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20/06/2002
LETTERA APERTA

 

Alfredo Varano architetto
Via Quintino Sella, 43
13856 Vigliano Biellese
( Biella )

 

Al Sindaco di Sant’Andrea Ionio;
Al Segretario AN, Sant’Andrea Ionio;
Al Segretario CDU, Sant’Andrea Ionio;
Al Presidente Civitas, Sant’Andrea Ionio,
Al Segretario DS, Sant’Andrea Jonio;
Al Segretario PPI, Sant’Andrea Ionio;
Al Segretario PRC, Sant’Andrea Ionio;
Al Presidente Pro Loco, Sant’Andrea Ionio.

LETTERA APERTA

Carissimo/a;

ti porgo, innanzi tutto, i più cordiali saluti e giungo, lasciando da parte eufemismi e giri di parole inutili, a illustrarti l’ultima grave perdita subita dal nostro paese, solo pochi mesi addietro.

Avrai già sentito dire, ne sono certo, che la biblioteca è stata trasferita dalla sede della Casa Religiosa di Sant’Andrea a quella dei Redentoristi di Napoli.

Se sei all’oscuro di ciò che costituiva la sua vasta raccolta di libri ti illumino volentieri riportandoti le cifre e i dati di questo enorme patrimonio.

Spulciando il “Catalogo delle Biblioteche d’Italia”, del 1993, redatto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la collaborazione della Regione Calabria per quanto riguarda la nostra provincia, ho potuto verificare che la biblioteca dei Redentoristi di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio ( CZ 0116 ), è stata fondata nel 1898 ed aveva - d’obbligo l’imperfetto - un patrimonio librario così classificato:

- Manoscritti n° 50;

- Volumi ed Opuscoli n° 30.000 ( incunaboli n. q., edizioni del ‘500 n° 10 );

- Periodici n° 500 ( correnti n° 5 ).

Come puoi osservare, non è cosa di poco conto.

Eppure, tra tutte le associazioni culturali e le organizzazioni politiche esistenti nel nostro paese, compresa l’Amministrazione Comunale, nemmeno una, dico una, si è levata ad opporsi a tanto scempiare. Neanche dopo esserne venute a conoscenza. Niente, mutismo assoluto e per quale motivo non lo so’, lo ignoro.

Di certo è che Sant’Andrea, pur avendo sempre goduto di persone di alto valore culturale e rappresentato grandi riferimenti di formazione intellettuale, non ha saputo opporsi, ancora una volta, per l’ennesima volta, a quanto perpetrato ai danni della nostra comunità.

E allora, transeat?

No, non deve passare, non bisogna sottomettersi al tempus omnia meditur. No, No!

Necessita, invece, reagire e rispondere senza lasciarsi inibire da esitazioni e perplessità; nel rispetto delle responsabilità e del mandato che ti hanno affidato; nel riguardo dei nobili sentimenti di coloro che rappresenti e che, magari, non hanno la concreta capacità di poterlo fare direttamente;

E Come?

Scegli tu la forma e i modi.

Io ho scelto la mia. Ho fatto quello che dovevo e potevo: ho scritto alcune lettere di protesta a chi ho creduto responsabile, in qualche modo, di ciò che è accaduto.

Lo so, è niente e forse, anzi certamente, non serve a far riportare indietro la biblioteca.

Rimane, però, la soddisfazione di aver fatto il proprio dovere.

Cuneo, 04.04.2002 

Ti abbraccio
Alfredo Varano

 

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