AMAREGGIA IL "FLOP" DI QUESTA FIERA SENZA ANIMA E SENZA TESTA. 

DOVE HA PREVALSO L'IMPROVVISAZIONE E LA SCARSA CAPACITA' DI ORGANIZZAZIONE.

OCCORRE METTERE MANO "SUBITO" AD UNA "NUOVA PRO-LOCO" CHE ABBIA LE STRUTTURE, I MEZZI, LA FANTASIA E L'ANIMA PER RILANCIARE IL NOSTRO PAESE

Forse è anche il momento, dopo un anno di nuova legislatura, rivedere il governo del nostro paese: NUOVI ASSESSORATI E NUOVI ASSESSORI per ridare vita e respiro alla politica amministrativa. Il Sindaco Lorini deve meditare, consigliarsi... bene... e poi prendere decisioni drastiche di rilancio e rinnovamento

 

La fiera ha radici antiche fatte di folclore e realtà economica. A queste radici occorre rifarsi per impostare una fiera moderna che deve essere vetrina della nostra cultura ( Se ne abbiamo. Se la sentiamo nostra): modo di vivere, lavorare, organizzare il territorio, asprimersi, divertirsi e mangiare.

Occorrono idee chiare per produrre un progetto fiera e su questo lavorare. Non si può lasciare il momento principale della nostra comunità alla buona volontà di poche persone.

Prima la testa poi le membra. La fiera è carente di testa, è vuota, è senza anima: occorre dare forma e sostanza alla Pro-Loco oppure gli Assessorati allo Sviluppo Economico e alla Cultura gestiscano in proprio e producano un progetto serio e credibile legato alle radici della nostra terra.  

 

 

 

 

 

 

 

 

FIERA CALDA

DIBATTITO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

martedi 23 nov. 2004 si è svolta una positiva assemblea pubblica per riflettere sulla Fiera. Il Sindaco e gli Assessori si sono posti in posizione di ascolto, senza dare giudizi critici sul passato e senza indicare la via da seguire in futuro. Le Commissioni Consiliari (Servizi sociali e Sviluppo Economico) svolgeranno un lavoro di ricerca e dibattito per giungere ad un "Progetto Fiera per il 2005"

IMPRESSIONI                

L'impressione è che ci sia la volontà di cambiare senza sapere di preciso come..........( e questo non solo riguardo alla Fiera, ma in generale)

L'impressione è che questa Nuova Giunta non abbia spina dorsale e che cerchi momentaneamente di galleggiare, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, in attesa di chiarirsi le idee.

L'impressione è che questa Giunta sia debole e sempre più sola........

 

Al di là delle impressioni siamo in attesa di scelte chiare e decise che imprimano una svolta e un indirizzo chiaro alla politica amministrativa

Un progetto che ripensi un po' tutto:

  1. ente gestore

  2.  periodo (ora è troppo lungo: più che sufficiente dal mercoledì alla domenica)

  3. logistica banchi e palchi: quest’anno abbiamo avuto molto meno banchi e parte della dislocazione è sicuramente infelice. Per quanto riguarda gli spettacoli è sufficiente un palco nella Piazza della Vittoria davanti alle logge. La Piazza Giotto ha un acustica non adatta per gli spettacoli e l’attuale disposizione crea un tappo quando c’è molta affluenza.

  4.  spettacoli: basta con questa musica continua fino a tarda notte (se c’è esigenza di fare una serata per giovani, un "ingorgo sonoro" va bene per una sera, ma poi basta.  Programmiamo spettacoli e musica più adatta alla realtà fiera. Ricordiamoci del folclore

  5. addobbo: bandiere e fiori. Comunque cerchiamo un addobbo consono alla realtà fiera e non addobbi adatti adatti per feste sulla spiaggia o party in villa

  6.  impronta culturale ed economica: deve essere chiara ed esplicita altrimenti si fa un polpettone senza anima. Ad esempio una realtà come gli Agriturismi non hanno presenza in questa fiera

  7.  ruolo dell’associazionismo: deve partecipare alla fiera inserendosi in questo contesto culturale ed economico (costumi, cucina tipica, prodotti tipici). La fiera non è una mucca da mungere in maniera indiscriminata ma una occasione per promuovere la nostra realtà territoriale, una occasione di sviluppo economico e culturale e in questo filone l'associazionismo può svolgere una sua parte importante.  

 

articolo "Il Galletto" sett.2004  

DISCUTIAMO DI FIERA

 

Bruno Confortini

Queste alcune riflessioni personali sulla Fiera. Questo quello che cercherò di proporre in Consiglio Comunale. Al di la dell’essere o meno d’accordo, spero che questa volta un dibattito serio e non frettoloso sulla Fiera ci sia davvero.

 

Innanzitutto un saluto al nuovo sito, Liberalamente, a questa piazza virtuale (anche se a me personalmente piacciono ancora più quelle reali).

Sulla Fiera alcune cose tanto per lanciare il dibattito che credo non mancherà nei prossimi mesi. Non sto quì ad elencare pregi e difetti di questa Fiera. Esporrò invece alcuni punti per rifletterci su.

  • E' incredibile che dopo decine e decine d'anni, la Fiera non trovi una sua via consolidata, un suo standard: tutti gli anni si improvvisa, sbagliando dove l'anno prima si era fatto bene, facendo bene dove l'anno prima si era sbagliato.

  • Occorre che tutto il paese- quello fisico delle Piazze e delle Vie, del centro storico e della periferia e del Lago- e quello associativo e dei gruppi siano uniti nell'ospitare la Fiera e nell'organizzarla: La Fiera è anche un affare economico e alcune zone non possono essere troppo interessate e altre punto,così come alcune associazioni non devono essere troppo dentro e altre troppo fuori.

  • Occorre trovare i luoghi istituzionali a garanzia di tutti perché da subito parta un progetto di Fiera 2005 che coinvolga tutte le associazioni, i soggetti economici, i gruppi. credo che questo luogo potrebbero essere le commissioni consiliari (da stabilire quali) che si fanno promotrici di incontri, discussioni, progetti, ascolto. Non si può decidere la Fiera in quattro o cinque e gli ultimi 15 giorni.

  •  Occorre riconsegnare alla politica il pallino e occorre che la politica si apra al tessuto sociale, culturale ed economico, a tutti coloro che sono interessati a prendere parte alla cosa.La Pro Loco? Ok. Il Jazz Club? Ok. Ma ci sono anche gli altri. Non devono esserci gerarchie predefinite, ma associazioni e gruppi che si impegnano su un progetto condiviso a cui tutti devono essere chiamati a partecipare.
  • La Fiera è una vetrina di tutto il paese e come tale deve essere trattata e pensata. Poi si può anche sbagliare, ma nella trasparenza e partecipando la progettazione.
  • Possibilmente ridurre i costi della Fiera che dura una settimana- dieci giorni, mentre il paese ha bisogno tutto l'anno di iniziative e progetti.
  • Decidere dove si vuole andare: la Fiera ha un aspetto commerciale, ma anche culturale. Da questo partire per valorizzare artigianato, arte,gruppi che fanno cultura in paese. Organizzare percorsi su questo, non lasciare tutto all'iniziativa dei singolo come è stato fatto con i pittori esibiti come fiore all'occhiello ma che poi la loro Fiera se la sono pagata( e salata).
  • Non dare per scontato certe localizzazioni ormai tradizionali, anche perché spesso"disturbano" e sono sempre i soliti cittadini a subirle; la musica ad esempio potrebbe essere spostata in zona Lago, già adibita da alcuni anni a feste etc. e il centro lasciato all’arte, al food, ai mercatini(ma facciamoli, come fanno da anni Dicomano e Scarperia: è nell’interesse del paese) .
  • Brava Lorini a (quasi) liberare i Giardini: liberiamoli del tutto, per ecologia e per democrazia.
  • Non dobbiamo essere ammalati di gigantismo:non sono sostenibili né utili più spettacoli in concomitanza o quasi a cento metri l’uno dall’altro. Fra l’altro son tempi di vacche magre, e i soldini occorrono anche per altro negli altri 340 giorni.
  •  

La fiera ha radici antiche fatte di folclore e realtà economica. A queste radici occorre rifarsi per impostare una fiera moderna che deve essere vetrina della nostra cultura

modo di vivere, lavorare, organizzare il territorio, esprimersi, divertirsi e mangiare.

 

Sindaco: Elettra Lorini:

Grazie a Bruno Confortini

L'intera Amministrazione Comunale è impegnata in una verifica approfondita dell'"evento", che. come giustamente notato, non è un fiore che sboccia isolato con il caldo d'agosto, ma che è comunque un'occasione importante di visibilità per l'intera comunità vicchiese.

La riflessione congiunta Amministratori/Uffici sarà la mattina del 13 settembre, anche per dar modo a tutti di raccogliere idee, riflessioni, proposte per il prossimo anno.

Allargarla ad altri, a partire dalle sedi consiliari, va nella direzione dello sviluppo della "cittadinanza attiva" in cui fermamente crede quest'amministrazione.

Benvenute quindi ulteriori riflessioni; cercheremo di farne tesoro

 

LA DOMANDA LA RISPOSTA DEL SINDACO
Le chiedo gentilmente di voler chiarire un questito che in questi giorni di "Fiera Calda" ci siamo posti nelle nostre chiaccherate estive:
 
A CHE TITOLO RISULTA FRA GLI ORGANIZZATORI DELLA FIERA UNA ASSOCIAZIONE PRIVATA ACCANTO A QUELLE UFFICIALI COMUNE E PRO-LOCO ?
 
Da sempre alla buona riuscita della nostra Fiera con attività folcloristiche, culturali, culinarie, ludiche e di beneficenza, partecipano varie Associazioni del Paese come "LA BANDA", "IL GRUPPO AGRICOLO", "IL CONSORZIO SAN GIOVANNI", LA PARROCCHIA", "I CACCIATORI", "LA SPORTIVA", ed altre.
 
Perché SOLO UNA DI QUESTE, assume carattere istituzionale al pari di Pro-Loco e Comune?
Esiste in merito una Delibera del Consiglio Comunale ?
E' un errore del"Lo Strillo di Vicchio in Fiera" ?
 
La cosa più logica sarebbe stata quella del Simbolo del Comune con Pro-Loco a fianco e sotto i simboli di tutte le associazioni che partecipano a fare grande la nostra Fiera............ oppure c'è qualche associazione verso la quale il Comune ha un occhio di riguardo ???
 
SI RIPROPONE DI NUOVO IL PROBLEMA DI UNA ASSOCIAZIONE "PRO-LOCO" RIVITALIZZATA E CON OBIETTIVI CHIARI RIGUARDO ALLA PROMOZIONE E SALVAGUARDIA DEL NOSTRO TERRITORIO E DEI SUOI PRODOTTI, SENZA STRANI DOPPIONI.
 
Saluti e Buon Lavoro
LIBERA la MENTE
Cittadinanza attiva in Rete
La fiera è l'occasione in cui le associazioni locali assumono iniziative orientate ad una visibilità locale e...a raggranellare fondi per l'attività durante altri mesi dell'anno.
In questo quadro la Proloco aveva assunto in passato un ruolo trainante di "Associazione delle Associazioni" organizzando la 4a e le iniziative collaterali.
Quest'anno per difficoltà interne non è stata in grado di farlo e la promozione fieristica, l'allestimento stands etc è stata assunta in proprio dall'Amministrazione comunale, che vi sta facendo fronte con un impegno straordinario in termini di tempo e di energia da parte dei propri dipendenti e con il ricorso all'appalto ad una cooperativa di istallatori.

La Proloco (nelle persone - in genere molto giovani- che sono rimaste a rappresentarla) si è dichiarata disponibile ad organizzare assieme al jazz club la parte relativa agli spettacoli (contribuendo in parte anche con un autonoma partecipazione economica). Per consentire a questi soggetti la possibilità di avere un proprio "guadagno" (utile anche - per la Proloco - a far fronte ai debiti ereditati dalla precedente gestione) si è chiesto loro di curare l'edizione dello "strillo della fiera" che si è dimostrato uno strumento (assolutamente non istituzionale, tant'è che è finanziato con la pubblicità raccolta) al quale molti fanno riferimento per essere documentati sugli spettacoli collaterali alle manifestazioni fieristiche e che nessuno meglio di loro poteva conoscere.

 Resta intero il problema, che l'Amministrazione è interessata ad affrontare, che a Vicchio non c'è una Proloco forte ed autorevole.

 E' altrettanto vero che gli spettacoli offerti quest'anno sono il prodotto congiunto del lavoro dei ragazzi della Proloco e del Jazz Club che hanno saputo offire all'Amministrazione tre pacchetti tra i quali abbiamo scelto e che, a detta di operatori del settore esterni alle 2 associazioni, presentavano caratteristiche molto buone rispetto ai parametri del rapporto qualità prezzo per spettacoli analoghi

 Elettra Lorin

Gruppo Consiliare R.C.– Vicchio

Al Presidente del Consiglio Comunale di Vicchio

Ordine del giorno

Oggetto: Fiera Calda 2005