dell'intero Consiglio, un grazie particolare e riconoscente va manifestato al Gruppo dei "volenterosi totali". Grazie davvero da parte di tutti gli Alpini del Gruppo (anche di quelli che hanno solo gustato la trippa), dagli amici e da quanti hanno saputo godere non solo del cibo, ma anche della "vivace ed allegra compagnia" post-trippa. Qualcuno dirà: "non fare il furbo, scrivano da pochi soldi".
È vero, in una giornata frenetica, impegnativa e pesante come quella della maxi trippata -  a mio avviso - ci può anche scappare un'infuriata dovuta più ad eccessivo zelo che ad un obiettivo disguido.
Tra uomini - ma uomini veri - simili episodi dovrebbero servire solo, ma solo, a "cementare" la vita di gruppo. Importante è "guardarsi sempre nelle palle degli occhi". Così facendo, dimostriamo di essere "veri Alpini".
Grazie di tutto ed a tutti, ma arrivederci ai prossimi incontri... culinari e non solo!
P.S.: la maxi trippata ha visto la preparazione e la presentazione di ben 550 ottimi, gustosi ed abbondanti piatti. Il grazie quindi è più che "meritato", sia per gli Alpini che per gli Amici degli Alpini.
                                             Luigi Martina

LA MAXI TRIPPATA
DI SAN BIAGIO

Dalla Sezione

È la ricorrenza attesa da tempo da non pochi Magentini. Anche per il 2003 l'appuntamento non è stato disatteso dal nostro Gruppo Alpini. Quest'anno c'è stata una bella novità: il Sindaco, Dott. Dal Gobbo, ha chiesto ed ottenuto che gli Alpini servissero la trippa, non solo ai frequentatori della sede, ma anche ai Magentini. Infatti l'Amministrazione ha sistemato per l'occasione un tendone in piazza della Liberazione. Gli Alpini, per il pranzo, hanno preparato la trippa per circa 300 coperti. Com'è andata? Troppo bene - ci tiene a precisare il Sindaco.
E' stato un esperimento e come tale, tutto è andato bene. Questo ci sprona a rendere questa esperienza, una "tradizione", per certe festività, chiedendo collaborazione e disponibilità - di volta in volta - alle varie associazioni locali. Come inizio - conferma il Sindaco da me interpellato - non potevamo che far fare da "cavia" ai nostri Alpini, anche perché l'Amministrazione comunale era certa, non solo della nostra disponibilità, ma anche della nostra valida capacità di saperci arrangiare. "Siete stati bravi, e non solo vi ringraziamo, ma vi prenotiamo per altre occasioni".
Ma la trippa, Signor Sindaco, com'era? "Buona, veramente buona, e complimenti ai cuochi". Dello stesso parere era il Sindaco di Marcallo, Dott. Garavaglia, che si è complimentato non solo per la bontà della trippa, ma anche per il servizio.
Come al solito, non ho potuto fare a meno di "sbilanciarmi": ci vuole anche a Marcallo? "Magari..." è stata la risposta immediata. Ma siamo in periodo invernale.
I semi, in questo periodo stanno dormendo - apparentemente - sotto la terra.
Più tardi sbocceranno e vedremo cosa succederà. Qualcuno forse chiederà: per San Biagio, quante porzioni di trippa hanno preparato gli Alpini? È presto detto: per pranzo 300 coperti per il tendone, 110 per la sede più altre 50 da asporto. Per la sera in sede, 90 porzioni circa per la classica "Pro-loco". Ma un servizio di tal genere va preparato come si deve! Certamente. C'è forse qualcuno che dubita della "volontà" degli Alpini e degli Amici degli Alpini di affrontare anche situazioni che possono sembrare impossibili?
Non sia mai! L'unione fa la forza! Così è avvenuto anche per la preparazione della "maxi trippata" di San Biagio. Quanto lavoro? Immane, se si considera infatti che il tutto - verdure, cottura, antipasto, tavoli - è stato preparato in sede. Certamente i volenterosi - Alpini ed Amici degli Alpini - bisogna dividerli in tre gruppi:
I volenterosi "totali" che hanno dedicato ore ed ore per programmare, predisporre e preparare; i volenterosi di "media disponibilità" che hanno dedicato quanto possibile; i volenterosi "mini" dell'ultima ora.
Se un grazie a tutti è doveroso, da parte non solo del Capogruppo, ma anche

La riunione mensile dei Capigruppo si è tenuta lunedì 10 febbraio.
Tona ricorda Figel, ex consigliere sezionale, ad un anno dalla morte. Annuncia di non aver ancora pronta la sua relazione morale per la parte relativa ai Gruppi, che contava di distribuire nel corso della riunione, a motivo della mancata consegna delle relazioni da parte di alcuni Gruppi. La sua relazione pertanto verrà distribuita all'inizio della prossima assemblea sezionale.
Il Gruppo di Missaglia annuncia che inaugurerà la sua nuova sede il 19 ottobre e quindi la cerimonia viene aggiunta al calendario delle manifestazioni a livello sezionale, che salgono a 10 per il 2003.
Viene riportato un lusinghiero giudizio sulla presentazione del libro "Tutti i vivi all'assalto", che rievoca l'epopea degli Alpini in Russia, con appropriato accompagnamento da parte del coro della sezione e la proiezione di documentari "Luce" e di riprese filmate inedite; copie del libro, il cui prezzo di copertina è 17€, possono essere prenotate presso la segreteria della sezione.
La distribuzione delle convocazioni per l'assemblea è gia stata effettuata via posta; in caso di mancato arrivo, i soci possono votare presentando la tessera con relativo bollino per il 2003.
Festa sulla neve a Flassin: la neve c'è, ma non ci sono adesioni a sufficienza per organizzare una gara sociale e quindi la manifestazione viene annullata.
Viene presentata l'iniziativa "1+1 = 1 euro per ricordare + 1 euro per aiutare", destinata a raccogliere da ciascun socio 1 euro per opere a Ripabottoni, dove l'ANA ha lavorato in soccorso dei terremotati del Molise, ed 1 euro per il recupero del rifugio "Lobbia Alta" sull'Adamello, a complemento dello stanziamento della Provincia di Trento.
Il Gruppo di Lacchiarella versa un assegno a favore del costituendo fondo a favore del Gruppo di Arconte, il Gruppo di Bresso promette un suo contributo ad inizio lavori. Viene suggerito di finalizzare alla ricostruzione della sede di Arconate una prossima esercitazione di Protezione Civile, una volta sia dato il via libera alla ricostruzione; il 22 febbraio gli Alpini di Arconate sono stati invitati a presenziare al Consiglio Comunale e si confida che giungano loro buone notizie in tale sede.   
Segue un dibattito sull'obiezione, sull'ar-ruolamento volontario e sul servizio civile in contrapposizione al servizio militare, concluso da Giordano che ricorda come la leva verrà considerata sospesa e non definitivamente cancellata, quindi è possibile un ritorno al passato se gli organici non verranno coperti dai volontari.
Si comunica che anche quest'anno verrà organizzata una castagnata sezionale a Milano, il 12 ottobre. Barberi al termine ricorda il Giorno della Memoria dedicato ai cittadini italiani gettati nelle foibe carsiche dagli jugoslavi sul finire dell'ultima guerra.

La prossima riunione si terrà il 17 marzo.

Ricordando
Magna e Colombini

Domenica 16 febbraio, l'Amministrazione Comunale e l'ANPI hanno voluto ricordare il sacrificio di due magentini massacrati dai fascisti il 3 febbraio 1944: Ambrogio Colombini e Virginio Magna. 
Quel giorno era la festa di Magenta, quando per tradizione tutti vogliono essere in piazza o a vedere le bancarelle.
Ai due giovani era stato consigliato di rimanere nascosti, di non farsi vedere in giro, ma l'attrazione era tropo forte e sono usciti. Ma, mescolati tra la gente, c'erano anche gli avversari, le camicie nere che li aspettavano, certi che si sarebbero fatti vedere. E così purtroppo è avvenuto. Come li hanno riconosciuti, li hanno rincorsi ed in due posti distanti tra loro, uno vicino alla piazza Mercato ed uno accanto a Casa Giacobbe, li hanno raggiunti, bastonati e fucilati.
Alla cerimonia, che si ripete annualmente, sono stati invitati anche gli Alpini di Magenta, che si sono fatti presenti in 12, accompagnati del gagliardetto. Ha precisato il sindaco, Luca Dal Gobbo, nel suo intervento: "È importante nella politica, come nell'amministrazione ed in ogni attività, mettere sempre al centro il rispetto della persona". Il parroco Don Fausto, durante la S. Messa in Basilica ha ricordato, tra l'altro, che la diversità ideologica e politica deve servire a costruire, non a dividere, la vita sociale.
Una domanda: oggi, come il 3 febbraio del 1944, quanti sono coloro che tengono presente, nel loro agire, il valore di questi principi?
                                         Luigi Martina