La
puntura dape e il veleno dapi - detto anche apina - provocano dolore ma al
tempo stesso esplicano diversi effetti curativi e biologici.
Al termine dello sfarfallamento, le api non hanno ancora veleno. Passati 2 3
giorni, le ghiandole velenifere iniziano a produrre lapina. Dopo due 2 - 3
settimane, hanno il quantitativo massimo di veleno. Unapposita tecnica consente di
raccoglierne grandi quantità. In Svizzera non vi è produzione commerciale di veleno
dapi.
Reazioni alle punture
dapi
Quando le api pungono luomo o altri mammiferi dalla pelle elastica, il
pungiglione rimane conficcato nellepidermide insieme allintero apparato di
puntura. Lape muore dopo 2 - 3 giorni.
A seguito della puntura dape, leffetto biologico che luomo avverte
maggiormente è una dolorosa infiammazione locale.
Cosa fare in caso di puntura dape? Di solito sulla zona punta compare
"soltanto" un gran gonfiore, che può venir immediatamente trattato con misure
comuni (v. riquadro).
Non va sottovalutato il pericolo di gravi reazioni tossiche a partire da 50 punture nei
bambini e da 100-500 punture negli adulti. In questi casi è necessario ospedalizzare il
paziente.
Le punture attorno agli occhi, sulle tempie o direttamente nellocchio sono sempre
pericolose e richiedono quindi limmediato intervento medico, non da ultimo perché
provocano forti dolori e rigonfiamenti. A mo di trattamento preliminare, si
consiglia di risciacquare locchio con abbondante acqua corrente fredda finché il
dolore diminuisce.
Le punture più pericolose in assoluto sono quelle su lingua e faringe: nel giro di
pochissimo tempo il paziente può infatti rischiare di morire per asfissia a causa del
rapido rigonfiamento della mucosa. In questi casi laiuto può venir prestato
unicamente dal medico, che va chiamato seduta stante. Fino al suo arrivo, dare al paziente
qualche cubetto di ghiaccio da succhiare oppure fargli ingerire sorsate di bevande
refrigerate, onde rallentare il rigonfiamento.
Punti da
unape? Ecco cosa fare
Asportare il pungiglione: in
caso di puntura dape, il pungiglione resta conficcato nella pelle insieme alla
vescichetta del veleno. Per prima cosa occorre asportare il pungiglione, raschiandolo
delicatamente verso lalto con lunghia. Non afferrare il pungiglione con due
dita, perché in tal modo cè il rischio di riversare tutto il contenuto della
vescichetta nellepidermide.
Raffreddare: in seguito,
occorre raffreddare la zona punta sede di bruciore, prurito e dolore - tramite
impacchi freddi di acqua e aceto (1/3 aceto e 2/3 acqua) oppure con i cosiddetti
"coldpack", con cubetti di ghiaccio, spray raffreddante o alcol. Si consiglia
anche di applicare qualche fettina di cipolla fresca o un po di tintura di propoli.
Tenere a riposo la parte del corpo colpita, possibilmente in posizione rialzata.
Visita medica: qualora nei
giorni successivi la puntura dovessero insorgere rigonfiamenti notevoli oppure
manifestarsi dolori molto forti o strisce rosse sottocutanee, occorre consultare il
medico. Di norma i comuni disturbi da puntura scompaiono a distanza di 1 - 3 giorni e la
lesione guarisce rapidamente. |
Punture dapi e allergia al
veleno dapi
Le punture dapi possono rivelarsi molto pericolose per chi è allergico
allapina. Circa il 5 per cento della popolazione svizzera denota reazioni allergiche
alle punture dinsetti (api, vespe, calabroni, bombi ecc.).
Terapia
demergenza per allergici
- In caso di puntura dape ingerire
immediatamente le compresse prescritte dal medico.
- Tenere a portata di mano ladrenalina
(p.e. Epipenâ), che va iniettata subito per via
intramuscolare o sottocutanea alle prime reazioni generiche di allergia, come
arrossamento, gonfiore, prurito, brividi, vomito, nausea o difficoltà respiratorie.
- Qualora vi sia il seppure minimo sospetto di
reazione di tipo allergico, occorre chiamare la guardia medica onde evitare inutili
complicazioni o, in casi estremi, addirittura la morte.
- A titolo di trattamento
preliminare, occorre far distendere in orizzontale il paziente in stato di choc e tenerlo
al caldo con una coperta. Se si verifica arresto respiratorio o cardiaco, finché arriva
il medico si consiglia a coloro che hanno adeguate conoscenze (acquisite al corso
samaritani) di procedere alla respirazione bocca a bocca o al massaggio cardiaco.
Qualsiasi altro intervento va lasciato alla guardia medica.
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