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Il Piano del Parco

Il Piano del Parco deve essere inteso come un piano di gestione delle risorse e non semplicemente di tutela; un piano, cioè, che abbia per scopo la valorizzazione e l’incremento, ove possibile, delle risorse esistenti. Dovrebbe conseguirne una migliore qualità della vita delle popolazioni residenti, dove la natura viene utilizzata e non consumata, per garantire uno sviluppo nuovo del territorio.
Per quanto riguarda la pastorizia, l’attuazione del Parco non comporta modificazioni rispetto alla situazione attuale, infatti non sono previste limitazioni.
Per quanto riguarda le attività agricole, l’attuazione del parco può creare un sistema di convenienze per una serie di iniziative nei settori dell’agricoltura, della silvo-coltura e dell’edilizia rurale.
L’area individuata dalla L.31/89 per il Parco del Limbara interessa i comuni di Berchidda, Calangianus, Oschiri e Tempio Pausania e riguarda una superficie di 19.833 ettari e una popolazione di 25.600 abitanti.
Gli obiettivi e le azioni proposte per il Parco del Limbara sono:
La valorizzazione del patrimonio naturalistico attraverso la realizzazione dell’arboreto mediterraneo del Limbara, dell’orto-botanico di Tempio, di un centro di allevamento di mufloni e daini.
La promozione delle attività scientifiche attraverso studi sulla fauna e sulla vegetazione del Limbara, nonché sulla gestione delle risorse botaniche, anche in funzione delle attività pastorali.
Lo sviluppo della conoscenza e della fruizione del patrimonio ambientale, con la realizzazione di un laboratorio e di sistemi informatici territoriali, un giardino botanico nelle zone alte del Limbara, un centro di studi e documentazione della fauna con sezione museale, la realizzazione di un sistema di itinerari naturalistici e un sistema di itinerari paesaggistici.
La promozione dell’attività turistica, con la realizzazione di un centro con attrezzature polivalenti, di un ostello per il turismo giovanile, di spazi di sosta (diurna e notturna).
La promozione dello sviluppo delle attività produttive, attraverso studi per la gestione delle risorse sugherifere, sulla forestazione con specie autoctone e sulla frutticoltura collinare.
Valorizzazione dei beni culturali, con la realizzazione di un sistema di itinerari storici, finalizzato alla fruizione scientifica, didattica e turistica delle testimonianze archeologiche del Parco del Limbara e delle sue immediate adiacenze.
Le aree di rilevante interesse naturalistico:
Nel Limbara sono state individuate ventidue aree di rilevante interesse naturalistico che riguardano: le sugherete della fascia basale del Limbara, l’arboreto delle specie forestali introdotte nel Limbara, la stazione di pino marittimo di Carracanu, la stazione di pioppo tremolo di monte Longheddu, i boschi di leccio, la macchia e la vegetazione di Monte Acuto, i boschi misti della fascia basale del Limbara, la vegetazione riparia del Riu Mannu e del corso superiore del Coghinas.



Gli alunni delle classi IIA - II B - II C della Scuola Media Nicola Spano coordinati dai docenti : Giuseppina Denti , Anna Marcucci, Margherita Pirina, Franca Pischedda, Maria Caterina Sanna, Maria Erminia Satta, Assuntina Soi
[Margherita Pirina - scrivi a: pirinamarg@tempioweb.com]