NIKOLAJEWKA 1943-2003: Cronaca di una giornata indimenticabile

Domenica 26 Gennaio 2003, in compagnia di Palmino, Giovanni e Silvestro, siamo stati a Brescia per la ricorrenza del 60° anniversario della "mitica" battaglia di Nikolajewka. Giornata di sole nel cielo, nel cuore, nei sentimenti. Puntuali, alle 08:20 parcheggiavamo in corso Vittorio Emanuele. A piedi, dopo la doverosa sosta per un sorso, siamo arrivati in piazza Arnaldo da Brescia. Subito ci siamo accorti che qualcosa di meraviglioso stava accadendo. Una marea di penne nere si stavano assemblando sulla grande piazza. Giovanni si è meravigliato: ma è l'Adunata Nazionale degli Alpini? No certamente, ma forse si trattava di un avvenimento ancora più solenne. Da un lato della piazza si preparavano le fanfare: almeno una decina. Dall'altro lato si preparavano i labari sezionali ed i gagliardetti. Lungo la salita del castello si ammassavano intanto le penne nere. Ma quante... Ad un certo punto, mi ha ulteriormente incuriosito l'avviso dello speaker: "Liberate l'ala sinistra: stanno arrivando le rappresentanze e la truppa". Inoltre nella strada dopo le colonne, c'erano le camionette per i reduci di Nikolajewka. Io ero già in postazione per la partenza dei gagliardetti. Ero veramente sbalordito, non ci capivo nulla, volevo correre a "curiosare" le camionette per guardare in faccia i "veci". Non ho avuto il coraggio ed ho atteso, mentre guardavo qua e là. Vedevo gagliardetti sbucare da ogni dove. Ho cercato - non senza fatica - di contenere la gioiosa ansia che provavo in quel momento. Mi sono messo a parlare (qualcuno pensa forse che io sappia tacere....Suvvia!) con gli Alpini. Tra questi ho riconosciuto l'Alpino che portava il gagliardetto del Gruppo di Palazzolo sull'Oglio (mio paese natale), con il quale ho frequentato le scuole elementari. Che soddisfazione! Ambedue eravamo incantati dal magnifico scenario.
Arrivate le Autorità, ed eseguiti gli onori militari, la sfilata è partita preceduta dalle medesime, dai raggruppamenti militari, le camionette dei "veci" di Nikolajewka, dai labari, dai gagliardetti e dalla truppa.
Il tutto frammezzato dalle varie fanfare (con una sosta forzata di 40 minuti circa perché un settantaduenne tamburista della fanfara di Gavardo si è accasciato al suolo. Subito soccorso è stato trasferito in ospedale senza riportare gravi con-

seguenze) e da un'immensa folla di persone lungo tutto il percorso da piazza Arnaldo da Brescia, via Trieste, corso Zanardelli, piazza Duomo. Ma è proprio arrivando in piazza Duomo che i miei occhi si sono inumiditi. Alla sinistra erano parcheggiate le camionette con i "veci" di Nikolajewka. Che belli, che giovani, che occhi splendenti, che barbe, che cappelli sdruciti ma di qualità. Avrei desiderato che tutti gli Alpini del Gruppo avessero a "gustare" la visione di quei nostri "veci": sembravano delle rocce, dei monumenti, se pensiamo a quanto hanno vissuto in tutta la campagna di Russia, ma in particolare quel 26 Gennaio 1943 a Nikolajewka. Grazie "veci" Alpini dell'eroismo che avete dimostrato. Grazie alla buona stella che vi ha protetto, grazie perché ancora ci volete insegnare che simili tragedie non si devono più ripetere. Grazie.
Ma, cosa assai più bella, su di una camionetta dei "veci" c'era il nostro Palmino, con il suo sorriso da bambino (su di una camionetta ho immaginato di vedere anche il nostro Nino). Grazie di cuore. Palmino era raggiante, occhi umidi ma pieni di gioia per "esserci".
L'ho detto prima: era una giornata di sole fuori e dentro.
Quando tutti sono arrivati, si è svolta la parte ufficiale della cerimonia con alcuni importantissimi interventi:
- Il nostro Presidente nazionale, Beppe
Parazzini, con il suo saluto ha letto il toccante e vibrante telegramma di partecipazione del nostro Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
- Il Sindaco di Brescia, Dott. Corsini (e non mi interessa il suo colore "partitico"), è stato eccezionale: "...non potremo mai dimenticare Nikolajewka, perché quella battaglia riassume e sublima tutte le tragedie dell'anima alpina, entrata imperiosamente com'è nella storia degli Alpini e nell'intera storia d'Italia".
- Il saluto dello Stato Maggiore dell'Esercito, portato dal Generale Quintana.
Dicono i cronisti che oltre alle autorità militari:
-  C'erano i labari di 43 sezioni, su un totale di 70 italiane. Non mancava Milano, ma c'era anche la sezione di Palermo (il che la dice lunga sulla qualità della giornata...).
-  Erano presenti 420 gagliardetti rappre-

sentativi dei rispettivi Gruppi (Magenta c'era, e sarò sempre grato a Palmino di avere sollecitato la nostra presenza: guai se fossimo mancati!. Non era la nascita o la ricorrenza di un Gruppo, ma la giornata del ricordo delle tragedie dell'anima alpina).
-  C'era la rappresentanza di una delegazione russa.
-  Era totalmente assente il Governo italiano: nessun ministro, nessun sotto-segretario, nessun rappresentante della maggioranza governativa.
- Era presente solo un Onorevole della minoranza. Trascrivo, non commento, ma esprimo il mio disappunto come cittadino, come Alpino anche, per la mancanza di rispetto ai nostri valorosi "veci".
Eseguiti gli onori militari, l'adunanza si è sciolta e siamo tornati alla macchina.
Abbiamo preso la strada del ritorno con una doverosa sosta per il pranzo alla trattoria "Da Gina" a Rovato ed una sosta improvvisata per gustare una fetta di eccezionale "pane e salame" accompagnato da un buon bicchiere da mio fratello Alpino in quel di Palazzolo.
Strane coincidenze: il Palmino e mio fratello hanno scoperto di essere stati insieme nel campo di concentramento di Combyne nell'alta Prussia. Non vi dico i baci, gli abbracci e le gioiose lacrime dei due interessati (come emozionante è stato il ritrovarsi di un "vecio" ed il suo tenente Comandante della compagnia al mattino sulla camionetta prima di partire per la sfilata).
Ma anche questa è parte integrante della nostra bella e vissuta vita di gruppo.
                                              Luigi Martina

Sommario

Nikolajewka 1943-2003

La maxi trippa di San Biagio

Ricordando Magna e Colombini

Dalla Sezione

Ricordo di Franco Mazzola

Dal Capogruppo

Rinnovi 2003

Buon compleanno a…

Dal Consiglio del Gruppo