L'IDROMELE è "semplicemente"
acqua e miele fermentato. Inizieremo questo viaggio dal Mito e dalle Origini per
riscoprire una bevanda che migliaia di anni fa accompagnava i popoli nomadi nei momenti
più sacri ed intimi ,ma anche nelle feste dopo vittorie o importanti eventi.
ORIGINI E MITO
L'IDROMELE oltre il nome latino, (per noi sarebbe più chiaro idromiele)
ha un corrispondente poetico-runico che è MEDU, nome simile all'antica bevanda delle
popolazioni indiane nell'epoca Vedica. MEDU racchiude le rune MAN, EH, DAG, URI .(uomo,
cavallo, giorno nel punto più alto, uro forza primitiva) ed il significato poetico è
"Magia del potere della trasformazione primordiale".
Tra le bevande (Sacre) è la più Sacra, il dono degli Dei per eccellenza; la sua origine
celeste deriva dal polline dei fiori , dal lavoro dell'ape ,simbolo sacro della
trasformazione e della poesia, dall'Acqua di una fonte, simbolo della linfa vitale della
Madre Terra.
Certamente in passato, più che alla poesia-simbologia , la valenza sacra dell'IDROMELE
era data dal potere para-estatico che secondo gli antichi testi permetteva di uscire dal
normale livello di percezione per passare ad una condizione inebriante-estatica.
Numerosi i racconti ed i miti su questa bevanda Sacra. Odino per ottenerla si trasformava
in serpente e poi in aquila; in altre leggende è Thor a sottrarre ai giganti la mitica
bevanda.
Nei Rgveda (VIII,48,3) diventa il SOMA Medhu:" Abbiamo bevuto il Soma e siamo
diventati immortali"; il potere trasformatore di questa bevanda ,che rende simile
agli Dei , è il motivo conduttore di una serie di leggende dell'area nordica.
Nel Mito è ritenuta la bevanda degli Dei che dona l'immortalità ed è concessa agli
uomini ma gli stessi DEI, per ottenerla, devono faticare ed ingegnarsi per sottrarla alle
forze primordiali, radici costanti dell'IDROMELE.
Odino l'astuto (in alcuni casi è Thor il violento) sottrae il MET (idromele) ai giganti
forando la montagna e trasformandosi prima in serpente e poi in aquila, seducendo la
figlia del gigante che ne era la custode .
Nell'EDDA (Hàvamàl,strofe 104-110 e Edda Snorri,83-85) gli Asi e i Vani, eterni nemici,
concludono un patto e sputano nel magico calderone creando con la loro saliva l'uomo
Kevasir. Due nani uccidono Kevasir e mescolano il suo sangue con il miele; così facendo
ottengono il MET la bevanda che dona la saggezza e trasforma chi la beve in scaldo (poeta)
.
L'importanza della saliva come dono e derivazione divina che diventa strumento di
trasformazione-attivazione. Lo si vede anche nella leggenda, dove il Cinghiale Sacro
attiva con la sua bava il contenuto del calderone, per ottenere la bevanda Sacra.
In passato conoscere i segreti della fermentazione era sinonimo di potere e di magia;
l'utilizzo della saliva per creare un ambiente acido adatto alla fermentazione è uno dei
segreti celati nelle varie leggende. L'utilizzo del Mito per la ricerca o la conferma di
alcune Verità, in molti casi, è ancora attuale .
USO RITUALE E SOCIALE
L'origine celeste dell'IDROMELE deriva dalla sua composizione: i fiori con il polline, le
api ed il volo, il miele trasformato , l'acqua di Fonte Sacra. Questi componenti uniti
permettono di elevare il "MEDU" al di sopra di vino e birra che hanno origini
più terrestri.
Usato come offerta agli Dei nei banchetti rituali, nuziali e funebri, è adeguato per
accedere alle varie direzioni cosmiche dei mondi paralleli, qualità derivata dai numerosi
nomi che ne determinano le caratteristiche.
Le origini antiche della bevanda sono confermate dal ritrovamento in un vaso di una
sedimentazione di una bevanda fermentata ,cui era stato aggiunto del miele, questa tomba,
situata ad Egtved, risaliva all'età del bronzo.
Nell'area Celtico-germanica l'uso rituale dell'IDROMELE era conosciuto dall'antichità ma
è accertato che il suo significato religioso sia giunto nei territori slavo-illirici per
venire poi assimilato dai Greci e dei Pannoni che adoravano Dioniso (Dualos).Le tribù
dell'Illiria nelle loro feste facevano largo uso dell'IDROMELE mischiato alla birra per
raggiungere stati di ebbrezza in onore della loro divinità Dualos.
Da noi in Terra Celtica l'uso sacrale dell'IDROMELE avveniva nelle quattro feste celtiche
: SAMAIN (1 Novembre),IMBOLC ( 1 Febbraio),BELTAINE (1 Maggio),LUGNASAD (1 Agosto) e nelle
feste primordiali solstizi ed equinozi .
Il potere aggregante ed il significato mistico della bevanda è confermato dall'importanza
del ruolo sociale delle feste.
Il valore dell'individuo ,come unico irripetibile, e l'importanza della parola data erano
alla base del Patto; di volta in volta stipulato con la tribù con gli Dei o con altri
individui, per questo alla festa massima ricorrenza sociale spirituale era d'obbligo la
presenza e la riconferma sacrale del Patto che avveniva con la bevanda mistica l'IDROMELE.
L'ACQUA
Il primo componente. La Fonte Sacra. La dinamizzazione
La scelta dell'acqua, per realizzare una Bevanda Sacra o semplicemente un vino d'IDROMELE,
è fondamentale perché ne determina la buona riuscita finale.
La composizione chimica dell'acqua è importante, non usare acque con presenze di cloro o
correttivi, ma determinante è l'attività elettromagnetica. L'acqua richiesta è l'acqua
di fonte meglio se presa da una Fonte Sacra Celtica. L'acqua di una Fonte Sacra ha
un'elevata vitalità elettromagnetica da risultare in molti casi miracolosa. Per
individuare sul territorio delle Fonti Sacre ci si affida: alla storia, alla tradizione
religiosa, ad un centro di bio-architettura o alla nostra sensibilità.Generalmente nei
pressi di abbazie e vecchie chiese, quasi tutte collocate su antichi siti Celtici,
possiamo trovare una piccola fonte. Per un controllo dell'acqua è sufficiente
raccoglierne una bottiglia fotografare se possibile la sorgente e contattare noi o un
centro di bio-architettura, così facendo sarà possibile mappare e segnalare le Sorgenti
Sacre. Anche sorgenti in montagna sono ottime per la preparazione dell'acqua di base.
E' possibile usare un'acqua di base non particolarmente carica e dinamizzarla aggiungendo
nove (numero sacro ai Celti) gocce d'acqua di Fonte Sacra. Il processo è semplice; un
acqua con elevate proprietà vibratorie può anche con poche gocce far vibrare ad una
frequenza più elevata dell'acqua con caratteristiche più modeste.
Questa tecnica, studiata scientificamente, permette di usare acque più modeste, sempre di
fonte, trasformandole in Acque Sacre (con elevate qualità elettromagnetiche)a volte
difficilmente reperibili.
Anticamente si lasciavano delle offerte in prossimità delle Fonti per ricordare il dono
prezioso dell'acqua offertoci da Madre Terra, non necessariamente oggi dobbiamo lasciare
pane od offerte ma un pensiero sarà gradito (per chi crede o vede) alle Energie sottili
sempre presenti .
IL MIELE
Il secondo componente. Provenienza e lavorazioni. Varietà.
La provenienza è importantissima: il miele deve provenire dal proprio territorio,
prodotto e preparato in modo naturale senza subire riscaldamenti o manipolazioni che
potrebbero far perdere le proprietà anche curative.
Limpido, torbido o cristallizzato, sono caratteristiche che non alterano le qualità. Un
nostro consiglio per chi non lo produce personalmente è quello di procurarlo da
apicoltori che ne garantiscano la produzione naturale.
Alcune varietà di miele come ACACIA, TIGLIO e mieli chiari in genere, sono più adatti
per ottenere lo "spumantino", un IDROMELE dal gusto delicato, frizzante, con
numerose bollicine.Levarietà,scure,ambrateMILLEFIORI,CASTAGNO,MELATA(secrezione
zuccherino-resinosa, prodotta da alcuni afidi, trasformata in miele) sono più adatte
all'invecchiamento e, con aggiunta di erbe, per produrre IDROMELE RITUALE.
E' possibile usare del miele con ancora cera api morte e residui del favo; tutto ciò non
altera il processo di fermentazione ma può causare difficoltà nella lavorazione e può
produrre un'alterazione al sapore finale.
Anticamente tutto il favo veniva gettato nell'acqua riscaldata con pietre roventi per
avere una temperatura adatta alla fermentazione, venivano poi aggiunte cortecce e foglie
per il tannino e la base acida naturalmente, secondo la leggenda, bava di cinghiale
(o"meglio" della saliva) erano il tocco finale per realizzare l'IDROMELE
ARCAICO. Sicuramente era più importante l'azione inebriante che non il sapore della
bevanda.
RICETTE E VARIANTI PER PREPARARE L'IDROMIELERICETTA 1
Ingredienti per una damigianetta da 5 litri:
1 Kg di miele qualitativamente buono;
4 litri d'acqua, meglio se di fonte. Altrimenti minerale naturale.
3 grammi di lievito per dolci o per vino;
1 foglia di noce oppure, in alternativa, qualcuna di salvia.
Diluite il miele nell'acqua e fate cuocere per un paio d'ore insieme alla foglia di noce
(chi vuole può aggiungerci anche un bicchiere di succo di mela),
di tanto in tanto eliminate la schiuma che si forma in superficie.
Filtrate con un panno dopo aver lasciato raffreddare il tutto, versate nella damigiana o
nel bottiglione.
Se avete la damigiana è meglio, il legno dona un sentore particolare alla bevanda.
Dimenticavo!: Lasciate vuoto 1/5 della damigiana per la fermentazione.
Stemperate in poca acqua il lievito e poi aggiungete tutto alla soluzione, agitate e
rimestate per bene.
Sistemate quindi un tappo per fermentazione oppure della garza assicurata con un elastico.
Agitate ogni giorno 3/4 volte al giorno per la prima settimana.
Il locale che conterrà la damigiana deve essere buio e asciutto,
possibilmente con temperatura non superiore a 20 gradi.
Dopo tre mesi travasate il composto in un secchio pulito e lavate accuratamente la
damigiana, poi travasate di nuovo il tutto al suo interno.
Se il colore è troppo torbido filtrate con un panno,
qualora avesse fermentato poco aggiungete un altro grammo di lievito.
RICETTA 2
Ingredienti
2 & gr & cannella (cortecccia), &
1/2 gr & chiodi di garofano &
400 & gr & miele & del migliore
350 & gr & alcol a 90 &
1 & l & acqua &
1 & & scorza di limone & solo la parte gialla
Preparazione
Lasciate macerare in un vaso ben chiuso la cannella, il garofano ed il limone nell'alcol
per 10 giorni. Trascorso questo periodo filtrate. Mescolate il miele con l'acqua e fate
bollire fino a ridurre a meta' il volume della soluzione, lasciate intiepidire e versatela
sul macinato. Quando si raffredda imbottigliate chiudendo con ceralacca e sughero.
Allorche' avvicinerete il liquore alla bocca vi parra' d'avvertire le labbra di Venere
posarsi su di voi.
Usatelo come un energetico ricostituente.
Aggiungete qui la vostra ricetta
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