Avevo promesso che alla prima occasione, dopo le ferie, avrei scritto un richiamo alla partecipazione alle attività "esterne", intese come presenza del Gruppo a manifestazioni alpine (e non) sia a Magenta che altrove. Stretto nelle poche righe a disposizione, nel numero di luglio non avevo modo  di  esporre il mio parere.
Per onor del vero, non ci sono praticamente mai problemi di sorta in quanto a partecipazione, a patto che le manifestazioni vengono percepite come "nostre", se c'è da lavorare e se si svolgono a Magenta.
In tali casi, nel metterle in cantiere, si può essere quasi certi che i volonterosi in seguito non mancheranno e magari saranno anche in numero tale da superare le necessità operative.
Le cose cambiano quando si tratta di fare solo un atto di presenza.
Se la cosa avviene a Magenta si può anche contare di riuscire a racimolare un gruppetto di penne nere, più o meno numeroso a seconda dell'importanza della occasione.  Un corteo del 25 aprile o del 4 novembre è in genere ben frequentato, come pure lo è il 4 giugno, per la celebrazione della battaglia di Magenta.
Le difficoltà spuntano se ci si deve muovere fuori città, Adunata, S.Messa di Natale e gite sociali a parte. Sarà che si de

sidera rientrare a casa per pranzare puntuali a mezzogiorno, sarà che le sedie della nostra sede sono troppo confortevoli, alla fine sono sempre quei i soliti due o tre i volonterosi che mi si aggregano sull'auto; se poi il capogruppo non è disponibile, le probabilità che nessuno presenzi a manifestazioni fuori città salgono verso la quasi certezza, fatto salvi i casi delle partecipazioni dei singoli alla cerimonia del paesello natio.
E questo accade per cerimonie alpine, anche a livello sezionale, per le quali la partecipazione sarebbe un impegno morale. È vero che un po' durante tutto l'anno si sussegue una serie continua di manifestazioni, alle quali siamo invitati, che si sovrappongono nelle stesse domeniche, rendendo veramente difficile la scelta tra quali tralasciare o meno. È anche vero che ciascuno ha i propri impegni, familiari o dettati da altri interessi parimenti meritevoli, ed a tale motivo non può dedicare tutte le sacrosante domeniche a presenziare ad una qualche cerimonia.  Ma mi rifiuto di credere che siano solo "i soliti " gli unici che realmente siano liberi di partecipare, almeno una qualche volta, a cerimonie fuori città. 
Cerchiamo almeno di assicurare una presenza consistente alle principali manifestazioni della nostra Sezione: è deprimente vedere sfilare una trentina di gagliardetti seguiti sì dalla banda e dal Consiglio della Sezione, ma con i coda solo poco più della trentina di capigruppo che non hanno portato con loro nessuno oltre all'alfiere. Questo dà una misura del fatto che il nostro Gruppo non è la sola

Siamo a fine settembre e l'attività del Gruppo è ormai da tempo ripresa a pieno ritmo, anche facilitata dalla fine del gran caldo estivo che da maggio sopprimeva ogni velleità di fare, annegandola in un mare di sudore. L'impianto di condizionamento da poco tempo installato in sede ci ha dato non poco sollievo in occasione della celebrazione di San Rocco, di cui diamo un resoconto in questo numero che riporta le notizie di agosto e settembre.
Riparliamo di partecipazione, elencando i prossimi appuntamenti in calendario: ci sarà qualcuno in più a seguirmi all'inaugurazione della nuova sede di Missaglia, il 19 ottobre?
Ormai novembre è dietro l'angolo: segnatevi almeno già da ora la data di sabato 29, non tanto per esortarvi ad intervenire alla pur meritoria giornata della Colletta del Banco Alimentare, ma soprattutto per ricordarvi di presenziare la sera all'Assemblea Ordinaria del Gruppo per il rinnovo delle cariche sociali.
Quest'anno termina il mio secondo mandato di capogruppo: chi desidera candidarsi alla carica si faccia pure avanti, senza alcuna remora, che sono più che pronto a cogliere l'occasione di passare il mio zaino sulle sue spalle.
                                        Gigi Rodeghiero