COSI’ LA STAMPA …
“Si
chiama counsellor ed è il consulente che fornirà soluzioni a disagi in breve tempo. Risolve in maniera concreta problemi e
situazioni di disagio. Sono sempre più le persone che scelgono questa
professione per farsi guidare nei momenti più complicati della loro vita. Il
motivo? Il counsellor inquadra in tempi brevi il problema da affrontare in
campo lavorativo o nell’ambito familiare indicando la soluzione dei disagi di
origine psichica senza ricorre ad una ristrutturazione profonda della personalità.
Negli Stati Uniti ha superato per popolarità la figura dello psicoanalista. Qui
in Italia da qualche anno ha ottenuto riconoscimento da parte del Cnel, il
Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro. Le doti di un bravo counsellor
sono l’intuito e la capacità di immedesimarsi nelle diverse situazioni in cui
il cliente viene a trovarsi. E’ indispensabile che abbia solide basi teoriche per
intervenire in maniera adeguata ed affrontare i diversi casi.”
(lib.
tratto da “Metro - Lavoro e fromazione” del 3.02.04)
“capire i bisogni di chi sta di fronte.
Accogliere, accettare ed essere autentici. In questa abilità si distingue chi
fa counselling. Non si tratta di un intervento sulla patologia, ma trasmissione
di abilità atte a facilitare lo sviluppo delle potenzialità”
(lib.
tratto da “Integrazione” Rivista semestrale di studi e ricerche - n°5/6 1999)