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Sollecito A.N.D.A. sul Profilo Pofessionale Divulgatore Agricolo (30.04.98)

30.04.98

Oggetto: Profilo Pofessionale Divulgatore Agricolo

La riunione del Comitato Stato-Regioni del 15 aprile scorso al cui o.d.g. era posto il "Profilo Professionale del Divulgatore Agricolo" non solo non ha varato il documento redatto nel 1996 dall'INEA (dopo una travagliata e lunga storia iniziata nel 1989), ma è prevalsa una posizione dilatoria che ci pare sottendere la volontà di non affrontare la questione del riconoscimento professionale non solo della figura del Divulgatore, ma di una più ampia area professionale che nel corso degli anni si è venuta ad articolare dall'originale impostazione del Reg. Cee 270/79.

E' infatti anche dalla ns. Associazione riconosciuto come l'evoluzione avuta dall'agricoltura e parallelamente dai S.S.A. abbia determinato una ridefinizione della figura del divulgatore così come inizialmente prevista (ma in fondo mai attuata) dal Reg. Cee 270/79.

Di questo si faceva giusto interprete il documento redatto dall'INEA, così come della necessità di attualizzare nelle diverse realtà regionali le linee guida ivi contenute.

Non quindi un semplice "mansionario", nè documento già "vecchio", bensì aperto, innovatore anche nella metodologia, pur contenendo, specie per alcune "correzioni", pericolose alterazioni da noi già negativamente giudicate.

Un documento che non può più restare nei cassetti, ma che deve essere ufficializzato e fatto proprio da Ministero, Regioni, Enti pubblici e Organizzazioni Agricole che hanno alla dipendenza i divulgatori.

Non comprendiamo quindi questo ulteriore rinvio, che contrasta con le esigenze reali manifestate dall'evoluzione del settore primario, che trovano riscontro in importanti affermazioni di principio espresse a diversi livelli politico-programmatici circa la funzione strategica dei S.S.A.. Da "Agenda 2000" fino alle recenti "Linee guida per l'agroalimentare del DPEF" e ancor più esplicitamente nell'"Accordo di programma Governo-Organizzazioni Agricole" , impegni che non possono non prevedere un coinvolgimento delle figure professionali specificatamente formate e operanti nel settore, e quindi una loro valorizzazione e riconoscimento .

Ci rammarichiamo infine che ancora una volta su tale tema la ns. Associazione non sia stata consultata a disdetta dell'impegno formalmente preso dal Ministro Pinto con lettera 19.02.97 che assicurava un nostro coinvolgimento in sede di Co.N.Se.S.A..

Non è ammissibile assistere nelle diverse Regioni italiane, a fronte di un impegno profuso dagli addetti spesso con elevatissimi livelli professionali, non solo a condizioni economiche e contrattuali inadeguate e talvolta indegne di qualsiasi rapporto di lavoro, ma anche al mancato riconoscimento di tale qualifica professionale.

Invitiamo e sollecitiamo tutti i soggetti in causa, e in specialmodo le Regioni, ad un impegno per l'approvazione del Profilo professionale, per il quale manifestiamo ancora una volta la nostra diponibilità collaborativa.

dr. Stefano Barbieri

(Presidente A.N.D.A.)