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-- VOCI -- (N.04/99)

per un dibattito sui Servizi di Sviluppo Agricolo
Circolare informativa n.04 - Giugno 1999

In questo numero:

- Venti anni di Reg. CEE 270/79, tredici anni di A.N.D.A.
- Divulgazione e Piano per lo sviluppo rurale
- Importante ordinanza del TAR della Toscana che rinvia alla Corte Costituzionale la
questione di univocità di inquadramento del divulgatore agricolo
- L'INEA avvia un’indagine sulla organizzazione dei S.S.A in Italia
- ASSEMBLEA NAZIONALE A.N.D.A.

NOTIZIE DALLE REGIONI
Calabria
Veneto
Abruzzo
Basilicata
Sardegna
Toscana

Ed inoltre:
Campania
Marche
Emilia Romagna
 


Venti anni di Reg. CEE 270/79, tredici anni di A.N.D.A.

Il titolo è uno stimolo per una riflessione sulla divulgazione agricola in Italia. Certo nata molto prima del Regolamento 270 del 1979, perché la storia dell'agricoltura italiana è anche storia di grandi e piccoli nomi di divulgatori dal Columella in poi.

Ma con il Reg. 270 i Servizi di Sviluppo Agricolo dovevano assumere un carattere di modernità riducendo quel gap esistente tra l'Italia e il resto d'Europa.

Anche oggi non possiamo che riaffermare il "sostanziale fallimento" del Reg. 270/79, e viceversa la validità dell'efficacia dell'azione dei tecnici e divulgatori per lo sviluppo dell'agricoltura.

Divulgazione a termine ? Lo scadere del finanziamento comunitario in quasi tutte le Regioni, non fa decadere gli impegni che l'Italia si è assunta con l'attuazione del 270 e l'utilizzo di quei finanziamenti. Anche se alcuni in malafede affermano il contrario, verso i quali è necessaria la massima vigilanza.

Certamente al mutare delle prospettive dell'agricoltura italiana ed europea, mutano le metodologie, gli strumenti e si rinnovano anche le professionalità di chi deve operare per lo sviluppo dell'agricoltura. Mutano anche le terminologie di riferimento: "sviluppo rurale", "collaudo dell'innovazione", "progettualità integrata", "tutor di impresa".

In un quadro in cui comunque è più che mai indispensabile quella figura di "agente promotore di sviluppo" che definiva il "profilo" del divulgatore.

Nessuna quindi preclusione per una evoluzione della figura professionale. Tutt'altro, ma neppure una negazione di questa e una chiusura di una esperienza fatta di migliaia di operatori dei S.S.A. e di realizzazioni che hanno mutato il volto dell'agricoltura italiana.

E' per questo che sono quanto mai importanti le diverse iniziative delle sezioni regionali dell'A.N.D.A. per dare continuità occupazionale agli operatori e definire nel contempo un quadro normativo in cui sia riconosciuto il ruolo professionale del divulgatore. C'è da sottolineare come alle azioni di elaborazione e proposta politica si affiancano le azioni sul versante giuridico-amministrativo per dar maggior forza alle nostre rivendicazioni.

In questo numero di VOCI facciamo il punto di tali iniziative, augurandoci che la circolazione di tali informazioni sia da stimolo per tutti gli operatori dei S.S.A. affinchè attraverso una rinnovata azione perseguino nella loro realtà locale quelle finalità che sono state alla base, tredici anni fa della nascita dell'A.N.D.A.
 
 

Divulgazione e Piano per lo sviluppo rurale

Ma è proprio vero che la Divulgazione e i S.S.A. sono "passati-di-moda"? Questa domanda l'avevamo già posta nello scorso numero di Voci per risponderci negativamente citando alcuni passi del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 1998 e dell'"Accordo di programma Governo-Organizzazioni Agricole".

Ma ulteriore conferma che la divulgazione e Servizi di Sviluppo Agricolo, anche se con diverso nome e configurazione, sono assi centrali per lo sviluppo socioeconomico del settore, lo ricaviamo da altri e più recenti documenti. Leggete ad esempio quanto contenuto nel "Rapporto interinale per la Programmazione Fondi strutturali 2000-2006" del MIPA (ripreso da una proposta dell'INEA).

Il testo dopo aver evidenziato i punti di forza e debolezza dell'esperienza fin qui sviluppata dai S.S.A., propone azioni di formazione, consulenza, informazione e divulgazione lungo tutti e tre gli assi (Miglioramento competitività, Sostegno allo sviluppo e valorizzazione risorse ambientali, Supporto orizzontale), ma in particolare nel terzo dove si prefigurano "azioni di sistema in materia di S.S.A.". Invitiamo ad una lettura completa del documento.
 
 

Importante ordinanza del TAR della Toscana che rinvia alla Corte Costituzionale la questione di univocità di inquadramento del divulgatore agricolo

Si è compiuta una importante tappa di un ricorso al TAR promosso nel 1993 dai divulgatori operanti in Regione Toscana che contestavano l'inquadramento al VII livello, anziché all'VIII. Il TAR toscano (ordinanza del 28.04.98, pervenuta alla Corte Costituzionale il 17/03/99 e pubblicata sul BUR n°12 del 23/04/99) ha rinviato la questione alla Corte Costituzionale sollevando l'incostituzionalità dell'inquadramento al VII livello in quanto, pur considerando l'autonomia regionale, non è possibile una disparità di trattamento per una "figura professionale … concepita per il perseguimento di identiche finalità, ritenute di interesse comunitario, e che si inserisce in un unico contesto programmatorio, elaborato a livello nazionale" (l'ordinanza cita infatti il Piano Quadro, il Piano nazionale dei SSA, la stessa proposta di profilo professionale).

Si attende ora il pronunciamento della più alta Corte. Si rileva l'estrema rilevanza di tale pronunciamento poiché, al di là delle conseguenze retributive e di inquadramento, la stessa ordinanza del TAR afferma l'esistenza e unicità nazionale della figura professionale del divulgatore agricolo così come definito dal 270. (per contatti Angela Crescenzi c/o Regione Toscana 055-4382111).
 
 

L'INEA avvia un'indagine sulla organizzazione dei S.S.A in Italia

Dopo la ricerca sviluppata nel 1997-98 sulla formazione in agricoltura, l'INEA sta avviando un'altra importante indagine, questa volta sull'organizzazione dei S.S.A.

L'indagine sui modelli organizzativi interesserà tutte le regioni obiettivo 1, oltre a tre regioni del centro-nord (Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia) e tre stati europei (Irlanda, Danimarca, Spagna). Sarà integrata con alcuni casi studio circa le azioni di sviluppo agricolo (in tre regioni del sud - Basilicata, Puglia e Sardegna – e nelle tre regioni centro-nord). Sarà condotta con gli strumenti tipici della ricerca "quanti-qualitativa" (osservazione diretta, interviste a testimoni qualificati e gruppi-focus) e suo prodotto finale sarà la definizione di una metodologia per la valutazione degli interventi di ricerca applicata, consulenza, informazione e formazione.

Una importante occasione quindi di analisi sul mondo dei S.S.A. con un obiettivo finale di grande valenza. L'indagine si svilupperà durante tutto il 1999 per concludersi nel giugno dell'anno successivo.

Chi volesse saperne di più può contattare il gruppo di ricerca della sede nazionale dell'INEA (Caldarini, Vagnozzi, Giarè, De Vivo) o visitare il sito dell'INEA, in particolare alla pagina www.inea.it/ssa/bibioteca.htm#servizi .
 
 

ASSEMBLEA NAZIONALE A.N.D.A.

Accogliendo la disponibilità offerta dalla locale sezione lucana dell'A.N.D.A, l'ultimo Consiglio direttivo nazionale ha deciso di convocare l'Assemblea nazionale dei Soci A.N.D.A. per SABATO 16 OTTOBRE 1999 a MATERA.

Al mattino si svolgerà un incontro pubblico nazionale sull'evoluzione delle forme organizzative e professionalità dei S.S.A. e al pomeriggio l'assemblea per l'elezione del nuovo Consiglio e Presidente nazionale.

Informazioni di maggior dettaglio saranno comunicate con la lettera di convocazione ufficiale e sul sito www.essenet.it/anda/

Invitiamo fin da ora tutti i soci ad organizzare la loro presenza. L'incontro nazionale nella bella città lucana, sarà anche occasione per un programma d'iniziative turistico-culturali collaterali.
 
 

NOTIZIE DALLE REGIONI

Calabria

E' stata finalmente approvata la nuova legge regionale sui SSA che prevede tra l'altro l'inserimento negli organici dell'Agenzia regionale di Sviluppo dei divulgatori oggi operanti presso le Organizzazioni Agricole, e che poi continuerebbero lì a lavorare sulla base di una convenzione. Si tratta di un importante successo della pluriennale e perseverante azione dell'A.N.D.A calabrese, che vede con questa legge tutelato la retribuzione e la continuità occupazionale dei divulgatori (ricordiamo i clamorosi ritardi di pagamento degli stipendi), non distorcendo, almeno formalmente, l'operatività professionale attuale. La legge è in queste settimane al vaglio del Ministero della Funzione pubblica per un visto di legittimità e poi sarà pubblicata definitivamente sul Bollettino Regionale (Per contatti: Davide Colace tel. casa 0984-438120; cell. 0368-7387205 - Sede lavoro: tel.0984-71118 fax 0984-75054).

Veneto

Importanti novità e iniziative dei divulgatori veneti. Dopo che la sezione veneta aveva sollevato con meticolosa puntigliosità le tante lacune e incongruenze legislative e amministrative della condizione dei divulgatori, la Regione ha cercato di "sanare" tale situazione con un articolo inserito nella legge finanziaria regionale che da un lato riconosce in legge (cosa mai precedentemente fatta) il finanziamento dei divulgatori che operano presso Strutture tecniche delle Organizzazioni Agricole, Cooperative, Associazioni, ecc., dall'altro prevede la possibilità che attraverso concorsi riservati la Regione possa assumere i divulgatori negli organici regionali. Tale eventualità pare possa concretizzarsi entro la fine dell'anno in corso. L'associazione ha però manifestato tutta la sua perplessità su come possa esser condotta tale operazione. Nulla infatti ancora si sa sull'effettivo impiego dei divulgatori che entrerebbero in Regione, né sulle prospettive di chi continuasse a fare divulgazione negli enti privati. Si potrebbe così prefigurare una sostanziale, e ancora non certa, continuità occupazionale, ma una effettiva dispersione della professionalità del divulgatore collocato in ruoli e funzioni improprie. Nel frattempo l'A.N.D.A. e un gruppo di oltre venti divulgatori, hanno avviato verso la Regione una azione legale per il riconoscimento dell'attuale rapporto di lavoro con i diversi enti privati, come rapporto di lavoro effettivo con l'ente pubblico. Dopo una formale lettera di diffida alla Regione, cui è seguita una lettera di "non-risposta" nel merito della questione posta, l'azione prosegue con ricorsi che saranno formalizzati al TAR e al Pretore entro il mese di giugno. (per contatti: Antonio Caridi tel.casa 0425-750172, tel. lavoro 0425-21442).

Abruzzo

La regolarizzazione legislativa della posizione dei Divulgatori agricoli polivalenti, è quasi giunta alla meta. In Consiglio è, infatti, ferma alla discussione una proposta di legge che da un'interpretazione autentica all'art. 9 della precedente l.r. 76 del 1994, che come si ricorderà prevedeva l'iscrizione dei divulgatori nel ruolo dell'Agenzia di Sviluppo Agricolo Regionale. Ma tale articolo non era mai stato applicato, costringendo gli interessati ad un'azione verso il TAR. Purtroppo la legge che porrebbe fine alla precarietà di tale situazione è stata bloccata dall'ostruzionismo dei Sindacati dei dipendenti regionali per una parte che prefigurava un inserimento di una parte dei divulgatori in Regione. Lo stralcio di tale articolo non è bastato e il tutto è ora slittato a dopo le elezioni europee. (per contatti: Claudio Marro cell. 0338-4960481; sede lavoro: tel. 0863-32272 fax. 0863-413196).

Basilicata

La sezione A.N.D.A della Basilicata in questi ultimi mesi è stata attiva su tre versanti:

(Per contatti: Alberto Dell'Acqua tel. abitazione tel. 0835-332361; tel/fax lavoro 0835-309978-309194 E-mail: chiancalata@netsystem.it)

Sardegna

L'azione portata avanti dall'ANDA-Sardegna per l'approvazione di un "piano della divulgazione" in grado di porre le condizioni affinché la divulgazione possa dispiegare appieno la sua azione dando piena dignità professionale ai divulgatori, è stata coronata dal successo. Il Piano è stato riscritto riprendendo le proposte dell'Associazione e quindi approvato dalla Regione. Si segnala inoltre l'insediamento come Direttore dell'ERSAT del dr. Mario Satta, precedente direttore del CIFDA Sicilia-Sardegna e apprezzato professionista dei SSA. (per contatti: Carlo Cabras tel. casa - 070-570517 tel./fax. lavoro: 070-9601907 E-mail: uot.sar@tiscalinet.it)

Toscana

Dopo l'avvio, lo scorso autunno, della discussione con le parti sociali, ivi compresa l'A.N.D.A., il processo di riforma della Legge regionale sui SSA si è arenato sulle osservazioni sollevate dalla Commissione Europea, alcune delle quali concordi con quanto sollevato dall'A.N.D.A. (procedure di individuazione dei soggetti attuatori, assenza di strumenti di coordinamento) Desta ancora preoccupazione l'assenza di strumenti di riconoscimento dei livelli occupazionali e di valorizzazione professionale. (per contatti: Giuseppe Bimbi tel 050-30348 tel lavoro 0583-418787)

ed inoltre:

Divulgatori in Campania – Un ampio gruppo di divulgatori operanti presso le Organizzazioni agricole campane ha promosso un ricorso al TAR per affermare il rapporto di lavoro diretto con la Regione. (per contatti: Anna Rosselli tel. ufficio 081-5549580)

Leggi regionali - Diverse Regioni sono in fase di elaborazione o approvazione di leggi di riordino dei SSA. Oltre a quelle citate nel notiziario, segnaliamo la Regione Marche con un progetto di legge che interviene, con percentuali di finanziamento, soggetti attuatori e procedure diverse su Assistenza tecnica alla gestione, divulgazione, animazione rurale, tenuta libri genealogici, controlli d'igiene, qualità, informazione, ricerca e sperimentazione. Un testo di legge senza particolari caratterizzazioni che si occupa un po' di tutto, ma carente specialmente nella individuazione di una linea-guida. Assente qualsiasi riferimento alle professionalità.

La Regione Emilia Romagna ha approvato lo scorso anno una nuova legge di settore, fondata sullo strumento dei "progetti" e articolata su diverse tipologie di interventi e soggetti coinvolti. Anche qui non vi è un riferimento alle qualifiche degli operatori. Stanno uscendo i regolamenti di attuazione (testo completo alla pagina www.essenet.it/anda/ssaemro.htm ).

Se credi nel tuo lavoro, se vuoi qualificare e valorizzare la tua professionalità, se vuoi difendere i tuoi diritti, partecipa con il tuo contributo di idee e impegno associativo.

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Potete contattarci:
ai siti web dell'Associazione: oppure presso la sede operativa:

-Stefano Barbieri (Presidente) via Cimarosa 38 - 30030 Robegano-Salzano (Venezia) - tel. 041-5740202 E-mail: barste@iol.it - Sede di lavoro: Cipaat, via Rizzardi 26 - 30175 MARGHERA-VENEZIA, tel. 041-929167 fax 041-920362; E-mail : cipaatve@shineline.it
 
 


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