RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Comunicato Stampa: Circolo "A. Gramsci" Rifondazione Comunista – Vicchio

Da qualche sabato, come Circolo di Rifondazione e come Gruppo Consiliare, siamo presenti con un banchino di raccolta firme sotto "Le Logge"di Piazza della Vittoria. Raccogliamo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato della regione Toscana, promossa da una rete di movimenti e partiti tra cui Rifondazione Comunista.

In poco tempo abbiamo già raccolto oltre 300 firme e riscontrato un grande interesse verso l’iniziativa. L’acqua non è una merce, pertanto proprietà e gestione devono essere pubbliche.  Noi chiediamo:

un accesso pubblico e la gratuità di 40 litri a persona in quanto consumo minimo vitale;

la tutela della risorsa idrica; la gestione pubblica con decadenza degli affidamenti delle forme gestionali miste o private al 1 agosto 2008 e il riassorbimento dei lavoratori nel nuovo soggetto pubblico;

democrazia e gestione partecipativa con mandato vincolante al Sindaco dei 

 

ABBIAMO SVENDUTO LA NOSTRA PRINCIPALE RISORSA CON IL BEL RISULTATO DI  UN AUMENTO DELLE TARIFFE E DI UNO SCARSO CONTROLLO  GESTIONALE:

c'è qualcosa che non va in questo accordo e anche in questo ATO

NUOVE TARIFFE DELL'ACQUA DAL   1.gennaio.2005

consumo annuo a famiglia 2002 2005  +/-
quota fissa 15 20 33,3%
primi 100 mc 0,65 0,74 13,8%
da 101 a 150 1,12 1,36 21,4%
da 151 a 200 1,86 2,25 21,0%
oltre i 200 mc 2,58 3,11 20,5%

UNA FAMIGLIA NUMEROSA CHE CONSUMA 250 mc D'ACQUA OGNI ANNO HA AVUTO IN 3 ANNI UN AUMENTO DEL 21.50% PASSANDO DA UNA SPESA DI € 358 AD UNA SPESA DI € 435

Consigli comunali sulle principali questioni e Consulte di cittadini e lavoratori per ogni ATO con pareri obbligatori sulle più importanti proposte e/o deliberazioni dei Consigli Comunali. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere questa campagna, a firmare la proposta di legge popolare (ogni sabato a Vicchio in Piazza della Vittoria oppure contattando il Circolo o i consiglieri comunali Gianni Gasparrini e Bruno Confortini). L’acqua è un diritto non una merce. Un nuovo pubblico è possibile, partecipato e democratico.