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  Convegno sui S.S.A.: Altre relazioni.


"Esperienze di divulgazione per lo sviluppo rurale"
 
Cosimo Sallustio
Servizi di Sviluppo Agricolo – Regione Puglia
 

La Politica Agricola Comunitaria sino al 1988 ha affrontato lo sviluppo delle zone rurali promuovendo azioni rivolte
al rafforzamento della competitività delle aziende agricole ed al sostegno del reddito degli agricoltori.

In questo scenario anche in Puglia i Servizi di Sviluppo Agricolo, sono nati (1994) con le finalità di supportare il
mondo agricolo, in tutte le sue svariate componenti, ad affrontare meglio le sfide della competitività dei mercato
europeo e globale e per evitare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne e svantaggiate.

Con la successiva riforma della PAC (Reg. 2052/88) la Commissione Europea ha inteso attivare una più ampia ed
incisiva politica di sviluppo del contesto rurale nel suo insieme: infatti la riduzione generale dell’attività agricola ha
reso meno efficaci le politiche settoriali ed ha spinto a sostenere la diversificazione delle attività in ambiente rurale.
L’agricoltura, quindi, vista non più come sistema isolato bensì come sistema integrato, sino a formare ciò che viene
definito sistema agroalimentare o sistema agricolo allargato.

L’agricoltura oggi si caratterizza come un sistema che produce:

     produzioni materiali che possono suddividersi in alimentari, in biomasse, in produzione forestali in produzione
     agroindustriale e

     produzioni immateriali ovvero il mantenimento della biodiversità, il mantenimento della società locale e delle
     produzioni locali (artigianato), la conservazione del paesaggio, il turismo rurale e la relativa produzione di
     servizi.

L’allargamento degli orizzonti produttivi dell’impresa un tempo definita agricola, ha determinato un cambiamento
nella struttura del capitale aziendale, nell’organizzazione dell’impresa e delle figure socio-professionali che la
gestiscono, nei risultati produttivi e nel rapporto tra il settore agricolo ed il resto dell’economia locale.

Si è, pertanto, determinato il passaggio dal "sistema agricolo" al " sistema rurale" ovvero a sistemi territoriali nei
quali l’agricoltura continua a mantenere un ruolo interessante ma non costituisce più l’attività esclusiva di questi
sistemi ad utilizzo plurimo di risorse, che si rapportano a specifiche strutture socio-economiche ed ambienti, le cui
componenti essenziali sono: risorse naturali, soggetti e quindi loro istituzioni, attività economiche, beni culturali,
tradizioni di gestione e di vita all’interno di questi territori.

Si tratta di sistemi diversificati sia per problemi geografici che socio-economici; questa pluralità di aree rurali
induce ad una distinzione in tre grandi tipologie di aree:
 
 

   1.aree rurali prossime alle zone urbane ed industriali o ben collegate:
 


   1.aree ad agricoltura ricca:
 


   1.aree più classicamente rurali:
 


          Per aree rurali così diversificate anche i Servizi di Sviluppo Agricolo dovrebbero

riorganizzare le loro competenze ed organizzarsi seguendo almeno due grandi linee si azione:

   1.Aree rurali ad agricoltura ricca:

     Assistenza tecnica nell’ottica dello sviluppo agroindustriale, orientata alla competitività sia in termini
     economici (riduzione dei costi di produzione) che di qualità (q. tecnologica): trasferimento delle innovazioni
     tecnologiche, orientamento al mercato, riduzione della pressione ambientale;

   1.Aree più classicamente rurali:

     I servizi di divulgazione dovranno interventire in maniera diversificata, basata su modelli di sviluppo
     endogeni, coerenti con la constatazione della multifunzionalità dell’agricoltura.

Una agricoltura paesaggistica e ricreazionale che si integra con l’agriturismo ed il turismo rurale, richiede sempre
più competenze, esterne al settore e multidisciplinari, legate alla promozione dell’area ed alla organizzazione di
attività di commercializzazione, di ristorazione, di prenotazione e turistici, etc.

Le iniziative comunitarie LEADER I e II hanno rappresentato risposte concrete alle "aree più classicamente
rurali" poiché sostengono culturalmente e finanziariamente una visione strategica integrata dei problemi dello
sviluppo rurale.

Questa impostazione è stata rafforzata dalle conclusioni della Conferenza Europea sullo Sviluppo Rurale (Cork,
nov.1996); in essa è stato evidenziato che le politiche per lo "sviluppo rurale" dovranno "basarsi su un approccio
integrato che comprenda nello stesso quadro giuridico l’adeguamento e lo sviluppo dell’agricoltura, la
diversificazione economica – in particolare le piccole e medie imprese e i servizi rurali -, la gestione delle risorse
naturali, il potenziamento delle funzioni ambientali e la promozione della cultura, del turismo e delle attività
ricreative".

La riforma della politica strutturale comunitaria contenuta nella comunicazione della Commissione "AGENDA
2000" ha evidenziato come nel prossimo periodo settennale di programmazione 2000-2006, tra gli obiettivi prioritari
individuati, l’Unione Europea intende riorganizzare gli attuali strumenti di politica rurale al fine di sostenere le
economie locali delle zone rurali, riconoscendo a queste ultime il ruolo strategico in favore della protezione
dell’ambiente, della promozione dell’occupazione, delle attività culturali e di quelle legate al tempo libero.

La Regione Puglia ha, quindi, ritenuto opportuno dotarsi, attraverso i suoi Servizi di Sviluppo Agricolo, degli
opportuni strumenti di intervento, conoscitivi ed organizzativi, per affrontare le complesse questioni dello Sviluppo
Rurale.
 
 

Le iniziative in corso per lo sviluppo rurale

     La formazione interna

L’importanza del ruolo dei SSA nella promozione di una "cultura" dello sviluppo rurale è avvertita da tempo in
ambito regionale. Gli stessi SSA hanno sentito l’esigenza di un aggiornamento specifico del personale coinvolto
nella fornitura di servizi al mondo rurale e nell’implementazione delle politiche identificando tra i fabbisogni
formativi di maggior urgenza ed interesse proprio quello dello sviluppo rurale. Pertanto nell’ambito del POM
"Attività di sostegno ai Servizi di Sviluppo Agricolo" – misura 3 "Sistema formativo per la Divulgazione Agricola"
si sono svolti alcuni corsi dedicati allo "Sviluppo Rurale", al quale hanno partecipato divulgatori agricoli e
funzionari della Regione, organizzato dal C.I.F.D.A. Metapontum. Il corso ha previsto stages presso alcune aree
LEADER nazionali e regionali, al fine di un più adeguato confronto con la realtà operativa e con l’approccio
bottom-up. Inoltre nell’ambito del Programma regionale "Promozione di servizi orientati allo sviluppo rurale" è
stato organizzato un seminario sulle stesse tematiche aperto alla partecipazione di funzionari delle Comunità
Montane, Enti parco ed Istituzioni locali.

     Il coinvolgimento nell’ I.C. LEADER II

I SSA in Puglia sono fortemente coinvolti nella attuazione della IC LEADER II, attraverso una apposita struttura
operativa dedicata all’attuazione del Programma LEADER II Regionale e ad una continua azione di assistenza
tecnica ai 14 GAL e 3 OC operanti.

La struttura operativa funziona da "sportello informativo" di riferimento che garantisce un flusso continuo di
informazioni da e verso i Gruppi locali, l’Osservatorio europeo Leader II e la Rete nazionale di sviluppo rurale. Per
i Servizi di Sviluppo Agricolo si tratta di una sfida culturale ed organizzativa visto che la filosofia e i metodi del
LEADER sono lontani sia dalla quotidianità che dalla cultura dei SSA. La necessità, quindi di affrontare i problemi
dello sviluppo rurale, in una logica multisettoriale ed integrata, e di confrontarsi con un nuovo metodo di
programmazione, secondo il noto meccanismo del bottom up (sviluppo dal basso), ha determinato un profondo
cambiamento dell’attività e dell’atteggiamento dei Servizi a livello centrale e periferico.

     L’Osservatorio sul mondo rurale e sul sistema agro-industriale della Puglia

Nell’ambito del POP Puglia 1994-99, Misura 4.3.6, è stato finanziato ed avviato sin dal gennaio 1997 il progetto
denominato Osservatorio sul mondo rurale e sul sistema agro-industriale della Puglia con il compito di fornire
analisi, idee, strumenti, dati ed informazioni, oltre che valutare gli effetti degli interventi della politica agricola
regionale sul mondo rurale e sul sistema agro-industriale.

Il progetto in questione, realizzato dall’INEA in stretta collaborazione con i Servizi di Sviluppo Agricolo della
Regione Puglia, ha tra i propri campi di osservazione le problematiche connesse alla evoluzione del mondo rurale ed
ha dedicato alle "Politiche per lo sviluppo rurale" uno specifico gruppo di lavoro. Al fine di garantire un approccio
interdisciplinare alla problematica esso è costituito da ricercatori INEA, da rappresentanti della Regione Puglia e
da esperti esterni con vari ambiti di competenza. A tale gruppo di lavoro è stata data sin dalla fase di impostazione
un ruolo trasversale rispetto agli altri gruppi di lavoro di cui l’Osservatorio è composto, con l’intento di riflettere sul
ruolo che assumono le politiche, gli strumenti ed i programmi per l’agricoltura ed il territorio rurale ed operare al
fine di un reale coordinamento tra gli stessi.

L’Osservatorio ha intanto avviato una serie di iniziative relative sia alla applicazione delle politiche strutturali e per
lo sviluppo rurale sul territorio pugliese, sia alle problematiche connesse alla programmazione delle stesse nella
fase post-1999, in particolare alla luce delle riflessioni scaturite nel novembre scorso nella Conferenza di Cork ed
alle prospettive aperte da Agenda 2000.

Inoltre ha avviato una analisi specifica mirante alla individuazione sul territorio regionale di tipologie agricole
territoriali che nell’ottica dello sviluppo rurale consentano la programmazione di politiche più aderenti alle esigenze
specifiche delle singole aree.
 
 

     Il Sistema unico di informazione agricola

Con la misura 4.3.1 del P.O.P. FEOGA Puglia 94-99 è stato attivato il "Sistema unico di informazione agricola"
regionale quale strumento e metodo per la raccolta, redazione, classificazione e diffusione delle informazioni di
interesse agricolo regionale. Il sistema si avvale delle esperienza dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani
(ANCI/ANCITEL); quest’ultima ha basato la realizzazione del Sistema Informativo:

   a.sulla creazione di una struttura redazionale che, garantendo l’unicità delle informazioni da divulgare, gestisca
     da nodo centrale della rete di informazioni interna ed esterna alla Regione;

   b.sulla adozione di una infrastruttura tecnologica leggera costituita da una rete multimediale a base
     Intranet-Internet, in grado di operare al tempo stesso da rete di produzione e da rete di diffusione dei dati e
     dei servizi sia per l’utenza intermedia (i redistributori istituzionali e privati) che per l’utenza finale.

     In questo ambito è attivo ed è consultabile il sito del Servizi di Sviluppo Agricolo regionali :

     www.agripuglia.it
 
 

     Il Programma "Promozione di servizi orientati allo sviluppo rurale"

La Regione Puglia ha adottato il programma regionale "Promozione dei servizi orientati allo sviluppo rurale" che,
coerentemente con quelle che sono le linee programmatiche nazionali espresse nel documento del Ministero per le
Politiche Agricole, costituisce un primo passo verso forme di partenariato con i soggetti pubblici (enti locali,
comunità montane, ecc.) e privati delle aree rurali regionali.

Le iniziative a ciò indirizzate dovranno essere sinergiche e complementari con le misure ed i programmi
precedentemente descritti, promuovere il loro coordinamento, individuandone le opportune modalità di integrazione.
 
 

Il programma si prefigge i seguenti obiettivi:

   1.Promuovere una cultura dello sviluppo rurale attraverso la organizzazione di una campagna di formazione,
     sensibilizzazione ed informazione intorno alle tematiche dello sviluppo rurale

   2.Effettuare sia una ricognizione di studi ed indagini già disponibili sul territorio, riguardanti i sistemi economici
     e territoriali con particolare attenzione al ruolo dell’agricoltura nelle aree rurali e alle relazioni che la stessa
     ha con le altre attività economiche e sia una ricognizione delle risorse valorizzabili attraverso azioni di
     sviluppo rurale utilizzando tutti i contributi conoscitivi già prodotti e disponendo, ove necessario, rilevamenti
     specifici. Le indagini, cosi come indicato nel Programma in esame, prenderanno in considerazione i prodotti
     tipici del territorio, le risorse storiche culturali, le risorse antropologiche, le risorse ambientali, i servizi, ecc.

   3.Attivare la realizzazione di una serie di strumenti di informazione e divulgazione a servizio del territorio
     rurale, in sinergia con la realizzazione del Sistema unico di Informazione Agricola regionale e delle iniziative
     programmate dai Servizi di Sviluppo Agricolo; si procederà alla realizzazione di opuscoli divulgativi e altre
     produzioni multimediali sulle risorse delle aree rurali, di siti telematici su Internet, alla creazione di sportelli
     informativi, con particolare attenzione alle aree non interessate da progetti LEADER.

Questa attività si avvale del supporto scientifico dell’ "Osservatorio sul mondo rurale e sul sistema agroindustriale
della Puglia", della collaborazione dell’Assessorato Regionale alla Istruzione e Promozione Culturale – Uffici
CRSEC, dell’Assessorato Regionale al Turismo, degli Uffici Agricoli di Zona ed ha attivato forme di partenariato
locale con le Comunità Montane, i GAL/OC Leader II ed i Comuni delle aree rurali interessate alle indagini
ricognitive.

I Servizi di Sviluppo Agricolo hanno avuto così la possibilità di attivare un ampio e diffuso partenariato locale, di
dialogare con nuovi soggetti del mondo produttivo e sociale, di animare vasti territori su problematiche localmente
innovative, di informare più diffusamente sulle nuove linee di programmazione europea (Agenda 2000) e regionale
(P.O.R.).

L’auspicio è quello di costruire un sistema informativo che sia in grado di contribuire ad individuare nuove
possibilità di sviluppo rurale, integrato e compatibile, secondo ipotesi di "distretti" locali di tipo economico,
ambientale, culturale, etc.

La realizzazione di una vera e propria "collana" di pubblicazioni dal titolo "PUGLIA RURALE" che sino ad oggi ha
prodotto 4 volumi di presentazione di territori rurali regionali e l’utilizzo di Internet attraverso il sito dei Servizi di
Sviluppo Agricolo : www.agripuglia.it , costituiscono le tracce concrete di questo cambio di impostazione del
lavoro di una parte dei Servizi di Sviluppo Agricolo regionali per i quali la qualifica di "divulgatore agricolo"
ormai è diventata stretta e, sempre più, essa potrà essere sostituita con quella di "agente di sviluppo".
 

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