Alfredo Varano architetto
Via Quintino Sella, 43
13856 Vigliano Biellese
( Biella )
Al Sindaco di Sant’Andrea Ionio;
Al Segretario AN, Sant’Andrea Ionio;
Al Segretario CDU, Sant’Andrea Ionio;
Al Presidente Civitas, Sant’Andrea Ionio,
Al Segretario DS, Sant’Andrea Jonio;
Al Segretario PPI, Sant’Andrea Ionio;
Al Segretario PRC, Sant’Andrea Ionio;
Al Presidente Pro Loco, Sant’Andrea Ionio.
LETTERA APERTA
Carissimo/a;
ti porgo, innanzi tutto, i più cordiali saluti e
giungo, lasciando da parte eufemismi e giri di parole inutili, a
illustrarti l’ultima grave perdita subita dal
nostro paese, solo pochi mesi addietro.
Avrai già sentito dire, ne sono certo, che la
biblioteca è stata trasferita dalla sede della Casa Religiosa di Sant’Andrea
a quella dei Redentoristi di Napoli.
Se sei all’oscuro di ciò che costituiva la sua
vasta raccolta di libri ti illumino volentieri riportandoti le cifre e
i dati di questo enorme patrimonio.
Spulciando il “Catalogo delle Biblioteche d’Italia”,
del 1993, redatto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
con la collaborazione della Regione Calabria per quanto riguarda la
nostra provincia, ho potuto verificare che la biblioteca dei
Redentoristi di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio ( CZ 0116 ), è
stata fondata nel 1898 ed aveva - d’obbligo l’imperfetto - un
patrimonio librario così classificato:
- Manoscritti n° 50;
- Volumi ed Opuscoli n° 30.000 ( incunaboli n. q.,
edizioni del ‘500 n° 10 );
- Periodici n° 500 ( correnti n° 5 ).
Come puoi osservare, non è cosa di poco conto.
Eppure, tra tutte le associazioni culturali e le
organizzazioni politiche esistenti nel nostro paese, compresa l’Amministrazione
Comunale, nemmeno una, dico una, si è levata ad opporsi a tanto
scempiare. Neanche dopo esserne
venute a conoscenza. Niente, mutismo assoluto e per
quale motivo non lo so’, lo ignoro.
Di certo è che Sant’Andrea, pur avendo sempre
goduto di persone di alto valore culturale e rappresentato grandi
riferimenti di formazione intellettuale, non ha saputo opporsi, ancora
una volta, per l’ennesima volta, a quanto perpetrato ai danni della nostra comunità.
E allora, transeat?
No, non deve passare, non bisogna sottomettersi al
tempus omnia meditur. No, No!
Necessita, invece, reagire e rispondere senza
lasciarsi inibire da esitazioni e perplessità; nel rispetto delle
responsabilità e del mandato che ti hanno affidato; nel riguardo dei
nobili sentimenti di coloro che rappresenti e che, magari, non hanno
la concreta capacità di poterlo fare direttamente;
E Come?
Scegli tu la forma e i modi.
Io ho scelto la mia. Ho fatto quello che dovevo e
potevo: ho scritto alcune lettere di protesta a chi ho creduto
responsabile, in qualche modo, di ciò che è accaduto.
Lo so, è niente e forse, anzi certamente, non
serve a far riportare indietro la biblioteca.
Rimane, però, la soddisfazione di aver fatto il
proprio dovere.
Cuneo, 04.04.2002
Ti abbraccio
Alfredo Varano