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  Convegno sui S.S.A.: Altre relazioni.


Comunicato stampa
Alberto Dell'Acqua  ( A. N.D.A. Basilicata)

Nel pomeriggio di sabato, 16 ottobre 1999, dopo il convegno nazionale
"L’innovazione per lo sviluppo rurale: professionalità e strutture
organizzative. Riflessioni sui Servizi di Sviluppo Agricolo dal regolamento
270/79 ad Agenda 2000" organizzato dall’Associazione Nazionale per la
Divulgazione Agricola, si è svolta, nella sala consiliare della Provincia di
Matera, l’assemblea nazionale dell’Associazione.

L’Assemblea ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo, costituito da: Barbieri,
Dell’Acqua, Colace, Tarantini, Rosselli, Marro, Cabras e Bimbi, riconfermando
il dottor Stefano Barbieri quale Presidente nazionale dell’Associazione.

L’Assemblea ha espresso vivo apprezzamento per la riuscita del convegno che
ha riaperto, a livello nazionale e regionale, il confronto ed il dibattito sui
servizi di sviluppo agricolo e sulla figura professionale del divulgatore
agricolo.

Nel contesto dei nuovi scenari delineati da Agenda 2000 e dalla
globalizzazione dei mercati i Servizi di Sviluppo Agricolo vedono riaffermata la
loro centralità come strumenti di attuazione dei piani di sviluppo e della
politica agricola comunitaria, indispensabili nell'ottica di integrare e
commisurare gli interventi nella pluralità delle agricolture nazionali e regionali
in relazione a quelle che sono le specificità territoriali. Sicuramente è
necessario puntare su sistemi agricoli in cui gli imprenditori abbiano un ruolo
centrale nel tentativo di valorizzare il ruolo multifunzionale dell'agricoltura
soprattutto nelle aree interne.

Questo convincimento va nella duplice direzione di conferire ai sistemi agricoli
l'indispensabile competitività in linea con i nuovi orientamenti della politica
agricola comunitaria e di concorrere così, in una certa misura, al superamento
del forte dualismo tra Mezzogiorno ed il resto del sistema, tra aree deboli ed
aree forti.

A questo riguardo, il raccordo tra ricerca e applicazione diventa strategico e,
pertanto, la disponibilità di servizi integrati e multidisciplinari assume
sicuramente un ruolo centrale nell'ambito della promozione dello sviluppo.

Alla luce di queste considerazioni, l'Associazione Nazionale per la Divulgazione
Agricola ritiene indispensabile ed improrogabile la necessità di promuovere
l’organizzazione sul territorio di sistemi di servizi alle imprese che assicurino
questa integrazione in un contesto in cui i sistemi produttivi locali abbiano un
ruolo centrale.

I divulgatori, formati ed inseriti nel sistema dei servizi in applicazione dei
regolamenti CEE 270/79, 1760/87 e 2052/88, rappresentano un patrimonio di
professionalità che non va disperso e che, al contrario, va valorizzato anche
nell'ottica della programmazione territoriale.

Negli anni scorsi l’assistenza tecnica, ed in genere la conoscenza, hanno
rappresentato per gli agricoltori un fattore di produzione, orientati alla
migliore combinazione dei mezzi di produzione per raggiungere migliori
risultati produttivi ispirati ad un approccio di tipo verticale ed unidirezionale,
legato al trasferimento dei risultati della ricerca al mondo agricolo.

Oggi il sistema della conoscenza in agricoltura si caratterizza come fattore
di sviluppo rurale che ha il compito di promuovere, integrare e sviluppare le
risorse del territorio con un approccio reticolare in cui ogni parte del sistema
interagisca con le altre.

Per ciò che attiene più specificatamente all'agricoltura lucana, occorre tener
presente che essa riveste un ruolo fondamentale nell'economia della Regione.
Infatti, questo settore concorre alla formazione del valore aggiunto regionale
per il 7.8%, producendo una ricchezza che, in media, si attesta sugli 800
miliardi di lire annui.

L'agricoltura inoltre, costituisce un'importante occasione di lavoro per una
moltitudine di persone. Gli occupati nella nostra regione sono
complessivamente 172.000 unità (dati 1996), delle quali il 15.7% (25.000
persone) trova, nell'agricoltura, la propria fonte di sostentamento.

Si tratta in sostanza di un’attività economica da cui non è possibile prescindere
per l'attuazione di serie e concrete politiche di sviluppo per centrare l'obiettivo
di un reale rilancio dell'intera economia lucana.

In questo scenario, allora, il ruolo dei Servizi di Sviluppo Agricolo, unitamente
ad altri interventi da mettere in campo come lo snellimento delle procedure
burocratiche per l'attuazione delle politiche agricole comunitarie, assume una
valenza strategica per il settore.

In definitiva, le sorti delle agricolture dipendono, in una notevole misura,
dall’individuazione di una chiara strategia di sviluppo con la quale porre i
sistemi agricoli nella condizione di fronteggiare i nuovi scenari.

In questo contesto, la presenza sul territorio di specialisti dei vari settori
agricoli come i divulgatori assume un rilevanza centrale. Infatti, queste figure
professionali, in considerazione del fatto che possiedono sia le competenze
tecniche essenziali per operare in un contesto del tipo di quello descritto, sia i
contatti con le Associazioni dei Produttori, con gli imprenditori agricoli, con le
diverse istituzioni di ricerca e di sperimentazione, sono una risorsa importante
per lo sviluppo della nostra agricoltura.

Una chiara e lungimirante politica di sviluppo unitamente alla valorizzazione
della divulgazione agricola potrà consentire di realizzare, in tempi
ragionevolmente brevi, quegli interventi necessari per organizzare e
qualificare le produzioni agricole lucane in un contesto di globalizzazioni
mercato.

L’Associazione Nazionale per la Divulgazione Agricola valuta positivamente la
proposta di riorganizzazione del sistema regionale dei servizi che l’Assessore
all’agricoltura della Regione Basilicata, De Filippo, ha presentato durante il
convegno.

La proposta tiene conto dei molteplici mutamenti nello scenario
dell’agricoltura nazionale e regionale, derivanti da Agenda 2000,
dall’allargamento della Unione Europea ai paesi dell’Europa dell’Est, e dal
riordino delle competenze del Ministero dell’Agricoltura e dallo scioglimento, e
conseguente regionalizzazione, dell’Aima, con l’istituzione dell’Agenzia per le
erogazioni in agricoltura.

Inoltre la proposta consentirebbe la risoluzione del problema dei divulgatori
attualmente in servizio presso le Organizzazioni Professionali, evitando la
dispersione di un patrimonio di conoscenze e di competenze, per formare il
quale sono state spese ingenti risorse pubbliche.

La Sezione Territoriale dell'Associazione Nazionale per la Divulgazione
Agricola invita quindi la Giunta ed il Consiglio Regionale a realizzare al più
presto la riforma dei servizi per rimediare alla caotica situazione dei servizi di
sviluppo agricolo lucani e costituire finalmente un sistema di servizi che possa
costituire un valido supporto per le nostre imprese.
 
 

                  Il Direttivo dell'A.N.D.A.- Basilicata
 
 

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