In Dei nomine Amen

Die decimo octavo Mensis Januarii millesimo septigentesimo sexagesimo primo Neapoli.

Costituiti nella nostra presenza l'Eccellentissimo Sig. don Placido Imperiale Principe di S. Angelo, il quale age ed interviene alle cose infrascritte per sè, e per li suoi eredi, e successori da una parte -- E Veneranda Colezzi con tutta la sua famiglia consistente in undici persone -- Giovanni Colezzi con tutta la sua famiglia consistente in dieci persone -- Nicola Sterbini con tutta la sua famiglia consistente in nove persone -- Nicola Columetti con tre persone di famiglia -- Stefano Natale con sua moglie -- Antonio Cabascio con sette persone di famiglia -- Giovanni Cabascio con cinque persone di famiglia -- Giovanni Battista Cabascio con cinque persone di famiglia -- Giovan Pietro con quattro persone di famiglia -- Simone Giona con sei persone di famiglia -- Paolo Pali con tutta la sua famiglia consistente in sette persone -- Giovanni Stala -- Giacomo Stala con sua moglie -- Gemma Cola con cinque persone di famiglia -- Giorgio Lindi -- Giacomo Natale con sua madre -- Antonio Zadrima con sua sorella, e Maria Cabascio tutti di Albania, al presente qui in Napoli di passaggio: li quali Capi di famiglia Albanesi agono, ed intervengono in solidum alle cose infrascritte per essi, e per li loro, e ciascuni di loro in solidum eredi, e successori dall'altra parte. Li detti Capi di famiglia Albanesi in solidum spontaneamente con giuramento avanti di noi, e di detto Eccellentissimo Signor Principe Don Placido hanno asserito, qualmente essendo giunti in questa Capitale provenienti dall'Albania con dette loro famiglie, desiderando soggiornare in un luogo di questo Regno, ed avendo fatto varie diligenze per ritrovarlo, alla fine ne hanno date le loro suppliche a detto Eccellentissimo Sig. Principe D. Placido, acciò compiaciuto si fosse darli un luogo ne' suoi vastissimi Stati, che possiede in questo Regno di Napoli alle quali suppliche compassionando detto Eccellentissimo Sig. Principe lo stato di dette famiglie senza ricovero alcuno, si è compiaciuto benignamente concederli un luogo nel territorio di Lesina, e propriamente detto Poggio Imperiale in provincia di Capitanata colle seguenti Capitolazioni, cioè: -- Primieramente detto Eccell. Sig. Principe D. Placido promette di dare alle suddette famiglie Albanesi tomoli trenta grano per ciascuno mese, del peso, e misura di Puglia, dal giorno che arriveranno in detto luogo di Poggio Imperiale sino alla raccolta dell'anno mille settecento sessantadue -- Di più promette detto Eccellentissimo Sig. Principe darli paja sette di bovi -- Terre per orti per anni quattro senza pagare -- che possano portare armi non proibite dalle Regie Prammatiche -- che li Sbirri non li diano molestia -- Case franche per cinque anni -- territorj franchi per anni tre -- le legne franche sempre alla riserba delle Difese proibite -- il pascolo franco sempre nelli territorj dell'Università -- il Cappellano mantenuto da detto Eccellentissimo Sig. Principe, e sarà Parroco, li spetterà la Congrua assegnata dal Concilio, cioè di duc. cento l'anno, da nominarsi da esso Eccellentissimo Sig. principe, ed approvarsi dall'Ordinario del Luogo -- Per ogni famiglia si assegnano due pecore, e due capre, e sei somari in comune per tutte le famiglie; e dette pecore, e capre, e somari ce li concede detto Eccellentissimo Sig. Principe gratis, e senza pagamento alcuno -- il Medico franco per anni quindeci -- Ed all'incontro detti Capi di famiglia Albanesi in solidum promettono, e si obbligano il grano di sopra mentovato, che prenderanno per soccorso di essi, e delle loro famiglie, e le sopradette paja sette di bovi, ed ogni altra spesa che facesse per essi detto Eccellent. Sig. Principe, pagarli al medesimo Eccellent. Sig. Principe fra anni quattro, da questo suddetto dimunerando per la rata di ogni anno -- E terminati detti anni di franchigie delle case, e territorj, debbono detti Capi di famiglia Albanesi in solidum pagare l'affitto nella maniera che pagheranno gli altri cittadini e vassalli di esso Eccellent. Sig. Principe -- Tutto il grano che avanzerà a dette famiglie del debito, che si dovrà pagare del detto Eccellentiss. Sig. Principe, sia a loro arbitrio di venderlo a chi li piacerà. -- E finalmente si è convenuto per patto espresso, e speciale, che se mai dette famiglie Albanesi non volessero commorare in detto Luogo concedutoli dal detto Eccellentissimo Signor Principe, e se ne volessero da quello andare; in tal caso debbano detti Capi di famiglia Albanesi, siccome li medesimi insieme promettono, e si obbligano pagare al detto Eccellent. Sig. principe tutto ciò che avranno ricevuto, ed anche quelli animali, franchigie di affitto di case, di affitto di territorj, di pascolo, e di qualunque altra cosa, che avessero ricevuto in dono da esso Eccellentissimo Sig. Principe fino al giorno della partenza, che vorranno fare da detto Luogo di Poggio Imperiale, non intendendo detto Eccellentissimo Sig. Principe nel caso suddetto d'averli donato cosa alcuna, ma che tutto debbano pagarlo senza replica, nè eccezione, alla quale con giuramento avanti di noi ne hanno rinunciato, e rinunciano, e non altrimenti, nè d'altro modo -- E per ultimo si è convenuto, che giungendo altre famiglie Albanesi, e volessero andare a commorare in detto Luogo di Poggio Imperiale in tal caso debbano godere in tutto, e per tutto quanto nel presente strumento si è espressato -- E per la reale osservanza di tutte le cose suddette, dette Parti, e ciascuna di esse per patto che ognuno di loro rispettivamente in solidum spetta, ed appartiene, spontaneamente hanno obbligate le loro persone, loro eredi, e successori, beni tutti mobili, e stabili, presenti, e futuri una parte all'altra, e l'altra all'una rispettivamente in solidum presenti ec. sub poena etc et ad poenam dupli etc. inedietate etc. cum potestate capiendi etc. constituto precani etc. et renunciaverunt, et juraverunt etc. Praesentibus Opportunis

                                                                       §§§

Successivamente altre venti famiglie Albanesi concordarono col Principe il loro insediamento attraverso uno strumento notarile del 4 febbraio. Per brevità, dato che il corpo dell'atto è pressochè identico al precedente, si riportano solamente i nomi dei capi famiglia ed il numero dei componenti:

Antonio Remani con quattro persone di famiglia;

Stefano Midi con tre persone di famiglia;

Andrea Midi con quattro persone di famiglia;

Marco Micheli con quattro persone di famiglia;

Stefano Micheli con quattro persone di famiglia;

Giacomo Micheli con una persona di famiglia;

Andrea Carucci con cinque persone di famiglia;

Simone Codelli con tre persone di famiglia;

Giacinto Locorezzi con tre persone di famiglia;

Giovan Pietro Prenca con sette persone di famiglia;

Marco Cola con tre persone di famiglia;

Simone Cola con sei persone di famiglia;

Andrea Ghezza con due persone di famiglia;

Marco Milani con due persone di famiglia;

Paolo Giaca con tre persone di famiglia;

Antonio Cola con due persone di famiglia;

Angelo Zanco con cinque persone di famiglia;

Marco Ghidi con tre persone di famiglia.