ANTOLOGIA DEGLI SCRITTI

SU ANTONIO ISACCO

Aniello Rescigno, Galleria Bovara Lecco, 26 aprile’89

In questi giorni la Galleria d’Arte Bovara di Lecco propone ai suoi collezionisti e al pubblico le sculture in legno realizzate da Antonio Isacco. Le opere sono state eseguite con buona tecnica, si riscontrano molti riferimenti al classicismo, al concettuale e all’arte africana. L’ottima esecuzione riscontrabile in tutte le opere riconduce all’Artista consentendo al fruitore di non interrompere il dialogo iniziato con la prima opera che si presenta al visitatore: la “Tuffatrice” realizzata in noce e alta 161 cm. In questa bellissima statua, (anche in altre ma non in tutte), si riscontra un elemento di novità; l’Artista abbina alla presenza tridimensionale, il movimento reale. Infatti questa bellissima figura oscilla, come pure oscilla la “Danzatrice”. Il concetto di movimento, rotatorio in questo caso, è stato applicato anche ad una realizzazione dall’aspetto moderno (concettuale) che armonizza le due forme canoniche della geometria euclidea, il quadrato e il cerchio. Questi ed altri concetti recepibili mentre si osservano le opere in mostra, ci fanno capire che l’eclettismo di Isacco è indice di conoscenza dei vari movimenti che si sono succeduti nela storia dell’arte. Da parte nostra………………

Giovanni Marcucci, la Provincia di Como, 29 aprile ’89.

Gli echi dei consensi che sta ottenendo a Lecco il caslettese Antonio Isacco, sono giunti fino al suo paese. Le sue sculture, esposte alla “Galleria d’Arte Bovara” di Lecco, sono state oggetto di favorevoli critiche e di diffuso interesse da parte dei visitatori e di esperti d’arte. L’esposizione sottopone all’attenzione e al giudizio degli interessati una serie di opere scultoree di notevole effetto e di grandi dimensioni: basti pensare che una “Ginnasta” eseguita in legno pitch-pine ha un’altezza di 157 centimetri e, pur essendo di forma stilizzata, rispecchia fattori individuali in grado di far emergere una personalità costituita da vitalità e capacità tecniche.

Giovanni Marcucci, la Provincia di Como, sculture in mostra, 3 maggio ‘91.

La Biblioteca comunale di Rogeno propone nella sala civica una mostra di sculture realizzate da Antonio Isacco. L’iniziativa riveste una grande importanza in quanto l’artista è di Casletto, frazione di Rogeno, e propone le sue opere ai concittadini dopo aver ottenuto altrove una serie di successi. Le sue sculture hanno indetto la critica ad affermare che nelle opere traspare un “senso di vibrazioni poetiche”.

“Guida Europea di Belle Arti”, Benidorm, Spagna, maggio '97.

Le composizioni espressive di Isacco vanno oltre le apparenze referenziali per alludere ad un mondo in cui passione civile e apirazione filosofico-esistenziali trovano una loro giustificazione nella coscienza di un artista che ha saputo interiorizzare molteplici sollecitazioni di ordine estetico, sociale e culturale. L’arte diventa ansia di comunicare una segreta rivolta spirituale contro le facili illusioni del pensiero illuminista e positivista. Una storia fatta di continui richiami ancestrali ma anche ad un inconscio collettivo, ad una visione della realtà stravolta nei suoi connotati naturalistici per trasformarsi in un insieme di “origini”che denunciano una condizione morale ed esistenziale che non riesce a trovare una normale via d’uscita.

Enzo Fabiani, Editoriale Giorgio Mondadori, “Nuova Arte”, dicembre ‘97.

Forse è ancora presto per giudicare se l’Informale sia riuscito ad esprimere quello che, circa mezzo secolo fa, fu il concetto dinamico iniziale. Certo è però che aprì molti orizzonti, offrendo liberazioni e libertà spesso forse ingannevoli. Resta il fatto, come dimostrano le opere di questo artista, Isacco, che la realtà pittorica potè e può affinarsi in un linguaggio di suggestiva significanza specie se tenuto a freno da una sottile intelligenza.

La pittura, la scultura e la grafica in Italia. “I protagonisti” - Edizioni:"L’altro modo di volare", marzo ‘98.

Il pittore e scultore Antonio Isacco in questo suo ultimo ciclo pittorico, i soggetti dei quadri si ripetono come un pretesto o l’accompagnamento della melodia: sono uno splendido saggio di perfetta armonia tra i segni e lo sfondo dove i personaggi appaiono galleggiare in primo piano.

Vittorio Abrami, Galleria Centro Storico Firenze, “Artista dell’anno ‘98”.

Antonio Isacco ci conduce per mano nel suo giardino incantato. Ci addita fiori, colori, ombre; ci fa sentire armonie segrete, che sgorgano dal fruscio delle fronde. E’ la natura aperta all’uomo, e che quest’ultimo stenta a riconoscere come madre. Con straordinario intuito Antonio Isacco ci fa capire che nulla è veramente perduto se solo vorremmo che nulla lo fosse, nel seno della Terra Madre. I suoi fiori, le sue forme che giocano, i suoi colori che s’intrecciano, sono aspetti diversi di una danza cosmica. Ecco il segreto di questo splendido artista.

Plinio Sidoli, “The Pulsion: L’informale e oltre” Galleria d’Arte “La Meridiana”, Centro Permanente d’Arte Contemporanea, Piacenza. Il Nuovo Giornale di Piacenza 14 novembre’98.

Antonio Isacco - Artista dalla progettualità fine e meditata, presenta cinque opere dove armonicamente si fondono colore, cellophane, filo spinato, tappi e altri materiali ancora. Sulle superfici delle sue opere si aprono magiche voragini e profondi crateri che richiamano gli immensi spazi siderali e le fredde distese lunari. Arte che induce alla riflessione sul destino futuro dell’umanità sempre più avviata verso l’autodistruzione e l’autoannullamento.

Plinio Sidoli, “Artisti alla Ribalta”, fascicolo ‘99, Circolo Artistico Culturale “La Tassinella”, Piacenza.

Sculture equilibrate potrei definire le opere in legno realizzate da Antonio Isacco. La lettura delle sue sculture impone una conoscenza che superi la teoria della semplice visibilità per quel concetto di forme significanti di percezione ottica, che è del resto la conquista delle attuali scuole. Si tratta di quella forma non forma, qui realizzata in legno di diverse tonalità, dalla quale affiora una tensione strutturale libera in quei valori espressivi che non sono dipendenti da un soggetto realistico e che lo scultore articola con sapiente gusto estetico e padronanza.

Prof. Alfredo Pasolino (critico d’arte).

Rimini 27 Novembre 1999.

Antonio Isacco

Una pittura feconda e ricca di espressioni intimistiche, intessute con tenacia di velate intuizioni, soffuse da velate coloristiche fantastiche, articolati di spontaneità. Composizioni che intuiscono le testimonianze che fluiscono verso l’attimo assoluto della creatività, mettendo a fuoco in divenire ancestrale che riemerge dall’eternità ancestrale.

Mariarosaria Belgiovine. Il Nuovo Giornale di Piacenza. Sabato 11 Dicembre 1999.

…….ai vincitori del 1° premio selezione critica Great Contemporary Painters, è stato consegnato con cerimonia ufficiale il trofeo in cristallo e la medaglia aurea……. Ed ecco di seguito i nomi degli artisti insigniti del 1° premio selezione critica Great Contemporary Painters 1999…….Isacco…….

 

Scritti a cura di Lilia Grazia Tiberi:

Corriere di Viterbo del 29 marzo e del 8 giugno ‘95

“Artisti in Primo Piano ‘95”, catalogo Grandi Mostre, gennaio ‘96.

Pubblicazioni:

Quadri e Sculture luglio-agosto ‘95

Flash Art n. 193 estate ‘95

Flash Art n. 194 ottobre-novembre ‘95

Flash Art n. 195 dicembre ‘95-gennaio ‘96

Flash Art n. 198 giugno-luglio ‘96

Flash Art n. 202 febbraio-marzo ‘97

Flash Art n. 212 ottobre-novembre ‘98.

Prof. Alfredo Pasolino (critico d’arte). Rimini 27 Novembre 1999.

Antonio Isacco

Una pittura feconda e ricca di espressioni intimistiche, intessute con tenacia di velate intuizioni, soffuse da velate coloristiche fantastiche, articolati di spontaneità. Composizioni che intuiscono le testimonianze che fluiscono verso l’attimo assoluto della creatività, mettendo a fuoco in divenire ancestrale che riemerge dall’eternità ancestrale.

Mariarosaria Belgiovine. Il Nuovo Giornale di Piacenza.

Sabato 11 Dicembre 1999.

…….ai vincitori del 1° premio selezione critica Great Contemporary Painters, è stato consegnato con cerimonia ufficiale il trofeo in cristallo e la medaglia aurea……. Ed ecco di seguito i nomi degli artisti insigniti del 1° premio selezione critica Great Contemporary Painters 1999…….Isacco…….

Tratto dall’Enciclopedia dei Pittori e Scultori Italiani del ‘900, “EDIZIONI 2000 IL QUADRATO” Milano.

Antonio Isacco, pittore, nato a Rogeno in Provincia di Lecco, ove vive e lavora. Una pittura che nasce da una fondamentale intuizione che ha le sue radici in una visione della realtà umana colta nel suo insieme e oltre la transitoria temporaneità. Essenziale nel segno grafico che muove un gesto spontaneo così come nell’opera di Antonio Isacco dal titolo: “Passo di danza”. Sono alcune figure in atteggiamenti ondulanti sullo sfondo di un paesaggio concretizzato con alcune linee orizzontali che rendono la prospettiva insieme ad un albero, ad una falce di luna e lontane montagne. Tutto è semplice e la linearità costruttiva delle forme è assorbita dalla dolcezza della linea che costruisce la figura. Sottile nella vita, ampia nella parte finale che serve alla danza. La gioa generale si legge nei quadri di Antonio Isacco, una gioia che genera forza consapevole dei valori umani e del piacere del corpo da usare per fini artistici. Composizioni emblematiche in cui l’armonia e la magia di interpretazione, porta direttamente ad un amore e ad un’arte quale ruota conduttrice dell’esistenza. Attraverso queste visioni e dentro di esse, Antonio Isacco mette a fuoco l’uomo e ciò che lo circonda nei suoi rapporti con il gioco della ragione e nel dualismo materia dipinto, quest’ultimo nella preferenza di Antonio Isacco. Ed è così che affiora la personalità dell’artista, ma il fascino che ne emerge della libertà del segno, di un’emozione a lungo accarezzata, il mistero che filtra delle trasparenze, delle stesure, delle sinfonie cromatiche, di questa sensibilità esecutiva, sono trasporti di immagini da un mondo onirico e sognato ad una percezione visiva e di pura artisticità. Antonio Isacco, autodidatta, si dedica alla pittura ed alla scultura con eguale passione. Presente a diverse esposizioni tra cui le personali di scultura a Lecco e a Rogeno, collettive in varie città italiane ed europee e a New York; presente con le sue opere all’Arte Fiera di Padova, comparendo anche nei siti internet di Artesegno di Udine, Art Gallery di Verona, Art Diary di Milano e Foro di las Artes di Benidorm in Spagna. Presente e premiato al concorso internazionale 2La Telaccia2 di Torino, Festival della Pittura Contemporanea di Sanremo, espone presso l’Associazione Galleria Centro Storico di Firenze, alla Galleria 2La Meridiana2 di Piacenza e all’Associazione Culturale “Giacobbe Spazio” di Milano. Tra i vari Critici che hanno scritto sull’attività artistica di Antonio Isacco, ricordiamo Vittorio Abrami che così si esprime: “Antonio Isacco ci conduce per mano nel suo giardino incantato, ci addita fiori, ombre, ci fa sentire armonie segrete che sgorgano dal fruscio delle frondi. E’ la natura aperta all’uomo e che quest’ultimo stenta a riconoscere come madre. Con straordinario intuito Antonio Isacco ci fa capire che nulla è veramente perduto se solo vorremmo che nulla lo fosse nel seno della terra madre. I suoi fiori, le sue forme che giocano, i suoi colori che s’intrecciano, sono gli aspetti diversi di una danza cosmica: ecco il segreto di questo artista”. Commento critico sulla pittura di Antonio Isacco, con particolare riferimento ad una sua opera di misure 25 x 35 cm. Eseguita nell’anno 1998, dal titolo “Passo di danza”.

Dr.ssa Ilaria Madiai (Storia dell’arte) Università di Siena.

Firenze, 2 Marzo 2000.

La materia povera viene nobilitata ad arte negli assemblaggi di Antonio Isacco. Grande creatività ed originalità rivelano le opere dell’artista che, superando i limiti di consolidati e stanchi stereotipi, crea un linguaggio nuovo, immediato e di grande forza comunicativa. Gli oggetti di cui si serve Isacco trovano importanti e significative collocazioni sulle sue tele e si presentano all’osservatore come simboli di una realtà vera, concreta ed attuale e per questo comprensibile e vicina all’immaginario collettivo.

Mariarosaria Belgiovine. Il nuovo Giornale di Piacenza, 12 Marzo 2000. 1° premio selezione critica al Great Contemporary Painters di Rimini.

Antonio Isacco di Rogeno (LC). Ha espresso la sua vena creativa attraverso opere materiche, con applicazioni che si intrecciano dando un risultato di notevole interesse creativo. Un’espressione di non facile lettura, che lascia tuttavia ampi spazi di interpretazione e di fondamentale importanza per le comunicazioni visive.

Agipress-L’attenzione- settimanale- anno XXXI- n. 1363- Firenze, 1 Aprile 2000. Premio “Leone di San Marco”. Omaggio a Venezia

…….In questa circostanza è stata consegnata una pergamena “Diploma d’onore” per il contributo all’arte e alla cultura, oltre una targa raffigurante il leone di Venezia con su scritto il nome e cognome di ogni premiato ed una nota critica di ogni personaggio. Ecco l’elenco dei premiati: ……..Antonio Isacco…….

New Art Promotion. Mostre e Manifestazioni Artistiche Internazionali.

Riccione (RI) 1 Luglio 2000.

Egr. Artista Antonio Isacco, Dopo accurata selezione attraverso pubblicazioni d’arte d’importanza internazionale dove Ella è pubblicato, siamo lieti di comunicarle che le sue opere sono state apprezzate dalla nostra commissione; quindi, per l’accurato lavoro artistico da lei prodotto, le viene assegnato il Trofeo Biennale per l’Arte “La Vela d’oro”.


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