Maggio 2002

Il Direttore Regionale della FAO elogia il programma alimentare cubano
1.5 - Il Direttore Regionale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione, Gustavo Gordillo, si è pronunciato a favore oggi a La Habana per portare l'esperienza cubana in questo settore al resto dell'America Latina e dei Caraibi. In particolare il caso dell'agricoltura urbana, esperienza che può essere portata ad altri paesi dell'area, ora che nella regione si sta verificando una così grande crescita delle città, ha espresso il funzionario a Prensa Latina. Gordillo ha considerato anche interessante lo sviluppo raggiunto da Cuba nel terreno della biotecnologia dove può contare senza dubbio, ha affermato, su di una valida base scientifica.

Cuba è vicina al pieno impiego, afferma il Ministro del Lavoro
1.5 - Il Ministro cubano del Lavoro e della Previdenza Sociale, Alfredo Morales, ha affermato che Cuba è oggi sempre più vicino al pieno impiego con la diminuzione lo scorso anno del tasso di disoccupazione al 4.1 %. Morales ha affermato che fino al marzo scorso sono stati creati oltre 35.600 impieghi principalmente nell'agricoltura urbana e nei servizi sociali. Ha segnalato che attualmente il 46 % dei posti di lavoro è occupato da donne e oltre il 67 % da giovani, proprio quelli che più hanno avuto accesso quest’anno all'occupazione, e che il 47 % dei nuovi impieghi è stato creato nella zona orientale di Cuba.

Messa in discussione la politica estera uruguayana al servizio degli Stati Uniti
1.5 - Il presidente della Commissione per gli Affari Internazionali del Senato uruguayano, Reinaldo Gargano, ha definito vergognoso l'atteggiamento del Governo del Presidente Jorge Batlle per avere appoggiato una mozione degli Stati Uniti contro Cuba a Ginevra. Gargano ha considerato che dopo la pubblicazione dei documenti è stato chiaro il percorso stabilito dal Dipartimento di Stato e ha rivelato la decisione di analizzare e di giudicare questo deplorevole episodio nella prossima interpellanza parlamentare al Ministro delle Relazioni Estere, Didier Operti. Per il senatore, resta chiaro il fatto vergognoso della posizione uruguayana, come pure è stata dimostrata la pressione nordamericana che naturalmente è stata enorme, ha aggiunto.

Fidel Castro evidenzia il fallimento del modello neoliberista in America Latina
2.5 – A La Habana il Presidente cubano, Fidel Castro, ha definito ripugnante il comportamento di molti governanti latinoamericani, che hanno visto cadere come castelli di carte i modelli economici imposti ai loro paesi. In un discorso nella Piazza della Rivoluzione di La Habana, il Presidente ha denunciato che l'inusitata violenza con cui vengono represse le proteste in quelle nazioni, dove gli agenti dell'ordine, armati fino ai denti, colpiscono con brutalità il popolo, si è trasformata nel metodo per difendere la democrazia e i diritti umani. Quale democrazia e quali diritti umani possono esistere in queste condizioni, si è domandato il leader cubano, segnalando che sarebbe come coltivare fiori in pieno Sahara. Davanti a oltre un milione di persone riunite per festeggiare la Giornata Internazionale dei Lavoratori, Fidel Castro ha avvisato che "non si può avere alcuna libertà di espressione dove i principali e i più efficaci mezzi di comunicazione costituiscono un monopolio esclusivo dei settori più privilegiati e più ricchi". Difendendo il rispetto per le libertà individuali a Cuba, discusso recentemente dalla Commissione dei Diritti Umani (CDH) dell'ONU, lo statista ha sottolineato che mai a Cuba si sono viste scene di violenza simili a quelle del resto dell'America Latina. "Un popolo colto, ribelle, di coraggiosi e di eroi, come il popolo cubano, non potrebbe essere governato dalla forza né ci sarebbe la forza per governarlo, perché esso è la forza", ha affermato.

Milioni di cubani confermano il pieno rispetto dei diritti umani
2.5 - Oltre sette milioni di persone sono scese nelle piazze di tutte le città di Cuba per confermare la piena validità dei diritti umani nel paese e per ripudiare le campagne nordamericane che travisano questa realtà. La formidabile dimostrazione popolare ha avuto il suo epicentro nella storica Piazza della Rivoluzione di La Habana, dove oltre un milione di persone si è riunito per sostenere il processo rivoluzionario e il suo leader, il Presidente Fidel Castro. Altri sei milioni di persone si sono riuniti nel resto delle principali città di Cuba, soprattutto nei restanti capoluoghi di provincia, dove in ciascuno di essi hanno manifestato centinaia di migliaia di cubani.

Fidel Castro ha criticato le posizioni anticubane del Governo del Messico
2.5 - Il Presidente Fidel Castro ha criticato l'appoggio del Governo del Messico alle posizioni anticubane degli Stati Uniti e ha ratificato la sua ammirazione e il suo rispetto per questo paese latinoamericano, che ha definito fratello. Il leader cubano ha fatto riferimento in particolare agli ultimi incidenti successi nelle relazioni tra la sua nazione e le autorità messicane, davanti a oltre un milione di persone riunite nella Piazza della Rivoluzione di La Habana per celebrare la Giornata dei Lavoratori. Tuttora alti funzionari messicani ci attaccano quotidianamente sul tema, che è troppo fresco per lanciarlo nel cesto del dimenticatoio, ha precisato, ricordando le pressioni sofferte per fargli abbandonare rapidamente il Vertice delle Nazioni Unite di Monterrey nel marzo scorso. "Si è voluto mettere in discussione la mia decenza e la mia etica quando, posto nell'alternativa di essere leale alla menzogna o leale alla verità, leale all'inganno e alla manipolazione calunniosa dei fatti o leale al nostro popolo e a tutti i popoli del mondo, sono stato leale alla verità e ai popoli, ha sottolineato il Presidente cubano.

Negato il visto a un familiare di uno dei cubani detenuti negli Stati Uniti, rivela Alarcon
3.5 - Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha reso noto a La Habana che il governo nordamericano ha revocato lo scorso 23 aprile, il visto alla moglie di René González, uno dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti, per presunto spionaggio. Alarcon ha spiegato che questa negativa costituisce una franca violazione ai diritti degli statunitensi perché Olga Salanueva ha una residenza permanente, mentre René e sua piccola figlia Ivette sono cittadini degli Stati Uniti. In un incontro con delegati stranieri che hanno partecipato alla celebrazione della Giornata Internazionale dei Lavoratori, il parlamentare ha sottolineato che Fernando González, René González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e Antonio Guerrero, sono prigionieri politici. Riferendosi al processo di appello previsto che si effettuerà nel tribunale di Atlanta, Georgia, il parlamentare ha chiarito che la Procura ha annunciato la presentazione da 150 a 200 documenti che probabilmente serviranno per giustificare le eccessive pene imposte.

Cuba dà la responsabilità al Presidente uruguayano per la rottura diplomatica
3.5 – Oggi Cuba ha dato la responsabilità al Presidente uruguayano, Jorge Batlle, dell'inizio della controversia diplomatica e successivamente della rottura delle relazioni bilaterali tra i due Governi e ha affermato che rispetterà l'aiuto sanitario promesso all’Uruguay. Secondo una nota ufficiale del Ministero degli Esteri cubano, le offese proferite da Batlle contro Cuba e la sua decisione di trasformare l'Uruguay in uno strumento degli Stati Uniti nella loro politica anticubana, costituiscono le vere cause del conflitto. "Con la decisione di allinearsi agli Stati Uniti a Ginevra, ha contribuito (Batlle) a rivitalizzare l'unico pretesto con cui gli Stati Uniti giustificano oggi il mantenimento, e addirittura, l'indurimento del blocco contro Cuba", precisa il testo. Secondo Cuba, il fatto di arrivare a dichiarare l’Ambasciatore cubano a Montevideo persona non gradita è cominciato nel marzo scorso al Vertice di Monterrey, quando Batlle ha fatto "dichiarazioni offensive contro il popolo cubano, il suo sistema politico, le sue istituzioni e il suo Capo di Stato".

L'Italia favorevole ad ampliare le relazioni in materia educativa
3.5 - Il vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Giovanni Connata, si è pronunciato a favore a Pinar del Río per l’ampliamento delle relazioni di collaborazione e di scambio in materia educativa con Cuba. Connata ha sostenuto la necessità di lavorare insieme alle autorità del Ministero cubano dell’Educazione per approfittare delle potenzialità che offre Cuba nel campo docente. Esiste un grande interesse della parte italiana a stimolare lo scambio di studenti per brevi periodi di tempo e a promuovere incontri scientifici e attività di aggiornamento e di dottorato, ha manifestato.

Cuba manterrà la sua parola e manderà aiuti sanitari in Uruguay
4.5 – Questo venerdì Cuba ha affermato che agli inizi di giugno prossimo manterrà la sua parola di inviare in Uruguay le 800.000 dosi restanti di una donazione di 1.200.000 vaccini contro la meningite. Allo stesso tempo, il Governo cubano ha dato la responsabilità al Presidente uruguayano, Jorge Batlle, di avere iniziato i contrasti diplomatici sfociati nella successiva rottura delle relazioni bilaterali tra i due Governi.

Denunciata una manipolazione dell’informazione sul caso dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti
4.5 - Giornalisti cubani hanno denunciato a La Habana la manipolazione fatta dai mezzi di diffusione nordamericani sul caso dei cinque cittadini cubani detenuti negli Stati Uniti per avere presuntamente attentato alla sicurezza di questo paese. In un dibattito tenuto dall'Unione dei Giornalisti di Cuba, in occasione della celebrazione, questo venerdì, della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, Julio García Luis, decano della Facoltà di Comunicazione dell'Università di La Habana, ha analizzato il livello di diffusione sul tema in Internet e sui principali giornali statunitensi. "Probabilmente siamo in una nuova fase in cui i mezzi di diffusione assumono il ruolo più attivo nell’eseguire le politiche statali", ha detto García, che ha paragonato il caso dei cubani detenuti a quello dal bambino naufrago Elián González, che ha avuto una grande risonanza sui mezzi di stampa degli Stati Uniti.

Marzo è stato il secondo miglior mese nella storia del turismo cubano
4.5 - Il Ministro del Turismo Ibrahím Ferradaz ha reso noto a Villa Guajimico, Cienfuegos, che lo scorso marzo è stato il secondo migliore mese nella storia di questo settore a Cuba, con l’arrivo di 192.000 visitatori. Questa cifra, ha espresso Ferradaz, è arrivata molto vicina a quella di marzo 2001 che è stata la migliore in assoluto. Il Ministro ha chiuso in questa località il II Incontro Internazionale di Turismo della Natura TURNAT 2002 che questa cittadina ha ospitato, e ha fatto riferimento alla Convenzione Internazionale di Turismo 2002, che inizierà lunedì prossimo nel famoso centro balneare cubano di Varadero, con la partecipazione di circa 600 espositori esteri.

Ampia ripercussione a Cuba per la partenza dell’Ambasciatore cubano dall’Uruguay
6.5 - La grande manifestazione popolare di addio organizzata dal popolo uruguayano in onore dell'Ambasciatore cubano in Uruguay, José Alvárez, dichiarata persona non gradita dal Governo del Presidente Jorge Batlle, ha dominato questa domenica a Cuba il panorama informativo. Intervistato dal quotidiano cubano Juventud Rebelde, il diplomatico ha definito "un’apoteosi" la manifestazione. Ha affermato che il 75 % degli uruguayani si oppone alla rottura dei legami bilaterali, mentre il 65 % è contro la presentazione da parte del suo paese della risoluzione anticubana a Ginevra.

Gli uruguayani salutano l’Ambasciatore cubano con un messaggio di sostegno a Cuba
6.5 - Con un messaggio di sostegno al Presidente Fidel Castro e ai cubani, migliaia di uruguayani si sono riversati nelle strade sventolando bandiere uruguayane e di Cuba come saluto all'Ambasciatore cubano, Joaquín Alvárez Portela. Lo storico Obelisco dei Costituenti è stato un muto testimone dell'amore e della passione del popolo di questa nazione sudamericana radunatosi prima di recarsi fino all'aeroporto internazionale Carrasco per accompagnare il rappresentante di La Habana. La manifestazione, che ha ricevuto il saluto della popolazione lungo la Rambla di Montevideo, simile al Malecón di La Habana, si è trasformata in una dimostrazione di ribellione e di indignazione latinoamericana. Il diplomatico ha lasciato Montevideo sabato, dopo la decisione del Presidente Batlle di rompere le relazioni con La Habana, in quanto quest’ultimo si è sentito offeso per le critiche formulate dalle autorità cubane.

Giunto a La Habana l’ex-Aambasciatore di Cuba in Uruguay
7.5 - L'ex-Ambasciatore di Cuba in Uruguay, Joaquín Alvárez Portela, è arrivato lunedì a La Habana dopo essere stato dichiarato persona non gradita dal Governo di Jorge Batlle. Tra gli applausi, Alvárez Portela è stato ricevuto all'aeroporto internazionale ‘José Martí’ dal Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, e da altri funzionari del Governo di Cuba. Ci sentiamo orgogliosi del suo lavoro in Uruguay, vogliamo darle il benvenuto, il nostro abbraccio fraterno e l'augurio del nostro Comandante in Capo (il Presidente Fidel Castro) e del nostro popolo, ha detto Pérez Roque nella cerimonia di ricevimento. Il Ministro ha considerato che il lavoro dell'ex-Ambasciatore di Cuba nella nazione sudamericana segna una traccia indelebile nella politica estera cubana e nella difesa dei principi della Rivoluzione. Alvarez Portela ha commentato, da parte sua, che in questa sua prima missione come Ambasciatore, benché abbia conosciuto la meschinità e la bassezza di coloro che vendono la loro patria, ha ricevuto anche l'appoggio solidale di molti amici di Cuba.

Gli esperti affermano che le accuse degli Stati Uniti contro Cuba evidenziano la disperazione
7.5 – Esperti cubani si sono trovati d’accordo a La Habana sul fatto che l'attuale politica degli Stati Uniti verso Cuba mostra una marcata disperazione, poiché Washington è carente di argomenti per accusare Cuba. "Costituisce un'espressione della vendetta della mafia di Miami (le organizzazioni anticubane) che si trasforma in politica di Stato", ha espresso l’analista Lázaro Barredo nel programma televisivo Tavola Rotonda che questo lunedì è stato dedicato ad aggiornare la popolazione sulla situazione dei cinque cubani condannati negli Stati Uniti. In tal senso, il moderatore dell'abituale programma informativo serale, Randy Alonso, ha considerato che i recenti tentativi del sottosegretario di Stato nordamericano per l'America Latina, Otto Reich, di vincolare quei giovani cubani al terrorismo fanno parte di questi piani.

Cuba censirà oltre 11 milioni di persone in soli 10 giorni
7.5 - Determinare quante persone risiedono a Cuba, come vivono e che cosa fanno saranno alcuni degli obiettivi esclusivamente statistici del censimento della popolazione che si effettuerà a Cuba in settembre. "Conteremo essenzialmente abitazioni e persone, non ci occuperemo delle illegalità, non entreremo nelle case senza il permesso degli abitanti, né comproveremo le risposte, né solleciteremo documenti di proprietà", ha dichiarato Juan Carlos Alfonso, direttore del Censimento della Popolazione e delle Abitazioni.

Il Movimento Ecumenico critica il voto anticubano di vari paesi
7.5 - Il Movimento Ecumenico per i Diritti Umani (MEDH) dell'Argentina ha condannato a Buenos Aires le posizioni anticubane dei Governi di Argentina, Uruguay, Messico e Guatemala in materia di diritti umani. In una lettera inviata all'Ambasciatore di Cuba a Buenos Aires, Alejandro González, il MEDH definisce vergognosa e traditrice la posizione assunta al riguardo dalle autorità argentine "in cambio di un presunto appoggio degli Stati Uniti nei loro negoziati con il Fondo Monetario Internazionale". Ha ricordato che in Argentina, grazie alle leggi di Obbedienza Dovuta e di Punto Finale, ancora rimangono impuniti la scomparsa di 30.000 persone e i crimini di lesa umanità avvenuti durante l'ultima dittatura militare e sottolinea che attualmente oltre la metà della popolazione vive in povertà e un 25 % dei bambini nell'indigenza.

Respinge Cuba le dichiarazioni di Otto Reich e lo sfida a provarle
8.5 - Cuba ha smentito le recenti dichiarazioni del Sottosegretario di Stato nordamericano Otto Reich su una ipotetica presenza di aeroplani civili cubani in Venezuela il giorno successivo al complotto golpista in questo paese, lo scorso 11 aprile. "Il Ministero dellei Relazioni Estere smentisce categoricamente le affermazioni menzognere" di Reich, "qualcosa di abituale in lui", sostiene il Governo cubano in una dichiarazione pubblicata in prima pagina dal quotidiano Granma. Al riguardo, La Habana "sfida Reich a presentare immediatamente, davanti all'opinione pubblica internazionale la minima prova che un solo aeroplano cubano sia atterrato a Caracas nella mattina del 12 aprile". "Speriamo che il signor Reich non faccia il caprone pazzo e dia una risposta concreta a questa affermazione", indica la nota. Il testo definisce una menzogna assoluta il fatto che quattro aeroplani cubani siano atterrati all'aeroporto venezuelano di Maiquetia il 12 aprile, "quando ancora il risultato dell'alterazione dell'ordine costituzionale era ancora in dubbio", come ha dichiarato Reich lunedì.

Il Venezuela smentisce la presenza di aeroplani cubani a Caracas
8.5 - Il Venezuela ha smentito gli Stati Uniti, in forma "categorica e assoluta", sulla ipotetica presenza di aeronavi cubane a Caracas lo scorso 12 aprile. La falsa dichiarazione è stata fatta dal sottosegretario di Stato nordamericano Otto Reich durante un dibattito nel cosiddetto Consiglio delle Americhe, dove ha aggiunto che "non si sapeva che cosa facessero" questi aerei all'aeroporto di Maiquetia. In dichiarazioni alla stampa, il Ministro degli Esteri venezuelano, Luis Alfonso Davila, ha detto che poiché Reich "ha osato fare un'affermazione di questo genere", il Venezuela ha espresso il proprio dissenso all'Ambasciata statunitense mediante una nota ufficiale.

A Cuba le donne rappresentano il 66.5 % dei tecnici e dei professionisti
8.5 - Le cubane hanno occupato quasi 4 su 10 dei nuovi impieghi creati l'anno passato, e costituiscono a Cuba il 66.5 % dei professionisti e dei tecnici, ha affermato Yolanda Ferrer, Segretaria Generale della Federazione delle Donne Cubane. La Ferrer ha informato che alle donne sono stati assegnati più della metà dei posti disponibili nei programmi dell'agricoltura urbana, e sono approssimativamente la metà della forza lavoro nel settore civile.

Cuba e Nauru hanno stabilito relazioni diplomatiche
8.5 - Cuba e Nauru hanno formalizzato alle Nazioni Unite l’instaurazione di relazioni diplomatiche mediante la firma di un accordo tra i loro rispettivi Ambasciatori presso le Nazioni Unite, Bruno Rodríguez e Vinci Clodumar. Dopo la sigla del documento, nella missione cubana, Rodríguez ha sottolineato la coincidenza di interessi e di aspirazioni dei due piccoli, e in via di sviluppo, paesi insulari e la necessità di mutua cooperazione.

Annunciato che l'Uruguay vaccinerà in tutto il paese contro la meningite B
8.5 - Il Ministro della Salute Pubblica dell'Uruguay, Alfonso Varela, ha confermato che quando arriverà il prossimo carico di vaccini cubani contro la meningite B nel mese di giugno, cominceranno le vaccinazioni in tutta la nazione. Varela ha sottolineato che l'Istituto cubano Carlos J. Finlay gli ha assicurato che il vaccino continuerà ad arrivare in Uruguay, indipendentemente dal fatto che il Governo di Jorge Batlle abbia deciso di rompere le relazioni diplomatiche con Cuba. Parlamentari della sinistra hanno parlato con il Ministro della Salute uruguayano, esprimendogli preoccupazione per le differenze che si stavano stabilendo con la vaccinazione all'interno del paese.

Fidel Castro afferma che a Cuba l’educazione è in piena rivoluzione
10.5 - Il Presidente Fidel Castro ha affermato che l'educazione a Cuba è in piena rivoluzione, durante l’inaugurazione a La Habana di un canale della televisione dedicato esclusivamente a programmi educativi. "Adesso c’è una rivoluzione molto più profonda e trascendentale che si sta producendo nell'educazione", ha ribadito il Presidente in una cerimonia celebrata questo giovedì in un teatro della capitale. Il nuovo canale - che si aggiunge ai due di portata nazionale esistenti a Cuba - per il momento potrà essere visto solo a La Habana, nel 68 % del territorio della vicina provincia di La Habana e nell'orientale città di Santiago de Cuba. Nei minuti finali del suo discorso, il Capo di Stato ha annunciato, tuttavia, che per maggio dell'anno venturo il segnale televisivo arriverà a tutti i capoluoghi di provincia del paese.

Ci sarà una risposta di Cuba alle recenti accuse di John Bolton
10.5 - Le recenti accuse del sottosegretario di Stato nordamericano John Bolton, sullo sviluppo a Cuba di presunti programmi di produzione di armi biologiche, riceveranno un'adeguata e precisa risposta, avvisa il quotidiano Granma. Il quotidiano indica che lunedì scorso Bolton, sottosegretario per il controllo delle armi e della sicurezza internazionale, ha fatto infami accuse contro Cuba implicandola nella produzione di armi biologiche, fatto che oggi, venerdì, riceverà una risposta da questo paese. Bolton ha accusato Cuba di sviluppare armi biologiche e di condividere i risultati delle sue ricerche con paesi considerati terroristi. "Gli Stati Uniti credono che Cuba disponga almeno di un programma limitato di ricerca e di sviluppo di armi biologiche offensive", ha sostenuto il funzionario davanti a un pubblico della Fondazione Heritage, di estrema destra, a Washington.

L’ex-Presidente Carter inizierà la prossima domenica una visita a Cuba
10.5 - L'ex-Presidente nordamericano James Carter visiterà Cuba dal 12 al 17 maggio prossimi, rispondendo a un invito del Presidente Fidel Castro, secondo un programma reso noto dal Ministero degli Esteri cubano. Un precedente tentativo di Carter di recarsi a Cuba è stato frustrato nel 1994 a causa della proibizione delle autorità di Washington, che in virtù del blocco di oltre 40 anni contro Cuba, proibiscono le visite di cittadini nordamericani a questo paese. Carter arriverà a La Habana la prossima domenica 12 maggio, poco prima della ore 11:00 locali e alloggerà all’Hotel Santa Isabel, nel centro storico della capitale, che visiterà lo stesso giorno nelle ore pomeridiane. Il programma della visita divulgato questo giovedì comprende incontri con il Presidente Fidel Castro e con il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque, come pure visite a vari centri di interesse scientifico ed economico come il Centro di Ingegneria Genetica e di Biotecnologia e la Scuola Latinoamericana di Medicina.

Carter e Fidel Castro sostengono conversazioni ufficiali a Cuba
13.5 - Fidel Castro e l'ex-Presidente nordamericano James Cárter si sono stretti la mano per la seconda volta, durante il benvenuto ufficiale dato dal Capo di Stato cubano nel Palazzo dalla Rivoluzione di La Habana. Con il suo sempiterno sorriso sulle labbra e senza segni di stanchezza, nonostante il caldo soffocante e l'intenso programma sviluppato nel primo dei suoi sei giorni di permanenza a Cuba, l'uomo che ha occupato la Casa Bianca dal 1977 al 1981 si è recanto nella sede del Governo cubano per sostenere conversazioni ufficiali con Fidel Castro. Prima di passare nel salone dove si tengono i colloqui bilaterali a porte chiuse, i due politici e la moglie di Carter, Rosalynn, hanno posato per il nutrito gruppo di fotografi nazionali ed esteri che seguono con interesse l'inedito avvenimento. Carter, il primo ex-Presidente statunitense che visita Cuba dal trionfo della Rivoluzione nel 1959, era stato già ricevuto da Fidel Castro ai piedi della scaletta dell'aereo che lo ha portato questa domenica a La Habana in un viaggio considerato storico. Questo gesto di Fidel Castro è stato definito "un onore" dallo stesso ex-Presidente, quando si è riunito nelle ore pomeridiane con il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque per analizzare lo stato dei quasi inesistenti legami bilaterali.

Carter ringrazia per il gesto di Fidel Castro di essere accorso a riceverlo
13.5 - L'ex-Presidente statunitense James Carter, chi ha iniziato una storica visita a Cuba, ha ringraziato per il gesto del presidente Fidel Castro di essere accorso personalmente a riceverlo all'aeroporto internazionale José Martí. L'uomo che ha condotto i destini degli Stati Uniti dal 1977 a 1981, periodo nel quale si è avuta una certa distensione nei tesi rapporti tra Washington e La Habana, è diventato questa domenica il politico nordamericano di più alto livello che abbia visitato Cuba, dopo il trionfo rivoluzionario del 1959. Nella sua prima riunione ufficiale, sostenuta con il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, Carter si è congratulato per le attenzioni ricevute dal suo arrivo a La Habana nella mattina, e ha considerato un onore il fatto di essere stato ricevuto da Fidel Castro ai piedi della scaletta dell'aereo. Dopo questo incontro, Pérez Roque ha affermato in una conferenza stampa che Cuba e l’ex-Presidente statunitense hanno condiviso l'aspirazione comune che un giorno le relazioni bilaterali, interrotte da oltre quattro decenni, vengano ristabilite sulla base del rispetto e della tolleranza.

Visito Cuba come amico, ha affermato James Carter
13.5 - L'ex-Presidente nordamericano James Carter (1977-1981) ha manifestato a La Habana il suo piacere di visitare questo paese come amico del popolo cubano e la speranza di conoscere cubani dei diversi settori sociali. In un discorso trasmesso dalla radio e dalla televisione cubane, dopo il suo arrivo a Cuba, Carter ha ringraziato personalmente il Presidente Fidel Castro per il caloroso benvenuto dato alla sua delegazione all'aeroporto José Marti di La Habana. Siamo desiderosi di vedere i suoi risultati in salute, educazione e cultura, e apprezziamo anche la possibilità di incontrarci con il Presidente Fidel Castro, altri membri del Governo, rappresentanti di gruppi religiosi e altri, ha segnalato Carter. In questo modo, ha aggiunto, potremo dibattere su pace, diritti umani, democrazia e sull’alleggerimento della sofferenza umana, idee che sono importanti per le parti e che costituiscono una delle premesse della costituzione del Centro Carter da 20 anni.

Gli scienziati cubani respingono le accuse di un alto funzionario degli Stati Uniti
13.5 – Scienziati cubani hanno respinto le accuse di un alto funzionario del Governo degli Stati Uniti su di una presunta esistenza a Cuba di un'industria destinata a creare armi biologiche. "La base della formazione di questo popolo dice che la guerra non si fa contro la gente, mai c'è stata un'azione militare che abbia sacrificato civili nella lotta del popolo cubano", ha affermato il dottor Agustín Lage, direttore del Centro di Immunologia Molecolare. Lage ha parlato questo sabato al Centro Stampa Internazionale, a La Habana, insieme ad altri uomini di scienza per confutare le accuse fatte in tal senso dal sottosegretario di Stato per i Temi di Controllo degli Armamenti, John Bolton. L’esperto ha negato che Bolton persegua il fine di proteggere gli Stati Uniti da un’ipotesi di pericolo derivante da Cuba. "I veri motivi potrebbero stare nella politica ufficiale di ostacolare lo sviluppo dell'economia di Cuba, e di dare un colpo al settore biotecnologico che continua a crescere a Cuba", ha affermato lo scienziato.

Carter: un’enorme generosità il contributo di Cuba alla salute
14.5 – Questo lunedì l'ex-Presidente nordamericano James Cárter ha definito un’enorme generosità e fatto quasi incredibile il contributo di Cuba al sistema di salute mondiale, parlando davanti agli allievi della Scuola Latinoamericana di Medicina di La Habana. Con mia moglie Rosalynn e con i nostri accompagnatori in questa visita a Cuba ci sentiamo impressionati dalla straordinaria portata del contributo di Cuba all'attenzione medica e dal suo impegno nella ricerca scientifica, ha detto Carter. In un breve intervento nella cerimonia effettuata questa sera nel centro che ospita gli studenti di Medicina di 24 paesi, tra questi anche degli Stati Uniti, l'ex-Presidente ha messo in rilievo le coincidenze di questo e di altri progetti sociali cubani con la filosofia della fondazione da lui capeggiata. Il Centro Carter presta aiuto a 65 paesi nei suoi sforzi rivolti a promuovere la pace, la democrazia, i diritti umani e anche per alleviare la sofferenza umana, aspetti che sono in linea con un'idea tanto nobile come questa Università di Medici, ha spiegato il politico del partito democratico degli Stati Uniti. Di seguito, il Presidente cubano, Fidel Castro, che indossava una guayabera bianca e pantaloni azzurri, ha elogiato la la personalità di James Carter, mettendo in evidenza la sua intelligenza e il suo coraggio.

Carter augura risultati eccellenti ai programmi sociali di Cuba
14.5 - L'ex-Presidente statunitense James Carter ha affermato che i programmi applicati a Cuba per elevare la qualità dell'educazione e per sviluppare una cultura generale integrale produrranno eccellenti risultati. "Non ho nessuna preoccupazione sul futuro che vi aspetta", ha espresso l'uomo che ha diretto i destini degli Stati Uniti dal 1977 al 1981 agli studenti della Scuola di Lavoratori Sociali di Cojimar, centro visitato questo lunedì come parte della sua storica visita all'isola caraibica. Carter, il primo Presidente nordamericano - in carica o non - che si è recato a Cuba dopo il trionfo della Rivoluzione nel 1959, ha ricevuto per prima cosa una dettagliata spiegazione sugli oltre 70 programmi applicati dal Governo rivoluzionario in questa sfera e poi ha dialogato con gli alunni. "Sono profondamente impressionato dal livello dell'educazione a Cuba, e credo che sia molto difficile trovare un altro paese nel mondo che possa almeno uguagliarlo", ha affermo l'ex-Presidente.

Alarcon: la visita di Carter verrà ricordata al momento opportuno
14.5 - Il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha affermato oggi che la visita effettuata a Cuba dall'ex-Presidente degli Stati Uniti, James Carter, sarà ricordata in un futuro quando il clima tra le due nazioni sarà un altro. Forse non nell’immediato, ma nel futuro, quando esisterà una relazione più appropriata tra i due paesi, verrà ricordata questa visita, ha detto il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare in una dichiarazione in diretta alla CNN. Alarcon ha definito una "assoluta falsità" le accuse fatte dal sottosegretario di Stato per il Controllo delle Armi e della Sicurezza Internazionale, John Bolton, secondo il quale Cuba starebbe sviluppando armi biologiche.

Carter afferma che Cuba non pratica bioterrorismo
14.5 - L'ex-Presidente nordamericano James Carter ha affermato che Cuba ha un "impressionante e meraviglioso" impegno con lo sviluppo scientifico e che l'isola non pratica il bioterrorismo, come ha potuto constatare a La Habana. L'ex-Presidente statunitense ha fatto queste dichiarazioni al termine della sua visita al Centro di Ingegneria Genetica e di Biotecnologia di La Habana, dove è stato accompagnato dal Presidente cubano, Fidel Castro. Ha precisato che prima di recarsi a Cuba si è riunito con funzionari del Dipartimento di Stato delle agenzie di intelligence degli Stati Uniti. Di fronte alle accuse lanciate dal sottosegretario per il controllo degli armamenti, John Bolton, e alle insistenti domande se vi fosse qualche prova che Cuba avesse vincoli con il bioterrorismo le risposte sono state sempre le stesse: no, no e no, ha rimarcato Carter.

Powell corregge le sua dichiarazioni sulle accuse contro Cuba
14.5 - Il sottosegretario nordamericano, Colin Powell, ha "fatto retromarcia" sulle accuse fatte dal suo Governo contro Cuba su di una presunta capacità di questa nazione di sviluppare armi biologiche. Ora Powell ha fatto intendere, con un giro di parole, che Washington crede che "gli Stati Uniti non hanno detto che realmente avesse questo tipo di armi, bensì che ha la capacità di realizzare questo tipo di ricerche". Powell ha tentato di sminuire l’importanza delle accuse fatte contro Cuba riguardo questa materia dopo che le autorità nordamericane non hanno potuto presentare prove che potessero confermare le accuse.

Sondaggio "on line" della CNN a favore dell’eliminazione del blocco a Cuba
14.5 - Un'inchiesta "on line" della catena televisiva nordamericana CNN ha evidenziato che un 70 % degli statunitensi stima che il Governo nordamericano debba eliminare il blocco imposto a Cuba da oltre quattro decenni. Su un totale di 97.768 persone che hanno votato via Internet, 68.449 si sono dichiarate per togliere la misura, contro 29.319 che si sono dichiarate contro la sua eliminazione. Il sondaggio ha avuto luogo mentre l'ex-Presidente degli Stati Uniti James Earl Carter si trova a Cuba per una visita di cinque giorni.


Dibattito pubblico per televisione tra Carter e studenti cubani
15.5 – Ieri sera studenti e professori cubani hanno discusso i concetti di democrazia e di libertà di espressione delineati dall’ex-Presidente nordamericano James Carter in una conferenza magistrale trasmessa dal vivo dalla televisione cubana. Benché Carter, in visita a Cuba dalla scorsa domenica, abbia ammesso che i criteri su democrazia, libertà e diritti umani siano differenti, ha insistito sulla necessità che il Governo di Cuba faccia cambiamenti. Tuttavia, alla fine del suo intervento, in un clima di rispetto, invitati cubani nell'auditorium dell'Aula Magna dell'Università di La Habana hanno difeso il diritto di Cuba ad avere un sistema alternativo che tenga in considerazione la giustizia sociale e il diritto all'educazione e alla salute. Le domande e le risposte al termine del discorso di Carter si sono trasformate in un dibattito che è stato lo specchio dei 43 anni di contraddizioni tra La Habana e Washington, che allo stesso modo ha posto in questione il carattere delle democrazie latinoamericane.

Carter sollecita gli Stati Uniti a normalizzare le relazioni con Cuba
15.5 - L'ex-Presidente nordamericano James Carter ha fatto appello agli Stati Uniti affinché facciano il primo passo per la normalizzazione delle relazioni con Cuba, in un discorso al popolo cubano trasmesso in diretta dalla televisione cubana. "È arrivata l'ora in cui dobbiamo cambiare le nostre relazioni e il modo di pensare e di parlare gli uni degli altri. Poiché gli Stati Uniti sono la nazione più potente, siamo noi che dobbiamo fare il primo passo", ha espresso Carter nella suo storico intervento dall'Aula Magna dell'Università di La Habana. Il politico democratico, che ha occupato la Casa Bianca dal 1977 al 1981, si è detto speranzoso che il Congresso degli Stati Uniti tolga presto le restrizioni ai viaggi degli statunitensi a Cuba, stabilisca relazioni commerciali normali e revochi il blocco unilaterale imposto da Washington da quattro decenni. Voglio che i popoli degli Stati Uniti e di Cuba condividano molto di più che il loro interesse per il baseball e per la meravigliosa musica. Voglio che arriviamo a essere amici e a rispettarci, ha rimarcato.

Il segretario di Stato degli Stati Uniti riconosce che Bolton ha mentito
15.5 - Il segretario di Stato nordamericano, Colin Powell, ha riconosciuto che il sottosegretario di Stato per il Controllo delle Armi e della Sicurezza Internazionale, John Bolton, ha mentito, rivela una nota del Ministero delle Relazioni Estere (MINREX) di Cuba. Il testo, divulgato questo martedì, cita la ripercussione che ha avuto l'affermazione di Powell nelle agenzie di stampa internazionali, le quali pensano che l'alto funzionario statunitense "abbia fatto retromarcia sulle accuse che il suo Governo aveva lanciato la scorsa settimana. Le agenzie di stampa riportano – afferma il MINREX – quanto espresso ieri dal segretario Powell: "Crediamo che Cuba abbia la capacità di fare ricerche biologiche sulle armi offensive. Ma non abbiamo detto che avesse realmente armi, ma che ha la capacità di realizzare questo tipo di ricerche.

Chip Carter compie a Cuba un programma parallelo a quello di suo padre
15.5 - Il figlio dell'ex-Presidente nordamericano James Carter, Chip, che accompagna suo padre in una visita privata a Cuba, ha potuto conoscere il lavoro svolto dall'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP). Le esperienze vissute a Cuba le porteremo e le trasmetteremo negli Stati Uniti, "rispecchieremo un'immagine fedele della realtà che vivono i cubani", ha commentato Chip dopo un incontro sostenuto nella sede dell'ICAP, nel quartiere centrale di El Vedado a La Habana. Chip, presidente dell'organizzazione statunitense Friendship Force International (Forza Internazionale di Amicizia), compie a La Habana un'agenda parallela a quella di suo padre, arrivato la scorsa domenica in questa capitale su invito del Presidente Fidel Castro.

Carter: pace e giustizia devono predominare nelle relazioni Cuba-Stati Uniti
16.5 - Nel quarto giorno della sua visita, l'ex-Presidente nordamericano James Carter ha fatto appello affinché la giustizia, la pace, la compassione e l'amore predominino nelle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba. Questo mercoledì, incontrandosi con i leader della comunità evangelica cubana, nel Centro Memorial Martin Luther King, e davanti al Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, Carter ha fatto appello ai presenti a mettere questi principi al di sopra delle cose materiali. Il primo ex-Presidente statunitense che viaggia a Cuba dal trionfo della Rivoluzione, nel 1959, ha detto di essere un cristiano praticante, che tutte le domeniche insegna un capitolo della Bibbia nella sua piccola congregazione di Plains, in Georgia, e legge ogni notte insieme a sua moglie una pagina delle Sacre Scritture in spagnolo. Carter, che dalla scorsa domenica compie una storica visita a Cuba su invito del Presidente Fidel Castro, si è incontrato prima della celebrazione ecumenica con il presidente del Consiglio delle Chiese di Cuba (protestante), Rainerio Arce, e con i leader di una trentina di congregazioni religiose.

Carter apre un vaso di Pandora sul blocco economico a Cuba.
16.5 – Un vaso di Pandora riguardo al blocco economico degli Stati Uniti contro Cuba è tornato ad aprirsi in modo favorevole per l’eliminazione di queste restrizioni, con la visita che realizza a La Habana l'ex-Presidente James Carter. Il discorso pronunciato martedì a La Habana dall’ex- Presidente nordamericano, a margine dei suoi punti di vista polemici con la visione del Governo di Cuba, ha molto inciso questo mercoledì sulle dichiarazioni da Washington, nella loro maggior parte tendenti alla fine dell’assedio economico a Cuba. Per oltre 40 anni, la nostra politica con Cuba non ha dato risultati, ha detto il rappresentante repubblicano Jeff Flake, membro del Comitato di Relazioni Estere della Camera, che capeggia un gruppo di 40 congressisti contrari al blocco. Flake ha affermato che gli Stati Uniti "dovrebbero alleviare il loro embargo (come è solito chiamarlo Washington) a Cuba, facilitare le vendite di prodotti agricoli statunitensi e permettere i viaggi a Cuba dei cittadini del nostro paese".

Carter definisce indimenticabile la visita a una Scuola Speciale cubana.
16.5 – Indimenticabile, ha definito l'ex-Presidente degli Stati Uniti (1977-1981) James Carter la sua visita alla Scuola Speciale cubana Solidarietà con Panama, dove studiano 161 ragazzi discapacitati fisico-motori dai 6 ai 17 anni. Al termine della sua visita per il Centro, l'ex-Presidente nordamericano ha scritto nel libro dei visitatori: "La visita, l’ospitalità, l’eccellente lavoro con gli studenti, la dedizione del personale e l'esecuzione musicale alla quale abbiamo assistito sono stati indimenticabili". Carter e sua moglie, Rosalynn, hanno regalato alla direzione della scuola due esemplari di un libro per bambini scritto dall'ex-Presidente statunitense, con disegni eseguiti da sua figlia.

L’ex-Presidente Carter conclude la storica visita a Cuba
17.5 - Impressionato dai risultati di Cuba nell’educazione e nella salute, e favorevole alla fine del blocco economico mantenuto da Washington, l'ex-Presidente nordamericano James Carter ha concluso questo venerdì la sua storica visita di sei giorni a Cuba. Carter, alla Casa Bianca dal 1977 al 1981, è la personalità statunitense di maggior livello che abbia visitato Cuba nel corso dei suoi 43 anni di Rivoluzione, accettando un invito del Presidente Fidel Castro. Il Presidente cubano, in un discorso di benvenuto pronunciato all'arrivo del politico democratico, gli ha aperto tutte le porte per la conoscenza e per vari contatti di diversa indole sulla realtà di Cuba. "Il nostro paese riceverà lei e la sua delegazione con la più sincera ospitalità di cui è capace. Le faciliterà la comunicazione con il nostro popolo, affinché lei esprima quello che desidera esprimere, sia che siamo o che non siamo d’accordo con una parte o con tutto quello che esprimerà", ha sottolineato. E Fidel Castro ha rispettato alla lettera la propria offerta. Carter non solo ha avuto la possibilità di conoscere di prima mano gli sforzi di Cuba nelle ricerche scientifiche, nei programmi sociali, nella salute e nell’educazione, ma ha anche dialogato liberamente con sostenitori e detrattori del Governo cubano.

Cuba denuncia la negativa dei visti a scienziati per recarsi negli Stati Uniti
17.5 - Cuba ha denunciato la negativa dei visti da parte del Dipartimento di Stato nordamericano a prestigiosi ricercatori cubani che avrebbero partecipato a un evento sulla lotta contro il cancro a Orlando, Florida. Un comunicato del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba, divulgato ieri sera a La Habana, ha espresso che il rifiuto statunitense è "un'aggressione contro la Scienza e contro gli scienziati cubani da parte del Governo degli Stati Uniti". Secondo il testo, la decisione di rifiutare i visti ad Adriana Carr Pérez e a Tania Crombet Ramos, ricercatrici del Centro di Immunologia Molecolare, è stata comunicata mercoledì alla Direzione dell'America del Nord del Ministero degli Esteri di Cuba (MINREX). Queste persone - precisa il documento - sono specialisti nello sviluppo di nuovi trattamenti (vaccini e anticorpi) contro il cancro, che avrebbero dovuto recarsi in Florida per partecipare all'Incontro Annuale della Società Americana di Oncologia Clinica, che si tiene tra il 18 e il 21 del presente mese.

Cuba accusa gli Stati Uniti di promuovere azioni sovversive nell'isola
17.5 - Il Ministro cubano della Giustizia, Roberto Díaz, ha affermato che dietro a un progetto per promuovere un referendum interno c’è il Governo degli Stati Uniti e la sua sezione di interessi a La Habana che promuove azioni sovversive nell'Isola. In una conferenza stampa a La Habana, Díaz ha precisato che dall'approvazione da parte di Washington nel 1996 della Legge Helms-Burton, l'Agenzia di Cooperazione degli Stati Uniti ha consegnato 10 milioni di dollari per finanziare gruppi controrivoluzionari interni e per quest’anno sono stati pianificati altri cinque milioni di dollari. "Pertanto, possiamo pensare che i presentatori del cosiddetto Progetto Varela sono salariati da una potenza straniera", ha sostenuto il Ministro cubano della Giustizia. Questa iniziativa, che promuove la realizzazione di un referendum a Cuba per introdurre cambiamenti politici ed economici nella Costituzione, è considerata dalle autorità cubane un prodotto importato e finanziato, incoraggiato e diretto da interessi stranieri.

Gli Stati Uniti pretendono che Cuba lasci verificare le presunte armi biologiche
17.5 - Benché gli Stati Uniti non permettano l'ispezione nei loro centri di ricerca, hanno detto che Cuba deve aprire i laboratori alla comunità internazionale. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher, ha espresso questo giovedì che Cuba dovrebbe aprire i suoi centri di ricerca biotecnologica alle ispezioni, con una nuova accusa di supposti tentativi di sviluppare armamenti biologici nell'isola. Argomentando che tali controlli risultano molto poco efficaci quando i Governi desiderano sviluppare illegalmente armamenti biologici, la Casa Bianca non permette a nessun organismo internazionale di visionare le proprie installazioni scientifiche, hanno affermato gli stessi esperti.

Cubani-nordamericani a Miami favorevoli all’eliminazione del blocco dei viaggi a Cuba
17.5 - Un sondaggio tra 800 cubani-nordamericani a Miami Dade ha rivelato che circa il 50 % di questa comunità è favorevole al fatto che gli Stati Uniti tolgano la proibizione di recarsi a Cuba. Un 46 % degli intervistati si è pronunciato a favore di questa misura, mentre un 47 % si è dichiarato contro, fatto che costituisce un pareggio tecnico, dato che il margine di errore è del 3 %. L'inchiesta è stata realizzata su richiesta del Gruppo di Studi Cubani, un'associazione di cubani ricchi ed è stata resa nota 72 ore prima del viaggio che il Presidente nordamericano, George W. Bush, ha annunciato a Miami, il prossimo giorno 20.

Fidel Castro soddisfatto per la visita di Carter a Cuba
18.5 - Il Presidente Fidel Castro si è detto soddisfatto dai risultati della visita a Cuba dell'ex-Presidente nordamericano James Carter, dopo avere salutato questo venerdì il suo ospite all'aeroporto di La Habana. Mi rallegro molto che tutto sia andato molto bene, che Carter abbia potuto domandare ed esprimere tutto quello che voleva, ha dichiaro il Capo di Stato in una breve dichiarazione alla stampa, dopo avere accompagnato fino alla scaletta dell'aereo il primo ex-Presidente degli Stati Uniti che ha visitato Cuba dal trionfo rivoluzionario del 1959. Non potevamo concepire un invito con limitazioni, ha enfatizzato il Presidente cubano, dopo avere ricordato il suo precedente annuncio che il politico statunitense avrebbe avuto aperte tutte le porte per riunirsi con chi volesse e avrebbe potuto visitare i posti che desiderasse. Alla domanda se il soggiorno dell'ex inquilino della Casa Bianca (1977-1981) avrebbe poi generato qualche trasformazione a Cuba, Fidel Castro ha risposto che per tutta la sua vita ha creduto nei cambiamenti, ma, ha chiarito, cambiamenti in avanti, non all'indietro. Non si può essere pessimisti, da 43 anni siamo ottimisti e continueremo a esserlo, ha precisato il leader cubano, che ha aggiunto che la Rivoluzione è oggi più forte che mai.

Ritorna al suo paese l'ex-Presidente degli Stati Uniti James Carter
18.5 - L'ex-Presidente degli Stati Uniti James Carter (1977-1981) è ritornato questo venerdì al suo paese dopo avere terminato una visita privata di sei giorni a Cuba, invitato dal Presidente Fidel Castro. Carter, il politico nordamericano di più alto livello che si sia recato a Cuba dopo il trionfo della Rivoluzione nel 1959, è partito alle 12:40 ora locale (16:40 UTC) dall'aeroporto internazionale José Martí, dove è stato salutato dal Presidente cubano Fidel Castro che indossava la sua tradizionale uniforme verde-oliva. Carter e sua moglie Rosalynn, che lo ha accompagnato nel viaggio, hanno fatto foto vicino a Fidel Castro poco prima di salire sul piccolo jet privato che li avrebbe trasportati verso la città di Atlanta, in Georgia. L'ex-Presidente democratico ha tenuto una conferenza stampa nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana davanti a giornalisti nazionali e stranieri, nella quale ha valutato positivamente il suo soggiorno a Cuba.

Carter afferma di essere compiaciuto della visita a Cuba
18.5 - L'ex-Presidente statunitense James Carter ha affermato a La Habana di sentirsi compiaciuto della sua visita di sei giorni a Cuba e ha affermato di avere compiuto con molto successo almeno due dei tre obiettivi che si era posto prima del viaggio. Secondo quanto espresso da Carter in una conferenza stampa a La Habana, con il suo viaggio perseguiva di ottenere una grande comunicazione con il popolo cubano, di conversare ampiamente con il Presidente Fidel Castro, e dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, di potere contribuire in maniera positiva al miglioramento delle relazioni bilaterali. Ho avuto molto successo nei due primi obiettivi, ha chiarito il primo Presidente nordamericano - in carica o meno - arrivato a Cuba dal trionfo della Rivoluzione nel 1959, che poi ha annunciato che al suo ritorno stenderà una relazione alla Casa Bianca sul suo soggiorno. Credo che dopo 43 anni di animosità, un viaggio non possa cambiare le relazioni, ma spero che la mia visita possa contribuire a ciò, ha affermato.

Carter: nessun paese ha diritto a intervenire nei fatti interni di Cuba
18.5 - L'ex-Presidente nordamericano James Carter ha affermato a La Habana che nessun paese di questo emisfero ha diritto a intervenire nei fatti interni di Cuba. Carter ritiene che nonostante le differenze di criteri con il sistema cubano, nessuna nazione possa arrogarsi il diritto di immischiarsi nei problemi di Cuba. L'ex-Presidente statunitense ha elogiato, allo stesso modo, i risultati raggiunti da Cuba nell’educazione, nella salute e nelle abitazioni e ha fatto appello alla normalizzazione delle relazioni tra Washington e La Habana. Carter ha precisato che "spero che la mia visita lasci al popolo cubano il sentimento che ha la maggioranza degli statunitensi, sia i congressisti sia i cittadini, per un cambiamento della politica degli Stati Uniti verso Cuba e un'espressione di amicizia verso questo paese". In un altro momento, l'ex-Presidente ha considerato che uno scambio scientifico bilaterale sarebbe vantaggioso sia per il popolo cubano sia per quello nordamericano, dato i progressi raggiunti da Cuba in vari settori. Nel suo ultimo giorno di una visita privata a La Habana, Carter ha espresso che i medici e i ricercatori del suo paese potranno imparare dagli enormi successi dei cubani sul controllo della Sindrome di Immunodeficienza Acquisita, e sul controllo dell'Epatite B e C. Ha manifestato anche la sua speranza che il suo paese e La Habana possano cooperare in materia di terrorismo.
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Carter spera che la visita produca un cambiamento nella politica degli Stati Uniti verso Cuba
18.5 - L'ex-Presidente degli Stati Uniti James Carter ha espresso la sua speranza che la visita a Cuba produca un cambiamento nella politica di Washington verso La Habana. In una conferenza stampa, Carter ha affermato che "spero che la mia visita lasci al popolo cubano il sentimento che ha la maggioranza degli statunitensi, sia i congressisti sia i cittadini, per un cambiamento della politica degli Stati Uniti verso Cuba e un'espressione di amicizia verso questo paese". Ha ricordato che da prima del suo viaggio a La Habana sono state fatte votazioni sia alla Camera Alta sia in quella dei Rappresentanti degli Stati Uniti, dove veniva indicata l’eliminazione delle limitazioni che esistono alla visite dei cittadini nordamericani a Cuba. Anche i congressisti, ha proseguito Carter, si sono pronunciati per uno scambio nella sfera della salute e perfino per permettere qualche tipo di finanziamento privato riguardo alle vendite a Cuba.

L’ex-Presidente Carter favorevole a uno scambio scientifico con Cuba
18.5 - L'ex-Presidente nordamericano James Carter ha considero che un scambio scientifico tra il suo paese e Cuba sarebbe vantaggioso per le due parti, dato i progressi raggiunti da Cuba in vari settori. Nel suo ultimo giorno di una visita privata a La Habana, Carter ha espresso che gli specialisti statunitensi potrebbero imparare dagli enormi successi dei cubani nel controllo dell'AIDS e in altre aree come la medicina familiare e il controllo dell'epatite B e C, e in altre malattie. Ha precisato che al Centro Carter, che presiede, piacerebbe stabilire qualche tipo di collaborazione con Cuba in alcuni programmi di salute, simili a quelli che mantiene con vari paesi africani. In una conferenza stampa poco prima di partire per il suo paese, Carter ha elogiato anche la capacità del popolo cubano di ascoltare senza censure le opinioni di un ex-Presidente degli Stati Uniti.

Fidel Castro denuncia nuove e perfide azioni degli Stati Uniti
20.5 - Il Presidente di Cuba, Fidel Castro, ha denunciato che le ultime calunnie degli Stati Uniti contro il suo paese sembrano destinate a creare condizioni per nuove e perfide azioni anticubane. L'avvertimento del leader cubano è contenuto in un messaggio di gratitudine al popolo spagnolo per le costanti dimostrazioni di solidarietà con il suo paese di fronte alle pretese nordamericane di distruggere l'opera di giustizia e di dignità costruita a Cuba. Il documento è stato letto a Madrid nella sera di sabato dal Vicepresidente cubano, Carlos Lage, in una manifestazione di appoggio a Cuba che ha riunito diverse migliaia di persone in uno stadio sportivo del municipio di Coslada, nella periferia della capitale spagnola. Fidel Castro ha affermo anche che qualunque siano i propositi aggressivi degli Stati Uniti contro Cuba, i cubani non desisteranno dalla loro lotta per un futuro migliore e si manterranno fermi nei loro principi. Il Presidente ha espresso il suo dispiacere di non potere essere presente alla manifestazione, perché prova sempre emozioni molto intense quando si riunisce con amici "come voi che avete saputo essere solidali e fermi nella vostra amicizia e nel vostro appoggio alla lotta del popolo cubano".

Carlos Lage visita a Saragozza la casa dove ha vissuto Martí
20.5 - Il Vicepresidente cubano, Carlos Lage ha visitato a Saragozza, capitale della comunità autonoma dell'Aragona, la casa dove ha vissuto l'Eroe Nazionale cubano, José Martí, durante la sua gioventù tra il 1870 e il 1874. Lage, che ha capeggiato la delegazione cubana al II Vertice Unione Europea, America Latina e Caraibi, che si è svolta venerdì a Madrid, è stato accompagnato dal Ministro degli Esteri, Felipe Pérez Roque, e dall'Ambasciatrice cubana in Spagna Isabel Allende. Al suo arrivo nella capitale aragonese, la rappresentanza cubana ha avuto un incontro con il Presidente del Governo autonomo, Marcelino Iglesias, che ha rilevato l'importanza della visita per rafforzare i legami tra i due popoli che, ha detto, hanno mantenuto sempre molto affetto e relazioni molto speciali.

Messo in risalto il passo anticubano di Bush dopo la visita di Carter a Cuba
20.5 - A meno di tre giorni dalla fine del viaggio a Cuba dell'ex-Presidente James Carter, il Presidente George W. Bush ha deciso di visitare questo lunedì Miami, dove prevede di annunciare una recrudescenza delle misure contro La Habana. Secondo quanto affermato dalla CNN, i probabili obiettivi di Bush con questo passo sono quelli di aiutare suo fratello Jeb a mantenere il Governo dello stato della Florida nelle elezione del prossimo novembre e di puntare alle elezioni legislative nello stesso mese per assicurare ai repubblicani i voti di una parte della comunità cubana di Miami. La città del sud-est della Florida accoglierà per alcune ore il Presidente con un intenso programma di celebrazioni organizzate nella stessa per festeggiare il centenario della fondazione della Repubblica nell'isola caraibica.

Cubani residenti negli Stati Uniti rendono omaggio a José Martí
20.5 – Circa un centinaio di cubani residenti negli Stati Uniti hanno reso omaggio all'Eroe Nazionale José Martí deponendo due offerte floreali ai piedi della sua statua nel Parco Centrale di La Habana. I cubani appartengono alle organizzazioni Associazione José Martí e Alleanza Martiana, che si battono nel territorio nordamericano per la fine del blocco economico che Washington mantiene contro La Habana da oltre 40 anni. Durante la cerimonia, effettuata questa domenica sotto un’insistente pioggerellina, il direttore del Centro di Studi Martiani di Cuba, Rolando González, ha rilevato che Martí incarna oggi uno dei riferimenti più integri per un mondo possibile per tutti, dove ci sia una maggiore equità e un futuro migliore.

Affermato che gli Stati Uniti sono pronti per migliori relazioni con Cuba
20.5 - Il Congresso e il popolo degli Stati Uniti sono pronti per una migliore relazione con Cuba; il Presidente George W. Bush e alcuni cubani-nordamericani di Miami costituiscono gli unici ostacoli, ha affermato a Guanajuato, in Messico, il rappresentante repubblicana Bob Filner. In dichiarazioni a Prensa Latina, al termine della XLI Riunione Interparlamentare Messico-Stati Uniti, il congressista ha considerato inevitabile un avvicinamento al paese caraibico, osteggiato per oltre quattro decenni da successive amministrazioni di Washington. "Il Congresso nordamericano e la gente sono pronti per questo. Solo Bush e alcuni cubano-americani di Miami non lo sono, ma è inevitabile questo miglioramento", ha affermato dopo aver manifestato la sua speranza che termini il blocco imposto a Cuba e che gli statunitensi vengano autorizzati a recarsi nell'Isola.

Bush sfida il popolo nordamericano, afferma Alarcon
21.5 – Con il mantenimento del blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba, il Presidente George W. Bush sfida il popolo nordamericano, ha affermato a La Habana il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon. "Bush ha sfidato il popolo nordamericano, quando le inchieste dicono che la maggioranza di questo paese è favorevole alla eliminazione del blocco", ha detto Alarcon in riferimento all'annuncio del Presidente, questo lunedì, di rafforzare la politica anticubana del suo Governo. Alarcon ha commentato che Bush ha avuto un bel coraggio ad andare a Miami e a riunirsi con terroristi che rappresentano i gruppi radicati in Florida alle cui istanze risponde la politica nordamericana contro Cuba. "Bisogna avere un bel coraggio a fare questo in modo pubblico", ha detto riferendosi all'incontro del Presidente con membri di gruppi che, secondo il Governo di La Habana, hanno appoggiato, finanziato ed eseguito dagli Stati Uniti azioni terroristiche contro Cuba.

Senatori degli Stati Uniti affermano che il blocco a Cuba è una politica fallita
21.5 - Tre senatori democratici hanno respinto la decisione del Presidente nordamericano, George W. Bush, di mantenere il blocco contro Cuba e la hanno definita "politica fallita". In una conferenza stampa effettuata questo lunedì Christopher Dodd, Byron Dorgan e Barbara Boxer hanno annunciato per il prossimo mese l'inizio di sedute per tentare di eliminare alcune restrizioni del blocco imposto a Cuba dagli Stati Uniti da oltre quattro decenni. Le sedute annunciate questo lunedì si baseranno sul progetto di legge che Dodd ha presentato nel 2001 al Senato denominato ‘Ponti al popolo cubano’. Il senatore ha annunciato l'avviamento della sua iniziativa lo stesso giorno in cui Bush ha detto che eserciterà il suo potere di veto per eliminare qualunque misura di questa natura presentata dal Congresso.

Bush anticipa che vieterà tentativi di normalizzare i rapporti con Cuba
21.5 - Il Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha anticipato che vieterà qualunque iniziativa nel Congresso del suo paese per migliorare le relazioni con Cuba, in contrapposizione a crescenti richieste di congressisti nordamericani. In un discorso a Miami, davanti a rappresentanti dell'estrema destra dell'emigrazione cubana, Bush ha confermato una dichiarazione fatta nella mattinata alla Casa Bianca, quando aveva espresso che era disposto a mantenere il blocco e le pressioni stabilite dal Governo statunitense oltre 40 anni fa. Ha precisato che continuerà la proibizione ai cittadini statunitensi di recarsi a Cuba e ha ribadito la sua decisione di continuare a destinare il denaro dei contribuenti nordamericani per le cosiddette radio e televisione Martí che diffondono propaganda anticubana dagli Stati Uniti.

Cuba annuncia all’ONU l’offerta di assistenza a Timor Orientale
21.5 - Cuba ha annunciato al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di avere iniziato i contatti necessari con il Governo di Timor Orientale al fine di offrire assistenza in diversi campi. L’Ambasciatore cubano presso le Nazioni Unite, Bruno Rodríguez, ha precisato che la delegazione che assisterà alla cerimonia per la proclamazione dell'indipendenza dell'ex-colonia portoghese in Asia, presenterà alle nuove autorità varie proposte concrete di assistenza e di collaborazione. Cuba aveva espresso in precedenza il suo desiderio di stabilire relazioni diplomatiche con Timor Orientale e di sviluppare con questo paese legami duraturi di amicizia e di cooperazione.

Bush riafferma l’indurimento delle misure contro Cuba
21.5 - Confermando anticipazioni e voci della stampa statunitense, il presidente George W. Bush ha riaffermato il mantenimento delle misure contro Cuba, principalmente il blocco economico che dal 1962 viene mantenuto sull’Isola. Parlando questo lunedì alla Casa Bianca durante una cerimonia di commemorazione per l'anniversario dell'indipendenza di Cuba dalla Spagna, Bush ha delineato quello che il Presidente Fidel Castro ha definito, quando ha saputo le anticipazioni delle sue parole, una nuova offensiva politica di Washington contro la nazione antillana.

Convocato a Cuba il Secondo incontro di Lotta contro l'ALCA
21.5 - Organizzazioni non governative hanno convocato il Secondo Incontro Continentale di Lotta contro l'ALCA che si effettuerà a Cuba dal 20 al 23 novembre 2002, in momenti in cui gli Stati Uniti stanno intensificando la loro strategia di dominazione mondiale. Osvaldo Martínez, presidente del Comitato Organizzatore, ha espresso che i firmatari della Convocazione, Organizzazioni non Governative che formano il Capitolo Cubano dell'Alleanza Sociale Continentale, invitano le organizzazioni sociali affini del continente a promuovere e ad appoggiare la riunione.

Cuba inalterabile amica e alleata del popolo statunitense contro il terrorismo
23.5 - Cuba ha affermato che senza abbandonare o tradire la propria causa, continuerà a essere inalterabile amica e alleata del popolo degli Stati Uniti e di qualunque altro paese del mondo nella lotta contro il terrorismo. Un editoriale pubblicato questo mercoledì dal quotidiano Granma critica i discorsi pronunciati dal Presidente statunitense, George W. Bush, lo scorso 20 maggio da Washington e da Miami. Il quotidiano definisce un "virulento brulotto" le parole del Presidente. "La calunnia sulle armi biologiche era così grossolanamente falsa e poco consistente che alcuni alti funzionari del Governo hanno avuto la sensatezza di prendere le distanze discretamente dalla stupida falsità. E’ tutta una pericolosa guerra-lampo politica stile nazista sfrenata contro Cuba, e quegli individui molto tonti credono di sorprenderci o di sbalordirci", enfatizza il testo. L'inserimento di Cuba nella lista dei paesi terroristi - afferma Granma - ha il proposito di indurre paura e antipatia nei cittadini nordamericani verso il nostro paese. Si può apprezzare quanto cinica e irresponsabile possa essere il comportamento della mafia ignorante che gode di maggiore influenza nei circoli vicini al Presidente degli Stati Uniti. "Gli argomenti, gli inganni, i trucchi, la demagogia, le menzogne e le calunnie del signor Bush saranno demoliti uno a uno", sottolinea la dichiarazione ufficiale.

Esperti cubani considerano che gli Stati Uniti soffrano di amnesia politica
23.5 - Il Governo degli Stati Uniti soffre di una totale amnesia politica ignorando le azioni terroristiche che per oltre 40 anni ha fomentato contro Cuba, hanno affermato a La Habana esperti cubani. Questo mercoledì giornalisti ed esperti cubani, riuniti in una Tavola Rotonda Informativa, hanno respinto il recente inserimento di Cuba in una lista elaborata dal Governo nordamericano che la accomuna a nazioni che presuntamente patrocinano il terrorismo a livello mondiale. Nell’elenco di paesi che secondo gli Stati Uniti incoraggiano il terrorismo figurano inoltre Iran, Iraq, Libia, Corea del Nord, Sudan e Siria. Con la domanda "Chi sono i veri terroristi?", l'abituale programma ha discusso sull'azione criminale delle diverse amministrazioni statunitensi contro Cuba dal trionfo rivoluzionario del gennaio 1959.

Sollecitata negli Stati Uniti la diffusione dell’informazione sul caso dei cinque cubani
24.5 - Un comunicato emesso questo giovedì dal Comitato Nazionale "Libertà per i cinque prigionieri cubani negli Stati Uniti" invita tutti i nordamericani a raccogliere firme per richiedere al Presidente George W. Bush la loro scarcerazione. Il testo divulgato a Washington chiede l'appoggio degli statunitensi per divulgare la verità sul caso di questi giovani detenuti per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Gerardo Hernández, René González, Fernando González, Ramón Labañino e Antonio Guerrero stanno scontando nelle carceri nordamericane condanne che vanno da 15 anni di privazione della libertà fino all’ergastolo. "Finora il caso è praticamente sconosciuto negli Stati Uniti, per la mancanza di informazione da parte dei mezzi di comunicazione nordamericani e per il desiderio del Governo degli Stati Uniti di mantenere quasi in gran segreto il caso negando loro lo status di prigionieri politici", denuncia la dichiarazione.

Giornaliste diffonderanno la verità sui cubani detenuti negli Stati Uniti
24.5 - Il V Incontro Ibero-Americano Donna e Comunicazione ha sottoscritto a La Habana l’impegno di diffondere la verità sul caso dei cinque cubani condannati negli Stati Uniti per avere difeso il loro paese dal terrorismo. Nell'ultima sessione di questo evento, iniziato lo scorso martedì, le circa 200 giornaliste di 15 nazioni hanno ascoltato con somma attenzione la moglie di Ramón Labañino, prigioniero in Texas, dopo essere stato processato a Miami insieme a Antonio Guerrero, Gerardo Fernández, René González e Fernando González. Elizabeth Palmero, moglie di Labañino, ha spiegato, a nome delle famiglie dei detenuti, le circostanze in cui sono stati arrestati sul suolo nordamericano.

Interpellanza al Ministro degli Esteri uruguayano sul tema di Cuba
24.5 - Il Presidente della Commissione di Affari Internazionali del Senato uruguayano, Reinaldo Gargano, ha interpellato il Ministro degli Esteri, Didier Operti, sui motivi della rottura delle relazioni diplomatiche con Cuba. Gargano ha considerato che il Ministero delle Relazioni Estere dell’Uruguay ha avuto serie contraddizioni riguardo a quanto riferito sul comportamento nella Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, a Ginevra, Svizzera. In tal senso, il senatore ha detto che il Ministro degli Esteri uruguayano aveva partecipato alla commissione parlamentare di fronte alla quale aveva assicurato che non esisteva alcun documento contro La Habana, prima che Montevideo ne presentasse uno a Ginevra.

Debutta l'euro a Cuba
24.5 - L'euro ha cominciato a circolare anticipatamente negli hotel ‘Internacional’ e ‘Kawama’ di Varadero, come anticipo di un processo che comincerà il 1° giugno in tutte le installazioni di questo centro balneare. L'accettazione da parte di questi due centri della catena alberghiera ‘Gran Caribe’ del pagamento in euro per l’alloggio e per gli altri servizi gastronomici, ricreativi e commerciali, è stato preceduto dall’autonoleggio ‘Transtur’ che ha cominciato ad accettare questa moneta dal 1° maggio.

Ministro cubano avverte sulla crisi delle relazioni di cooperazione
25.5 - Il Ministro di Governo di Cuba Ricardo Cabrisas ha affermato che nel decennio attuale si registra una vera crisi nelle relazioni di cooperazione internazionale per lo sviluppo. Intervenendo alla chiusura della Conferenza Internazionale "L'ONU, la Società Civile e l'Imprenditoria", a La Habana, Cabrisas ha precisato che dalla fine degli anni ‘80 si sono sviluppati cambiamenti importanti nella concezione della collaborazione internazionale per lo sviluppo, nella misura in cui la politica neoliberista ha preso piede. Dall'ottica neoliberista si considera che detto aiuto deve essere orientato a facilitare i compiti dell'aggiustamento strutturale raccomandato da organismi internazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, ha indicato. Ha considerato che il raggiungimento del condono del debito estero è un obiettivo di lotta e se fosse raggiunto diventerebbe un'importante fonte di risorse per lo sviluppo.

Un alto ufficiale degli Stati Uniti crede poco probabile che Cuba abbia armi biologiche
25.5 - Il generale Gary Speer, del Comando Meridionale nordamericano, ha considerato poco probabile che Cuba produca armi biologiche, come aveva affermato lo scorso 6 maggio il sottosegretario di Stato per gli Armamenti e la Sicurezza Internazionale, John Bolton. "Non sono sicuro del fatto che rappresenti un caso", ha dichiarato Speer questo venerdì alla CNN. "I cubani hanno un programma molto attivo di ricerca e di sviluppo. Sono orgogliosi dei loro progressi in biomedicina e sembra che (il programma) sia diretto a questo fine", ha aggiunto l'alto ufficiale. Il primo lunedì di maggio Bolton aveva dato per certo che a Cuba si portasse avanti un progetto di ricerche destinato alla produzione di armi biologiche e che, allo stesso modo, Cuba stesse apportando tecnologia a doppio uso a nazioni terze considerate pericolose da Washington.

Denunciata la doppiezza della Casa Bianca nel punire il terrorismo
25.5 - Il comitato nazionale "Libertà per i cinque cubani prigionieri negli Stati Uniti" ha denunciato la doppiezza in materia di terrorismo della Casa Bianca, che ha condannato "quegli uomini il cui lavoro era proprio quello di fermare i terroristi di Miami". In un comunicato emesso questo venerdì a San Francisco, una delle varie sedi del gruppo, l'organizzazione ha sollecitato la cittadinanza a inviare articoli ai periodici sulla posizione di Cuba rispetto al terrorismo, esposta dal Presidente Fidel Castro lo stesso 11 settembre, quando aveva denunciato gli attentati a New York e a Washington. "Un esempio perfetto è quello di Cuba che sta lottando contro il terrorismo, e l'ipocrisia dell'Amministrazione Bush che sta incarcerando" quelli che tentavano di penetrare nelle reti terroristiche nella Florida per evitare attacchi contro gli Stati Uniti e contro Cuba "che hanno causato la morte di centinaia di cubani e di altre persone", ha consigliato l'associazione.

Ribadito il carattere neocoloniale della Repubblica instaurata nel 1902
28.5 – L’affermazione che il 20 maggio 1902 Cuba ha smesso di essere una colonia della Spagna per trasformarsi in una neocolonia degli Stati Uniti è stata riaffermata a La Habana da storiografi e giornalisti cubani. "Il 20 maggio nacque uno stato nazionale cubano, ma con una sovranità limitata che dava agli Stati Uniti il diritto a intervenire a Cuba e a instaurare basi navali", ha affermato la professoressa Francisca López in un abituale programma rivolto ad analizzare gli avvenimenti cubani e internazionale. L'affermazione dell’esperta è stata condivisa dal resto dei partecipanti alla Tavola Rotonda, che hanno ribattuto al discorso pronunciato lo scorso lunedì dal Presidente nordamericano, George W. Bush, davanti a rappresentanti dei settori anticubani radicati a Miami. "Anche se è un piccolo dettaglio, Cuba non è nel 1902, bensì nel 2002 e con una Rivoluzione", hanno chiarito.

La stampa cubana si scaglia contro il traffico illegale di persone
29.5 - La stampa cubana si è scagliata contro il traffico di persone verso gli Stati Uniti, insistendo nuovamente sul fatto che la Legge di Aggiustamento Cubano (1966) mette in pericolo la vita delle persone, compresa quella dei bambini. Un articolo pubblicato questo martedì dal quotidiano Granma sotto il titolo ‘Storie di balseros per meditare’ afferma che questa legge nordamericana minaccia l'integrità fisica di quelli che cercano di arrivare con qualunque mezzo alla "terra promessa". Secondo il quotidiano, quest’anno 186 emigranti da Cuba sono stati rimpatriati dal Servizio di Guardacoste statunitense o dalla Base Navale di Guantánamo, nell'oriente del paese, che avevano rischiato la loro vita per "dilettarsi con le vetrine dei negozi di Miami". Definita un'esca pericolosa, la Legge di Aggiustamento Cubano raggiunge i suoi scopi perché ogni giorno "la sottile propaganda nordamericana martella la mente di milioni di esseri umani mediante molteplici forme attraverso i mezzi di comunicazione di questo mondo globalizzato".

Messa in evidenza la priorità cubana nella politica aggressiva degli Stati Uniti
29.5 – Nella sua attuale escalation ingerentista verso l’America Latina Cuba non è rimasta fuori dalle priorità e dalle provocazioni del Governo di George W. Bush per distruggere il suo progetto rivoluzionario, sottolinea la stampa cubana. Il quotidiano ‘Juventud Rebelde’ pubblica questo martedì frammenti estratti di un articolo del sito www.rebelion.org in cui si afferma che Cuba non è considerata come nazione sovrana dai settori di potere degli Stati Uniti, che spolverano la vecchia tesi annessionista della ‘frutta matura’ per intervenire negli affari interni del paese. Nonostante 43 anni di un nuovo modello sociale nella nazione antillana e la decisione irreversibile del suo popolo di continuare al potere – segnala - Washington riattualizza vecchi piani terroristici di taglio militare e biologico e rende più duro l’assedio economico come ai livelli del decennio degli anni ‘60.

I cubani non vogliono la democrazia imposta nel 1902, affermano gli esperti
29.5 – Questo martedì a La Habana, esperti cubani si sono trovati d’accordo sul concetto che a Cuba non si aspira alla democrazia imposta nella Repubblica del 1902 sotto la tutela nordamericana, che preconizzava un sistema elettorale tanto ristretto e fraudolento come la sovranità nazionale di allora. In una trasmissione dal vivo alla radio e alla televisione, storiografi, giornalisti ed esperti hanno discusso sul concetto di democrazia abbozzato poco più di una settimana fa a Miami dal Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. I partecipanti alla consueta Tavola Rotonda si sono rifatti alla storia nazionale del principio del secolo scorso, quando il diritto al voto spettava a un gruppo di persone, secondo requisiti predefiniti, e addirittura la donna era discriminata nell’esercizio del voto. Miguel Alvárez, consulente del presidente del Parlamento cubano, ha detto che il Governo nordamericano si autoconferisce il titolo di portatore di regole che pretende di applicare al mondo, quando nel suo paese lungo tutto il corso della storia sono stati violati i più elementari diritti dei cittadini per esercitare il voto..

Considerata offensiva per Cuba l’iniziativa del Presidente degli Stati Uniti
30.5 – A La Habana esperti cubani si sono trovati d’accordo sul fatto che la cosiddetta ‘Iniziativa per una nuova Cuba’ annunciata dal Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, costituisce un inventario di offese per tutti i cubani. Secondo i partecipanti all'abituale programma radiotelevisivo Tavola Rotonda, le riforme economiche, politiche e sociali pretese dal Presidente statunitense il 20 maggio scorso a Miami, hanno un marcato taglio neoliberista e pretendono solamente di distruggere le conquiste raggiunte dalla Rivoluzione negli ultimi 43 anni. Secondo l'economista cubano Osvaldo Martínez, nel suo aspetto economico, l'iniziativa è un impasto di contraddizioni, mischiato a una forte retorica controrivoluzionaria. Fa notare che Bush è così immerso nei problemi economici di Cuba, quando l'economia nordamericana attraversa in questi momenti una fase di crisi, ha una disoccupazione del 6 % e grandi aziende si dichiarano in fallimento, ha affermato.

Messo in evidenza che la sentenza a un cubano non ha precedenti giudiziali negli Stati Uniti
30.5 - La condanna contro Gerardo Hernández, uno dei cinque cubani accusati negli Stati Uniti di avere attentato alla sicurezza nazionale statunitense, non ha precedenti nella storia giudiziale nordamericana. Secondo un articolo pubblicato questo mercoledì dal quotidiano Granma, la sentenza all’ergastolo contro Hernández è unica nella storia giuridica degli Stati Uniti perché si personalizza un'azione che è solo è un Atto di Stato, in riferimento all'accusa di cospirazione per commettere un omicidio. Per l'articolista, questa accusa deriva dalla decisione sovrana presa dal Governo cubano di ordinare l’abbattimento di due aerei da turismo dell'organizzazione terroristica ‘Fratelli al Riscatto’ il 24 febbraio 1996, fatto che causo la morte di quattro piloti. Esistono prove che questi aerei, sostiene, sono stati abbattuti dalla Forza Aerea cubana in acque territoriali di Cuba, dopo ripetuti avvertimenti diplomatici e non diplomatici a Washington e dopo vari avvertimenti della Federazione di Aeronautica Americana a José Basulto, leader di questa organizzazione