F. J. Goya

La Maja vestida e la Maja desnuda

"l'Inquisizione e la Maja dello scandalo"

1796 - 1797. Olio su tela, 97 x 190 cm.

Madrid, Museo del Prado.

 

Si è creduto a lungo che questa coppia di dipinti rappresentasse la duchessa d'Alba, con la quale l'artista ebbe una relazione amorosa. Le fattezze della nobildonna, tuttavia, non corrispondono a quelle della Maja, come appare da alcuni ritratti che le fece il pittore aragonese. Si pensa inoltre che i due quadri fossero montati in una doppia cornice e che un meccanismo consentisse di far scomparire la Maja vestida svelando, con un piccante artificio, la sottostante Maja desnuda. Il secondo dipinto scatenò l'ira del tribunale dell'Inquisizione, perché si trattava del primo quadro di nudo femminile importante della pittura spagnola, motivo espressamente vietato all'epoca. Caratteristica peculiare della Maja desnuda è l'illuminazione fredda e quasi irreale che rischiara le forme del corpo femminile, apparentandola a quella tradizione settecentesca della fragilità che trasforma le figure in bibelot. La Maja vestita appare più provocante. Il suo sguardo è più penetrante e allusivo; il volto assume un colorito più caldo, grazie ai riflessi delle preziose stoffe di cui è rivestita.

 

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