Umberto Boccioni (1882 - 1916)

 

E' considerato uno tra i pił importanti pittori futuristi. Dopo essersi dedicato nella giovinezza alla letteratura con ispirazioni di scrittore, giunge a Roma nel 1901 e frequenta l'atelier di Balla, dove ha modo di incontrare Severini e Sironi.
Comincia dunque qui a dedicarsi alla pittura, imparando la tecnica divisionista e prosegue la sua ricerca pittorica soggiornando a Parigi nel 1906 e successivamente a Pietroburgo, in Russia, dove esegue qualche opera.
Alla fine del1907 torna in Italia e va a vivere a Milano, frequentando gli artisti che gravitano attorno all'Accademia di Brera. Incontra Previati, da cui conosce la tecnica e la cultura simbolista, poi gli espressionisti Munch e Ensor e ancora Carrą e Marinetti.
Nel 1910 firma il Manifesto della pittura futurista, ed espone a Venezia a Cą Pesaro le sue opere futuriste. Raggiunge a Parigi Severini: con lui prepara una mostra di pittura futurista che circolerą poi a Berlino, Amsterdam, Bruxelles e Londra. Durante il suo soggiorno parigino frequenta Picasso, Braque e Duchamp-Villon e inizia la sua produzione come scultore.
Dopo aver pubblicato nel 1912 il Manifesto della scultura futurista, collabora con la rivista "Lacerba", pubblicando nel 1913 articoli sulla pittura e scultura futurista.
Allo scoppiare della prima guerra mondiale si arruola con altri amici del gruppo e muore nel 1916 in seguito a una fatale caduta da cavallo.

 

La cittą che sale Gli uomini, o Studio per la cittą che sale Gli addii (II versione) Forme uniche della continuitą nello spazio
 

 

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