Un mese con Elettra Lorini

Intervista al nuovo sindaco vicchiese un mese dopo le elezioni

 

Salutata con gioia da tutto il paese al termine del primo consiglio comunale, tra emergenze e partecipazione, Elettra Lorini (centrosinistra) guida da un mese il Comune di Vicchio. L’abbiamo incon-trata per toccare con mano il nuovo corso della terra di Giotto che si appresta ad importanti aperture e sviluppi.

 

Al di là del successo personale, le elezioni hanno sancito anche una crescita forte di Rifondazione. Un risulta-to che potrebbe essere letto come un giudizio non troppo positivo sull’operato della passata amministrazione. Come legge lei questo risultato e come può influire sulle scelte del suo governo?

Rispetto alle precedenti ele-zioni, c’e da tenere presente che allora c’era anche Apertamente e che, quindi, com-plessivamente, il ’ risultato della coalizione, in questa tornata, e stato nettamente migliore dell’altra volta: Bolognesi, mi sembra avesse re-alizzato un 52%, mentre la mia affermazione è stata al 53,5% senza i Comunisti Italiani. Detto questo, credo che larga parte dei voti di Apertamente siano confluiti in Rifondazione. Non è, dunque, un giudizio negativo, ma un giudizio critico che preesisteva e del quale eravamo a conoscenza. Io mi sento tranquilla del mio 53,5% e da questa posizione, che è comunque una posizione forte - lo dico senza arroganza -, io penso che si possa sviluppare un dialogo importante, che va al di la degli schieramenti. Credo che, pur nella chiarezza delle posizioni, si possa davvero svilup-pare un’azione di governo incisiva e, perché no, creare le condizioni per dar vita ad una sinistra forte.

 

E’ passato un mese dalle elezioni: quali sono stati i primi passi fatti?

Il primo intervento e stato sul metodo, sia dentro l’organizzazione che nei confronti della popolazione. La partecipazione attiva deve essere tale a tutti i livelli. Quin-di, un primo impegno è stato proprio dentro l’organizzazione comunale, puntando alla costruzione di una squadra, forte e coesa. L’obiettivo è quello di avere una giunta che, al di là delle differenze dei singoli, sviluppi sempre di più un metodo di la-voro di squadra e che, pur nella differenziazione precisa dei ruoli e delle responsabilità, sia in grado di "allargarsi" ai responsabili dei servizi. Per quanto riguarda la popo-lazione, invece, il valore della partecipazione attiva, com’è noto, era al primo punto del mio programma. Ecco, allora, che il prossimo consiglio comunale sarà fatto sabato 24 luglio, di mattina, e sarà "aperto". Questo perché vorrei che gli atti importanti fos-sero fatti pubblicamente, cercando di coinvolgere le persone, ma non solo. Il mio e anche un metodo di grande coinvolgimento sui fatti: sto passando le mie giornate ad accogliere comitati, gruppi, sottogruppi, lamentele, pro-poste e quant’altro. Infine: l’attenzione alle frazioni, uno degli assi portanti del mio programma, anche se, pur-troppo, non sono ancora riuscita a tornarvi a causa dei numerosi impegni, ma alcuni rappresentanti sono venuti da me.

 

E per quanto riguarda il territorio?

Ho trovato un bel pò di emergenze arrivando. Ci sono, su tutto il territorio, segnali forti di malessere del patrimonio arboreo. La settimana scorsa, ad esempio, in un giorno nel quale non pioveva e non tirava vento, una bellissima quercia, a Montelleri, è crollata giù, fortunatamente senza creare danni particolari. E’ una situazione delicata, da af-frontare in tempi brevi, per la quale è necessario individua-re come e dove reperire i fi-nanziamenti. Tanto più che il Comune non ha neanche un giardiniere e quindi il reperi-mento delle risorse e l’individuazione degli stru-menti non sarà un gioco. Oltre al verde ci sono, poi, e devono essere portati avanti una serie di grossi interventi di recupero urbano, ai quali si affianca la scuola materna, che sta all’interno di un pro-getto più ampio di edilizia po-polare nella zona del campo sportivo, gia approvata e gia finanziata dalla precedente amministrazione. Abbiamo, infine, un’emergenza da af-frontare che, ahimè, rischia di togliere risorse ad altri interventi: una frana in atto a Villore. Si tratta di un lavoro da avviare quest’estate e che vede coinvolti una casa, sopra, e una strada comunale, sotto

In un’ultima intervista rila-sciata da Bolognesi, era emerso un Vicchio un po’ staccato dalle altre realtà mugellane..

 

Con Elettra Lorini non succederà..Il programma elettorale che ho portato avanti si apre con un’immagine: "La dove si apre la valle"; Vicchio è sicuramente in un angolo, ma dove si apre la valle e la volontà è di giocare molto in trasferta, dove questo signifi-ca trovare delle soluzioni par-tecipate, specialmente all’interno della Comunità Montana. Un esempio: noi siamo il comune che ha la maggior rete stradale della zona, la quale richiede una serie di interventi pesanti non solo di ordinaria manutenzione. 

Per questo abbiamo un parco macchine veramente pregevole: bitumatrici, asfaltatrici, 

Commento intervista

L’analisi del risultato elettorale è molto superficiale e un po’ partigiana, ma lasciamo perdere è acqua passata ora dobbiamo guardare in avanti

e si deve giustamente e storicamente rilevare che finalmente c’è qualcuno "nella stanza del sindaco" che si accorge che ci sono nel nostro territorio "un bel po’ di emergenze".

BENE: QUESTO E’ MOLTO POSITIVO PERCHE’ SE NON SI APRONO GLI OCCHI, SE NON SI HA LA MENTE APERTA,  SE SI CONTINUA A  DIRE CHE "TUTTO VA BENE", CHE NOI SIAMO "I PIU' BRAVI", CHE LE AMMINISTRAZIONI SONO SEMPRE STATE OTTIMALI, CHE SI E’ FATTO SEMPRE TUTTO............. ALLORA SI VA VERAMENTE ALLO SFASCIO.

Bene. Buona partenza

Finalmente, il Nostro Sindaco ha gli occhi aperti e da quell’osservatorio che è "la stanza del Sindaco" si accorgerà via, via delle tante emergenze, non solo ambientali, che ha il Nostro Comune. E non si spaventi

Ma parliamo finalmente del "malessere del Patrimonio Arboreo".

  • Sono anni che diciamo, al vento, che a Vicchio manca una politica in merito, anzi, peggio, si è dilapidato gran parte del patrimonio di verde pubblico che abbiamo avuto in eredità (quando eravamo più poveri, ma meno individualisti e più rispettosi del bene pubblico).

  • Sono anni che diciamo che non c’è sensibilità verso gli alberi, che non si pianta più un albero, che non si fa più un Viale o una Piazza degni di questo nome

  • Sono anni che diciamo, che le zone di nuova edilizia sono urbanisticamente e arboricamente indecenti: architetti che partoriscono brutture estetiche e ingorghi urbanistici, alberi e aiuole grandi e piccole lasciate al completo abbandono

Dopo tutti questi anni finalmente avremo una nuova politica del verde pubblico e del bene pubblico.

A proposito: vedremo subito se la nuova sensibilità del Sindaco è reale o solo virtuale: durante la "FIERA CALDA" i Giardini non devono essere invasi da strutture di vario tipo, c’è tanto spazio per svolgere queste meritorie attività ludiche e culinarie senza coinvolgere piante e fiori. (In merito circolano voci e lamentele: verrebbero spostate alcune attività mentre altre rimarrebbero all’interno dei Giardini: vedremo quale sarà la scelta del nostro Nuovo Sindaco. Se sarà partigiano o imparziale. Se avrà a cuore il verde pubblico e il pubblico investimento fatto nei Nuovi Giardini)

Quando poi si parla di verde non dobbiamo dimenticare tutto il vasto patrimonio che è il nostro Appennino produttore di acqua e aria e bisognoso di una politica adeguata di sviluppo sostenibile. Ma questa è un'altra lunga storia, ne riparleremo.

Altro elemento positivo, che emerge dall'intervista. La volontà del Nuovo Sindaco di farsi rispettare al tavolo della Comunità Montana. Fino ad ora siamo stati e tutt’ora siamo l’ultima ruota del carro della Comunità e della Provincia (ricordatevi che risultiamo ancora il sito più idoneo per la discarica provinciale).

Infine

Dopo decine d’anni di politiche sbandierate sul turismo e sulla nostra vocazione turistica ci ritroviamo senza "BANDIERINA ARANCIONE" ….. e senza PRO-LOCO . Anche questa è una emergenza che il Sindaco Elettra ha voglia di affrontare. Ed anche su questo ci sarebbe da fare un lungo discorso, ma aspettiamo le proposte organiche dell'amministrazione. Certo questa bandierina che non arriva è sicuramente il frutto di politiche urbanistiche e territoriali inadeguate e deturpanti che il Sindaco eredita dalle Giunte precedenti e che dovrà in qualche modo bloccare o correggere gli effetti negativi tuttora in atto (vedi mostro )

La partenza sembra buona. Su questa strada troverà l’appoggio di gran parte della cittadinanza

  • stanca della politica alla giornata e per piccoli gruppi nel chiuso del Palazzo
  • stanca di assenza di chiarezza negli obiettivi per i prossimi anni
  • stanca di essere la cenerentola del Mugello e della provincia di Firenze

insomma stanca............... e volenterosa di dare una mano al nuovo corso.............. "Là dove si apre al valle" e speriamo che si "apra anche la mente".

BUON LAVORO Sindaco Elettra

rulli e quant’altro; non abbiamo, pero, gli operai bitumatori, salvo discutere su come li assumeremo nel caso divenisse un’esigenza. Si po-trebbe trovare una forma di collaborazione dove Vicchio ha le macchine e gli altri mettono gli operai, nell’ottica di un’utilizzazione integrata delle risorse.

 

Qual e, infine, la situazione del turismo?

Per il momento abbiamo fatto una scelta importante. La Regione, assieme al Touring Club, sta promovendo un progetto per l’attribuzione di "bandiere arancioni" ai comuni dalla buone caratteristiche turistiche. Vicchio è un comune che, per quanto riguarda i requisiti, ha di tutto e di più, ma non è detto che si riesca ad ottenere la bandierina arancione subito, perché c’è una serie di aspetti sui quali è necessario ancora la-vorare; il sistema e un pò carente e i tanti elementi presenti sono spesso sconnessi gli uni dagli altri. 

Paradossalmente sarebbe un risultato anche la non attribuzione della  "bandiera arancione ", perché ci consentirebbe di individuare le aree su cui lavo-rare. Un ultimo problema, infine, e quello del sommerso. Ci sono tanti agriturismi, ma anche tante case usate solo l’estate, o camere che vengono affittate, e non tutto è alla luce del sole. Una presenza che, spesso, è evidenziata solo da elementi come i consumi dell’acqua. Un problema, anche questo, da affrontare.

Nicola Maggi     "ILGALLETTO" 17.luglio.2004