Il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito


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Premessa

A seguito di numerose richieste da parte di giovani neo-laureati interessati ad approfondire diversi aspetti inerenti il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito, pensiamo sia opportuno fornire alcune risposte alle domande che risultano più frequenti. In particolare percorreremo velocemente la storia del Corpo (ex Corpo Tecnico ed ex Servizi Tecnici) e, passando attraverso una breve descrizione dell'attuale struttura, affronteremo le problematiche degli Ufficiali Tecnici in servizio, nella prospettiva di un loro impiego sempre più profiquo e professionale nell'ambito della Forza Armata.


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La Storia

Il Corpo degli Ingegneri trae origine dai Servizi Tecnici delle diverse Armi, formati a partire dal 1910 per l'Arma di Artiglieria, nel 1930 per il Servizio della Motorizzazione e nel 1960 il Servizio Tecnico Chimico Fisico, del Genio, Geografico, e delle Trasmissioni.

La legge 20 settembre 1980 istituisce il ruolo del Corpo Tecnico nel quale sono riuniti i ruoli dei singoli Servizi Tecnici quindi, con circolare SME del 1981, si forma il Corpo Tecnico dell'Esercito i cui ufficiali svolgono la loro attività nei settori ricerca e sviluppo, revisione e mantenimento dei materiali in servizio, formazione ed aggiornamento professionale del personale tecnico civile e militare ed inoltre prendono parte a gruppi di lavoro in Italia e all'estero.

Il 1° gennaio 1998 (DL n° 490 del 30 dicembre 1997) il ruolo del Corpo Tecnico assume la denominazione di ruolo normale del corpo degli Ingegneri dell'Esercito.

FESTA: 9 ottobre - anniversario dell'unificazione dei Servizi Tecnici (1980).


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Stemmi, fregi e mostrine

Il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito, indossa mostreggiature rettangolari nere con bordo d'oro. Il personale addetto alla specialità Armamento, indossa sulla mostreggiatura appena descritta, l'effige della Minerva. La specialità Geografi invece mantiene il fondo nero e la testa della Minerva ma muta in verde la bordatura.

Il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito, ha riunito in un unico ente tutti i Servizi Tecnici precedentemente confluiti nel Corpo Tecnico dell'Esercito. Il fregio non è mutato e risulta costituito da una ruota dentata posta al centro fra due rami di alloro sormontati dalla corona turrita.


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L'attuale struttura

 


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Le forme di arruolamento

Il Corpo degli Ingegneri è il solo fra quelli che formano l'Esercito ad essere composto soltanto da Ufficiali.
Il reclutamento degli Ufficiali del Corpo in servizio permanente effettivo avviene mediante concorso a Nomina Diretta, riservato ai giovani che siano in possesso di diploma di laurea in Ingegneria o in altre discipline scientifiche e che non abbiano compiuto 32 anni se di sesso maschile e 35 se femminile.

I vincitori vengono nominati Tenente in servizio permanente effettivo del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito.
A decorrere dal 1999 è iniziato anche il reclutamento degli Ufficiali tramite l'Accademia Militare e la Scuola di Applicazione di Torino, che seguiranno il piano di studi relativo ai seguenti indirizzi di laurea della Facoltà di Ingegneria: Elettronica, delle Telecomunicazioni, Informatica, Meccanica e Civile / Edile (protocollo d’intesa con l’Università di Modena ed il Politecnico di Torino).
Sulla base delle disposizioni legislative (D.L. 490 del 1997), l'iter di addestramento consiste in un Corso Tecnico Applicativo (CTA) di un anno e di una fase di Qualificazione Professionale al termine del corso stesso.
Gli Ufficiali Co.Ing., dopo la fase di qualificazione professionale ed un periodo minimo di 1 anno presso un Reparto Operativo, possono essere impiegati presso i Poli di mantenimento, gli Stabilimenti, il Centro Polifunzionale, gli Uffici Tecnici Territoriali, l'Istituto Geografico Militare Italiano, i Centri di Sperimentazione Interforze, i Reparti dell'Area Operativa che richiedono personale altamente specializzato e gli Organi Centrali.

Un altra possibilità, attualmente aperta è la ferma di Complemento.
L'arruolamento dei giovani in possesso di laurea avviene tramite concorso bandito annualmente dal Ministero della Difesa.
Tale concorso prevede, complessivamente, l'incorporazione di 160 laureati in 4 corsi trimestrali.
Completato il corso formativo, l'Allievo Ufficiale, nominato Sottotenente di complemento del Corpo degli Ingegneri dell'Esercito è impiegato presso i Poli di mantenimento, gli Stabilimenti, i Centri di Sperimentazione Interforze, il Centro Polifunzionale, gli Uffici Tecnici Territoriali, l'Istituto Geografico Militare Italiano, presso i Reparti dell'Area Operativa che richiedono personale altamente specializzato e gli Organi Centrali.

Il periodo della ferma è di 14 mesi. Tale servizio è sostitutivo del servizio militare di leva.
Al termine dei 14 mesi, a richiesta, può essere concessa un'ulteriore ferma della durata di due anni non rinnovabile.


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I compiti e le sedi

 


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Pagina aggiornata il: 4 settembre 2004.