CENNI STORICI DELL' A.N.F.I. NAZIONALE E SEZIONALE DI LECCO

 

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

L’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.) è un ente morale giuridicamente riconosciuto, il cui vigente Statuto è stato approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 10 Gennaio 1962.

L’Associazione è apolitica ed ha lo scopo di:

  1. promuovere e cementare l’unione di tutti i militari in congedo della Guardia di Finanza mantenendo vivo, nel culto delle gloriose tradizioni del Corpo, il sentimento patrio e lo spirito militare;
  2. rinsaldare i vincoli di cameratismo tra i militari in servizio ed in congedo della Guardia di Finanza e quelli delle altre Forze Armate, e mantenere rapporti di solidarietà con le Associazioni d’Arma e con le altre aventi scopi affini;
  3. svolgere ogni possibile assistenza morale e materiale in favore dei soci, promuovendo le iniziative all’uopo necessarie.

Allo scopo di mantenere vivi e costanti i rapporti di solidarietà con le Associazioni consorelle, l’A.N.F.I. ha aderito fin dal 1948 al Comitato d’Intesa delle Associazioni d’Arma, ora Comitato di Coordinamento delle Associazioni Nazionali d’Arma.

Essa è inoltre collegata con le varie Associazioni di pensionati pubblici, militari e civili, al fine di tutelare unitariamente gli interessi dei soci in quiescenza.

 

CENNI STORICI

I primi fermenti associativi tra i finanzieri in congedo si manifestarono all’inizio del secolo, quando gruppi di ex militari del Corpo, residenti nella stessa località, sentirono spontaneamente il bisogno di ritrovarsi ancora insieme, per rinsaldare i vincoli di cameratismo che li avevano uniti durante il servizio attivo, per sostenersi ed aiutarsi a vicenda a superare le difficoltà della vita.

Si costituirono così: nel 1906 a Napoli, un "Associazione Federale dei Finanzieri Italiani" e, quasi contemporaneamente, un analogo sodalizio a Luino (VA);

  • nel 1907 a Genova, una "Società ligure di mutuo soccorso fra i pensionati e i congedati della R. Guardia di Finanza";
  • nel 1910 a Livorno, un "Nucleo associativo dei Finanzieri in congedo";
  • nel 1910 a Torino, una "Società di mutuo soccorso fra le Guardie di Finanza in congedo";
  • nel 1913 a Como e Piacenza, una "Società dei Finanzieri in congedo" che ebbe vita lunga e prospera.

Dopo la prima guerra mondiale le Associazioni ripresero vigore e si moltiplicarono: nel 1919, a Firenze, nacque una "Società di mutuo soccorso fra le Guardie di Finanza" e lo stesso avvenne a Sassari, dove i Finanzieri in congedo si dimostrarono particolarmente attivi ed efficienti.

Nel 1920, a Milano, venne creata una "Unione fra le Guardie di Finanza in congedo" che cercò di estendere la sua sfera, dapprima all provincia di Milano, e poi in tutta la Lombardia; si diede vita ad una biblioteca, si costituì un fondo di soccorso, si pose nella Caserma della Legione una lapide marmorea, ad iniziativa degli associati.

Nel 1921, a Pisa, si formò una "Società di mutuo soccorso" mentre il "Nucleo associativo" di Livorno cercò di riunire le Associazioni della Toscana.

Nel 1923, anche la Federazione da tempo nata a Venezia avvertì l’esigenza di associare i numerosi Sodalizi ormai esistenti in tutta la penisola, ma l’iniziativa non ebbe il successo che meritava.

Dovette passare ancora qualche anno perché un Comitato Promotore, costituito dai colonnelli Bevilacqua, D’Angelo e Leone, potesse convocare, dopo un’intesa e appassionata opera preparatoria, un Congresso Nazionale dei Finanzieri in Congedo, con il patrocinio del Comandante Generale della R. Guardia di Finanza, Generale Giovanni Ghersi.

Il Congresso si riunì a Roma il 27 Gennaio 1927 e iniziò solennemente i lavori eleggendo alla carica di Presidente il Generale Salvatore Galiano, eminente figura di soldato e di finanziere. Si concluse, dopo laboriose e autorevoli discussioni, con la fondazione dell’Associazione Nazionale Militare della R. Guardia di Finanza in Congedo" che si costituì nel corso dell’anno 1928 ed ebbe il riconoscimento ufficiale ed eretta in Ente Morale con il R.D. 11 Marzo 1929, n.377.

Nel frattempo, sotto la fervida guida del Generale Galiano e con la generosa collaborazione dei Comandi del Corpo, l’Associazione raggiunse, grado a grado, una soddisfacente efficienza organizzativa e una considerevole consistenza: 57 Sezioni e 5000 soci.

Subito dopo l’approvazione dello Statuto, disposta con lo stesso R.D. n. 377, ebbe luogo nel 1929 la prima elezione delle cariche sociali centrali: risultò così eletto alla carica di Presidente Nazionale il Generale Domenico Olivo, valoroso combattente, primo Comandante della Legione di Trento nel 1918 e appassionato cultore della storia del Corpo. Il Generale Olivo rimase in carica per nove anni ispirando la propria azione sagace, lungimirante e coraggiosa a vigile tutela degli interessi materiali e morali dei militari in congedo e riuscendo a raddoppiare il numero delle Sezioni e dei soci.

Nel Gennaio 1938, a somiglianza delle altre Associazioni d’Arma, la nostra Associazione assunse il nome di "Legione Finanzieri d’Italia" e ne venne nominato Comandante il Generale Bartolo Iozzia. Nell’Ottobre 1939, avendo chiesto la dispensa dall’incarico, venne sostituito dal colonnello Ferdinando Leone.

Poco dopo si abbatté sull’Italia la bufera della guerra che travolse anche la "Legione Finanzieri d’Italia" disperdendone i soci e le sedi in un modo che al momento sembrò irreparabile. Ma, terminata la guerra, nel 1944 il Colonnello Leone, assunta la carica di commissario straordinario, si dedicò con tutte le sue forze alla riorganizzazione del Sodalizio che assunse la denominazione di "Associazione Nazionale Finanzieri in Congedo". Il 15 Agosto 1948, alla presenza del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale Raffaele Pelligra, il colonnello Leone consegnò al nuovo Presidente Nazionale eletto, Generale Stanislao Muratori, un organismo completamente ricostruito e formato da 106 Sezioni e 7500 soci.

Il Generale Muratori, noto per la signorilità e la nobiltà dei sentimenti, completò l’opera altamente meritoria del suo predecessore, perfezionando l’organizzazione e consolidandola con l’adesione al Comitato d’Intesa delle Associazioni Nazionali d’Arma.

Al Generale Muratori successe, nel 1957, il Generale Domenico Passamonti, il cui nome resta legato al primo grande Raduno Nazionale svoltosi a Vicenza e a Monte Cimone nel 1958 con l’intervento di alte Autorità militari e civili, e del Comandante Generale, Generale Domingo Fornara.

Nel 1960 le nuove elezioni attribuirono la carica di Presidente Nazionale al Generale Enrico Palandri, già Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, combattente di quattro guerre e pluridecorato al valor militare.

Durante il suo mandato venne approvato il vigente Statuto dell’Associazione con D.P.R. 10 Gennaio 1962 che ammise fra i propri soci anche i militari del servizio attivo. La nuova denominazione di "Associazione Nazionale dei Finanzieri" poco tempo dopo, per deliberazione del Consiglio Nazionale, prese l’attuale denominazione di "Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia".

Il Generale Palandri organizzò vari Raduni Nazionali tra cui meritano di essere ricordati quelli:

  • di Torino, del 1961, per la celebrazione del centenario dell’Unità d’Italia;
  • di Jesolo e Venezia, del 1962, per la celebrazione della battaglia del Piave;
  • di Roma, del 1968, per il cinquantenario della Vittoria di Vittorio Veneto.

Il Generale Palandri lasciò la Presidenza Nazionale nel Febbraio 1969, dopo nove anni di fervida, intensa attività, nel corso della quale l’Associazione raggiunse la consistenza di 165 Sezioni e 12.500 soci. Gli venne poi conferita la qualifica di Presidente Nazionale Onorario dell’A.N.F.I..

Con le elezioni del 1969 venne eletto Presidente Nazionale il Generale Plinio Pradetto – già Comandante in Seconda della Guardia di Finanza – il quale resse le sorti dell’Associazione per ben 16 anni, facendo conseguire all’Associazione un notevole sviluppo.

Nel 1982 istituì il I Raduno Nazionale di sci per finanzieri in congedo a Predazzo – Passo Rolle con l’intento di riportare a Predazzo, nella vecchia Scuola Alpina, con cadenza biennale, migliaia di ex finanzieri desiderosi di rivivere i ricordi dell’addestramento in montagna e le esaltanti competizioni sciistiche.

Nel 1984, organizzò il II Raduno Nazionale di sci ed i seguenti Raduni Nazionali:

  • a Trieste e Redipuglia, nel 1970, per il centenario di Roma capitale;
  • a Verona, nel 1975, per il trentennale della Liberazione;
  • a Gaeta, nel 1978, per il cinquantennale della Scuola Nautica;
  • a Milano, nel 1985, per il quarantesimo anniversario della Liberazione, collaborando con il Comando Generale del Corpo per l’inaugurazione del Monumento al Finanziere.

Nel 1985, all’atto di lasciare la carica, venne nominato Presidente Nazionale Onorario dell’A.N.F.I.

Nelle elezioni del 1985 venne eletto Presidente Nazionale il Generale Arturo Dell’Isola, già Comandante in Seconda del Corpo, che rimase in carica fino al 26 Maggio 1993.

Organizzò i Raduni Nazionali:

  • di Salerno, nel 1988, in occasione della Festa di S. Matteo;
  • di Pisa, nel 1990, per propagandare l’Associazione alla cittadinanza Toscana;
  • nonché i Raduni Nazionali di sci a Predazzo – Passo Rolle nel 1986 – 1988 – 1990 e 1992.

Negli otto anni di Presidenza il Generale Dell’Isola diede impulso all’Associazione soprattutto con l’istituzione del periodico "Fiamme Gialle", organo ufficiale A.N.F.I., rivelatosi elemento utilissimo di informazione e di collegamento per tutti i finanzieri in congedo, giornale che ha contribuito anche all’incremento dei soci che sono passati, nel 1993, ad un totale di circa 16.000, distribuiti in 205 Sezioni.

Nelle elezioni del 9 Maggio 1993 è stato eletto Presidente Nazionale il Generale Pietro Di Marco il quale, nei precedenti otto anni, aveva ricoperto le cariche di Vice Presidente Nazionale e di Direttore responsabile del periodico "Fiamme Gialle".

Il Generale Di Marco, attuale Presidente Nazionale, oltre ad una rubrica pensionistica che pubblica sul periodico "Fiamme Gialle", ha provveduto ad istituire, presso la Presidenza Nazionale, un "Centro di assistenza legale e di tutela dei trattamenti pensionistici e per le pratiche di natura amministrativa" con la consulenza di un avvocato specializzato che provvede a risolvere i vari problemi dei soci.

Anche per tali servizi, che la Presidenza a messo a disposizione dei soci, si è registrato un notevole aumento degli iscritti: circa 2000 soci dal Giugno 1993 al Giugno 1994, portando gli affiliati a circa 18 mila e le sezioni a n.215.

Ha, altresì, organizzato il VII° Raduno di sci a Predazzo dal 18 al 20 marzo 1994, l' VIII° Raduno Nazionale di sci a Predazzo dal 22 al 24 marzo 1996, il XIII° Raduno Nazionale all'Aquila dal 27 al 28 settembre 1996, il I° Raduno Nazionale della Montagna a Predazzo dal 1 al 3 maggio 1998, il XIV ° Raduno Nazionale con Udienza Papale a Fiuggi, Roma, dal 26 al 28 ottobre 1998, n° 3  Raduni Interregionali sci a Bormio  nel 97 98 99, il Raduno al Sacrario dei Caduti d'Oltremare il 16 settembre 1999 a Bari, il I° Raduno Nazionale del Mare dal 31 marzo al 2 aprile 2000 a Gaeta, il I° Raduno Interassociativo 15 16 17 settembre 2001 a Gorizia, il XV° Raduno Nazionale a Montecatini Terme dal 12 al 14 otttobre 2001, sono stati inoltre organizzati altri raduni in molte regioni d'Italia. L'A.N.F.I. di Lecco è stato presente a quasi tutti i Raduni Nazionali. In tutti i precedenti raduni, i finanzieri in congedo hanno dato vita ad entusiasmanti gare di sci riservate alla categoria "radunisti ed ex atleti e maestri di sci", svolte nel segno del più sano agonismo.

Ha inaugurato il 4 novembre 1993 a Caposile di Musile di Piave il grande Monumento eretto a ricordo dei Finanzieri del VII e VIII Battaglione immolatisi, insieme ai gloriosi combattenti di tutte le Armi, nella strenua difesa della linea del Piave, nel giugno 1918.

I Presidenti nazionali che si sono succeduti nel tempo, oltre alla realizzazione dei Raduni Nazionali, hanno autorizzato numerosi Raduni Regionali, significativi quelli del Lido di Ostia, Ravenna, Caprera, Oristano, Eboli, Tarvisio, Valle d’Aosta, Cremona, Dongo, Lecco, Mondovì, Bari e Salerno.

Nel quadro delle manifestazioni patriottiche nazionali e assieme alle altre Associazioni d’Arma e Combattentistiche i vari Presidenti Nazionali ed i vari organi centrali e periferici dell’A.N.F.I. hanno partecipato a tutte le cerimonie di rilevante importanza. Vanno ricordate quelle: del 30 ottobre 1988 a Vittorio Veneto per il 70° anniversario della Vittoria; del 15 aprile 1991 a Bari, presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare, per il 50° anniversario dell’epico fatto d’arme di Dobrej con i superstiti del I, II e III Battaglione mobilitati della Guardia di Finanza che parteciparono alle operazioni belliche sul fronte greco-albanese; dell’8 settembre 1993 a Roma, a Porta S. Paolo per il cinquantennale della guerra di liberazione; del 19 maggio 1994, a Cassino, per la celebrazione del cinquantennale della battaglia di Monte Cassino.

Vanno ricordate anche le seguenti cerimonie che hanno avuto luogo all’estero: nel 1976 all’isola di Cefalonia, dove a cura dell’Associazione è stata collocata, nella Cappella del Cimitero di Argostoli, una lapide a ricordo del sacrificio del I Battaglione Mobilitato della R. Guardia di Finanza, Medaglia d’Oro al Valor Militare; il 3 ottobre 1993 ancora al sacrario di Cefalonia per il cinquantennale dell’eccidio, della Divisione Acqui e dei reparti inquadrati nella stessa Divisione, tra i quali numerosissimi Finanzieri.

E’ da ricordare, inoltre, che sono state organizzate numerose gite all’estero di notevole valore socio-culturale con la partecipazione di soci e loro familiari.

L’A.N.F.I., per il raggiungimento delle finalità statutarie, hanno sempre mirato a potenziare la propria attività organizzativa sia a livello centrale che periferico, specialmente nel campo dell’assistenza morale e materiale ai soci avvalendosi particolarmente del premuroso interessamento dei vari Comandanti Generali e dell’intero Stato Maggiore del Corpo. Essi hanno favorito tutte le iniziative messe in atto, dall’A.N.F.I. con speciale riguardo ai vincoli di cameratismo e di solidarietà tra Fiamme Gialle in servizio ed in congedo allo scopo di mantenere vivo il culto delle gloriose tradizioni del Corpo, il sentimento patrio e lo spirito militare.

…….. Alcuni militari in congedo di Lecco, erano aggregati a quella di Como, finché il M/llo Ettore Monga, dopo il congedo, avvenuto nel 1947, iniziò la campagna di sensibilizzazione verso i molti congedati della zona Lecchese, cosicché, il 14 maggio del 1950, indice, presso la caserma della Guardia di Finanza di via Bovara, retta allora dal Ten. Chiurazzi, un’assemblea, durante la quale fu eletto Presidente dell’Associazione dei Finanzieri in congedo. Monga resta in carica fino al 1974 anno del suo decesso e d’allora fino al 1990 la carica della Presidenza fu retta dal Mc. Cav. Cosimo Morleo, al quale va il merito dell’intitolazione al S.Ten.Cav. Monga dell’A.N.F.I. di Lecco e dal 1990 il Fin.c.Comm. Filippo di Lelio.

L’A.N.F.I. di Lecco è cresciuta e maturata grazie al continuo aiuto dei Soci, della Presidenza Nazionale e della insostituibile collaborazione dei Comandi e reparti della Guardia di Finanza.

L’A.N.F.I. di Lecco, forte del retaggio lasciatogli dai Suoi predecessori ha cercato sempre di potenziare la propria attività organizzativa nell’ambito provinciale dell’assistenza morale e materiale ai Soci, avvalendosi particolarmente del premuroso interessamento della Dirigenza Nazionale e dei Comandi della Guardia di Finanza, essi hanno pure favorito le iniziative messe in atto dalla Sezione di Lecco, in special modo il vincolo di cameratismo e di solidarietà tra "Fiamme Gialle" in servizio ed in congedo, allo scopo di mantenere vivo il culto della gloriose tradizioni del Corpo, il sentimento Patrio e lo spirito Militare.

Un sentito ringraziamento ai Soci, alle "Benemerite", al Consigliere Nazionale A.N.F.I. Comm. Stanislao Di Pascale, ai Comandi del Corpo, alle Forze di Polizia e FF.AA., autorità istituzionali, Enti Pubblici e Privati, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Associazioni del Volontariato, "all’Interarma" che sono sempre state vicino all’A.N.F.I. di Lecco.

                                            W l’Italia e W la Guardia di Finanza


 

 

 

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