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Ma perché non parlate mai del problema Misericordia in piazza Giotto?

Prima cosa è bruttissimo che nella principale piazza di un paese ci siano i mezzi di quel tipo in bella mostra......

Ma la cosa più importante e preoccupante è che, quando l'autoambulanza parte con le sirene accese e percorre il Corso (e lo fa a gran velocità), rischia ogni volta di investire qualche bambino che gioca, che attraversa la strada correndo, oppure qualche anziano, soprattutto la dove c'era la vecchia porta (in vetta all'Andrellina per capirci)! 

Ovviamente la velocità è data dall'urgenza, ed è comprensibile che sia così,

ma non sarebbe meglio per tutti che il punto di partenza delle autoambulanze fosse riportato dove era prima?

 

Un gruppo di cittadini del centro!

 

P.S.: Spero che anche questo sia inserito nel sito e che la gente la apra veramente la mente (questo in generale)!

 

Grazie per l'attenzione

Giusto. Non abbiamo mai parlato della Misericordia. Ringraziamo questo "gruppo di cittadini" che con un tono non accettabile ci stimola a farlo.

La Misericordia e il CRS sono le due associazioni paesane che lavorano sugl'anelli deboli della nostra comunità: malati e anziani. Ad esse va tutto il nostro plauso e ringraziamento. Occorre inoltre ricordare che sono spezzoni importanti della "SANITA' TOSCANA".

Detto questo noi faremo presente queste critiche di cittadini vicchiesi agli organi della Misericordia (lo possono fare in maniera più giusta e proficua i cittadini stessi).

Riguardo ai "mezzi di quel tipo" facciamo presente che, a parte gusti e scaramanzie, "mezzi di quel tipo" sostano da decine di anni sotto il campanile del nostro concittadino "Giotto" a Firenze: dove ha sede la storica misericordia fiorentina  Con questo sui gusti non si discute a noi, per esempio, a noi non piacciono certi tipi di macchine....  ma non ne chiediamo l'allontanamento dalla Piazza

 

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CASA SPA

Entra Bolognesi, esce Scotti

 

"Normale avvicendamento" dice la segreteria DS. "Normale perché aveva appoggiato Margheri" commentano altri, più maliziosi. Fatto sta che l’assessore borghigiano Paola Scotti è stata fatta fuori da Casa Spa, pro-prio come temeva l’ex sindaco di Borgo.

All’indomani del Congresso DS, Margheri, dopo la bocciatura del "docu-mento sulla partecipazione" da lui presentato, affermava (dicembre 2004): "Voglio sperare che la libertà ed il coraggio dimostrato da due donne delle istituzioni e del partito che hanno votato a favore del documento non pregiudichi il loro ruolo nelle istituzioni e nel partito. Insomma sarebbe grave se fossero emarginate per le posizioni che sostengono". Qualche giorno dopo era ancora più preciso: "Paola Scotti, già membro della segreteria della Federazione fiorentina DS, non è stata nemmeno riproposta come componente del Comitato federale, pur appartenendo alla mozione Fassino.

Tra poco sarà costretta ad abbandonare il consiglio d’amministrazione di Casa Spa, dove ha ben operato per solo un mandato ricevendo stima e rispetto." Difficile oggi non ripensare a quelle parole, dal momento che il 27 aprile scorso l’assemblea dei soci di Casa Spa ha approvato all’unanimità rinnovo delle cariche e bilancio. Andiamo per ordine, ricordando innanzi tutto cos’è Casa Spa. Come dice la denominazione Spa, è appunto una società per azioni, soggetto gestore del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), individuato dalla Conferenza Permanente di Ambito LODE (Livello Ottimale d’Ambito di ERP), costituita tra vari Comuni del territorio provinciale.

Attività principale: recupero, manutenzione e gestione amministrativa del patrimonio destinato all’ERP in proprietà dei Comuni e di quello loro attribuito nonché quelle attinenti a nuove realizzazioni. La società può anche svolgere attività di recupero e di ristrutturazione urbanistica per l’attuazione di piani attuativi e di recupero. Può anche realizzare attività di progettazione, finanziamento, acquisizione, cessione, realizzazione, ristrutturazione, manutenzione e gestione di immobili destinati ad edilizia residenziale e non, per conto proprio o di terzi soggetti pubblici e privati. Vediamo allora la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione di Casa Spa: Giovanni Pecchioli (presidente), Vincenzo Esposito (amministratore delegato), Pietro Barucci, Alessandro Bolognesi, Pasquale De Luca, Mauro Pratesi, Rolando Sorri, Claudio Tonarelli, Alessandro Zingoni (consiglieri).

Questo invece il collegio sindacale: Luigi Fici (presidente), Oliviero Roggi e Davide Sagulo (membri). L’assenza di Scotti salta all’occhio, perché sostituita da un’altro mugellano, l’ex sindaco di Vicchio Bolognesi (guarda caso proprio quel nome che, proposto dal Comune di Vicchio, fece sì che al neo Presidente Renzi fosse data la possibilità di dire che su Margheri assessore provinciale il Mugello non era unanime, e quindi di lasciare fuori dalla Giunta Provinciale un rappresentante del nostro territorio), ma soprattutto perché, con la sua cacciata, nessuna donna è presente nel CdA. A sinistra il fatto si dice "politicamente scorretto".

Venendo al Bilancio, il risultato economico conseguito da CASA spa è di particolare interesse, attestandosi a 1.008.811 euro. La società, come lo scorso hanno chiude l’esercizio con un bilancio in uti1e e conferma sostanzialmente quanto già conseguito per l’anno 2003.

I Comuni soci hanno stabilito di destinare l’intero utile operativo all’azienda, al fine di aumentare la capitalizzazione e quindi la capacità operativa. Lodevole, coi tempi che corrono, la decisione dell’Assemblea di soprassedere al punto all’ordine del giorno che riguardava il compenso ai membri del cda e ai revisori dei conti. Compenso che rimane così fissato: Presidente: Euro 50.000 annui più Euro 150 per ogni seduta del CdA. Amministratore delegato: Euro 80.000 lordi annui, oltre a un premio per i risultati raggiunti dalla società che deliberato di anno in anno da parte del CdA. Consiglieri: Euro 6.000 annui più Euro 150 a seduta. Il Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino all’approvazione de1 bilancio relativo all’esercizio 2007. Bolognesi, con l’entrata in CASA spa, fa diventare Margheri l’unico ex sindaco del Mugello escluso da ogni incarico.

Massimo Rossi: "Il Galletto" maggio 2005

 

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A proposito di traffico scorrevole non sarebbe male rimettere il transito da Piazza Giotto verso destra e sinistra a senso unico come era prima dei catastrofici esperimenti di zona blu degli anni ’80.

Il problema parcheggi. Dopo la costruzione del "mostro urbanistico", in zona "ex macelli", che ha portato via spazio vitale al Centro e al Lago e deturpato lo sfondo più bello del Paese: allontanando così Vicchio dalla fatidica bandierina arancione (cara al nostro sindaco), occorre guardare all’unica zona rimasta adiacente al Centro Storico. E’ la zona verde che si trova dietro le mura fra l’Erta e il Colombaiotto. Zona inserita a "verde pubblico" già nel piano regolatore degli anni ’80. Occorre acquisire questa zona e destinarla a parcheggi di servizio per il Centro. Oltretutto questo permetterebbe di avere un collegamento diretto e veloce con la popolata zona del Colombaiotto. Creando quindi un elemento di vitalità per il Centro.

Sono queste Signor Sindaco alcune delle scelte urbanistiche che danno soluzioni reali e guardano al futuro. Il resto sono piccoli tentativi, palliativi, dietro i quali nascondersi per non affrontare di petto gli urgenti problemi del Centro Storico e non solo del Centro Storico. Problemi di questo tipo esistono anche in altre aree di recente urbanizzazione come la "Zona Sodo&Statale"

Buon Lavoro

LIBERAlaMENTE&cittadinanzattiva in rete

Vicchio 4.aprile.2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

progetto fiera 

La fiera ha radici antiche fatte di folclore e realtà economica. A queste radici occorre rifarsi per impostare una fiera moderna che deve essere vetrina della nostra cultura ( Se ne abbiamo. Se la sentiamo nostra): modo di vivere, lavorare, organizzare il territorio, asprimersi, divertirsi e mangiare.

Occorrono idee chiare per produrre un progetto fiera e su questo lavorare. Non si può lasciare il momento principale della nostra comunità alla buona volontà di poche persone.

Prima la testa poi le membra. La fiera è carente di testa, è vuota, è senza anima: occorre dare forma e sostanza alla Pro-Loco oppure gli Assessorati allo Sviluppo Economico e alla Cultura gestiscano in proprio e producano un progetto serio e credibile legato alle radici della nostra terra.

 

Un progetto che ripensi un po' tutto:

1.                   ente gestore

2.                  periodo (ora è troppo lungo: più che sufficiente dal mercoledì alla domenica)

3.                  logistica banchi e palchi: quest’anno abbiamo avuto molto meno banchi e parte della dislocazione è sicuramente infelice. Per quanto riguarda gli spettacoli è sufficiente un palco nella Piazza della Vittoria davanti alle logge. La Piazza Giotto ha un acustica non adatta per gli spettacoli e l’attuale disposizione crea un tappo quando c’è molta affluenza.

4.                  spettacoli: basta con questa musica continua fino a tarda notte (se c’è esigenza di fare una serata per giovani, un "ingorgo sonoro" va bene per una sera, ma poi basta.  Programmiamo spettacoli e musica più adatta alla realtà fiera. Ricordiamoci del folclore

5.                  addobbo: bandiere e fiori. Comunque cerchiamo un addobbo consono alla realtà fiera e non addobbi adatti adatti per feste sulla spiaggia o party in villa

6.                  impronta culturale ed economica: deve essere chiara ed esplicita altrimenti si fa un polpettone senza anima. Ad esempio una realtà come gli Agriturismi non hanno presenza in questa fiera

7.                    ruolo dell’associazionismo: deve partecipare alla fiera inserendosi in questo contesto culturale ed economico (costumi, cucina tipica, prodotti tipici). La fiera non è una mucca da mungere in maniera indiscriminata ma una occasione per promuovere la nostra realtà territoriale, una occasione di sviluppo economico e culturale e in questo filone l'associazionismo può svolgere una sua parte importante.

 

 

Dal "Programma per Vicchio" di Elettra Lorini: sindaco di Vicchio

Cittadinanza attiva: compito degli amministratori non è soltanto la corretta gestione degli atti e dei bilanci pubblici, quanto la volontà di promuovere nei cittadini I'interesse e la capacita di intervenire in maniera attiva e propositiva nell’individuazione dei problemi, nelle scelte per affrontarli e nell'impegno per realizzarli. II governo della cosa pubblica riguarda infatti la quotidianità del vivere degli uomini e delle donne, dei giovani e degli anziani, di chi e originario di Vicchio da generazioni e di chi ci vive da pochi anni: ognuno con le sue idee e le sue sensibilità, ma tutti coinvolti - direttamente o indirettamente - nella dimensione pubblica. Far esprimere questo senso d'identità sociale in termini positivi costituisce una ricchezza collettiva, tanto più preziosa in fasi, come quella che stiamo attraversando, in cui le risorse sono limitate. Tutto questo pre-suppone efficaci flussi di comunicazione attraverso i quali rendere facilmente comprensibile e trasparente per i cittadini quanto avviene nella vita amministrativa della comunità, ma richiede anche un'attitudine particolarmente attenta all’ascolto e al dialogo da parte dell'insieme dell'organizzazione comunale. Per sviluppare la loro partecipazione i cittadini e le associazioni infatti devono poter trovare l'attenzione e gli stimoli utili a trasformare le richieste o le rivendicazioni in proposte o progetti sui quali impegnarsi.

CON LA FORMAZIONE DEL

GRUPPO

CittadinanzAttiva in rete

si vuol partecipare al progetto di "Cittadinanza Attiva" proposto dal Nostro Sindaco.

TUTTI COLORO CHE HANNO QUALCOSA DA DIRE, CRITICARE O PROPORRE IN MERITO ALLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL NOSTRO COMUNE POSSONO UTILIZZARE QUESTO SPAZIO LIBERO DI PROPOSTA E DISCUSSIONE E SE VOGLIONO ENTRARE IN MANIERA UFFICIALE NEL GRUPPO DI "LIBERAlaMENTE: cittadinanzattiva in rete" LO POSSONO COMUNICARE.

IL GRUPPO E' SOLO UNA TAVOLA ROTONDA VIRTUALE: CIASCUNO RISPONDE DI QUELLO CHE DICE E NON E' COINVOLTO DALLE POSIZIONI ALTRUI.

LA REDAZIONE COORDINA, PUBBLICA E PROPONE TEMI DI DIBATTITO