marzo 2002

Rivelate le condizioni umilianti dei cubani in carcere negli Stati Uniti
1.3 - Cattive condizioni di vita, mancanza di igiene e comunicazione ristrette con i loro familiari è la situazione che affrontano i cinque cubani rinchiusi in distinti penitenziari degli Stati Uniti, è stato reso noto da esperti cubani. Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González sono stati condannati recentemente per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale statunitense. I primi tre sono stati condannati all’ergastolo e gli altri due rispettivamente a 19 e 15 anni di privazione della libertà. La Habana considera che queste persone si dedicavano unicamente a raccogliere informazione su azioni terroristiche che l'estrema destra cubano-americana, con il beneplacito di Washington, preparava contro Cuba. Gli esperti hanno denunciato, durante la Tavola Rotonda Informativa, la mancanza di obiettività del processo giudiziario al quale sono stati sottoposti questi cinque giovani, definito a Cuba "politico e manipolato".

Il Governo cubano denuncia una provocazione nell’Ambasciata del Messico
1.3 - Il Governo cubano ha denuncio che l'incidente successo ieri sera nella sede dell'Ambasciata del Messico a La Habana ha un carattere di provocazione promossa dalla controrivoluzione radicata a Miami. Un comunicato ufficiale fornisce particolari sugli avvenimenti nella missione diplomatica, dove sono entrati in modo violento cittadini di dubbia reputazione, sobillati dalle manipolazioni della "impropriamente chiamata Radio Martí". Si tratta apertamente di una grossolana provocazione organizzata da una Radio Ufficiale del Governo degli Stati Uniti, conclude il comunicato.

Il Ministro degli Esteri del Messico definisce una provocazione l’incidente a Cuba
1.3 - Il Ministro degli Esteri del Messico, Jorge Castañeda, ha definito una provocazione di elementi radicati a Miami l’ingresso di alcuni cubani nell'Ambasciata messicana a La Habana Sappiamo senza dubbio che questo è quanto accaduto, che ci sono elementi estremisti a Miami che non hanno visto di buon occhio la visita del Presidente (Vicente) Fox a Cuba, il suo incontro con il Comandante (Fidel) Castro, il miglioramento delle relazioni, quello che io definisco la normalizzazione, ha dichiarato al notiziario Monitor, di Radio Rete. Castañeda ha precisato che "questi elementi radicali vorrebbero utilizzare travisandole queste mie dichiarazioni" in riferimento al fatto che il Messico è aperto a qualsiasi cittadino latinoamericano che desideri recarsi e che rispetti le formalità necessarie.

Altri 60 argentini pronti per studiare medicina a Cuba
1.3 - Sessanta giovani argentini di differenti parti del paese riceverono ufficialmente borse di studio per studiare gratuitamente nella Scuola Latinoamericana di Medicina a Cuba. Il gruppo si unirà ad altri 200 compatrioti argentini che già frequentano questo centro docente creato dal Governo cubano nel 1998 come parte del Programma Integrale di Salute stabilito per collaborare in questo campo con America Latina, Caraibi, Asia e Africa. In una cerimonia per ufficializzare la concessione delle borse di studio, Gino Scatolini, dirigente del raggruppamento di genitori e familiari degli studenti argentini borsisti a Cuba, ha ringraziato "il popolo e la Rivoluzione cubana per l'alto livello di solidarietà che sempre hanno praticato e ora, inoltre, a beneficio della medicina latinoamericana.

Grande solidarietà con Cuba, in una cerimonia di borsisti in Ecuador
1.3 – In Eucador, la consegna dei documenti ad altri 60 borsisti che si recheranno a Cuba per studiare nella Scuola Latinoamericana di Medicina si è trasformata in una cerimonia di grande solidarietà verso Cuba. I giovani, e i loro genitori, si sono dati appuntamento all'Ambasciata di Cuba in Ecuador per ricevere i passaporti prima di recarsi a La Habana, per frequentare il loro piano di studi. Questi borsisti costituiscono il terzo gruppo e si uniranno ai quasi 200 ecuadoriani e ai più di 5.000 borsisti dell'America Latina e di altre latitudini che stanno studiando come medici in questo istituto della capitale cubana.

Denunciata a Cuba la discriminazione dei latini negli Stati Uniti
2.3 - La discriminazione razziale e la mancanza di accesso alla salute, all’educazione e alla previdenza sociale in cui vivono le minoranze latinoamericane negli Stati Uniti è stata denunciata a La Habana da esperti cubani. Jorge Hernández, direttore del Centro di Studi sugli Stati Uniti dell'Università di La Habana, ha realizzato una ricerca storica sullo sviluppo multinazionale degli Stati Uniti, "che si sono formati e sviluppati" grazie all'immigrazione e all'espulsione e alla distruzione delle comunità indigene autoctone. Hernández ha ricordato, durante la Tavola Rotonda Informativa, che parte degli Stati Uniti è costituita da territori rubati al Messico nel secolo XIX.

La polizia cubana sgombra l’Ambasciata su richiesta del Governo del Messico
2.3 - La polizia cubana ha sgombrato all'alba di giovedì, "senza incidenti e su richiesta del Governo del Messico", i 21 individui che da mercoledì notte occupavano l'Ambasciata messicana a La Habana, ha informato una nota ufficiale. Il documento divulgato questo venerdì, dice: "Liberata l'Ambasciata del Messico dai delinquenti che l'occupavano. Durante tutto giovedì il sottosegretario delle Relazioni Estere inviato a La Habana dal Presidente Fox e altri funzionari dell'Ambasciata del Messico, hanno esortato ripetutamente gli occupanti che rimanevano nella sede ad abbandonare i locali poiché non avevano alcuna vera ragione, né alcun diritto, di rimanere lì. Di fronte al rifiuto degli stessi di rispettare l'autorità e la sovranità del Messico, il Governo messicano ha richiesto attraverso l’Ambasciatore che le autorità cubane procedessero a far liberare la sede della loro ambasciata dagli individui che l'occupavano.

Ribadita la definizione di delinquenti agli occupanti dell’Ambasciata del Messico
2.3 - Cuba ha ribadito che le 21 persone, che sono state sloggiate all’alba dall'Ambasciata del Messico a La Habana su richiesta del Governo messicano, erano "delinquenti, elementi asociali e disadattati". "Le indagini realizzate sull’identità e sui precedenti di questo gruppo dimostrano quello che ieri è stato affermato nella nota ufficiale di Cuba: che le persone utilizzate per la rozza e cinica provocazione erano delinquenti, elementi asociali e disadattati", afferma una nota ufficiale. Per rimarcare l'accusa e sotto il titolo di "Il modello degli individui utilizzati dalla mafia terroristica di Miami e dal Governo degli Stati Uniti", questo venerdì sono state pubblicate le fedine penali di 13 dei 21 individui che nella notte di mercoledì scorso erano entrati con la forza nella missione diplomatica messicana.

Il Messico esclude che gli intrusi nell’Ambasciata fossero perseguitati a Cuba
2.3 – Il Ministero degli Esteri del Messico ha escluso che i 21 intrusi sloggiati questa mattina dalla sua Ambasciata a Cuba fossero perseguitati per motivi politici. Va segnalato che nessuno degli intrusi ha richiesto di essere protetto sotto la figura di asilo politico o di asilo diplomatico, né ha fornito elementi che permettessero di stabilire che si trovasse soggetto a qualsiasi tipo di persecuzione per motivi politici o che la sua vita fosse in pericolo per tali motivi, indica un comunicato ufficiale. Il testo diffuso dalla Segreteria delle Relazioni Estere aggiunge che, tenendo in considerazione che gli occupanti sono stati indotti e manipolati, il Governo del Messico ha richiesto alle autorità cubane di prendere in considerazione ragioni umanitarie nel trattamento dei loro casi.

Salutata la partenza di borsisti dominicani che studieranno medicina a Cuba
2.3 - Il Governo dominicano ha salutato ufficialmente a Santo Domingo 50 giovani che la prossima domenica partiranno per Cuba per studiare medicina con borse di studio concesse da Cuba. In una cerimonia, il segretario tecnico della Presidenza, Rafael Calderón, ha detto che, a nome del Presidente Hipólito Mejía, "desideriamo in modo chiaro, fortemente, e solidale ringraziare con gratitudine il popolo, il Governo e le autorità cubane, in particolar modo il Comandante in Capo Fidel Castro".

Il Messico ringrazia per la condotta del Governo cubano nell’incidente dell’Ambasciata
4.3 - L'Ambasciatore del Messico a Cuba, Ricardo Pascoe, ha ringraziato per la condotta retta delle autorità di La Habana nella soluzione senza violenza dell'incidente nella loro missione. In una conferenza stampa, Pascoe ha detto che Cuba ha risolto in modo positivo lo sloggiamento di 21 cubani che erano entrati con la forza nella notte di mercoledì nei locali della sede diplomatica messicana. "Il Governo del Messico ringrazia pubblicamente e ufficialmente per la condotta retta da parte del Governo di Cuba in questo caso", ha segnalato, quando all'alba di questo venerdì forze specializzate di polizia, disarmate, hanno fatto liberare l’Ambasciata su richiesta del Messico.

Messo in rilievo l’azione monolitica di Messico e Cuba nell’incidente alla missione
4.3 – Il comportamento monolitico dei Governi di Messico e di Cuba ha impedito a La Habana che una provocazione nella missione messicana prendesse sfumature politiche, come pretendevano i gruppi estremisti a Miami, segnala una nota ufficiale. Il documento aggiunge che la "mafia di Miami" è rimasta delusa perché avrebbe desiderato che l’entrata con la forza di 21 persone nella missione messicana a La Habana creasse una crisi nelle centenarie relazioni tra le due nazioni. Sotto il titolo "Un sonoro schiaffo", il testo alla fine esprime che neppure quelli che hanno programmato il pastocchio da Miami hanno tenuto in conto la profonda e tradizionale amicizia che unisce i popoli di Cuba e del Messico, né le centenarie relazioni diplomatiche dei nostri due Stati, che non cambiano.

Cuba conquista otto vittorie nel torneo di pugilato ‘Usti nad Labem’
4.3 - Cuba ha conquistato a Praga otto vittorie nelle finali del XXXIII Gran Premio di ‘Usti nad Labem’ di pugilato, la seconda tappa del giro europeo dei pugili cubani. Osvaldo Liranza (51 chili), Guillermo Rigondeaux (54), Rencise Pérez (57), Estenio Gutierrez (63,5), Yudel Johnson (67), Damián Austin (71), Yohanson Martinez (81) ed Odlanier Solis (91) sono stati i vincitori nelle loro rispettive categorie, dei 10 atleti che Cuba ha portato in finale. La maggiore sorpresa del giorno è stata la sconfitta di Mario Kindelan, detentore dei titoli olimpico e mondiale nei 60 chilogrammi.

Denunciate pressioni degli Stati Uniti all’ONU per condannare Cuba
5.3 - Cuba ha denunciato questo lunedì le manovre e le pressioni esercitate dal Governo degli Stati Uniti nel seno delle Nazioni Unite per ottenere una condanna dell'Isola alla Commissione dei Diritti Umani (CDH). In un comunicato pubblicato sulla stampa cubana, la Missione Permanente di Cuba presso l'ONU racconta della colazione offerta dall'Ambasciatore nordamericano presso questo organismo internazionale a un gruppo di colleghi latinoamericani lo scorso 15 febbraio per chiedere loro "caldamente" il voto di condanna contro La Habana. "Hanno offerto bastoni e carote, come è loro abitudine. Hanno detto (minacce o allettamento?) che il Presidente (George W.) Bush tratterà personalmente il tema al Vertice Centroamericano e Andino in marzo, in occasione della sua visita a paesi della regione", afferma il testo.

Denunciato che la guerra radiofonica dagli Stati Uniti non è una novità
5.3 - Le provocazioni radiofoniche contro Cuba dal territorio statunitense, alle quali è stato attribuito il recente incidente nell'Ambasciata del Messico a La Habana, non sono niente di nuovo, hanno affermato questo lunedì esperti cubani. Il proposito di disinformare e di destabilizzare la nazione cubana mediante la sovversione per questa via è cominciato con il terrorismo di Stato praticato contro Cuba dai Governi nordamericani dell'amministrazione di Dwigh Eisenhower (1953-1961), hanno assicurato le fonti. Nella Tavola Rotonda, trasmessa quotidianamente dalla radio e dalla televisione cubane, i partecipanti hanno affrontato in modo dettagliato e cronologico l’entrata illegale di un gruppo di 21 persone nella sede diplomatica del Messico a La Habana, liberata la scorsa settimana da forze di polizia su richiesta del Governo di Vicente Fox.

Altri 52 cileni si recano a Cuba a studiare medicina
5.3 – Un nuovo gruppo di 52 giovani cileni si è recato a Cuba per studiare gratuitamente alla Scuola Latinoamericana di Scienze Mediche. Questo contingente si unirà a un altro di circa 250 cileni che studiano nell’impianto, a 25 chilometri a nordovest di La Habana. Dopo una cerimonia di saluto ai borsisti a Santiago del Cile, Pedro Zambrano, consigliere politico dell'Ambasciata cubana a Santiago, ha dichiarato a Prensa Latina che "propiziare lo studio nella Scuola costituisce un esempio tangibile e irrefutabile di solidarietà con i popoli del mondo".

Il Presidente messicano definisce magnifiche le relazioni con Cuba
6.3 - Il Presidente messicano, Vicente Fox, ha affermato che i vincoli tra il suo paese e Cuba si trovano a un magnifico livello e le due parti lavorano per rafforzarli "con lo stesso entusiasmo di prima". Le relazioni sono "uguali a prima (dell'occupazione dell'Ambasciata a Cuba da parte di una ventina di delinquenti) o forse ancora migliori perché abbiamo avuto l'opportunità di parlare con lo stesso Presidente (Fidel) Castro, in modo diretto, ha affermato Fox in dichiarazioni a Prensa Latina. Ha definito inopportuna l'entrata nella missione ufficiale messicana "di questo gruppo di cubani, senza che venisse avanzata qualsiasi richiesta di asilo politico o denunzia di persecuzione politica, ma semplicemente per irrompere dentro l'Ambasciata".

Cuba non permetterà l’uso della forza contro le Ambasciate per emigrare
6.3 - Il Presidente cubano Fidel Castro ha affermato che per nessun motivo si permetterà che persone senza scrupoli entrino con la forza in un'Ambasciata di un altro paese a Cuba per abbandonare il paese. In un’apparizione televisiva di circa due ore, il leader massimo cubano ha affermato che verrà impedito l'uso della forza contro le sedi diplomatiche, come una facoltà e un dovere del Governo, e che verrà garantita la protezione di queste rappresentanze come in nessun altro paese. "Chi entra in un'Ambasciata (con la forza) non uscirà da Cuba", ha rimarcato lo statista, e ha aggiunto che i cittadini implicati nei recenti eventi nella missione messicana a La Habana saranno processati dalla giustizia per i delitti comuni commessi.

Continuano le denunce a Cuba contro le pressioni statunitense nella CDH
6.3 - Per il secondo giorno consecutivo, la stampa cubana si è scagliata contro il Governo degli Stati Uniti, che accusa di utilizzare "brutali ricatti e pubbliche pressioni" per ottenere una condanna di Cuba nella Commissione dei Diritti Umani (CDH). "Cosa perseguono cercando di vendere l'idea che tali diritti (umani) sono violati a Cuba? Tra le altre cose, colpire il suo prestigio davanti all'opinione pubblica internazionale e giustificare il blocco imposto a Cuba per 42 anni", afferma il quotidiano ufficiale Granma. In suo articolo, il giornalista Nicanor León Cotayo considera come un enorme cinismo le manovre dirette a presentare la Casa Bianca come un'appassionata patrocinatrice delle libertà civili, quando, aggiunge, negli Stati Uniti vengono commesse atrocità su questo terreno.

Creato in Italia un Comitato per la Liberazione dei cinque cubani negli Stati Uniti
6.3 - Nel nord dell'Italia e per iniziativa del Coordinamento Lombardo dell'Associazione di Amicizia Italia-Cuba, è stato costituito il primo ‘Comitato per la Liberazione dei cinque patrioti cubani’, imprigionati negli Stati Uniti. Al Comitato, la cui sede si trova a Milano, sono arrivate già numerose adesioni e altre si stanno cercando in partiti, sindacati, associazioni, istituzioni e personalità attraverso un lettera-appello. "Da tre anni, i patrioti cubani Antonio Guerriero, Fernando González, Ramón Labañino, René González e Gerardo Hernández sono detenuti negli Stati Uniti al fine di carpire una confessione e recentemente hanno ricevuto condanne durissime, compreso l'ergastolo per tre di loro", dichiara il testo.

Appello di Cuba all’ONU per azioni urgenti contro l’esclusione della donna
7.3 – Cuba ha fatto un appello per azioni urgenti per mettere fine alle conseguenze della povertà, dell’esclusione sociale e della discriminazione delle donne nel mondo, in una commissione speciale dell’ONU che sessiona a New York. Magalys Arocha Domínguez, della Federazione delle Donne Cubane, ha considerato imprescindibile il fatto di applicare politiche che beneficino la maggior parte della popolazione e in particolar modo le donne, che soffrono i colpi delle politiche neoliberiste, che accentuano le disuguaglianze e aumentano la povertà. La Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione giuridica e sociale della donna ha iniziato, lunedì, due settimane di esame e di dibattito sul programma di azione sorto dalla Conferenza Internazionale di Pechino (1995) per il miglioramento di questo settore della popolazione.

La donna cubana sta sul podio nella sua società
8.3 – Dirigenti femminili si sono trovate d’accordo a La Habana sul fatto che la donna cubana occupa un posto di vertice nella società con l'applicazione dal 1959 di un programma nazionale a suo beneficio, e attualmente lo Stato sperimenta nuove forme per migliorare il suo status tradizionale. Durante un’apparizione televisiva alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, le partecipanti hanno affermato che nonostante il blocco degli Stati Uniti contro Cuba, il progetto sociale vigente ha aperto loro la strada della giustizia e dell'uguaglianza, e ora vengono esplorate nuove vie verso un miglioramento e verso il pieno impiego. A Cuba il piano nazionale di azione per rispettare la strategia indicata dalla Conferenza della Donna a Pechino, nel 1995, è un strumento vivo e si esprime nel senso e nella volontà dello Stato contenuti in una risoluzione, secondo la quale questa strategia "deve costituire una pietra miliare della politica verso la donna", ha segnalato Yolanda Ferrer, segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane.

Fidel Castro denuncia l’inserimento di Cuba nella lista dei paesi terroristi
9.3 - Il Presidente Fidel Castro ha affermato che Cuba non la si può intimorire, come vorrebbero fare gli Stati Uniti "al colmo della prepotenza e dell’arroganza", inserendola in una lista degli oltre 80 paesi che essi accusano di terrorismo. Lo statista ha definito cinismo il fatto che Cuba venga correlata al terrorismo, quando migliaia di cubani sono morti vittime del terrorismo proveniente dagli Stati Uniti e, tuttavia, non un solo cittadino nordamericano è stato colpito con un "graffio" da un’azione simile proveniente da Cuba. Enumerando quelli che considera "requisiti indispensabili per mantenere un clima di pace nel mondo", ha affermato che il Governo degli Stati Uniti non avranno mai una morale per combattere l'odioso flagello del terrorismo finché continuano a usare tale pratica contro Cuba e non smettono di appoggiare massicci massacri, come quelli compiuti da Israele contro il popolo palestinese. Oltre a rinunciare alla loro politica di dominio mondiale, gli Stati Uniti dovrebbero chiedere perdono a Cuba – ha detto Fidel Castro - per gli atti terroristici commessi contro il suo paese che sono costati la vita a decine di migliaia di persone durante la storia della Rivoluzione.

Cuba denuncia nuove pressioni degli Stati Uniti per la CDH
9.3 - Cuba ha denunciato "nuove e brutali" pressioni e manovre degli Stati Uniti in varie capitali latinoamericane per imporre un progetto di risoluzione contro l'Isola alla prossima Commissione dei Diritti Umani (CDH), a Ginevra. Una dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere (MINREX), pubblicata a La Habana venerdì, espone che l'enorme usura e discredito internazionale del Governo ceco, autore per incarico del progetto contro Cuba negli ultimi tre anni, ha portato Washington a cercare in America Latina nuovi patrocinatori per la sua azione anticubana. Nonostante le pressioni, il ricatto e il condizionamento politico ed economico, il Dipartimento di Stato ha ottenuto pochi risultati nel suo obiettivo di creare un ‘problema Cuba’ alla 58° sessione della CDH, a Ginevra, aggiunge la dichiarazione pubblicata dal quotidiano Granma, organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba. D’accordo con il MINREX, i Governi di Messico, Cile, Brasile, Venezuela ed Ecuador "non hanno appoggiato né appoggiano l'ingiusta manovra che si cerca di portare avanti ancora una volta a Ginevra", per questo Washington ha concentrato questa volta le sue pressioni su alcuni Governi latinoamericani vulnerabili.

Le donne cubane sono il 66 % della forza tecnica lavorativa del paese
9.3 – Il 66 % della forza tecnica lavorativa a Cuba è composto da donne, ha segnalato venerdì, in coincidenza con il Giorno Internazionale della Donna, il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Alfredo Morales. Il Ministro ha precisato inoltre che dei 4.476.000 lavoratori esistenti in totale nei diversi settori, un 44 % è formato da donne. Morales ha assicurato che questo indice è il più elevato di quelli raggiunti in questi anni a Cuba. Qualcosa di importante relativo all'impiego è il fatto che nello scorso anno dei 195.000 posti di lavoro creati, 77.692 siano stati occupati da donne. Rispetto all'occupazione della donna in posti di alta responsabilità di direzione, ha indicato che attualmente 3 donne sono ministro, 28 viceministro, 73 sono dirigenti e 14 ambasciatrici.

Parte per Cuba un’avanguardia di studenti guatemaltechi in medicina
9.3 - Trenta giovani guatemaltechi sono partiti per Cuba per iniziare nell'isola caraibica gli studi di Scienze Mediche con il fine di diventare medici nelle loro zone di origine, dove oggigiorno lavorano brigate mediche cubane. Il gruppo è un’avanguardia di 70, 35 uomini e 35 donne, che inizieranno il corso nel prossimo settembre, dopo un corso di aggiornamento che permetterà loro di uniformare il livello di conoscenze. Carlos Castro, direttore di Risorse Umane del Ministero della Salute e Assistenza Sociale del Guatemala, accompagnerà nel viaggio questi ragazzi, nella maggior parte provenienti da famiglie di scarse risorse.

Il vincolo studio-lavoro riabilita i portatori di handicap a Cuba
9.3 - La riabilitazione completa di giovani handicappati è possibile con la formazione di una cultura di base, la pratica di sport e il vincolo con centri di produzione e di servizi, ha affermato un esperto in questa materia. Ogni anno circa tremila alunni terminano le Scuole Speciali di Cuba con una garanzia di impiego, ha rivelato il professore Arturo Gayle, nel corso di un Congresso Panamericano di Psichiatria e Psicologia che sessiona a La Habana. Secondo Gayle, che è metodologo della Direzione Nazionale di Educazione Speciale, ottenere che il 93.2 % degli allievi che termina le scuole per ritardati mentali venga inserito nel lavoro è il risultato di un Programma Nazionale appropriato stabilito a Cuba alla fine del decennio degli anni ‘80.

Cinquanta giovani peruviani si recano a Cuba per studiare Scienze Mediche
11.3 – Cinquanta giovani peruviani delle regioni più povere del paese sono partiti per Cuba, per studiare Scienze Mediche in virtù dell'offerta delle autorità cubane di aiutare la formazione di professionisti di tale settore. Nella selezione degli studenti è stata tenuta in conto la provenienza da dipartimenti più poveri (Apurimac, Ayacucho, Huancavelica, Puno), oltre ai risultati accademici, le entrate economiche e i carichi familiari, ha detto Gerardo Ayzona, direttore dell'Istituto Nazionale di Borse di Studio e Credito Educativo. Si tratta del quarto gruppo peruviano che si reca a Cuba per studiare nella Scuola Latinoamericana di Medicina, pertanto ammontano già a 260 i peruviani che si formano come medici a Cuba, secondo il funzionario.

La stampa cubana commenta le argomentazioni degli Stati Uniti sulla crociata antiterrorista
12.3 - Gli argomenti esposti dagli Stati Uniti per scatenare una crociata internazionale contro il terrorismo, in seguito agli attentati dell’11 settembre scorso a New York e a Washington, sono stati discussi a La Habana. In un lungo articolo intitolato ‘A sei mesi dall’11 settembre, dov’è la verità?’, il settimanale Trabajadores ricorre alle opinioni di riconosciuti esperti internazionali per denunciare che i tragici avvenimenti sono serviti unicamente ai propositi guerrafondai di Washington. "Un semestre dopo i criminali attacchi (...), il Governo degli Stati Uniti ha piazzato in Afghanistan un potere subordinato, ha compiuto lì un massacro che non finisce ancora, ed è riuscito a imporre una dottrina di guerre permanenti e unilaterali in tutto il mondo", sostiene l'articolista.

Otto Reich ha giurato come Segretario di Stato per l'America Latina
12.3 - Il discusso Otto Reich, di origine cubana, è diventato Segretario di Stato Aggiunto degli Stati Uniti per l'America Latina, per volere e grazia del Presidente George W. Bush, chi si è avvalso dei suoi poteri speciali per designarlo. Il giuramento di Reich, la cui nomina è stata respinta da vari senatori democratici, è avvenuto con una cerimonia effettuata nel Dipartimento di Stato, dove la presenza della stampa è stata limitata.

Il Senato argentino chiederà al Governo il cambiamento del voto anticubano
12.3 – Il quotidiano ‘Pagina-12’ di Buenos Aires afferma che il Senato argentino dovrà approvare il prossimo giovedì una risoluzione che chiederà al Governo di astenersi dal votare contro Cuba nella Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Il quotidiano segnala che una proposta in tal senso è stata adottata la scorsa settimana nella Commissione di Relazioni Estere di questa Camera e richiede all'amministrazione la sua astensione "all'abituale riunione annuale dell'ONU dove gli Stati Uniti normalmente mettono in gioco tutto il loro potere di lobby per ottenere un voto di condanna a Cuba". Il Senato conta attualmente su varie proposte sullo stesso tema presentate dai senatori Raúl Alfonsín, Eduardo Menem, Vilma Ibarra ed Eduardo Moro, mentre alla Camera dei Deputati vi sono pure proposte simili per un cambiamento del voto argentino rispetto a Cuba.

A Cuba altri cinquanta studenti uruguayani con borse di studio per la Scuola di Medicina
12.3 - Altri cinquanta giovani uruguayani si aggiungeranno al programma di borse di studio per frequentare i corsi nella Scuola Latinoamericana di Medicina, a Cuba. La maggioranza degli studenti che sono stati selezionati per le borse di studio concesse dal Governo cubano provengono da città dell'interno dell’Uruguay e da famiglie con scarse risorse economiche. Con questo gruppo, i giovani uruguayani che frequentano gli studi a Cuba ammontano già a 250 e, secondo i dirigenti della Federazione degli Studenti Universitari dell'Uruguay, essi provengono da luoghi lontani della geografia uruguayana e da quartieri umili di Montevideo.

Venduti due milioni e mezzo di libri alla Fiera del Libro
12.3 – Oltre due milioni e mezzo di volumi e mille titoli sono stati venduti nelle 34 giornate dell’XI Fiera Internazionale del Libro a Cuba, chiusa lunedì nella città orientale di Santiago de Cuba. Durante la chiusura – avvenuta nel Parco Museo Abel Santamaría, scenario principale della manifestazione editoriale, Abel Prieto, Ministro della Cultura, ha fatto rilevare che i libri venduti in questa festa rappresentano la stessa cifra dei volumi distribuiti a Cuba dal 1993 fino all'anno 2000. Il Ministro ha parlato delle oltre 900 presentazioni di libri realizzate nelle 18 sottosedi di Cuba, compresa la fortezza di San Carlos de la Cabaña, a La Habana, luogo dell’inaugurazione lo scorso 7 febbraio da parte del Presidente cubano Fidel Castro.

Yipsi Moreno, una donna nata per il martello
12.3 - La cubana Yipsi Moreno è convinta di essere nata per il lancio dal martello, la specialità nella quale è diventata campionessa mondiale a soli 20 anni, e ora sogna una medaglia olimpica ad Atene 2004. La Moreno ha confermato la sua ottima forma fisica questo fine settimana al campionato nazionale, dove ha lanciato l’attrezzo a 71.06 metri, il miglior lancio della stagione appena iniziata e superiore ai 70.65 che le hanno permesso di vincere l'oro ai mondiali di Edmonton 2001.

Cuba avverte su manovre per liberare i terroristici incarcerati a Panama
13.3 - Cuba ha avvisato su nuove manovre dei settori anticubani radicati a Miami e a Panama per liberare i quattro terroristi incarcerati a Panama da 16 mesi per avere preparato un attentato contro il Presidente Fidel Castro. Una nota del Ministero degli Esteri cubano, divulgata questo martedì, elenca una serie di fatti che giudica preoccupanti, e definisce il più grave di tutti la recente richiesta di estradizione presentata dal Governo di El Salvador contro il capo del gruppo, Luis Posada Carriles. Carriles, Gaspar Jimenez, Guillermo Novo e Pedro Remón - tutti di origine cubana – sono stati catturati il 17 novembre 2000, dopo che Fidel Castro aveva denunciato quello stesso giorno, al suo arrivo a Panama per partecipare al X Vertice Ibero-Americano, un piano per assassinarlo. "Dalla detenzione, si è potuto provare che diversi personaggi della mafia terroristica radicata a Miami e a Panama hanno attivato una campagna per tentare di sminuire le azioni criminali dei quattro terroristi", segnala il testo del Ministero degli Esteri.

A Panama sono cominciate le manovre per sminuire le responsabilità di Posada Carriles
13.3 - Le manovre giuridiche a Panama per proteggere il noto terrorista di origine cubana Luis Posada Carriles e l'annuncio da El Salvador della richiesta di estradizione, predicono il suo esonero dalle accuse pendenti, hanno affermato gli esperti. I partecipanti alla Tavola Rotonda teletrasmessa a La Habana hanno considerato che si sta manipolando con un cinismo totale il processo contro Posada Carriles, iniziato dopo la denuncia, da parte del Presidente Fidel Castro il 17 novembre 2000, di un piano per assassinarlo a Panama. I commentatori hanno definito assurda la richiesta di stralciare l’accusa di tentato omicidio e hanno ribadito le denunce del Governo cubano - pubblicate oggi – sul fatto di esonerare Posada Carriles e il resto degli imputati dalle loro responsabilità.

Presiede Fidel Castro una cerimonia per decorare combattenti
14.3 - Il Presidente Fidel Castro ha decorato con la medaglia ‘José Antonio Echeverría’ un gruppo di combattenti sopravvissuti all'assalto del Palazzo Presidenziale avvenuto il 13 marzo 1957. La distinzione è stata concessa su proposta della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) e approvata dal Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba. In quella data i combattenti avevano cercato di giustiziare il dittatore Fulgencio Batista, con un'azione nella quale cadde il leader studentesco José Antonio Echeverría che aveva partecipato alla presa di Radio Reloj, in parallelo all'Assalto al Palazzo dove risiedeva Batista. L'attacco a quella che era nota popolarmente come la "tana del tiranno", che costò la vita a numerosi giovani, in maggioranza studenti e dirigenti della FEU, era correlato all'incipiente lotta nella Sierra Maestra iniziata da Fidel tre mesi prima, il 2 dicembre 1956.

In una società ragionevolmente giusta nessuno deve essere di troppo
15.3 - In una società ragionevolmente organizzata, giusta e che distribuisce le sue risorse in modo ragionevolmente equo, nessuno deve essere in eccesso, ha affermato il Presidente cubano, Fidel Castro, a un forum sulla riabilitazione. Rivolgendosi agli oltre 600 delegati di diverse parti del mondo che partecipano al II Congresso della Società Cubana di Medicina Fisica e di Riabilitazione, Fidel ha messo in rilievo che con poche risorse possono essere risolti molti problemi e si può perfino aiutare altre nazioni. Il dialogo tra il Presidente e gli esperti del ramo ha avuto luogo nel Centro Nazionale di Riabilitazione Julio Díaz, nella parte sud di La Habana. Fidel Castro ha considerato inconcepibile che una società, per molto sviluppata che sia, dica che è in eccesso il 10 % della forza lavoro, e questo – ha affermato - non è solo una questione di entrate ma di autostima, di onore.

Fidel Castro conversa con gli studenti sulla situazione mondiale
15.3 - Il Presidente Fidel Castro ha conversato a La Habana con studenti cubani sull'attuale situazione mondiale e sul futuro tanto incerto che si scorge per l'umanità. Durante il Consiglio Nazionale Allargato della Federazione Studentesca Universitaria che sessiona al Padiglione delle Esposizioni (PABEXPO) di La Habana, il Presidente ha fatto riferimento all'importanza di una simile riunione per riflettere sui temi attuali. All'appuntamento, dove erano rappresentate tutte le facoltà e le università di Cuba, Fidel Castro ha insistito sulla battaglia di idee (lotta ideologica) che spinge la Rivoluzione Cubana, e in particolare sui progetti destinati a dare impulso a una cultura generale integrale tra la popolazione.

Fidel Castro afferma che le calunnie degli Stati Uniti non potranno distruggere la Rivoluzione
15.3 - Il Presidente Fidel Castro ha affermato che con le calunnie non si può distruggere il grandioso monumento che il suo paese ha eretto ai sentimenti più nobili dell'essere umano, in riferimento ai tentativi nordamericani di cancellare la Rivoluzione cubana. In un intervento nel teatro Karl Marx di La Habana per decorare i superstiti delle azioni del 13 marzo 1957 contro il dittatore Fulgencio Batista, il Capo dello Stato ha rimarcato che già ora niente potrà distruggere l'opera del suo paese a beneficio dell'umanità. Neppure le armi più potenti e più distruttive della terra potranno scalfire la fermezza e il coraggio con cui Cuba difende i valori seminati e i diritti conquistati in oltre 40 anni di Rivoluzione, ha detto Fidel Castro in un discorso letto di un quarto d’ora. Ha segnalato che niente potrà vincere il popolo cubano, neanche la paura, diventata l'arma più potente dei conquistatori di nazioni.

Denunciati a Cuba i legami di Otto Reich con la FNCA di Miami
15.3 – I precedenti di Otto Reich nel Governo e nel settore privato degli Stati Uniti e i suoi legami con la cosiddetta Fondazione Nazionale Cubano-Americana (FNCA) radicata a Miami, sono stati denunciati a La Habana da esperti cubani. Reich ha giurato questo giovedì come sottosegretario di Stato per gli Affari Interamericani dopo essere stato designato per questo incarico dal Presidente statunitense, George W. Bush, che ha dovuto ricorrere all’imposizione di questa nomina. La manovra è stata utilizzata per assegnare alte cariche senza la ratifica del Senato quando questo non è riunito. Il posto era vacante da 11 mesi per l'opposizione incontrata dal Presidente al Senato, proponendo Reich per l’incarico.

Sottolineato a Cuba il rifiuto per la designazione di Otto Reich
15.3 - Il rifiuto di senatori e congressisti statunitensi e dei politici latinoamericani alla designazione di Otto Juan Reich come sottosegretario di Stato per gli Affari Interamericani è stato messo in rilievo da analisti cubani. Gli esperti cubani hanno citato dichiarazioni di alcuni parlamentari degli Stati Uniti, che contestavano la scelta per quell'alta carica di Reich, definito a La Habana un terrorista e un narcotrafficante. Recentemente il senatore democratico Chistopher Dood, presidente del Sottocomitato per gli Affari Continentali, si è lamentato per la decisione di Bush di nominare Reich e l’ha collegata all'appoggio che Bush riceve dalla comunità cubano-americana del sud della Florida. "Ci sono molte difficoltà nella regione. Ed è una sfortuna che la politica estera degli Stati Uniti sia sacrificata per una questione strettamente interna", ha sottolineato Dood.

Comincia a Cuba una nuova campagna di vaccinazione antipolio
15.3 - Con l'obiettivo di mantenere eliminata la poliomielite a livello nazionale, inizierà a Cuba la prima fase di una campagna di vaccinazione, attraverso la quale verranno vaccinati tutti i bambini da un mese fino a tre anni. Il progetto che riguarda 430.108 bambini, verrà realizzato in due fasi della durata di una settimana ciascuna e con un intervallo di quasi un mese e mezzo tra le due.

Il Senato argentino chiede al Governo di non votare contro Cuba
15.3 - Il Senato argentino ha chiesto al Governo di astenersi dal condannare Cuba alla prossima riunione della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Il massimo organo legislativo ha approvato questo giovedì un documento che era già stato approvato dalla sua commissione per le relazioni estere e che univa le mozioni al riguardo presentate da altri membri della Camera Alta. Il testo approvato è stato presentato dal giurista Eduardo Menem, ma comprende anche contributi dei senatori Raúl Alfonsin, Vilma Ibarra, Eduardo Moro e altri.

Fidel Castro mette in rilievo il merito di Cuba nel non ricevere un centesimo dal FMI
16.3 – Il merito più grande di Cuba è quello di non ricevere un centesimo dal Fondo Monetario né dalla Banca Mondiale né da nessuno, le nostre risorse sono limpidamente acquisite, ha detto il Presidente Fidel Castro parlando a un congresso di riabilitazione. Rivolgendosi a circa 600 delegati riuniti ieri al Centro Nazionale di Riabilitazione Julio Díaz, a La Habana, il leader massimo cubano ha puntualizzato che Cuba non ha brevetti per le sue tecniche, per i vaccini, né per l’esperienza: li trasferisce dove è necessario. A questo proposito ha ricordato che a Cuba sono stati prodotti vaccini molto importanti che a volte sono stati regalati, come nel caso dell'Uruguay, dove recentemente si è avuto un problema con una meningite meningococcica. In quell'occasione, ha riferito, il Ministero uruguayano della Salute Pubblica si era consultato con laboratori francesi per sapere il tipo di trattamento e le dosi da utilizzare, e questi hanno risposto che l'ideale era quello cubano, unico esistente al mondo.

Denunciati a Cuba i legami tra funzionari statunitensi e l’estrema destra di Miami
16.3 – I legami esistenti tra funzionari del Governo del Presidente statunitense, George W. Bush, e l'estrema destra cubano-americana radicata a Miami, sono stati denunciati a La Habana da esperti cubani. Nella Tavola Rotonda Informativa, il giornalista Rogelio Polanco ha rivelato i vincoli tra quelle persone con noti terroristi come Orlando Bosch e Luis Posada Carriles. Posada Carriles è stato il principale esecutore dell'esplosione in pieno volo di un aeroplano della Cubana de Aviación con 73 persone a bordo, avvenuta nel 1976, compresa la squadra nazionale giovanile di scherma di Cuba. Otto Reich, Elliot Abrams, Emilio González, Rogelio Pardo-Maurer, John Negroponte, Roger Noriega, Mauricio Tamargo, Adolfo Franco, José Cárdenas, Mel Martínez, sono tra i funzionari indicati.

Definita un pericolo per l’America Latina la designazione di Otto Reich
16.3 - La recente designazione di Otto Reich, come sottosegretario di Stato per gli Affari Interamericani, da parte del Presidente statunitense, George W. Bush, è un pericolo per l'America Latina, hanno affermato a La Habana analisti cubani. Quest’uomo deve affrontare ora la situazione in Colombia, il narcotraffico in America Latina e l'instaurazione del progetto statunitense dell'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), ha sottolineato il giornalista Reinaldo Taladrid nell'abituale programma televisivo della Tavola Rotonda Informativa. "Tutto quello che dica (Reich) ha l'ombra della menzogna. Oggi porto sei menzogne in più che quest’uomo, come funzionario pubblico, ha detto o ha comunicato", ha espresso Taladrid.

Avanza a Cuba il programma di telefonia per sordi
16.3 - Il programma di telefonia per sordi e ipoacustici avanza a Cuba a un ritmo che presto situerà Cuba davanti alle nazioni pioniere in questo campo. Carlos Moncada, presidente dell'Associazione Nazionale dei Sordi di Cuba, ha precisato che con l'inaugurazione del servizio telefonico per audiolesi a Cienfuegos, a 250 chilometri a sud-est di La Habana, il programma beneficia la metà dei suoi quasi 17.000 associati.

Stabilita l’identità delle vittime in un incidente aereo a Cuba
16.3 - Il Centro di Stampa Internazionale di La Habana ha divulgato l'identità dei 12 cittadini stranieri morti questo giovedì in un incidente aereo nella regione centrale di Cuba, avvenimento nel quale sono morti anche quattro cubani. Nel sinistro, avvenuto nella zona del bacino artificiale Los Jimenez, nella provincia di Villa Clara, sono morti i cittadini tedeschi Mathias Korb e Mandi Mierzwiak, entrambi alloggiati come ospiti nell’hotel Iberostar Daiquiri, a Cayo Guillermo, nel nord di questa area geografica. Inoltre hanno perso la vita i canadesi Brais Feeny e Nicole Brunet, Alice Page, Louise Page e i minorenni Ludavie Lajeunesse ed Hetaise Lajeunesse. Completano la lista delle vittime del fatale incidente aereo dell'aeronave del tipo Antonov-2, gli inglesi Sheaw Lawrence, Angela Lawrence, Lorelley Ross e Paul Fuller, tutti alloggiati a Cuba nell’hotel Melía Cayo Coco, anche questo negli isolotti della costa nord di Cuba.

L’incidente aereo cubano può essere stato causato da forti venti
18.3 - La causa più probabile dell'incidente di giovedì scorso a un aereo cubano AN2 è stata una forte corrente di aria ascendente e discendente, ha dichiarato Rogelio Acevedo, presidente dell'Istituto di Aeronautica Civile di Cuba. Il fenomeno atmosferico a Cuba è conosciuto popolarmente come "coda di nuvola", di breve durata, ma senza pioggia né l'intensità degli uragani. Inoltre ha affermato che il velivolo era in buone condizioni perché su una vita media di 15.000 ore di volo, ne aveva fatte solo 5.580, mentre il motore era stato usato per 60 ore, sulle 800 permesse. Riguardo all'equipaggio, ha affermato che sia il pilota sia il co-pilota avevano oltre 4.000 ore di volo, e i due avevano tutti i requisiti stabiliti.

Cuba invita gli Stati Uniti a provare la loro volontà di combattere il narcotraffico
19.3 - Il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha invitato gli Stati Uniti a provare la loro volontà di combattere il narcotraffico dando una risposta ai progetti presentati da Cuba su tale tema. Alarcon ha spiegato nel programma televisivo Tavola Rotonda che Cuba, in ripetute occasioni, ha presentato alle autorità di Washington alcune proposte in materia migratoria, lotta contro il traffico di narcotici e lotta al terrorismo. Sono tre temi che sono indissolubilmente vincolati, correlati e non sono una questione temporanea, ha espresso il parlamentare citando una dichiarazione pubblicata questo lunedì dal Ministero delle Relazioni Estere.

Cuba consegna alla giustizia nordamericana un narcotrafficante latitante
19.3 - Cuba ha consegnato agli Stati Uniti un latitante della giustizia, Jesse James Bell, ricercato dalle autorità statunitensi, con 15 imputazioni pendenti per narcotraffico, ha sottolineato una dichiarazione del Ministero degli Esteri cubano. In una nota del Ministero delle Relazioni Esteri si afferma che il gesto cubano "mostra in modo limpido e serio la disponibilità del nostro Governo a cooperare con tutti i paesi nella lotta al traffico di droghe". La consegna di Bell, il 12 gennaio di quest’anno, all'Agenzia Antidroga, è stata di carattere eccezionale perché, nonostante la volontà manifesta della parte cubana, non esiste alcun accordo di cooperazione tra La Habana e Washington in questa materia, segnala il MINREX nel testo.

Catturato a Cuba un trafficante di droga ricercato dalla DEA
19.3 - Le autorità cubane hanno informato che è stato catturato il narcotrafficante di origine colombiana Rafael Miguel Bustamante Bolanos, che è ricercato dall'Agenzia Antidroga degli Stati Uniti per avervi introdotto stupefacenti. Una dichiarazione del Ministero cubano delle Relazioni Estere segnala che Bustamante Bolanos è stato arrestato il 6 marzo scorso in un'abitazione privata della zona ovest di La Habana, su informazioni dei meccanismi di cooperazione di vari servizi antidroga dell'area che ne indicavano la presenza a Cuba. Secondo la nota del MINREX, questo narcotrafficante è entrato a Cuba lo scorso 6 gennaio proveniente dalla Giamaica, con un passaporto venezuelano a nome di Alberto Pinto Jaramillo.

Manca la volontà agli Stati Uniti per cooperare con Cuba nella lotta al narcotraffico
19.3 - Agli Stati Uniti manca la volontà politica per impegnarsi con Cuba in materia di cooperazione contro il narcotraffico, ha affermato Rafael Daussa, direttore del dipartimento dell'America del Nord del Ministero delle Relazioni Estere. La società nordamericana soffre perché 12 milioni di persone consumano droga, di queste 5 milioni in modo continuo, si verificano 52.000 decessi all'anno per questo male e i due terzi della popolazione carceraria statunitense, quasi due milioni di persone, sono vincolati a delitti di narcotraffico, ha precisato Daussa. La posizione di Cuba su questo tema è stata molto chiara e netta, abbiamo realizzato innumerevoli contatti con membri del Congresso e con altre personalità al fine di collaborare in questa materia, ha dichiarato.

Imprenditori italiani esplorano opportunità di commercio a Cuba
19.3 - Una delegazione di imprenditori delle industrie di costruzione, macchinari agricoli, del ramo alberghiero e turistico della regione italiana Emilia Romagna visita Cuba per conoscere le possibilità di stabilire commerci reciproci. Il gruppo è composto anche da rappresentanti dei settori dell’ambiente e dei sistemi di depurazione dell’acqua e dei rifiuti dell’Emilia Romagna, e da dirigenti delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato delle province di Modena e di Forlì e del comune di Faenza.

Il delegato cubano è preoccupato per segnali contrari durante i lavori della CDH
20.3 - Cuba ha espresso preoccupazione per la presenza di segnali avversi che minacciano di pregiudicare i lavori dell'attuale 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU. Parlando nel secondo giorno di lavoro, Juan Antonio Fernández Palacios, Rappresentante della delegazione cubana, ha aggiunto che questo periodo di sessioni potrebbe essere il punto di viraggio e dell’apertura di una via verso una vera cooperazione internazionale in materia di diritti umani. Ma numerosi segnali che sono stati ricevuti, ha precisato, indicano il contrario e appaiono nuovi paesi in sviluppo spinti sul banco degli accusati, quando già si conosce in anticipo il verdetto finale che li condannerà.

Cuba fa sentire la sua voce a favore del Terzo Mondo al Vertice di Monterrey
20.3 - In mezzo a un ambiente caratterizzato da tiepidi messaggi del Terzo Mondo, Cuba ha richiesto al Vertice di Monterrey il condono del debito degli stati poveri e un reale contributo per lo sviluppo. Intervenendo in una delle diverse tavole rotonde ministeriali che sessionano nel recinto delle convenzioni Cintermex di questa settentrionale città messicana, il presidente della Banca Centrale di Cuba, Francisco Soberón, ha chiesto ai creditori la cancellazione dell'elevato indebitamento delle nazioni sottosviluppate. Dopo avere argomentato che il crescente debito del Terzo Mondo costituisce uno dei maggiori freni per il progresso economico, il presidente della Banca di Cuba ha fatto riferimento al condono incondizionato del debito come un obbligo storico, morale ed etico dei paesi ricchi.

Mantiene Cuba una tendenza decrescente del tasso di tubercolosi
20.3 - Cuba continua la sua tendenza alla diminuzione dell’indice di tubercolosi, che ha registrato un tasso di 7.92 per ogni 100.000 abitanti durante il 2001, con 886 casi, hanno reso noto i rappresentanti del Gruppo Nazionale di Pneumologia. Secondo la direttrice dell'ente, Libertad Carreras Corzo, avere ottenuto una diminuzione dei casi è un aspetto da considerarsi positivo, mentre il rappresentante del Belgio, Eddy Boutmans, ha affermato a La Habana di essere compiaciuto per l’utilizzo dato dalle autorità cubane al finanziamento per lo sviluppo offerto dal suo paese. "Posso dire al contribuente belga che i suoi sforzi di solidarietà sono applicati in modo effettivo e contribuiscono a migliorare la qualità della vita di molti cubani", ha espresso Boutmans in una conferenza stampa tenuta al termine di una visita ufficiale a Cuba.

A Cuba si richiede di condonare il debito estero alle nazioni povere
21.3 - Il condono del debito estero alle nazioni del cosiddetto Terzo Mondo e un contributo reale allo sviluppo è stato richiesto a La Habana da esperti cubani. I partecipanti all’abituale Tavola Rotonda radioteletrasmessa hanno ratificato la posizione di Cuba alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo che sessiona dal 18 al 22 marzo a Monterrey, Messico. Francisco Soberón, Ministro presidente della Banca Centrale di Cuba, ha sottolineato per via telefonica dal Messico che nel forum, "benché esista qualche consenso riguardo alla necessità di eliminare la povertà, si vedono grandi differenze e criteri su questo tema".

Cuba è a favore di politiche di sviluppo solidali e giuste
21.3 - Cuba ha proposto al Vertice di Monterrey di basare le politiche di sviluppo sulla solidarietà e sulla giustizia, al di sopra della "fredda azione del mercato". Intervenendo alla tavola rotonda ministeriale ‘Coerenza per lo sviluppo’, il presidente della Banca Centrale di Cuba, Francisco Soberón, ha detto che le politiche a favore del progresso devono privilegiare la solidarietà e la giustizia. Il Ministro cubano si è detto favorevole, anche, all’instaurazione di un'imposta sulle speculazioni finanziarie che da una parte disincentivi tali operazioni e dall’altra serva come fonte di risorse per lo sviluppo.

Cuba condanna a Ginevra la manipolazione dei diritti umani
21.3 – La discussione sui diritti umani deve essere fondata sul dialogo e sulla cooperazione e non sulla loro manipolazione a fini politici, ha affermato l'Ambasciatore cubano presso la Commissione dei Diritti Umani dell'ONU, Iván Mora. Intervenendo alla 58° sessione di questo organismo, riferendosi alle relazioni presentate dall’Alta Commissaria dell'ONU per i Diritti Umani, Mora ha segnalato che Cuba è a favore di una riforma della Commissione e dei suoi meccanismi.

Fidel Castro è ritornato a Cuba proveniente dal Messico
22.3 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, è arrivato a La Habana proveniente dal Messico, dove ha partecipato alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo. Secondo una nota ufficiale divulgata dalla televisione cubana, Fidel Castro è arrivato all’aeroporto José Martí di La Habana alla 20:35 ora locale, dove è stato ricevuto dal Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie, Raúl Castro. Al termine del suo intervento alla conferenza, Fidel Castro ha indicato che "si vedeva costretto a ritornare immediatamente al suo paese" e che a capo della delegazione cubana all'evento rimaneva il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon.

Fidel Castro si pronuncia per la cessazione delle condizioni per i fondi destinati allo sviluppo
22.3 - Il Presidente di Cuba, Fidel Castro, ha affermato che l'assegnazione di fondi per lo sviluppo dei paesi deve realizzarsi con l'aiuto democratico di tutti e senza il sacrificio dell'indipendenza e della sovranità dei popoli. Intervenendo alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo lo statista ha espresso che le risorse per somministrare aiuto diretto ai paesi dovrebbero stare nelle mani delle Nazioni Unite e non di funeste istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale. Ha considerato che il progetto di risoluzione del forum, denominato Consenso di Monterrey, in questa conferenza ci è imposto dai padroni del mondo e consiste nel fatto che noi ci dobbiamo rassegnare a un'elemosina umiliante, condizionata e d’ingerenza. Fidel Castro ha affermato che il mondo ricco deve condonare il debito estero e concedere nuovi prestiti a bassi interessi per finanziare lo sviluppo mentre le offerte tradizionali di aiuto, sempre rachitiche e molte volte ridicole, sono insufficienti o non vengono realizzate.

L’improvvisa partenza di Fidel Castro desta stupore al Vertice
22.3 - L'improvvisa partenza del Presidente di Cuba, Fidel Castro, dalla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo, ha lasciato molti interrogativi ai partecipanti a questo forum economico, convocato dalle Nazioni Unite. Vestito con la sua tradizionale uniforme verde-olivo lo statista cubano è arrivato al Centro delle Convenzioni di Monterrey, dove lo aspettava una moltitudine di giornalisti, ha pronunciato un discorso di meno di sette minuti, varie volte interrotto da applausi, e dopo ha chiesto scusa per non potere continuare a partecipare all'evento. Espressioni di stupore sono state immediatamente scorte al centro stampa mentre il Presidente di Cuba spiegava la sua decisione di ritirarsi della riunione "a causa di una situazione speciale creata dalla mia partecipazione a questo Vertice", ma sulla quale non ha fornito dettagli.

Escluso che problemi a Cuba abbiano causato la partenza di Fidel Castro in Messico
22.3 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha escluso che la sorprendente partenza del Presidente Fidel Castro dalla Conferenza Internazionale sul Finanziamento allo Sviluppo, con sede in Messico, sia dovuta a problemi interni a Cuba. "Non ha a che vedere con nessun problema a Cuba, bensì con altri fattori che non possono essere resi noti ora", ha commentato Pérez Roque alla televisione cubana per telefono dalla città messicana di Monterrey, dove è rimasto come parte della delegazione cubana all'appuntamento.

I medici cubani hanno assistito quasi 1.400.000 venezuelani
22.3 - Quasi 1.400.000 pazienti venezuelani sono stati assistiti dai medici cubani che prestano servizio in Venezuela La missione medica di Cuba ha segnalato che, fino a oggi, 1.387.376 venezuelani hanno beneficiato dei servizi dei 281 medici cubani distribuiti in vari stati del paese.

Cuba denuncia le manovre per liberare un noto terrorista
22.3 - Intervenendo al 58° periodo di sessioni della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU, Cuba ha denunciato a Ginevra le manovre per ottenere la liberazione del noto terrorista Luis Posada Carriles, detenuto attualmente a Panama. Mercedes de Armas, membro della delegazione di Cuba, intervenendo al forum ha segnalato che continuano le azioni della mafia terrorista cubano-americana per fare fallire il processo giudiziario contro Posada Carriles e i suoi complici Gaspar Jimenez Escobedo, Guillermo Novo Sampol e Pedro Cristin Remón. Ha rivelato che sono stati intensificati i preparativi per una possibile fuga dei terroristi e che il Governo degli Stati Uniti e la mafia anticubana di Miami stanno realizzando intense pressioni per ostacolare il corso della giustizia.

Denunciata una manovra contro Cuba del Governo della Repubblica Ceca
22.3 - La Società di Amicizia Ceco-Cubana ha emesso a Praga una dichiarazione nella quale afferma che la maggioranza dei cittadini di questo paese sono in disaccordo con i piani del Governo ceco di presentare una mozione contro Cuba a Ginevra. Il documento denuncia le pressioni nordamericane affinché la Repubblica Ceca, per la quarta volta, si presti a presentare una mozione alla 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU su di una presunta violazione dei diritti umani a Cuba.

I giovani saranno i protagonisti del Censimento Nazionale della Popolazione e delle Abitazioni
22.3 - I giovani cubani condurranno il censimento della popolazione e delle abitazione previsto a Cuba dal 7 al 16 settembre di quest’anno, ha confermato il ministro di Economia e Pianificazione, José Luis Rodríguez. Ha reso noto che circa 100.000 persone in tutto il paese verranno mobilitate per l'attività organizzata dal Ministero di Economia e Pianificazione (MEP), portata avanti dall'Unione dei Giovani Comunisti (UJC). Rodríguez ha esposto che nel prossimo aprile inizierà l'abilitazione del personale e ha messo in risalto l’importanza di questa indagine sociale che coinvolge tutti gli organismi dello Stato.

Gli Stati Uniti hanno fatto pressioni sul Messico per impedire la partecipazione di Cuba al Vertice dell’ONU
23.3 - Cuba ha denunciato che Washington ha fatto pressioni sul Governo messicano affinché il Presidente cubano, Fidel Castro, desistesse dal suo diritto di partecipare al Vertice delle Nazioni Unite sul Finanziamento per lo Sviluppo. In dichiarazioni alla stampa, il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha affermato che "persone molto autorevoli del Governo del Messico ci hanno comunicato prima della Conferenza le pressioni di cui erano oggetto da parte dell'Amministrazione degli Stati Uniti". Ha precisato che le manovre erano "affinché Cuba non partecipasse alla Conferenza e che, in particolar modo, la delegazione non fosse capeggiata dal Presidente del Consiglio di Stato, il compagno Fidel Castro". Cuba, ha commentato Alarcon, ha respinto questi propositi e ha preteso il suo diritto a partecipare al Vertice delle Nazioni Unite, a cui era debitamente invitata.

Senza precendenti l’esclusione di Fidel Castro al Vertice dell’ONU
23.3 - L'esclusione del Presidente cubano, Fidel Castro, dalla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo, in Messico, è un fatto senza precedenti e molto grave, ha denunciato il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque. "Quello che è successo ieri e oggi, l'esclusione del capo della delegazione cubana, il compagno Fidel (Castro) dai lavori della Conferenza è un fatto, ovviamente, molto grave, un fatto inoltre che non ha mai avuto precedenti...", ha espresso. In dichiarazioni per via telefonica, Pérez Roque ha affermato che Cuba era a conoscenza delle pressioni che prima della Conferenza erano state fatte sul Governo messicano dal Presidente statunitense George W. Bush. "Il Presidente Bush aveva minacciato che non sarebbe venuto, ha ricattato gli organizzatori del Vertice e ha minacciato di boicottarlo e che non sarebbe stato presente se vi fosse stata la delegazione cubana capeggiata dal compagno Fidel (Castro)", ha denunciato il Ministro.

Cuba accusa il Messico di sottomettersi alle pressioni degli Stati Uniti
23.3 - Cuba ha accusato il Messico di sottomettersi alle pressioni degli Stati Uniti, suggerendo al Presidente cubano, Fidel Castro, che doveva ritirarsi dalla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo, terminata ieri a Monterrey. I partecipanti all'abituale Tavola Rotonda Informativa hanno insistito sulla falsità delle recenti dichiarazioni del Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda, che ha affermato di ignorare qualsiasi coinvolgimento di funzionari messicani per limitare la partecipazione della delegazione proveniente da La Habana. Ancora prima della visita del Presidente messicano Vicente Fox a Cuba, nel febbraio del presente anno, si sapeva delle pressioni di Washington sul Messico per evitare la presenza di Fidel Castro alla Conferenza, hanno affermato i partecipanti.

Fidel Castro è la voce della dignità, ha affermato Hugo Chávez
23.3 - Fidel Castro è la voce della dignità, ha affermato il Presidente del Venezuela, Hugo Chávez, che ha partecipato alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo che si è conclusa a Monterrey. "È la voce della dignità, lui parla a nome di milioni di uomini e dice verità che non piacciono ad alcuni, ma sono verità e le verità vanno rispettate", ha commentato il Presidente andino a giornalisti cubani. Di seguito, ha definito straordinario, molto umano, molto chiaro, istruttivo e orientativo l'intervento di Fidel Castro davanti alle delegazioni di circa 150 paesi, oltre 50 di queste capeggiate dai rispettivi Capi di Stato o di Governo.

Alarcon: il Vertice di Monterrey è stata una completa vittoria storica
25.3 - Il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha considerato che in termini storici l’appena terminata Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo costituisce una completa vittoria. Alarcon ha considerato che il Vertice "è stato una completa vittoria, non in termini di accordi, bensì in termini storici, di lotta sociale, una grande vittoria dei popoli contro la globalizzazione neoliberista". Al suo arrivo a La Habana a capo della delegazione cubana al Vertice delle Nazioni Unite che si è svolto nella città messicana di Monterrey, il leader del Parlamento ha commentato che dalla sua ideazione, questa riunione non lasciava spazio per discutere i problemi del Terzo Mondo. "Tuttavia – ha precisato – il Vertice è servito per richiamare l'attenzione su problemi fondamentali come la miseria, la povertà e altri mali dell'umanità (...) e questo fatto in modo basilare lo si deve alla partecipazione della delegazione cubana".

A Cuba affermano che il Vertice di Monterrey è stato ubbidiente agli Stati Uniti
25.3 - Con un'editoriale intitolato ‘Cuba, la verità’, la stampa cubana sostiene che il Vertice di Monterrey rimarrà nella memoria come il posto dell’obbedienza al gendarme mondiale, in riferimento alle pressioni degli Stati Uniti accettate dal Messico. Durante la Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo, che si è svolta nella città messicana di Monterrey, la delegazione cubana ha denunciato che il Governo nordamericano ha esercitato violente pressioni sugli organizzatori per impedire la presenza del Presidente Fidel Castro, che ha motivato il suo ritiro dopo il suo intervento in assemblea plenaria. Il testo segnala che "il Vertice di Monterrey rimarrà negli annali di questo secolo come posto di obbedienza al gendarme mondiale, a un padrone che disprezza i messicani, che li condanna a morte alla frontiera o li destina al lavoro sporco nella vita domestica e nella politica estera come stiamo vedendo".

Il Ministro degli Esteri cubano a Ginevra per partecipare alle sessioni della CDH
26.3 - Il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Felipe Pérez Roque, è arrivato a Ginevra per prendere parte ai lavori della 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU, durante la quale pronuncerà un discorso questo martedì. Al suo arrivo, in un incontro con rappresentanti della stampa, ha affermato che la delegazione del suo paese affronterà qualsiasi tentativo di manovra anticubana, ma che viene anche a lavorare costruttivamente in tutta l'ampia tematica dei diritti umani. A dimostrazione di ciò, ha aggiunto, presenteremo quest’anno una decina di progetti di risoluzione importanti per la protezione dei diritti dell'uomo, tra i quali ne figura uno sul diritto all'alimentazione.

Richiesto al Governo dell'Ecuador di votare a favore di Cuba a Ginevra
26.3 - La Federazione Ecuadoriana degli Indigeni, secondo gli accordi al suo X Congresso, ha chiesto al Presidente Gustavo Noboa di non aderire a qualsiasi mozione che pretende di accusare Cuba in materia di diritti umani. L'esortazione al Presidente è stata approvata con la firma di tutti i 400 delegati al forum indigeno, che ha sessionato a Quito per i due giorni del fine settimana. "Nel periodo precedente (2001) in tale Commissione è stato positivo l’atteggiamento dell'Ecuador (con l'astensione) su questo tema, ma quest’anno è un’aspirazione di questo Congresso, e del popolo ecuadoriano, che la votazione sia contro" la risoluzione anticubana, stabilisce il testo.

Il Senato messicano esige spiegazioni dal Governo del Messico sull’incidente con Cuba
26.3 - Le principali forze politiche del Senato del Messico hanno richiesto al Governo di Vicente Fox di chiarire l'incidente successo con Cuba che ha provocato la partenza prematura del Presidente Fidel Castro dal Vertice di Monterrey. Questo lunedì durante la sessione della Camera Alta, senatori del Partito Azione Nazionale, al Governo, e dei partiti Rivoluzionario Istituzionale e della Rivoluzione Democratica, all’opposizione, hanno richiesto che vengano chiariti tutti i dettagli relativi al trattamento del Presidente cubano in relazione al Vertice. Allo stesso modo, sono stati richiesti particolari sugli accordi e sugli impegni assunti dal Messico con gli Stati Uniti, dato che la delegazione cubana ha denunciato pressioni da Washington sul Messico per impedire la partecipazione di Fidel Castro alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo, appena terminata a Monterrey.

Cuba suggerisce una lista di richieste di fronte al tentativo di una dittatura mondiale
27.3 - Cuba ha suggerito alla comunità internazionale di presentare una serie di richieste agli Stati Uniti per allontanare il pericolo comune che deriva dal tentativo degli Stati Uniti di imporre una dittatura mondiale al servizio della poderosa unica superpotenza. Parlando alla 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU, il Ministro cubano degli Esteri, Felipe Pérez Roque, ha proposto di chiedere agli Stati Uniti di rinunciare a continuare a scatenare guerre che non risolvono i conflitti, bensì ne creano altri nuovi e ancora più pericolosi. Ha suggerito di chiedere la rinuncia ai piani di impiego dell'arma nucleare, il rispetto del trattato ABM e l’impegno di accettare il principio di verifica previsto nel protocollo addizionale alla convenzione sulle armi biologiche. Ha detto che un’altra richiesta agli Stati Uniti potrebbe essere la sospensione del loro appoggio incondizionato e la loro complicità davanti al genocidio del popolo palestinese perpetrato dall’esercito israeliano e la rinuncia al tentativo di trasformare l'ONU in uno strumento al servizio dei loro interessi.

Cuba incolpa il Ministro degli Esteri messicano per l’incidente al Vertice di Monterrey
27.3 - Cuba ha incolpato il Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda, per quanto successo alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo, effettuata la settimana scorsa a Monterrey, Messico. A questo incontro promosso dalle Nazioni Unite, il Presidente cubano, Fidel Castro, dopo aver terminato il suo intervento ha informato che si sarebbe ritirato dalla Conferenza "per una situazione speciale creata dalla mia partecipazione" alla riunione, senza dare altri dettagli. "La strana politica del Messico, in relazione all'incidente, ha un diabolico e cinico architetto: si chiama Jorge Castañeda Gutman", denuncia un editoriale del quotidiano Granma. Secondo il testo, il Ministro messicano è stato colui che ha ideato e concertato con il Dipartimento di Stato nordamericano il piano affinché il Messico, insieme ad Argentina e ad alcuni altri Ministeri degli Esteri latinoamericani, presenti un progetto di risoluzione contro Cuba alla Commissione dei Diritti Umani con sede a Ginevra, Svizzera.

Affermato a Cuba che il comportamento del Ministro degli Esteri messicano danneggia il suo popolo
27.3 – Il comportamento del Ministro degli Esteri messicano Jorge Castañeda che ha agito come un rappresentante degli interessi statunitensi nella politica estera del Messico verso Cuba, danneggia in prima luogo il suo stesso popolo. Reynaldo Taladrid, commentatore della televisione cubana, ha detto durante la Tavola Rotonda che per tutta la sua storia il popolo messicano ha lottato per la sua integrità come nazione di fronte agli Stati Uniti, che gli hanno strappato più della metà del suo territorio iniziale. Adesso, ha affermato Taladrid, "questo (Castañeda) danneggia i migliori interessi del Messico comportandosi di un modo servile di fronte al Governo statunitense, con il suo atteggiamento a Monterrey", dove ha manovrato per evitare o limitare per quanto possibile la partecipazione di Cuba e di Fidel Castro a questo Vertice.

Proposta una Commissione Bicamerale per risolvere le tensioni Messico-Cuba
27.3 - Il Senato del Messico voterà un punto di accordo per creare una Commissione Bicamerale che cerchi di riparare i danni causati ai vincoli con Cuba per "il capriccio e l'ambizione di potere" del Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda. Su proposta del gruppo parlamentare di centro-sinistra Partito della Rivoluzione Democratica, verrà analizzata la possibilità di costituire una commissione incaricata di propiziare contatti al più alto livello con Cuba "al fine di ricomporre la relazione fraterna che ha caratterizzato i due paesi".

Promossa un processo al Congresso Messicano per destituire Castañeda
27.3 - Circa 170 deputati promuovono al Congresso del Messico un processo politico contro il Ministro degli Esteri Jorge Castañeda con il proposito di destituirlo per avere violato ripetutamente la Costituzione nazionale con i suoi atteggiamenti anticubani. Avallata all’inizio dal cosiddetto Gruppo Pluralista di San Lazzaro, che riunisce 168 dei 500 membri della Camera dei Deputati, di tutti i gruppi politici rappresentati in questo organismo, l'iniziativa pretende di fare compiere per legge una misura richiesta in varie occasioni all’Esecutivo, senza risultato alcuno.

Cuba annuncia l’eliminazione del dengue nella capitale del paese
28.3 - Le autorità sanitarie cubane hanno comunicato alla nazione l’eliminazione del dengue a La Habana, come risultato di una colossale campagna popolare di 75 giorni. Il movimento per eliminare la zanzara Aedes Aegypti, capeggiato dal Presidente Fidel Castro, è cominciato il 12 gennaio passato, con la mobilitazione di lavoratori, studenti e dirigenti giovanili. Il Governo cubano ha messo a disposizione tutte le risorse necessarie per eliminare il vettore. La dottoressa Elia Rosa Lemus, a capo della mobilitazione da parte del Consiglio di Stato, ha segnalato che si è ridotto allo 0.01 % l'indice iniziale di contagio da dengue, che nel dicembre scorso era dello 0.6 % (60 casi ogni 10..000).

Fidel Castro conferma l’invito a Cuba a James Carter
28.3 - Il Presidente Fidel Castro ha confermato l'invito a Cuba presentato all'ex-Presidente degli Stati Uniti James Cárter (1976-1980) al quale, tuttavia, non era stato concesso il permesso nel suo paese per una visita in precedenza a Cuba nel 1994. In un’apparizione televisiva, il Presidente cubano ha riferito che durante la cosiddetta ‘Crisi dei Balseros’, durante la quale si era prodotta un'emigrazione massiccia verso il territorio nordamericano incoraggiata dal Governo statunitense, Carter lo chiamò personalmente proponendosi come mediatore in quella situazione creata. "Ma realmente non gli hanno dato il permesso. Lo abbiamo invitato e vogliamo che venga, che ci appoggi, e perfino che ci faccia tutte le critiche che voglia fare", ha detto.

Cuba respinge le affermazioni degli Stati Uniti sull’incidente a Monterrey
28.3 - Cuba ha respinto le affermazioni del portavoce della Casa Bianca, Ari Fleischer, sulla veridicità della denuncia cubana sulle pressioni del Governo statunitense per impedire la partecipazione di Fidel Castro al Vertice di Monterrey. "In questa controversia che si è creata tra Stati Uniti, Messico e Cuba l'unico al quale credere è proprio il compagno Fidel (Castro) per due ragioni, la prima perché non ha mai detto una bugia, la seconda perché può provare quello che ha detto a Monterrey", afferma una nota ufficiale del Ministero delle Relazioni Estere (MINREX). La dichiarazione del MINREX critica quanto espresso mercoledì da Fleischer davanti ai reporter accreditati alla Casa Bianca, rispondendo a una domanda di un giornalista sul ruolo giocato da Washington in questo incidente. Secondo la nota, Fleischer ha affermato: "il mondo sa che in qualunque momento, quando si tratta di scegliere tra quello che dice Fidel Castro e quello che dice chiunque, bisogna credere a quello che dice chiunque".

La presidente del Congresso messicano spera in una soluzione diplomatica per la crisi con Cuba
28.3 - La presidente del Congresso del Messico, Beatríz Paredes, ha detto che le differenze tra Messico e Cuba vanno risolte mediante i migliori contatti diplomatici, perché i vincoli tra i due popoli stanno al di sopra di tutto. "Io credo che le relazioni tra il popolo cubano e il popolo messicano stiano al di sopra di qualsiasi congiuntura, mi sembra che ci sia rispetto e stima tra i due popoli e che le questioni di carattere istituzionale vadano risolte nella cornice dei migliori contatti della diplomazia parlamentare", ha espresso. In una conferenza stampa nel Palazzo Legislativo di San Lazzaro, la deputata ha fatto riferimento alla forza dei legami esistenti tra gli abitanti dei due stati vicini e ha ribadito: "spero che ci siano i migliori contatti della diplomazia messicana e di quella cubana per trovare alternative" alle discrepanze attuali.

Convocata in Uruguay una manifestazione di appoggio a Cuba
28.3 - La centrale unica dei lavoratori uruguayani ha convocato per la settimana prossima una concentrazione nella Piazza Martiri di Chicago, di fronte al Parlamento, e a manifestare in difesa di Cuba e contro le manovre statunitensi a Ginevra. L’appello sindacale per la manifestazione del 4 aprile avviene dopo che a Montevideo il Presidente Jorge Batlle ha annunciato la sua decisione di votare alla Commissione delle Nazioni Unite un documento di condanna a Cuba per supposte violazioni dei diritti umani. Organizzazioni sociali e di appoggio a Cuba hanno invitato in forma pubblica a manifestare contro la decisione del Governo che, viene detto, non rappresenta l'opinione del popolo.

Alarcon fa un appello per rompere il silenzio sulle condanne ai cubani detenuti negli Stati Uniti
29.3 - Il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha lanciato un appello affinché termini il silenzio che viene mantenuto sul caso dei cinque cubani condannati negli Stati Uniti a severe pene di carcere. Il leader parlamentare ha sostenuto, davanti a oltre 300 delegati riuniti al IV Incontro Interamericano di Diritto del Lavoro e Previdenza Sociale, che il Governo di George W. Bush assume una posizione contrastante chiedendo al mondo di lottare contro il terrorismo mentre condanna nel suo paese i cubani che lottano contro questo male.

La Commissione dei Diritti Umani si scredita, denuncia Pérez Roque
29.3 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha espresso che la Commissione dei Diritti Umani dell'ONU ha perso credito negli ultimi anni per l’azione di un gruppo di paesi che le impongono i loro interessi. In una conferenza stampa nell’ambito della sua partecipazione alla 58° sessione della CDH, il Ministro cubano ha aggiunto che non tutti i membri della Commissione sono responsabili dell'introduzione di tali metodi di lavoro. Sulle sue critiche allo sviluppo dei lavori a Ginevra, ha detto che non sono dirette contro documenti né risoluzioni, bensì verso l'atteggiamento di questo ridotto numero di stati membri.

La posizione del Ministero degli Esteri messicano annebbia le relazioni con Cuba
29.3 – Le tradizionalmente serene e convergenti relazioni esistenti tra Cuba e Messico sono oggi in pericolo di fronte all'evidente allineamento del Ministro degli Esteri messicano, Jorge Castañeda, con la posizione statunitense contro Cuba. Il deputato Juan Carlos Regis, del Partito del Lavoro (PT), ha affermato che la recente controversia indica il Ministro come il principale violatore della Dottrina Estrada, che per anni ha retto la politica estera del Messico, basandosi sul rispetto della sovranità e dell'autodeterminazione dei popoli. Anche il deputato del PT José Narro ha detto che la maggioranza dei deputati messicani sono molto infastiditi per il maneggio "della politica estera messicana e per le offese contro il popolo e il Governo cubani, popolo fratello, popolo amico". Castañeda dovrà spiegare la sua condotta, considerata da molti parlamentari come una politica di sottomissione che pretende di annettere il Messico nella politica, nell’economica, nel sociale, nella cultura e nel territorio agli Stati Uniti, ha manifestato.

Fidel Castro inaugura un piano nazionale per l’insegnamento dell’informatica
30.3 - Il Presidente Fidel Castro ha inaugurato un programma nazionale di introduzione dell’informatica nella scuola elementare, che ha definito uno dei più importanti per un ulteriore sviluppo della nazione. Intervenendo alla cerimonia, svoltasi ieri sera nel municipio di Pilón, nella provincia orientale di Granma, il Presidente cubano ha illustrato ognuna delle decisioni del Governo per elevare la qualità dell'educazione a Cuba e le risorse messe a disposizione a questo proposito, che hanno generato 12.641 nuovi impieghi. Per diffondere l'insegnamento dell’informatica fino nelle zone più impervie e di difficile accesso, come ha detto, sono state elettrificate 1.944 scuole con pannelli solari e sono stati addestrati diverse centinaia di insegnanti per impartire questa materia a oltre un milione e mezzo di bambini nel paese.

Rientrato il Ministro degli Esteri cubano dopo intense giornate alla CDH
30.3 - Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, è ritornato questo venerdì a La Habana dopo avere partecipato alla 58° sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU, dove ha respinto qualsiasi manovra volta a condannare Cuba in questo organismo. Come parte del suo programma a Ginevra, il capo della diplomazia cubana ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha ricordato che storicamente gli Stati Uniti sono stati quelli che hanno presentato un progetto di risoluzione anticubano fino a essere sconfitti nel 1998. Dopo, ha precisato, questo triste ruolo è passato alla Repubblica Ceca che ora, dopo amare esperienze, cerca di passare il testimone a uno o più paesi latinoamericani. Ha segnalato che Washington lavora intensamente per cercare di fare condannare Cuba, questa volta per mezzo di paesi dell’America Latina, un grande sogno che non è riuscito a ottenere neppure all'epoca delle relazioni idilliache con l'Argentina.

Cuba garantirà uguaglianza nell’educazione ai suoi bambini
30.3 - L'introduzione dell'insegnamento dell’informatica fin dall'infanzia, insieme ad altri programmi in vigore, garantiranno l'uguaglianza educativa a tutti i bambini cubani, ha affermato il Ministro dell’Educazione, Luis Ignacio Gómez. Nella cerimonia per l’inaugurazione dei programmi di introduzione all’informatica nelle scuole primarie del paese, trasmessa ieri sera dall'orientale provincia di Granma, Gómez ha affermato che d’ora in poi gli scolari godranno di un'eccezionale educazione, grazie alla volontà politica del Governo. Attualmente, come ha detto, esistono nel paese 8.948 scuole primarie, 6.651 in zone rurali (il 74 %) e di questa quantità 2.141 in montagna o in posti molto distanti. Del totale, 76 scuole sono formate da 1 alunno, e altre 886 sono frequentate da 2 a 5 alunni, cifre che, secondo il Ministro dell’Educazione, esprimono da sole l’importanza della decisione di portare ora l'educazione – e l’informatica - fino ai posti più lontani.

Cuba mantiene indici di invecchiamento a livello del primo mondo
30.3 – Oltre il 14 % dei cubani oltrepassano i 60 anni, testimonianza di un invecchiamento della popolazione simile a quello del primo mondo, ha affermato Osvaldo Prieto Ramos, direttore del Centro Internazionale per la Terza Età. In un paese di poche risorse, un'aspettativa di vita di 75 anni parla di una disposizione politica e di un adeguato programma sanitario e sociale, ha precisato l'esperto. Riferendosi alla II Assemblea Mondiale sull’Invecchiamento che inizierà in Spagna la prossima settimana, l'esperto ha indicato che Cuba ha compiuto le 118 raccomandazioni del Piano di Azione Internazionale delle Nazioni Unite firmato a Vienna 20 anni fa.