ARRESTO CARDIACO IN GRAVIDANZA
Raccomandazioni della Commissione Internazionale di Coordinamento sulla Rianimazione (ILCOR)
Premesse
L'arresto cardiaco in gravidanza è raro; si stima che si verifichi in 1 ogni 30.000 parti.
In gravidanza si osservano cambiamenti significativi della fisiologia materna con aumento della gittata cardiaca,
del volume ematico, della ventilazione al minuto e del consumo di ossigeno. L'utero gravidico può inoltre determinare,
quando la madre è in posizione supina, una significativa compressione dei vasi iliaci e addominali con riduzione della
gittata cardiaca e ipotensione.
E' altresì importante prendere atto che l'eziologia dell'arresto cardiaco in gravidanza può essere varia e includere
l'embolia da liquido amniotico, l'embolia polmonare, l'eclampsia, la tossicità da farmaci (solfato di magnesio,
anestetici per via epidurale), la cardiomiopatia congestizia, la dissezione aortica, il trauma e l'emorragia.
Tenere costantemente presente l'opportunità di un taglio cesareo immediato (entro 5 minuti dall'arresto), che può
migliorare il decorso sia materno che fetale.
Interventi chiave per prevenire l'arresto
- Posizionare la paziente gravida in decubito laterale sinistro (o spostare manualmente l'utero)
- Somministrare ossigeno al 100%
- Somministrare bolo di fluidi
- Rivalutare immediatamente qualsiasi farmaco somministrato
Modificazioni BLS durante l'arresto
- Alleviare la compressione aortocavale mediante spostamento manuale dell'utero gravidico oppure
utilizzando uno spessore (più cuscini), o posizionando la schiena della gravida sulle cosce del soccorritore.
Modificazioni ALS durante l'arresto
- Considerare le possibili eziologie quali la tossicità da solfato di magnesio
- Se quanto sopra più l'applicazione standard dell'ALS hanno fallito e il feto è vitale, considerare
l'immediato taglio cesareo perimorte (idealmente entro 5 minuti dall'arresto al parto).
- Laddove possibile, coinvolgere il personale ostetrico e neonatale.
|