[TEMPIOWEB - LA HOME PAGE DI TEMPIO PAUSANIA SUL WEB]

Tempio Pausania sul WEB

Il rilievo

Limbara

Le fonti di Rinagghju

Il clima

Storia

Il nuraghe Majori

Il Centro Storico

La Cattedrale

Santa Croce

Il Rosario

Abitanti

Lingua

Giovanni Maria Dettori

Nicola Spano

Don Gavino Pes

Gavino Gabriel

Tradizioni popolari

Li molti e molti

Il Parco del Limbara

Il granito

Il sughero

La Stazione Sperimentale del Sughero

La storia: dall’Età Medievale ai nostri giorni

Il nome di Tempio compare per la prima volta in un documento del 1173, che contiene un accordo stipulato tra il vescovo di Civita e la città di Pisa.
Non si è in possesso di altri documenti diretti sino al 1300, quando si apprende che "Villa Templi" è un centro di ridotte dimensioni, che fornisce rendite esigue sia ai feudatari che alla Chiesa.

[Ruderi della casa di Nino di Gallura] Alla fine del '400, il piccolo centro appartiene ai Carroz, la più importante famiglia feudale dell'isola. La fama dei Carroz, ma soprattutto l'immigrazione dalle coste divenute pericolose, determinano un costante incremento demografico ed economico del centro.
Nel 1506 viene proclamata l'unione delle cattedre vescovili di Ampurias e Civita e, alla fine del secolo, il vescovo risiederà a Tempio che diviene il maggior centro della Gallura.
Durante il '600, la sua centralità aumenta rispetto agli altri centri della Gallura e dell'intera regione, diviene sede di un importante mercato per la commercializzazione del bestiame e allo stesso tempo si sottrae ai controlli dello stato e dei feudatari.
Si concentra così, nella Villa un gran numero di signori del bestiame di origine iberica, che monopolizza la vita economica e sociale del territorio insieme ad altre famiglie provenienti da Sassari e dalla Corsica.
La popolazione cresce sempre di più, anche perché la città non viene colpita dall'epidemia di peste che decima la popolazione di altri centri della Sardegna. Tempio, sul finire del secolo, è una cittadina ricca e popolosa, seconda per importanza solo alle più grandi città sarde.
Elevatissimo il numero di nobili (il 20% dell'aristocrazia rurale sarda), come è elevato il numero di conventi presenti nella cittadina: nel 1543, era stato fondato quello francescano; nel 1665, quello degli Scolopi, giunti nella città per il crescere della domanda di istruzione; ancora più interessante perché rara al di fuori dei grandi centri, la fondazione, avvenuta nel 1687, di un monastero delle cappuccine situato dove ora sorge il municipio.
Nel '700 aumenta il numero di persone che vivono nelle campagne. Tempio si trova, infatti al centro di un vastissimo territorio dove vengono costruite abitazioni rurali stabili (stazzi) e vengono riattivate antiche chiesette campestri che divengono ben presto centri di aggregazione e intorno ad esse si formano veri e propri villaggi.
Verso la metà dell'ottocento, sono numerosi a Tempio gli artigiani e i professionisti. Nel 1836 ottiene da Carlo Alberto il titolo di città e diviene sede di prefettura e di diversi uffici, per questo vi risiedono molti impiegati grazie alla presenza di alcuni uffici pubblici. Alla fine del secolo diviene importante, per l'economia del centro, lo sfruttamento del sughero.
Sino al primo dopoguerra Tempio, con il suo vastissimo territorio comunale abitato dai pastori degli stazzi, costituisce una eccezione nel panorama sardo fatto di vasti spazi disabitati.
Nel secondo dopoguerra si evidenziano alcuni sintomi di crisi aggravati dal progressivo e inarrestabile ritorno della popolazione verso le coste.
La posizione geografica, che era stata nel passato una delle cause del suo sviluppo, finisce per divenire uno dei fattori della crisi.
[Chiostro dell'ex convento degli Scolopi]


[Stazzo fra sughere]
Oggi, Tempio conta 15.000 abitanti che hanno la grave responsabilità di non disperdere l'importante eredità del passato. Certi della grandezza del loro comune che, sino a cinquecento anni, fa era primo in Italia per estensione, potranno cogliere le numerose opportunità di sviluppo offerte dal territorio.



Gli alunni delle classi IIA - II B - II C della Scuola Media Nicola Spano coordinati dai docenti : Giuseppina Denti , Anna Marcucci, Margherita Pirina, Franca Pischedda, Maria Caterina Sanna, Maria Erminia Satta, Assuntina Soi
[Margherita Pirina - scrivi a: pirinamarg@tempioweb.com]