ALFABETO ESTONE

Dario Giansanti

SOMMARIO
 

Laghi, boschi e il sole di mezzanotte: la meravigliosa terra di Finlandia...

LINGUA E LETTERATURA

L'estone [eesti] è lingua ufficiale della Repubblica d'Estonia, ed è parlato da più di un milione di persone (una buona percentuale degli estoni sono di lingua russa). Non è una lingua indoeuropea ma appartiene, insieme al finlandese, al ramo finnico delle lingue ugrofinniche: le due lingue sono tanto simili da essere, in molti casi, mutualmente comprensibili. L'estone è tuttora frammentato in una serie di dialetti. A quello settentrionale, di Tallinn, che ha servito da base per la lingua letteraria, si contrappone quello meridionale, di Tartu, che osserva strettamente l'armonia vocalica. A questo si avvicina il dialetto di Pihkva [Pskov] il quale è però assai guasto dal russo. Le parlate della costa settentrionale si avvicinano al finnico. Come se non bastasse esistono anche diverse lingue letterarie: la poesia popolare è redatta in una lingua arcaica, mentre l'estone ecclesiastico ha una struttura germanizzata, ragion per cui lo studio della letteratura estone richiede una minuziosa preparazione filologica.

Sebbene la letteratura popolare estone (canti, leggende, indovinelli, proverbi) abbia radici antichissime, la letteratura d'arte è piuttosto moderna. I primi documenti in estone furono perlopiù catechismi e opuscoli di propaganda religiosa (un catechismo luterano stampato a Wittemberg nel 1535, i sermoni del pastore Georg Müller della fine del XVI sec.). La modestissima produzione letteraria, nei secoli successivi, fu dovuta a un pugno di poeti balto-tedeschi divenuti improvvisamente estofili. Ma non si può parlare di vera e propria letteratura finché Vindri Roin Ristmets (alias Friedrich Reinhold Kreutzwald) (1803-1882), seguendo l'esempio della vicina Finlandia, che trovava nel Kalevala il suo poema nazionale, non pubblicò il poema nazionale Kalewipoeg (1857-1861), attirando l'attenzione dell'Europa dotta sull'ignorato paese baltico. La letteratura ne ebbe un forte impulso e intorno a Ristmets sorsero decine di scrittori e poeti.

Il lessico estone, inquinato da parole germaniche, baltiche e slave, coincide in vasta misura con quello finlandese. La fonetica presenta un particolare sistema contrastivo con tre distinte lunghezze vocaliche e tre gradi di rafforzamento nelle consonanti. Morfologicamente, l'estone non ha generi grammaticali, bensì un complicato sistema di declinazione con sedici casi.

LESSICO FONDAMENTALE
 

Uomo

Mees

Donna

Naine

Padre

Isa

Madre

Ema

Cielo

Taevas

Terra

Maa

Sole

Päike

Luna

Kuu

Acqua

Vesi

Albero

Puu

Cane

Koer

Gatto

Kass

ALFABETO
 

A B D E F G H I J K L M N
O P R S T U V
W Õ Ä Ö Ü

Per la maggior parte della sua storia l'estone è stato scritto con caratteri latini. Le regole dell'ortografia tedesca rimasero in auge fino a metà del XIX secolo. L'attuale alfabeto nazionale cominciò a svilupparsi intorno al 1850, allorché l'ortografia venne riformata. Le attuali convenzioni ortografiche sono molto vicine alla reale pronuncia della lingua. L'influenza del tedesco si avverte tuttora nelle vocali intermedie ä ö ü, segnate con la dieresi (il finlandese usa y invece di ü). Fino a non molto tempo fa era in uso la lettera w oggi sostituita da v.

L'alfabeto comprende una serie limitata di consonanti, perlopiù prive dell'opposizione sorda-sonora, e una ricchissima gamma vocalica. Si noti che nella successione alfabetica, z e ž vengono subito dopo s e š e prima di t. Nei dizionari le lettere x ed y, estranee all'ortografia estone, sono poste dopo ä ö ü.

VOCALI

Le vocali dell'alfabeto estone sono nove:

a e i o u õ ä ö ü

Le vocali contrassegnate con la dieresi, ä ö ü, hanno più o meno gli stessi valori [æ] [ø] [y] delle rispettive tedesche (anche se in realtà ö ed ü tedesche sono più aperte); õ è la vocale posteriore mediochiusa [ɤ], tipica dell'estone, difficile a descriversi; va pronunciata come una o chiusa ma tenendo le labbra non arrotondate, in posizione di e.

L'estone distingue ben tre durate nell'emissione delle vocali, che possono essere brevi, lunghe ed extralunghe. Le lunghe e le extralunghe sono segnalate dal raddoppiamento delle brevi:

aa ee ii oo uu õõ ää öö üü

Nei casi dove sia necessario distinguere le lunghe dalle extralunghe, si usa mettere un accento grave prima della sillaba extralunga.

Grafia Pronuncia Traduzione
sada [sata] cento
saada [sa:ta] manda!
`saada [sa::ta] ottenere

La lunghezza delle vocali, nella pronuncia dell'estone, viene determinata da precise leggi ritmiche. Gli estoni, col loro innato senso dell'armonia, tendono a regolarizzare la durata delle parole, cosicché la seconda sillaba risulta ridotta quanto più la prima viene allungata. Da un punto di vista fonologico è stato anche visto che tra una vocale e una extralunga vi è anche una lieve differenza nell'intonazione.

DITTONGHI

La lingua estone comprende un gran numero di dittonghi:

ai ae ao au ea eo ei eu ie io iu oa oe oi ou ui
õa õe õo õo õu
äe äo äu öa öe öi üi

Tutti i dittonghi estoni hanno accento discendente, essendo il primo elemento tonico.

Il primo componente del dittongo è sempre breve, il secondo può essere breve o extralungo, nell'uno o nell'altro caso si ha un dittongo breve o un dittongo lungo. Il dittongo lungo può essere contrassegnato con un accento grave prima della sillaba.

Grafia Pronuncia Traduzione
naine [nai̥ne] donna
`koera [koe̥:ra] guinzaglio

I dittonghi si pronunciano come i corrispondenti accumuli vocalici. L'unica eccezione è la vocale lunga üü, che in certi casi viene a pronunciarsi [yi̥], confondendosi in questo con il dittongo üi.

Qualora un dittongo terminante in -i o -u, breve o lungo, sia seguito da vocale, questa suona palatilizzata o labializzata, come se fosse preceduta da una breve semiconsonante [j] o [w].

Grafia Pronuncia Traduzione
teie [teje] tuo
laua [lawa] da tavolo
püüe [puje] sforzo
`siia [sija] qui

ACCUMULI VOCALICI

Nella formazione dei composti, in estone, vocali e dittonghi possono giustapporsi insieme per formare interessanti accumuli vocalici, la cui complessità è un vero record linguistico (si veda ad esempio la parola composta kõueööaimdus, «presentimento di una notte tempestosa»).

Alcuni composti estoni riescono addirittura a quadruplicare le successioni vocaliche. Un classico esempio è la frase Kuuuurijate töööö jäääärel, «notte di lavoro di un ricercatore lunare sul bordo del ghiaccio».

CONSONANTI

Il sistema consonantico estone sembra apparentemente più ricco di quello finlandese, contenendo lettere sonore accanto alle sorde:

b d g h k j l m n p r s t v

In realtà in estone non vi è l'opposizione sorda/sonora, avendo quasi tutte le consonanti pronuncia sorda. Dunque il colore delle sorde p t k e delle sonore b d g viene a confondersi in [p] [t] [k]. Il mantenimento nell'uso di entrambi i gruppi di lettere è giustificato dal fenomeno dell'intensità delle consonanti, che vedremo in seguito.

Particolare la pronuncia della consonante h, che tra vocali corrisponde alla fricativa glottale sorda [h], cioè all'aspirata iniziale dell'inglese house, mentre è muta all'inizio e alla fine della parola (ma non in tutte le parlate regionali), per trasformarsi poi nella fricativa velare sorda [x] del tedesco Bach quando cade tra una vocale e una consonante.

Grafia Pronuncia Traduzione
härra [ærra] signore
puhas [puhas] pulito
kohvas [koxvas] caffè
CONSONANTI AGGIUNTIVE

Le consonanti

c č f š z ž w

si trovano nelle parole di origine straniera assimilate nel lessico estone e pronunciate secondo la logica ortografica estone: L'uso di c č š z ž, nonostante quello che si potrebbe pensare, non è assolutamente conforme a quello delle lingue slave. Per cominciare in estone š è pronunciata rafforzata [ʃʃ], mentre z ž indicano le sorde [s] [ʃ] e non le sonore come in slavo e baltico (la ragione di questa particolarità sarà evidente quando parleremo del fenomeno del grado d'intensità). Invece c č, che dovrebbero indicare le affricate [ʦ] [ʧ], per quanto contemplate dalle grammatiche, non si usano molto, essendo coerentemente sostituite da ts tš.

Fino a tempi molto recenti w veniva usata per indicare il suono [v], secondo l'uso polacco e tedesco, ma oggi è perlopiù sostituita da v.

GRADI D'INTENSITÀ

Le consonanti estoni hanno tre gradi di intensità: attenuata, media e rafforzata. Ciò che distingue questi tre gruppi è la forza e la durata del suono. È un po' la stessa differenza che c'è in italiano tra consonanti scempie e geminate (semplici e doppie), con la differenza che in estone si distinguono tre gradi non sempre corrispondenti a quelli dell'italiano. Le attenuate estoni sono più deboli delle scempie italiane, le medie si collocano tra le scempie e le rafforzate, le rafforzate estoni sono forti quanto e più delle rispettive italiane. Fonologicamente, in estone, la differenza tra medie e rafforzate è minima e si è visto che nella distinzione entra in gioco anche un fenomeno d'intonazione.

L'ortografia non sempre è coerente. Per quanto riguarda le occlusive sorde p t k, i tre gradi sono così segnalati:

  • in grado attenuato, tramite le consonanti sonore: b d g;
  • in grado medio, tramite le rispettive consonanti sorde: p t k;
  • in grado rafforzato, tramite la geminazione delle sorde: pp tt kk.
  Grafia Pronuncia Traduzione
Attenuato lage [lake] spoglio
Medio lake [lakke] minestrina
Rafforzato lakke [lakkke] soffitto
(illativo)

Le sibilanti s š z ž si comportano come le occlusive: le sonore indicano il grado attenuato, le sorde il grado medio se scempie e il grado rafforzato se geminate. Ma di queste consonanti, solo s fa parte dell'alfabeto estone, le altre lettere sono state naturalizzate per le parole di origine straniera.

Per quanto riguarda le nasali e liquide l m n r, la geminazione indica sia le medie che le rafforzate.

  Grafia Pronuncia Traduzione
Attenuato lina [lina] lino
Medio linna [linna] città
Rafforzato linna [linnna] città
(inessivo)

Alcuni suoni non si trovano in tutti e tre i gradi. Ad esempio, la lettera f può essere soltanto media o rafforzata, mentre j si trova solo al grado attenuato.

Questo specchietto può aiutare a regolarsi nella complicata fonetica:

Attenuato

b d   g j l m n r z ž v

Medio

p t f k   ll mm nn rr s š  

Rafforzato

pp tt ff kk   ll mm nn rr ss šš vv
ACCENTO TONICO

L'accento tonico in estone cade tradizionalmente sulla prima sillaba. Possono capitare altresì parole straniere che, una volta naturalizzate, vengono accentate sulla seconda sillaba, come kompuuter «calcolatore» o professor «professore».

SCHEMA GENERALE
 
Lettera Contesto Pronuncia Descrizione
A a [a] Vocale anteriore aperta non-arrotondata breve
Italiano "ballare"
aa [a:] Vocale anteriore aperta non-arrotondata lunga
Italiano "ballare"
`aa [a::] Vocale anteriore aperta non-arrotondata extralunga
ae [ae̯] Dittongo discendente
Italiano "aerare"
ai [ai̥] Dittongo discendente
Italiano "mai"
ao [ao̯] Dittongo discendente
Italiano "paonazzo"
au [au̯] Dittongo discendente
Italiano "aula"
B b [b ̊> p] Occlusiva labiale sorda
Italiano "pane"
Forma attenuata di p
C c [ʦ] Affricata postalveolare sorda
Italiano "zio" (ma senza raddoppiamento sintattico)
Solo in parole di origine straniera - In genere sostituito da ts
Č č [ʧ] Affricata dentale sorda
Italiano "cena"
Solo in parole di origine straniera - In genere sostituito da tš
D d [d̊ > t] Occlusiva dentale sorda
Italiano "tana"
Forma attenuata di t
E e [e] Vocale anteriore mediochiusa non-arrotondata breve
Italiano "tenere"
ee [e:] Vocale anteriore mediochiusa non-arrotondata lunga
Italiano "tenere"
`ee [e::] Vocale anteriore mediochiusa non-arrotondata extralunga
ea [eḁ] Dittongo discendente
Italiano "reagire"
ei [ei̥] Dittongo
Italiano "nei"
eo [eo̥] Dittongo discendente
Italiano "neonato"
eu [eu̥] Dittongo discendente
Italiano "euforia"
F f [ff] Fricativa labiodentale sorda geminata
Italiano "affare"
Solo in parole di origine straniera
ff [fff] Fricativa labiodentale sorda geminata
Italiano "affare", ma ancora più forte
Solo in parole di origine straniera
G g [g̊ > k] Occlusiva velare sorda
Italiano "cane"
Forma attenuata di k
H h [  ] Muta
Italiano "hanno"
All'inizio e alla fine della parola
[h] Fricativa glottale sorda
Inglese "house"
In posizione intervocalica
[x] Fricativa velare sorda
Spagnolo "trabajo" - Tedesco "Bach"
Tra vocale e consonante
I i [i] Vocale anteriore chiusa non-arrotondata breve
Italiano "ritiro"
ii [i:] Vocale anteriore chiusa non-arrotondata lunga
Italiano "ritiro"
`ii [i::] Vocale anteriore chiusa non-arrotondata extralunga
ie [ie̥] Dittongo
Italiano "riempire"
io [io̥] Dittongo discendente
Italiano "mio"
iu [iu̥] Dittongo discendente
Italiano "riuscire"
J j [j] Approssimante palatale
Italiano "ieri"
K k [kk] Occlusiva velare sorda geminata
Italiano "sacca"
kk [kkk] Occlusiva velare sorda geminata rafforzata
Italiano "sacca", ma ancora più forte
L l [l] Liquida alveolare
Italiano "luna"
ll [ll] Liquida alveolare geminata
Italiano "alloro"
[lll] Liquida alveolare geminata rafforzata
Italiano "alloro", ma ancora più forte
M m [m] Nasale labiale
Italiano "mare"
mm [mm] Nasale labiale geminata
Italiano "mamma"
[mmm] Nasale labiale geminata rafforzata
Italiano "mamma", ma ancora più forte
N n [n] Nasale dentale
Italiano "nido"
nn [nn] Nasale dentale geminata
Italiano "panna"
[nnn] Nasale dentale geminata rafforzata
Italiano "panna", ma ancora più forte
ng [ŋ] Nasale velare
Inglese "king"
O o [o] Vocale posteriore mediochiusa arrotondata breve
Italiano "colore"
oo [o:] Vocale posteriore mediochiusa arrotondata lunga
Italiano "colore"
`oo [o::] Vocale posteriore mediochiusa arrotondata extralunga
oa [oa̯] Dittongo discendente
Italiano "boa"
oe [oe̯] Dittongo discendente
Italiano "coeso"
oi [oi̯] Dittongo discendente
Italiano "noi"
ou [ou̯] Dittongo discendente
Finlandese "outo"
P p [pp] Occlusiva labiale sorda geminata
Italiano "mappa
pp [ppp] Occlusiva labiale sorda geminata rafforzata
Italiano "mappa", ma ancora più forte
R r [r] Vibrante alveolodentale
Italiano "remo"
rr [rr] Vibrante alveolodentale geminata
Italiano "carro"
[rrr] Vibrante alveolodentale geminata rafforzata
Italiano "carro", ma ancora più forte
S s [ss] Fricativa dentale sorda geminata
Italiano "sasso"
ss [sss] Fricativa dentale sorda geminata rafforzata
Italiano "sasso", ma ancora più forte
Š š [ʃʃ] Fricativa postalveolare sorda geminata
Italiano "ascia", ma ancora più forte
Solo in parole di origine straniera
šš [ʃʃʃ] Fricativa postalveolare sorda geminata rafforzata
Italiano "ascia", ma ancora più forte
Solo in parole di origine straniera
Z z [s] Fricativa dentale sorda
Italiano "sole"
Solo in parole straniere
Ž ž [ʃ] Fricativa postalveolare sorda
Italiano "scemo"
Solo in parole straniere
T t [tt] Fricativa dentale sorda geminata
Italiano "matto"
tt [tt] Fricativa dentale sorda geminata rafforzata
Italiano "matto", ma ancora più forte
ts [ʦ] Affricata dentale sorda
Italiano "zio" (questo suono in italiano tende a geminarsi)
tš [ʧ] Affricata dentale sorda
Italiano "cena"
Solo in parole di origine straniera
U u [u] Vocale posteriore chiusa arrotondata breve
Italiano "futuro"
uu [u:] Vocale posteriore chiusa arrotondata lunga
Italiano "futuro"
`uu [u::] Vocale posteriore chiusa arrotondata extralunga
ui [ui̯] Dittongo
Italiano "lui"
V v [v] Fricativa labiodentale sonora
Italiano "vento"
vv [vvv] Fricativa labiodentale sonora geminata rafforzata
Italiano "avvento", ma ancora più forte
W w [v] Fricativa labiodentale sonora
Italiano "vento"
Solo nelle parole di origine tedesca
Õ õ [ɤ] Vocale posteriore mediochiusa non arrotondata breve
Estone "õli"
õõ :] Vocale posteriore mediochiusa non arrotondata lunga
Estone "hõõgvein"
`õõ ::] Vocale posteriore mediochiusa non arrotondata extralunga
õa [ɤa̯] Dittongo discendente
õe [ɤe̯] Dittongo discendente
õi [ɤi̯] Dittongo discendente
õo [ɤo̯] Dittongo discendente
õu [ɤu̯] Dittongo discendente
Ä ä [æ] Vocale anteriore semiaperta arrotondata breve
Inglese "cat", pronunciato molto aperto
ää :] Vocale anteriore semiaperta arrotondata lunga
Inglese "cat", pronunciato molto aperto e lungo
`ää ::] Vocale anteriore semiaperta arrotondata extralunga
äe [æe̯] Dittongo discendente
äo [æo̯] Dittongo discendente
äu [æu̯] Dittongo discendente
Ö ö [ø] Vocale anteriore mediochiusa arrotondata breve
Francese "feu"
öö :] Vocale anteriore mediochiusa arrotondata lunga
Francese "veule" - Tedesco "Höhle"
`öö ::] Vocale anteriore mediochiusa arrotondata extralunga
öa [øa̯] Dittongo discendente
öe [øe̯] Dittongo discendente
öi [øi̯] Dittongo discendente
Ü ü [y] Vocale posteriore chiusa non arrotondata breve
Francese "utile"
üü [y:] Vocale posteriore chiusa non arrotondata lunga
Tedesco "über"
[yi̯] Dittongo discendente
In fin di parola, talvolta al centro della parola
üüü [y::] Vocale posteriore chiusa non arrotondata extralunga
üi [yi̯] Dittongo discendente

BIBLIOGRAFIA E LETTURE CONSIGLIATE

  • Ants ORAS: La letteratura estone. > Giacomo Devoto [a cura]: Le letterature dei paesi baltici. Sansoni 1969.
  • Lisa TREI: Estonian. > Baltic States Phrasebook. Lonely Planet 1995.
  • Friedrich Reinhold KREUTZWALD: Kalewipoeg. Ausonia 1935.

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