzionale richieste questa settimana al Parlamento dalle organizzazioni sociali. In un’apparizione alla televisione, il Presidente cubano ha informato che la consultazione per iscritto verrà realizzata da questo sabato fino al prossimo martedì in 129.523 punti disposti in tutta Cuba. "I cittadini potranno firmare e fare proprio lo storico progetto", ha precisato lo statista in un intervento teleradiotrasmesso solo 24 ore dopo la marcia nazionale, considerata a La Habana la madre di tutte le marce, in appoggio alla richiesta di cambiamenti alla Costituzione per dichiarare intoccabili i precetti socialisti. La mobilitazione popolare ha avuto come proposito, inoltre, quello di respingere il discorso del Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, lo scorso 20 maggio, a Miami, dove ha chiesto con urgenza a Cuba cambiamenti radicali nella sua politica e nell’economica per togliere il blocco che il suo paese mantiene contro Cuba da oltre 40 anni. Fidel Castro ha segnalato che dal giorno 15 giugno fino a martedì 18 saranno disponibili i tavoli per la firma del progetto, le cui copie richieste saranno garantite a ogni cittadino, come pure le misure preventive per assicurare questa possibilità alle persone assenti dai loro domicili per cause diverse.

Il Ministro degli Esteri cubano: al Vertice della FAO manca la volontà politica dei paesi ricchi
14.6 – Il Vertice Mondiale sull'Alimentazione, che si è concluso giovedì a Roma, ha evidenziato la mancanza di volontà politica dei paesi ricchi per affrontare con serietà la fame, ha affermato il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Felipe Pérez Roque. L'assenza della quasi totalità dei principali leader dei paesi sviluppati e la mancanza di impegni concreti per non riuscire neppure a raggiungere la modesta meta di arrivare al 2015 con 400 milioni in meno di affamati, danno un'idea del momento tanto difficile che affronta la battaglia contro la fame, ha detto il Ministro degli Esteri. In dichiarazioni esclusive a Prensa Latina, Pérez Roque ha riconosciuto gli sforzi del direttore generale dell'Organizzazione dell'ONU per l'Agricoltura e l'Alimentazione (FAO), Jacques Diouf, per cercare di ridurre questo numero di malnutriti nel mondo, ma si è detto frustrato per le piccole cose ottenute da questo Vertice. Il risultato principale del Vertice – ha precisato – è stato quello di mettere chiaramente in evidenza davanti l'opinione pubblica la mancanza di volontà politica negli organismi finanziari internazionali e in modo particolare tra i paesi sviluppati e i leader di tali nazioni nell’assumere i loro impegni di eliminare la fame.

In Italia si esige la liberazione dei cinque cubani imprigionati negli Stati Uniti
14.6 - Gruppi italiani di solidarietà con Cuba hanno festeggiato a Roma il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque e la sua delegazione in un incontro nel quale hanno chiesto, anche, la liberazione dei cinque cubani imprigionati negli Stati Uniti. Pérez Roque, che ha recentemente partecipato al Vertice Mondiale sull'Alimentazione appena concluso a Roma, ha parlato a circa 200 persone componenti l'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, la Villetta (un altro gruppo di solidarietà) e membri di partiti politici della sinistra. Grandi poster e una gigantesca tela allegorica sui cinque cubani considerati eroi a Cuba per avere lottato contro il terrorismo, hanno dominato la manifestazione alla quale ha partecipato anche Giustino Di Celmo, padre di un giovane italiano morto in un hotel di La Habana a causa di atti di terrorismo. La emozionante manifestazione ha avuto luogo nella Protomoteca del Campidoglio di Roma, sede attuale del Comune di questa città capitale situata su una colle dove si riuniva il Senato dell'Impero Romano.

I cubani si apprestano a decidere sulle riforme alla Costituzione
15.6 – Da questo sabato i cubani si apprestano a sottoscrivere, con le loro firme, il sostegno a una proposta di riforma alla Costituzione che dichiara intoccabile a Cuba il sistema politico vigente da oltre quattro decenni. Convocati dal Presidente Fidel Castro, i cittadini eserciteranno il loro diritto, fino a martedì prossimo, in 129.523 punti appositamente allestiti per sostenere un'iniziativa promossa dalle organizzazioni sociali di Cuba. Detta proposta, la stessa che è stata appoggiata lo scorso mercoledì da oltre nove milioni di persone con gigantesche sfilate, ratifica la volontà del popolo cubano di difendere l'ordine politico, economico e sociale stabilito a Cuba dal 1959. Avvisa anche che le relazioni con qualunque altro Stato non saranno mai negoziate sotto pressione, aggressione o minaccia di una potenza straniera.

Convocato il Parlamento cubano per la sessione ordinaria del prossimo luglio
15.6 - Ricardo Alarcón, Presidente dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (Parlamento) di Cuba, ha convocato il nono periodo ordinario di sessioni di questo organismo legislativo, che si terrà a La Habana il 5 luglio prossimo. Con una nota ufficiale divulgata questo venerdì, la convocazione precisa che le sessioni corrispondenti alla quinta legislatura avranno sede nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana. Il Parlamento cubano è stato costituito il 2 dicembre 1976 ed è composto da deputati eletti con voto libero, diretto e segreto. Ci si attende che nelle prossime sessioni l’organismo legislativo ventili una proposta di riforme costituzionali approvata questa settimana dalle organizzazioni sociali che hanno dichiarato intoccabile il socialismo a Cuba.

I cubani sottoscrivono la riforma costituzionale a sostegno del socialismo
17.6 - Per il terzo giorno consecutivo, i cubani con diritto al voto, hanno oggi l’opportunità di sostenere con la loro firma un progetto di riforma costituzionale che dichiara "intoccabile" e "inamovibile" il sistema di governo socialista vigente a Cuba. A tal fine, questo lunedì apriranno le loro porte alle 07:00 ora locale (11:00 GMT) i 129.523 punti di raccolta firme approntati da sabato su tutto il territorio nazionale. Ubicati in ogni Comitato di Difesa della Rivoluzione (CDR) - la maggiore organizzazione di masse del paese - i locali saranno aperti fino alle 18:00 ora locale (22:00 GMT). La raccolta di firme in appoggio al socialismo promossa da tutte le organizzazioni sociali terminerà martedì prossimo a mezzogiorno. Sabato, il Presidente Fidel Castro ha pronosticato che più di sette milioni di cubani, su una popolazione di poco più di 11 milioni di abitanti, appoggeranno l'iniziativa. Il Presidente che è stato il primo cittadino di Cuba a scrivere il suo nome, numero di carta d'identità e firma su un modulo preparato per l’occasione, ha chiarito, tuttavia, che la sua valutazione era per difetto.

Fidel Castro: il dominio imperialista non tornerà a Cuba
17.6 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha affermato che il dominio e il sistema imperialista non torneranno mai più a Cuba, i cui abitanti stanno ratificando con le loro firme il loro sostegno ai precetti socialisti vigenti nella Costituzione. "Sarebbe come ritornare al sistema coloniale, al sistema feudale o a quello della schiavitù, aboliti da tempo dalla storia", ha enfatizzato, in un discorso per gli anniversari dei compleanni del guerrigliero argentino-cubano Ernesto Che Guevara e del luogotenente generale Antonio Maceo, capo delle guerre d’indipendenza cubane. Il leader massimo cubano ha parlato questo sabato in una cerimonia effettuata nel Cacahual, a sud di La Habana, dove riposano i resti di Maceo e del suo aiutante, Francisco Gómez Toro. L'immensa maggioranza giurerà che "saremo inalterabilmente fedeli alla Patria, alla Rivoluzione e al socialismo", ha detto Fidel Castro, in riferimento a un processo di riaffermazione popolare delle riforme alla Costituzione del 1976, richieste questa settimana al Parlamento.

Fidel Castro deplora le "menzogne goebeliane" di Bush
17.6 - Il Presidente Fidel Castro ha deplorato quello che ha definito le "menzogne goebeliane" su Cuba proferite dal Presidente statunitense George W. Bush, che aveva richiesto cambiamenti radicali a Cuba e che aveva detto che Cuba costituiva un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Questo fatto, come ha detto Fidel Castro, è la reale motivazione del movimento popolare iniziato l'ultima settimana per appoggiare le riforme costituzionali richieste al Parlamento dalle organizzazioni sociali di Cuba, che ha compreso una manifestazione di oltre nove milioni di persone. C'era la necessità di rispondere alle esigenze e alle minacce del cavaliere Bush affinché cambiassimo il sistema, ha affermato, e ha aggiunto che Cuba ha il diritto di difendersi da tali accuse. Ha detto che, in primo luogo, Cuba non produce armi per fare bioterrorismo per una questione di etica, e che neppure a lui stesso sarebbe venuto in mente di proporre un tale tema a un scienziato cubano. In secondo luogo, ha segnalato, sarebbe assurdo poiché non si può costruire una o tre armi nucleari per affrontare un nemico che ne ha molte di più, e ancor meno mettere a rischio la salute della popolazione a causa di qualsiasi incidente. Non vogliamo la guerra, ha segnalato e ha definito arruffato il modo in cui gli Stati Uniti hanno portato avanti la lotta internazionale contro il terrorismo.

Il Terzo Mondo è deluso dal Vertice della FAO, afferma il Ministro degli Esteri cubano
17.6 - Il Ministro cubano delle Relazioni Estere, Felipe Pérez Roque, al suo ritorno a La Habana ha affermato che il Vertice Mondiale dell'Organizzazione dell'ONU per l'Agricoltura e l'Alimentazione (FAO), conclusosi a Roma, ha lasciato delusi i paesi del Terzo Mondo. Pérez Roque ha detto a Prensa Latina che nelle nazioni sottosviluppate prevale un sentimento di frustrazione perché i paesi ricchi non hanno prestato attenzione al Vertice, non ci sono stati impegni, né i loro dirigenti di Stato o di Governo hanno partecipato all'evento, ma hanno inviato delegazioni al loro posto. Inoltre, ha affermato, non hanno preso un minimo di impegno per destinare risorse per affrontare un programma ragionevole e credibile, e potere prendere in mano la critica situazione di fame nera che vivono oggi oltre 800 milioni di persone nel mondo, la maggioranza nel Terzo Mondo.

Criticato il rifiuto del Governo salvadoregno a un aiuto medico cubano
17.6 - La stampa cubana ha criticato il rifiuto del Governo di El Salvador di chiedere aiuto medico a Cuba per combattere un focolaio di dengue in quel paese centroamericano, e il fatto che al suo posto cerchi medici di origine cubana residenti a Miami. "Il Presidente (salvadoregno) Francisco Flores dimostra, in primo luogo, un'ignoranza imperdonabile e un’irresponsabilità totale identificando l'esperienza personale di qualcuno o il suo luogo di origine, con un'esperienza medica collettiva", afferma questa domenica il quotidiano Juventud Rebelde. Il giornale cita le dichiarazioni del Presidente salvadoregno alla stampa del suo paese, in cui annuncia che il suo Governo è in contatto con medici cubani residenti a Miami, per combattere una nuova epidemia che registra già 1.142 casi nei dipartimenti di San Salvador, la Libertad e Santa Ana. "Quello che distingue i medici che formano una missione proveniente da Cuba da quelli che una volta erano vissuti nell'Isola e se ne sono andati via, non è proprio "la capacità", ma i valori, le convinzioni e la vocazione umana di fare bene, in qualunque circostanza, per difficile che sia", puntualizza la nota.

Quasi otto milioni di cubani sostengono la proposta per il socialismo
18.6 – Fino a lunedì, 7.884.505 cubani hanno firmato una proposta di riforme alla Costituzione che dichiara intoccabile il sistema socialista vigente a Cuba da oltre 40 anni. Pedro Ross, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, ha detto che continua in modo tangibile lo spirito rivoluzionario di tutto il popolo che dallo scorso sabato dà il suo appoggio alla proposta, promossa una settimana fa dalle organizzazioni sociali cubane. Nell'abituale programma televisivo della Tavola Rotonda, Ross ha affermato che nelle giornate di lotta di questi giorni i cubani sono i principali attori di quello che costituisce la ratifica della validità dei precetti socialisti a Cuba. Ha fatto anche riferimento al sostegno dei compatrioti che compiono missioni all'estero, che hanno sottoscritto il loro sostegno al documento, che verrà analizzato dal Parlamento nella sua prossima sessione ordinaria, convocata per il 5 luglio prossimo.

Comincia in Uruguay l’applicazione della seconda dose di vaccino cubano
18.6 - I bambini e giovani uruguayani residenti a Montevideo e nel vicino dipartimento (provincia) di Canelones, a partire da questo lunedì riceveranno la seconda dose di vaccino contro la meningite B-C, donato dal Governo di Cuba. Il Ministero di Salute Pubblica (MSP) ha reso noto che allo stesso tempo è stato deciso di effettuare dal prossimo 25 giugno l'immunizzazione contro questa malattia che colpisce i bambini in tutti i dipartimenti dell'interno. La vaccinazione in tutto il paese è dovuta alle richieste di vaccino da parte della popolazione uruguayana, hanno ammesso fonti del MSP.

L’Ambasciatore del Messico a Cuba si augura il recupero delle relazioni bilaterali
18.6 – L’Ambasciatore del Messico a Cuba, Ricardo Pascoe, si è detto favorevole a La Habana a ricomporre la relazione tra il suo paese e Cuba, dopo gli incidenti che hanno scosso nei primi mesi dell’anno i centenari vincoli bilaterali. I rapporti tra le due nazioni sono diventati tesi nel marzo scorso poiché il Governo del Messico aveva fatto pressioni sul Presidente cubano, Fidel Castro, affinché si ritirasse in maniera anticipata dal Vertice sul Finanziamento per lo Sviluppo, a Monterrey, in risposta a una richiesta in questo senso degli Stati Uniti. "Al di là della situazione convulsa che si è verificata recentemente, siamo interessati a dare continuità all'ampliamento delle relazioni bilaterali che abbiamo in materia di cooperazione internazionale, e in quasi tutti gli ambiti della vita delle nostre rispettive nazioni", ha detto Pascoe in un’intervista a Prensa Latina. Designato Ambasciatore a La Habana alla fine del 2000, il diplomatico ha ricordato che Messico e Cuba hanno una collaborazione importante in quasi tutte le aree, basata sui forti legami esistenti tra i due popoli e che - pensa - vadano oltre gli aspetti passeggeri dei Governi.

Cuba e il Regno di Tonga stabiliscono relazioni diplomatiche
18.6 – Lunedì, il Regno di Tonga, nel Pacifico meridionale, è diventato il 178° stato con cui la Repubblica di Cuba ha stabilito relazioni diplomatiche. Nella sede del Ministero degli Esteri di La Habana, il Ministro cubano per le Relazioni Estere, Felipe Pérez Roque, e il Primo Ministro di Tonga, Ulukalala Lavaka Ata, hanno sottoscritto l'accordo che segna l'inizio ufficiale dei rapporti. Il testo firmato segnala che entrambi i paesi hanno compiuto questo passo sulla base della Carta dell'ONU e della Convenzione di Vienna, del 1961, delle relazioni diplomatiche e delle altre norme del diritto internazionale, specialmente quelle relative al rispetto reciproco. Dopo avere firmato il documento che ufficializza i legami, Pérez Roque ha manifestato l'interesse del suo Governo affinché si amplino le relazioni bilaterali e la cooperazione esistenti con Tonga, arcipelago di 171 isole, che si trova nella zona dell'Oceano Pacifico Meridionale.

Il 98,97 % dei cubani è a favore del socialismo
19.6 – I patrocinatori dell’iniziativa hanno informato che 8.165.320 cubani - il 98.97 % degli elettori di Cuba – hanno sostenuto un progetto di riforma costituzionale che dichiara intoccabile il sistema socialista vigente. Dando l'annuncio, il segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, Pedro Ross, ha chiarito che mancano ancora, per conteggiare le firme, quelle raccolte in 30 zone del paese e quelle del personale diplomatico cubano all’estero. Ha segnalato che l'ultima anagrafe elettorale è aggiornata all'anno 2000 e ha detto che su questa base è stato calcolato che attualmente si dovrebbero contare circa 8.250.000 elettori. "E’ stato calcolato che avrebbero potuto firmare non meno di 8.250.000 cittadini con diritto di voto, e partendo da tale base, il 98.97 % ha sottoscritto il documento", ha spiegato il capo di una delle organizzazioni di masse che hanno diretto la raccolta di firme effettuata da sabato scorso fino a mezzogiorno di questo martedì.

Il 99.25 % dei cubani ha appoggiato il socialismo
20.6 – 8.188.198 cubani, il 99.25 % della popolazione con diritto al voto, hanno sottoscritto il loro appoggio a una proposta di riforme della Costituzione che dichiara intoccabile il socialismo a Cuba. Il più recente aggiornamento dei dati sul virtuale referendum, effettuato a Cuba fino a mezzogiorno di martedì a sostegno delle riforme, precisa che l'ultimo dato comprende 22.878 firme che erano rimaste fuori dal calcolo divulgato ieri. Pedro Ross, segretario generale della Centrale di Lavoratori di Cuba, questo mercoledì ha fatto notare che la percentuale è solamente una stima, su un totale di 8.250.000 elettori, fatto che potrà essere confermato con il censimento previsto a Cuba nel prossimo settembre.

Alarcón afferma che solo nel socialismo esiste una vera democrazia
21.6 - Ricardo Alarcón de Quesada, Presidente dell'Assemblea Nazionale (Parlamento) cubano, ha affermato che solo nel socialismo è possibile una vera democrazia, aspirazione proibita attualmente in altri tipi di società. Secondo Alarcón, la recente proposta di riforme alla Costituzione, che dichiara intoccabile il socialismo a Cuba e che è stata sostenuta a Cuba questa settimana dalla maggioranza del popolo, dimostra che in questo paese c'è una società civile vigorosa, libera ed emancipata. In una solenne cerimonia effettuata questo giovedì nella Piazza della Rivoluzione, il parlamentare ha ricevuto formalmente la richiesta per la riforma della Costituzione, sostenuta da 8.188.198 persone, il 99.25 % dei cubani con età per votare. Alarcón ha manifestato il suo appoggio all'iniziativa, presentata il 10 giugno scorso dalle principali organizzazioni sociali cubane, che costituiscono la maggioranza della popolazione in tutta Cuba. La nostra Assemblea riceve con onore la richiesta, siamo sicuri che questa volontà espressa dal nostro popolo sarà accolta come deve essere, ha puntualizzato. Il 99.25 % della popolazione con diritto al voto, su una stima di 8.250.000 elettori, ha sottoscritto da sabato fino a mezzogiorno di martedì il suo appoggio alla proposta, che dichiara intoccabili i principi socialisti vigenti a Cuba.

Riporta risultati favorevoli la collaborazione medica cubana
21.6 – Oggi, esperti cubani hanno messo in rilievo che il primo risultato del Programma Integrale di Salute (PIS), sviluppato da Cuba da tre anni in America Latina e nei Caraibi, consiste nell'accettazione da parte della popolazione di questo sistema. Per Aldo Grandal Sosa, specialista di collaborazione Medica del PIS, ottenere un successo in un lavoro assistenziale in comunità che in molti casi non hanno mai potuto contare su di un personale medico, richiede l'approvazione dei suoi abitanti e dei suoi leader. Durante questo periodo i medici di Cuba hanno effettuato oltre nove milioni di visite in Honduras, Guatemala, Belize, Paraguay, Venezuela e Haiti, che sommate a quelle effettuate in Africa portano il numero a 15 milioni, ha indicato in un incontro con Prensa Latina nel contesto di un forum sull’Attenzione Primaria.

Chiesto a Fidel Castro di convocare una sessione straordinaria del Parlamento
22.6 - Il Parlamento cubano ha richiesto al Presidente Fidel Castro la convocazione di una sessione straordinaria di questo organismo legislativo, per analizzare un progetto di riforma costituzionale che dichiara intoccabile il socialismo vigente a Cuba. Prendendo in considerazione la trascendenza storica di questa proposta e l'appoggio praticamente unanime che ha ricevuto, merita che l'Assemblea Nazionale del Potere Popolare la consideri nel modo più appropriato e in un tempo breve, esprime una lettera firmata da Ricardo Alarcón, Presidente della massima istanza di Governo di Cuba. Nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio di Stato, e letta ieri pomeriggio nel programma Tavola Rotonda, trasmesso alla radio e alla televisione, Alarcón fa rilevare che il progetto promosso dalle principali organizzazioni di masse del paese conta sull'avallo di 8.188.198 cittadini cubani.

Affermato che il processo ai cubani negli Stati Uniti avrebbe dovuto essere annullato
22.6 – Un esperto cubano ha affermato che il processo ai cinque cubani negli Stati Uniti per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale statunitense avrebbe dovuto essere annullato perché ha violato gli emendamenti V e VI della Costituzione nordamericana. L'avvocato Rodolfo Dávalos, in un articolo pubblicato questo venerdì dal quotidiano Juventud Rebelde, sostiene che la garanzia fondamentale di tale processo, consistente nel diritto a un giudizio rapido e spedito, con una giuria imparziale, è stata completamente violata, fatto che – dice - sarebbe bastato per dichiarare la nullità del processo. Secondo Dávalos, gli accusati sono stati arrestati in modo violento e senza previa notifica, imprigionati per un lungo periodo prima del processo, sottoposti a punizioni penitenziarie senza avere violato alcuna norma del sistema carcerario, e hanno sofferto a causa di pratiche essenzialmente ingiuste.

Convocata una sessione straordinaria del Parlamento cubano
24.6 - Il Presidente Fidel Castro ha convocato l'Assemblea Nazionale (Parlamento) a una sessione straordinaria per analizzare un progetto di riforma costituzionale sostenuto dalle firme di oltre il 99 % della popolazione con diritto al voto. Nella sua condizione di Presidente del Consiglio di Stato, Fidel Castro ha fatto appello agli oltre 600 deputati cubani a riunirsi questo lunedì, 24 giugno, giorno che è stato dichiarato non lavorativo affinché la popolazione possa seguire il dibattito al Parlamento. I lavori verranno sospesi anche martedì 25. La sessione è stata convocata per il tempo necessario a dibattere l'iniziativa che è stata sottoscritta da 8.188.198 cubani nel pieno esercizio del diritto al voto.

Cuba denuncia manovre a Panama per far fuggire Posada Carriles
24.6 - Cuba ha denunciato le manovre che si stanno realizzando a Panama per permettere la fuga del terrorista di origine cubano Luis Posada Carriles, attualmente ricoverato in una clinica privata per un presunto deterioramento del suo stato di salute. Secondo una nota del Ministero cubano delle Relazioni Estere (MINREX), potrebbe essere preparata una fuga di Posada Carriles con il trasferimento alla clinica privata San Fernando, invece di ricoverarlo nella sala dei carcerati dell'Ospedale Santo Tomás, dove le autorità possono contare su misure di sicurezza appropriate. Il testo ricorda che questa azione si aggiunge all'ingiustificato rifiuto delle autorità di Panama della richiesta cubana di estradizione, la mancata risposta alla richiesta di estradizione presentata dal Venezuela, le numerose irregolarità processuali e le visite costanti di "personaggi della mafia di Miami" a Panama.

Continuiamo a vendere petrolio a Cuba, ha detto il Presidente Chávez
24.6 - Il Presidente Hugo Chávez ha criticato quelli che pretendono di processarlo per il fatto di vendere petrolio a Cuba e ha detto che il Venezuela continuerà a farlo "perché è un paese fratello". Chávez ha parlato del tema domenica durante il suo programma teleradiotrasmesso "Alo, Presidente", nel quale dialoga telefonicamente con la popolazione. Riferendosi alle azioni giuridiche intraprese contro di lui dall'opposizione, ha detto che viene accusato per la fornitura di grezzo a Cuba con l’affermazione che questo fatto causa danno al Venezuela, tuttavia non vengono menzionate le vendite simili ad altri paesi. Vendiamo petrolio a Santo Domingo, a El Salvador, ad Haiti, agli Stati Uniti, a molte altre nazioni, ma di questo non parlano di incriminarmi, ha segnalato. Ha aggiunto che, nel caso di Cuba, esiste il veto di altri a fornire petrolio a causa del blocco (statunitense) vigente.

Il Presidente del Parlamento cubano critica il sistema elettorale negli Stati Uniti
25.6 - Il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (Parlamento cubano), Ricardo Alarcón, ha criticato il sistema elettorale nordamericano che privilegia il denaro dei potenti e dimentica la rappresentatività del suo popolo. Intervenendo all'apertura di una sessione straordinaria che analizza una proposta di modifica costituzionale per dichiarare intoccabile il socialismo a Cuba, Alarcón ha segnalato che nelle elezioni statunitensi il vero vincitore è l'astensionismo di oltre il 50 % dei cittadini aventi diritto al voto. Secondo il leader parlamentare cubano, il sistema politico nordamericano è razzista ed esclusorio perché impedisce a molti di votare e ad altri è concessa questa possibilità varie volte, perfino ai morti.

Il 99.37 % dei cubani appoggia il socialismo
25.6 – In una sessione straordinaria del Parlamento è stato reso noto ufficialmente che 8.198.232 cittadini, il 99.37 % della popolazione elettorale di Cuba, hanno appoggiato una proposta di riforma costituzionale che dichiara intoccabile il socialismo. Il segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, Pedro Ross, ha detto che alle firme consegnate a Cuba la scorsa settimana a sostegno della citata iniziativa, si sono aggiunte quelle sottoscritte da 8.788 cubani in altri paesi. Ross ha precisato che le firme appena calcolate corrispondono a quelle di cittadini cubani con diritto a votare "sparsi per il mondo in missioni diplomatiche, nella collaborazione medica, o che studiano o prestano servizi o hanno funzioni all'estero". Ha confermato anche l’appoggio di 1.246 marinai mercantili, che hanno deciso di sottoscrivere il progetto di modifica alla Costituzione, che afferma che le relazioni di Cuba con un altro Stato non potranno mai essere negoziate sotto pressione o minaccia di un paese terzo. Il leader operaio ha richiesto ai 535 deputati riuniti questo lunedì in sessione straordinaria, su un totale di 601, di ammettere anche la firma dei cinque cubani condannati e che si trovano nelle carceri degli Stati Uniti per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale statunitense.

Il Parlamento cubano esclude un ritorno del capitalismo a Cuba
25.6 - Il Parlamento cubano che analizza in sessione straordinaria un progetto di riforma costituzionale per dichiarare intoccabile il socialismo, ha escluso ogni possibilità del ritorno del sistema capitalista a Cuba. L'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (organismo legislativo) ha iniziato questo lunedì nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana lo studio di una proposta di modifica alla Costituzione, presentata recentemente dalle organizzazioni di massa e sostenuta da 8.198.237 cittadini, oltre il 99 % dell'elettorato. Una volta approvata, la riforma consacrerebbe nella Costituzione l'intangibilità dei fondamenti economici, politici e sociali del sistema socialista instaurato a Cuba dopo il trionfo rivoluzionario del 1959.

Denunciate irregolarità nel processo ai cinque cubani imprigionati negli Stati Uniti
25.6 – Un noto giurista cubano ha denunciato che la manipolazione di testimoni e prove è stata una delle molte irregolarità commesse nel processo celebrato a Miami contro cinque cubani accusati di avere messo in pericolo la sicurezza nordamericana. Un articolo dell'avvocato Julio Fernández Bulté pubblicato questo lunedì sul quotidiano Granma riflette anche la politicizzazione del processo e le flagranti violazioni della Costituzione statunitense commesse dalla Procura. Il giurista afferma che ancora prima di iniziare, il processo contro Gerardo Hernández, Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero e Fernando González, era sotto la pressione delle organizzazioni anticubane di Miami. I cinque sono stati arrestati nel settembre 1998 a Miami, e accusati di essere agenti del Governo cubano. Dopo oltre tre anni di confino, una giuria di Miami li ha giudicati colpevoli nel giugno 2001, e sei mesi dopo, la giudice federale Joan Lenard ha condannato Gerardo, Ramón e René all’ergastolo, mentre René e Fernando hanno ricevuto 19 e 15 anni di carcere, rispettivamente.

Il Ministro degli Esteri cubano critica aspramente le ricette democratiche degli Stati Uniti
26.6 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha difeso un progetto di riforma costituzionale che dichiara intoccabile il socialismo e ha criticato aspramente le pretese degli Stati Uniti di forzare, a ogni costa, cambiamenti politici a Cuba. Tutti i popoli hanno diritto alla libera determinazione e a scegliere il sistema che più loro convenga senza ingerenze esterne, e questo fatto lo consacreremo con più forza con l'approvazione di detta proposta, appoggiata da oltre otto milioni di cittadini, ha enfatizzato Pérez Roque davanti al Parlamento cubano. Intervenendo in una sessione straordinaria dell’organismo legislativo, riunito da due giorni al Palazzo delle Convenzioni di La Habana, il Ministro delle Relazioni Estere ha argomentato che il suo paese ha tutti i diritti del mondo di difendersi dall'ostilità degli Stati Uniti. Se Washington ha imposto nella Carta Democratica Interamericana che ogni stato che si allontani dal multipartitismo e dal sistema neoliberista sarà espulso dell'Organizzazione degli Stati Americani, perché allora non possiamo noi consacrare l'intangibilità del nostro socialismo, si è domandato. Sarebbe ingenuo e imperdonabile se noi ci arrendessimo alle pressioni del Presidente George W. Bush e abbandonassimo il sistema politico che ci ha resi liberi e indipendenti per la prima volta, ha insistito Pérez Roque, in riferimento alla rotta politica vigente dal trionfo rivoluzionario del 1959.

I parlamentari affermano che il socialismo a Cuba non diventerà pietrificato
26.6 – I deputati al Parlamento cubano hanno affermato che un progetto di modifica costituzionale che viene analizzato per la sua approvazione, non significa la pietrificazione del modello socialista vigente a Cuba dal 1961. Per il noto cantautore Silvio Rodríguez, membro dell'Assemblea Nazionale del Poder Popular (ANPP), pietrificare significa la morte dei processi storici, e quello che abbiamo fatto noi cubani è mettere i nostri "nomi in un tronco, in una parete del tempo, che chiedono indipendenza, sovranità, libertà e giustizia". Nella seconda giornata di una sessione straordinaria dell'ANPP che dibatte l'inserimento nella Costituzione del principio che il sistema politico cubano è intoccabile, Rodríguez ha dato il suo voto per la sua "patria socialista perfettibile, come parte dal suo popolo, della storia e della Rivoluzione.

Il Parlamento cubano dichiara irrevocabile il sistema socialista a Cuba
27.6 - L'Assemblea Nazionale del Poder Popular (Parlamento) di Cuba ha approvato questo giovedì una riforma costituzionale presentata dalle organizzazioni di massa, che consacra il socialismo come sistema politico irrevocabile a Cuba. In una storica sessione straordinaria della durata di tre giorni, il legislativo cubano ha dato via libera, all'unanimità, a una modifica della Costituzione che stabilisce inoltre che "Cuba non tornare mai al capitalismo". Il cambiamento della Legge Fondamentale della nazione, nata nel 1976 e riformata per la prima volta nel 1992, comprende anche il fatto che le relazioni economiche, politiche e diplomatiche di Cuba con qualunque altro Stato non potranno essere mai negoziata sotto aggressione, minaccia o coercizione di una potenza straniera. Con la sua risoluzione, il Parlamento cubano ha risposto al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, che in discorsi pronunciati lo scorso 20 maggio aveva esortato Cuba a realizzare cambiamenti nel suo sistema di Governo.

Fidel Castro dà la responsabilità agli Stati Uniti per un’eventuale chiusura della SINA
27.6 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, dà la responsabilità agli Stati Uniti per un'eventuale chiusura della Sezione di Interessi degli Stati Uniti a La Habana qualora la diplomazia nordamericana persistesse nel violare la sovranità nazionale di Cuba. Intervenendo in una sessione straordinaria del Parlamento che dibatte l'inserimento nella Costituzione del carattere irrevocabile del socialismo, Fidel Castro ha segnalato che sarebbe una responsabilità del Governo statunitense il ritiro di questa rappresentanza e, perfino, la cancellazione degli accordi migratori del 1994 e 1995. "È qualcosa che non desideriamo, poiché significherebbe una deplorevole retrocessione nelle poche cose in cui sono stati ottenuti progressi nelle relazioni tra i due paesi", ha affermato il Presidente, ricordando che Cuba non è disposta a permettere violazioni della sua sovranità. Il Capo di Stato ha ribadito che Cuba ha dato prove di un sincero spirito di cooperazione in questioni importanti per le due nazioni, come la lotta contro il traffico di droga, di persone e il terrorismo, sulle quali – ha detto - non ha ricevuto risposta da Washington.

Fidel Castro promette una statua d’oro a Bush se questi riuscisse a provare le accuse
27.6 - Il Presidente Fidel Castro ha promesso al Presidente nordamericano, George W. Bush, di erigergli una statua d’oro se riuscisse a provare un solo caso di impiego della tortura a Cuba dal gennaio 1959. "Se il signor Bush fosse capace di dimostrare un solo caso di tortura a Cuba (...) saremmo disposti a erigere una statua d’oro (...) per onorare la sua memoria come il meno bugiardo di tutti i bugiardi del mondo", ha sostenuto Fidel Castro. Intervenendo in una sessione straordinaria del Parlamento cubano, il Presidente ha respinto recenti denunce di Bush che l'ha accusato di usare il carcere e la tortura contro i cubani che dissentono con il sistema di Governo vigente a Cuba. Queste accuse – ha spiegato – le ha dette Bush il 20 maggio scorso "per il totale piacere dei suoi amichetti di Miami", membri dei gruppi anticubani residenti in quella città della Florida e su richieste dei quali Washington progetta la sua politica verso La Habana. Fidel Castro ha sostenuto che l'arroganza, la menzogna e la demagogia sono compagne inseparabili dei discorsi del Presidente nordamericano, che ignorando la realtà di Cuba" confonde i loro desideri con le più strane fantasie.

Il Vicepresidente Lage ribadisce il carattere unipartitico del Governo cubano
27.6 - Il Vicepresidente Carlos Lage ha ribadito il carattere unipartitico del Governo cubano, intervenendo nella sessione straordinaria del Parlamento cubano che discute un progetto di riforma costituzionale per dichiarare intoccabile il socialismo. "Avremo sempre un solo partito, e neanche un partito qualunque, avremo il Partito Comunista di Cuba", ha affermato Lage nella terza giornata del forum legislativo che ha analizzato da lunedì scorso l'iniziativa presentata dalle organizzazioni di massa cubane e sottoscritta da quasi 8.200.000 elettori. Secondo il Vicepresidente cubano, il pluripartitismo e la cosiddetta democrazia rappresentativa proposta dal Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, è "un'ipocrisia, una trappola per perpetuare il sistema di dominazione capitalista".

Appello per una campagna mondiale per la liberazione dei cubani detenuti negli Stati Uniti
27.6 - Rappresentanti di partiti comunisti e operai del mondo hanno deciso di lanciare una campagna internazionale per ottenere la liberazione dei cinque cubani condannati a lunghe pene di carcere negli Stati Uniti. L’appello a tutte le forze progressiste e amanti della pace affinché si mobilitino per la libertà di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernándo González e René González è stata lanciata durante la Conferenza Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, svoltasi recentemente ad Atene, in Grecia. I rappresentanti delle 62 organizzazioni provenienti da Asia, Africa, America ed Europa presenti alla riunione "hanno considerato necessario aumentare le azioni di divulgazione e di mobilitazione per condannare questa nuova ingiustizia commessa contro il popolo cubano".

Gli Stati Uniti non hanno nulla da insegnare a Cuba in fatto di democrazia, dice un ministro
27.6 - Gli Stati Uniti non hanno niente da insegnarci in fatto di elezioni o di democrazia, perché il loro attuale presidente, George W. Bush, non ha vinto nelle urne, ha affermato il Ministro di Educazione Superiore di Cuba, Fernándo Vecino, in visita in Ecuador. La dichiarazione è stata fatta a Quito durante un incontro organizzato dal Coordinamento Ecuadoriano di Solidarietà con Cuba, in cui ha accusato Bush di dare impulso a una campagna aggressiva contro Cuba per fare piacere "alla mafia anticubana di Miami". Davanti a una nutrita partecipazione nella Casa della Cultura Ecuadoriana, Vecino ha fatto un'ampia esposizione sul processo politico a Cuba, dove mediante un referendum il popolo, in modo massiccio, ha ratificato l'irreversibilità del sistema socialista vigente.

Cuba ribadisce il proprio interesse a entrare nell’Accordo di Cotonou
27.6 - Cuba ha ribadito a Bávaro, nella Repubblica Dominicana, la propria decisione di sottoscrivere l'Accordo di Cotonou quando l'Unione Europea offrirà un chiaro segno che è disposta ad accettarla senza altre condizioni di quelle stabilite per tutti i membri ACP. Il Ministro di Governo cubano, Ricardo Cabrisas, intervenendo nel plenario della riunione ministeriale del gruppo, ha detto che Cuba continuerà a considerare in maniera positiva la sua entrata nell'accordo, in ragione della sua identificazione con gli obiettivi e con gli interessi che animano i paesi aderenti all’ACP. Ha aggiunto che La Habana tiene in conto i desideri in tal senso espressi sia dalla "regione dei Caraibi, sia da tutto il gruppo, che in reiterate occasioni e per diverse vie, ha offerto la propria solidarietà, comprensione e ha deciso di appoggiare l'aspirazione cubana di fare parte del menzionato Accordo".

Conclusa con successo la visita a Cuba della Giunta Esecutiva del PMA
29.6 - Membri della Giunta Esecutiva del Programma Mondiale di Alimenti (PMA) che hanno visitato per quattro giorni diverse province cubane hanno manifestato soddisfazione per il compimento dei progetti di sviluppo promossi da questa agenzia dell'ONU. Una relazione emessa questo venerdì, al termine della visita, sottolinea la ripercussione che ha sui beneficiari l’apporto realizzato dal PMA, come pure l'impatto e i livelli di portata dell'assistenza alimentare offerta. Attualmente a Cuba vengono applicati i progetti 5686, avviato per sostenere la produzione di alimenti, e 10032, rivolto al sostegno nutrizionale di gruppi vulnerabile (scolari delle elementari, donne incinta, madri che allattano e bambini degli asili infantili) in cinque territori dell'oriente di Cuba. Dopo avere visitato le province di La Habana, Granma e Santiago de Cuba, i visitatori hanno stimato molto positivo l'uso efficiente fatto dal Governo cubano delle risorse che il PMA mette a disposizione dei suoi progetti e hanno enfatizzato la portata dell'aiuto dato fino a oggi.

Un Ministro cubano elogia la risoluzione su Cuba del gruppo ACP
29.6 - Il Ministro di Governo di Cuba Ricardo Cabrisas ha elogiato una risoluzione del Consiglio Ministeriale del Gruppo ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) che ha richiesto di non porre condizioni per l’accesso di Cuba all'Accordo di Cotonou. Il documento, approvato nel 75° periodo di sessioni di questa istanza, chiede all'Unione Europea "di rivedere sostanzialmente la propria posizione comune affinché Cuba venga trattata in maniera giusta e imparziale in modo di permettere la sua entrata nell'Accordo di Associazione ACP-UE, senza condizioni speciali e ingiuste". In dichiarazioni a Prensa Latina, Cabrisas ha detto che questa decisione "conferma nuovamente l'atteggiamento che ha il gruppo di solidarietà con la lotta del popolo cubano e con le posizioni del suo Governo riguardo, in primo luogo, la difesa che facciamo del nostro sistema politico, economico e sociale".

Il Gruppo ACP chiede all'Unione Europea un trattamento equo per Cuba
29.6 - Il Gruppo ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) ha chiesto venerdì a Bávaro, nella Repubblica Dominicana, la fine della richiesta di condizioni speciali e ingiuste per l'entrata di Cuba nell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea (UE). Una risoluzione del 75° periodo di sessioni del Consiglio dei Ministri ACP, che si è concluso in questa giornata, invita l'UE a una revisione sostanziale della propria posizione comune affinché Cuba venga trattata in maniera giusta e imparziale, in modo di permettere la sua entrata nell'Accordo di Associazione ACP-UE. Il documento istruisce il Presidente e il Segretario Generale del Consiglio dei Ministri del Gruppo a trasmettere all'UE la posizione di questo Gruppo rispetto a Cuba.