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Le nostre avanguardie sono partite venerdì, suddivise in due gruppi che, dopo percorsi diversi, si sono ritrovate per la cena al ristorante del campeggio, la cui sala era ovviamente gremita di Alpini. Il nostro gruppetto, unico senza donne, si è subito distinto nella massa per le esibizioni canore. Una volta "lanciato", il Palmino ha poi dato sfogo alle sue interpretazioni, suscitando tale attenzione nei presenti che nella sala si è automaticamente fatto il silenzio, con più di cento persone tutte intente ad ascoltarlo, per poi applaudirlo e subissarlo di congratulazioni per la sua prorompente vitalità che, nonostante gli 83 anni, lo fa sempre divenire l'animatore del gruppo. Il sabato i nostri due gruppetti hanno preso strade diverse, incontrandosi anche casualmente per le vie di Aosta, uno rientrando al campeggio per cena e l'altro solo dopo mezzanotte. E si arriva alla domenica: giunge anche il bus da Magenta, parcheggiando dietro la stazione ferroviaria. I nostri sciamano per la città, in libertà fino all'ora dell'ammas-samento, previsto per il tardo pomeriggio. Gianni Papa, nella sua veste di direttore di "Veci e Bocia" si dirige alla tribuna stampa e segue la sfilata da quell'osservatorio privilegiato, da cui si segue in diretta tutto l'andamento della manifestazione. Appare presto evidente che la sfilata è in netto anticipo sulla tabella di marcia, ed anche con ritocchi agli spazi tra i settori alla fine noi si inizia a sfilare con almeno mezz'ora di anticipo.
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