Hansel e Gretel erano un fratellino e una sorellina che vivevano con il padre e la matrigna ai margini del bosco. Il padre era taglialegna e con i suoi scarsi guadagni non sempre riusciva a sfamare la famigliola. Per questo la matrigna si lamentava sempre e continuava a ripetere al marito:  “Come faremo? Se  fossimo noi due soli in qualche modo ce la caveremo, ma con altre due bocche da sfamare non possiamo tirare avanti”. L’uomo non voleva staccarsi dai suoi bambini, ma la moglie tanto fece da riuscire a convincerlo. Una notte i due svegliarono Hansel e Gretel con la scusa che bisognava andare a raccogliere la legna. Inoltratisi nella foresta, la matrigna disse ai bambini : “Aspettateci qui, noi andiamo a raccogliere le castagne” e, insieme al marito, se ne ritornò a casa. I bambini attesero a lungo, poi capirono di essere stati abbandonati. Così si misero alla ricerca di un rifugio e, finalmente, giunsero a una casetta che li lascio stupefatti: i muri erano di marzapane, i vetri di zucchero ed il tetto di cioccolato! I due bambini erano tanto affamati che non resistettero alla tentazione di rosicchiare un pezzo di porta. La casetta era pero abitata da una strega che poco dopo uscì, invitando i piccoli ad entrare e promettendo loro altri dolci. Ma, non appena chiusa la porta, cambiò atteggiamento: serrò Hansel in una gabbietta e mise Gretel a sbrigare tutti i lavori di casa più umili, ricevendo solo un po’ di pane secco per cibo; Hansel se ne doveva, invece, stare rinchiuso nella gabbia in attesa che diventasse abbastanza grasso per essere arrostito. La strega infatti lo nutriva con i cibi più prelibati ed ogni tanto gli ordinava di mettere fuori il dito per controllare se era sufficientemente in carne. Ma Hansel, approfittando della miopia della strega, invece del dito sporgeva un ossicino che aveva trovato nella gabbia e, giudicato sempre magro, riusciva ogni volta a scamparla. Un giorno la strega ordinò a Gretel di mettere sul fuoco il paiolo più grande che ci fosse in casa: stanca di attendere, aveva deciso di mangiare quel giorno stesso Hansel. Ordinò anche di buttare qualche fascina secca nel forno e di infilare la testa nell’apertura, per controllare che bruciasse bene. Essa infatti voleva arrostire anche Gretel, ma questa, che aveva capito le sue intenzioni, pregò la vecchia di mostrarle come doveva fare. E,  non appena la strega fu davanti alla bocca del forno, Gretel l’afferrò per le gambe e la scaraventò dentro. Dopo essersi abbracciati i due fratellini attinsero le mani nel tesoro della strega: diademi, collane, monete d’oro, pietre preziose. Infine si avviarono di corsa verso casa, felici di poter portare al padre quelle ricchezze. Durante la loro prigionia, la matrigna era morta di stenti ed il padre era sempre pallido e triste a causa della gran pena che lo rodeva: i suoi figli che credeva di aver perso per sempre. Quel giorno stava segando un grosso tronco quando si sentì chiamare da lontano. Si girò di scatto e vide i suoi bambini correre verso di lui. Mosse loro incontro e, quando li ebbe tra le braccia, se li strinse forte al cuore. Da quel giorno padre e figli vissero serenamente con le ricchezze portate da Hansel e Gretel, aiutando i poveri e ringraziando il signore di averli riuniti per sempre .