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Nel territorio siracusano, tra i rilievi del Monti Climiti e il mare si estende il territorio del feudo di Priolo G;

Nel 1737 don Giuseppe Gargallo prese a colonizzare le terre di Priolo G.(come facevano in quel tempo i vari Principi e Marchesi) e fece costruire una Chiesetta a favore della popolazione rurale e la dotò di una congrua annua e di Cappellania, affidandola al figlio sacerdote don Ignazio.

Nei primi anni del 1800 Tommaso Gargallo, Marchese di Castel Lentini e Barone di Priolo, prese a popolare il suo feudo.

Nel 1813 divenne frazione e gli abitanti del luogo intesero il bisogno della Parrocchia e perciò stesso del Sacerdote. Allora si diedero a fare domanda all’Arcivescovo di Siracusa e al Marchese di Castel Lentini perché avessero eretta in Priolo la piccola Parrocchia:" con atto di donazione del 15 Agosto 1813 in Nr. Francesco Salibra, il marchese Francesco Tommaso di Castel Lentini e barone di Priolo fondava la Parrocchia suddetta e, dotandola, si riservava il diritto di patronato; il tutto con una gran festa di popolo che finalmente si vide appagato nei suoi giusti desideri; fu eretta dall’Arcivescovo di Siracusa il 22 Ottobre 1815. L’investito Parroco fu il Reverendo Giovanni Bianca che guidò la Parrocchia fino al 1816".

Gli successe don G. Manfredi di Sortino dal 1816 al 1822.

L’illustre fondatore della Parrocchia di Priolo " nell’anno 1821 nel dì 25 maggio aveva ottenuto dal Papa Pio VIII, nel ventiduesimo anno del suo pontificato, che il Parroco di Priolo avesse il titolo di Protonotario Apostolico extra Urbem e così ebbe a firmarsi per primo con tale titolo onorifico, privilegio che il 30 Maggio 1920 veniva rinnovato per cura specialissima dell’attuale Sig. marchese Filippo Francesco di Castel Lentini".

Fu quindi Parroco don N. Leopardi da Comiso dal 1833 al 1852; don Gioacchino Giovannelli da Augusta dal 1852 al 1868; Michele Minardi da Pachino dal 1872 al 1883; Sebastiano Corpaci da Floridia dal 1884 al 1914; Sebastiano Buccheri da priolo G. dal 1914 al 1937; Luigi Riggio da Riesi dal 1938 al 1947; Giuseppe La Perna da Comiso dal 1947 al 1951; Francesco Amato da Canicattini Bagni dal 1951 al 1967; Vincenzo Magnano da Sortino dal Giugno 1967 al presente( fino ad oggi il parrocato più lungo in questa Parrocchia).

 

Primo Battesimo: 22 Luglio 1814: Lombardo Francesca Luigia Biagia

Primo Funerale: 22 Agosto 1814: Marotta Custode

Primo Matrimonio: 12 Aprile 1817: Silluzio Francesco e Aparo Francesca

 

Titolari della Parrocchia e del Paese sono i SS. Angeli Custodi.

 

"Con atto del Notaio Felce Romano del 27 Dicembre 1940 il marchese di Castel Lentini rinunziava al diritto di patronato sulla Chiesa, riservando alla sua famiglia la libera proprietà della monumentale tomba del grande bisavo Tommaso Gargallo, e versava all’Ordinario diocesano la somma capitale delle prestazioni annue, formanti la dote del beneficio parrocchiale. Il detto capitale veniva investito in rendita pubblica e il Parroco si obbligava al soddisfo delle cappellanie".

L’ultimo Marchese sepolto in questa Chiesa è Filippo F. Gargallo, V Marchese di castel lentini," VIII Barone del Priolo"(1882-1954).

La Statua raffigurante l’Angelo Custode, opera dello scultore napoletano Spinetti, è stata realizzata nel 1818.

 

La Chiesa fu chiusa per alcuni decenni e i Parroci, pur conservandone il titolo, esplicavano il loro ministero nella Chiesa dell’Immacolata Concezione che poi nel giugno del 1967 venne eretta a Parrocchia dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Bonfiglioli.

Alla fine del 1967 nella chiesa degli Angeli Custodi iniziarono i lavori di restauro che andarono avanti fino al Settembre del 1968; il 28 Settembre 1968 con una solenne liturgia la Chiesa veniva benedetta e riaperta al pubblico culto.

Il territorio di questa parrocchia è situato al Sud della cittadina ed è adiacente alla zona industriale di uno dei più grandi colossi del petrolchimico d’Europa.

Della Parrocchia fanno parte la rispettiva Chiesa con i locali annessi, ormai del tutto insufficienti per le tante e varie attività parrocchiali.

Alla Parrocchia appartengono anche i locali del Centro Giovanile don Bosco che viene frequentato da centinaia di ragazzi e ragazze.

 

Con decreto dell’Arcivescovo Metropolita di Siracusa Mons. Giuseppe Costanzo, e recante la data del 25 Aprile 1999, dopo la rinunzia del Parroco titolare della zona, fa parte integrante della Parrocchia anche la zona di San Foca' con la Basilica paleocristiana intitolata a San Focà, forse la seconda o la terza in ordine di tempo costruite in tutta la Sicilia.

Nel territorio della Parrocchia gravitano il modernissimo Palazzo di Città, il grande Centro Sociale del Polivalente, il Plesso Centrale delle Scuole Elementari, i vari plessi di Scuola Materna e i due Istituti privati di Scuola Media Superiore.

 

Privilegi:

 

"S.S. Pio VII in data 28 Maggio 1819 concesse con BREVE apostolico l’altare privilegiato dedicato nella Chiesa parrocchiale al S. Angelo Custode per qualunque sacerdote che celebri la Messa dei defunti per l’anima di qualsiasi defunto".

"Addì 8 Aprile 1834 Gregorio XVI con BREVE concede Indulgenza plenaria per 7 anni all’altare dell’ Angelo Custode per tutti quei fedeli che contriti, confessati e comunicati faranno visita alla Chiesa parrocchiale dai primi Vespri della festa del Patrono e per tutto il giorno della Festa"

" Dal Motu proprio del Papa Pio X ‘De Protonatariis Apostolicis’: I Protonotari Apostolici titolari o onorari sono dei Prelati extra urbem, i quali non godono gli onori dei Prelati della Famiglia pontificia, e quindi non sono prelati domestici del Papa.

Nelle Sacre Funzioni possono usare l’abito prelatizio di colo nero e cioè la veste talare anche con la coda( che non si deve mai sciogliere), la fascia di seta con due fiocchi pendenti a sinistra, mantelletta, Rocchetto e berretta.

Vestiti dell’abito prelatizio hanno la precedenza su tutto il clero, escluso il Collegio Cattedrale.

Non genuflettono alla croce o al Vescovo, ma solo si inchinano e vengono incensati due volte. Possono portare il cappello col cordoncino a sei "giumma"(flocculis).