Giornata mondiale dell'Ambiente, da Torino impegni e denunce

 

TORINO (Reuters) - "La salvaguardia e la promozione del patrimonio naturale richiedono l'impegno di istituzioni, organizzazioni di volontariato e cittadini di tutto il mondo per il comune interesse a garantire le migliori condizioni di vita del nostro Pianeta".

Con queste parole, informa una nota della Provincia di Torino, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha indirizzato oggi il proprio messaggio alla presidente dell'ente locale, Mercedes Bresso, che in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente festeggiata oggi ha fatto gli onori di casa nel capoluogo piemontese, sede delle celebrazioni ufficiali.

Anche Kofi Annan, segretario dell'Onu, ricorda la nota, in un messaggio videoregistrato si è rivolto al consesso riunito al Lingotto, sottolineando che "tutti noi dobbiamo condividere il fragile ecosistema e le preziose risorse della terra e quindi ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nella loro preservazione".

UN PATTO "VERDE" TRA I COLOSSI DELL INFORMATICA

 

Da Torino, dove nel pomeriggio si è svolta la cerimonia di consegna dei "Global 500 Awards", premi istituiti dal Programma Ambientale dell'Onu destinati a individui e organizzazioni segnalatisi per l'impegno ecologico, alcuni dei principali operatori di Information & Communication Technology del mondo hanno lanciato un nuovo accordo: "Global e-Sustainability Initiative", che impegna gli operatori di telecomunicazioni ed i loro fornitori a gestire le loro operazioni in modo da non danneggiare l'ambiente e a promuovere in tutto il mondo pratiche aziendali e tecnologiche sostenibili.

Sempre a Torino, Regioni e Provincie autonome italiane hanno siglato un protocollo d'impegno a protezione dell'ambiente che sarà presentato al prossimo G8 di Genova (il vertice fra i sette paesi più industrializzati del mondo e la Russia che si terrà nel capoluogo ligure il 21 e 22 luglio) come esempio di intervento in materia di ambiente da parte degli enti locali.

Il protocollo, in particolare, prevede l'elaborazione entro il 2002 di un Piano energetico ambientale sulla base dei singoli bilanci energetici che privilegi fonti rinovabili, razionalizazione della produzione elettrica e dei consumi di energia.

MA PER GLI ECOLOGISTI SIAMO ANCORA MOLTO INDIETRO

Tecnologie e ambiente possono e devono andare di pari passo. Ma non sempre è così: l'Italia ne è una conferma in negativo, visto che arretratezza tecnologica e ritardo nelle politiche di contrasto dell'aumento dell'effetto serra e di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili sembrano andare a braccetto.

Questo il giudizio di Legambiente, che in una nota ricorda che nel 1999 gli utilizzatori di Internet in Italia erano appena 87 ogni 1000 abitanti, meno della metà dei tedeschi (193) e degli inglesi (213). Una strutturale debolezza della capacità di innovazione tecnologica, denuncia Legambiente, confermata anche dalla bilancia dei pagamenti tecnologici che mostra ancora incassi irrisori e un basso volume di scambi: 477 milioni di dollari Usa è l'incasso registrato dal settore tecnologico italiano. Una cifra modestissima a confronto con quelle registrate da Francia (2336 milioni di dollari), Germania (3252) e Regno Unito (6123).

Situazione "pesante" anche rispetto alla mobilità. Sotto il profilo infrastrutturale, dice ancora Legambiente, il nostro Paese è schiacciato dal predominio assoluto del trasporto su strada sia delle merci che dei passeggeri. La quota delle merci che viaggia su strada è pari a oltre l'85% del totale, così come altissime sono le percentuali relative al contributo del settore dei trasporti alle emissioni totali di anidride carbonica (26,5%).

Nell'andamento delle emissioni totali del principale responsabile dell'effetto serra, l'Italia fa segnare l'ennesima performance negativa con un aumento percentuale tra il 1990 e il 1999 del 4,3, un vero fallimento rispetto a Germania e Regno Unito che hanno visto scendere le emissioni rispettivamente del13,4 e del 9,5%.

Italia ultima infine, conclude l'associazione ecologista, anche per sviluppo delle fonti rinnovabili, un obiettivo decisivo se davvero si vuole ridurre la dipendenza del nostro sistema energetico dal petrolio e ridurre così le emissioni dannose per il clima.

L'area totale dei collettori solari installati era nel 1999 di 244mila mq, minore della Francia (296mila mq) e infinitesima rispetto alla Germania (2290mila mq). Per quanto riguarda la potenza eolica, è sempre la Germania a condurre la classifica con 6113 MW installati nel 1999, mentre l'Italia è ferma a 427 MW.

Dal Wwf invece è venuto, in una nota, un appello per conservare l'integrità ecologica del nostro Paese, il nostro "tessuto vitale", tutelando gli esempi più rappresentativi di specie e habitat italiani e assicurando il loro collegamento funzionale.


Lunedì 5 Giugno 2001, 18:03