L' INDIA
India in cifre.
L'India é una repubblica democratica
federale dell'Asia meridionale, membro del COMMONWEALTH.
Confina a nord con:
-l'Afghanistan,
-il Tibet,
-il Nepal,
-il Bhutan.
A sud con:
-lo stretto di Palk,
-il golfo di Mannar,
-l'Oceano Indiano.
A ovest con:
-il Mar Arabico,
-il Pakistan.
A est con:
-la Birmania,
-il Golfo del Bengala,
-il Bangladesh
L'INDIA HA UNA SUPERFICIE DI
3287263 KM QUADRATI.
LA CAPITALE é NEW DELHI.
Territorio.
L'India può essere suddivisa in quattro
principali regioni fisiche:
· l'Himalaya,
· le pianure fluviali settentrionali,
· l'altopiano del Deccan,
· i Ghati ( orientali e occidentali).
L'Himalaya
IL sistema montuoso dell'Himalaya si
estende per circa 2400 km lungo i confini settentrionali e orientali del
subcontinente indiano,separandolo dal resto dell'Asia. E' il più elevato e
recente sistema montuoso del mondo.Le massime altitudini sono rappresentate
dall'Everest e dal K2.
Le pianure fluviali
A sud,parallelamente all'Himalaya,é
situata la regione delle pianure fluviali,una vasta fascia di basseterre;si
tratta della più estesa pianura alluvionale della Terra,comprendente gran parte
della zona bagnata dai fiumi Indo, Gange,Brahmaputra.
Grazie all'abbondante presenza di acque e
di suoli ricchi é oggi la zona più fertile e densamente popolata dell'India,che
sviluppò qui le sue prime civiltà.
L'altopiano del Deccan
A sud dell'area pianeggiante si trova
l'altopiano del Deccan,un vasto tavolato che occupa gran parte dell' India
peninsulare.Per lo più roccioso e dall'andamento irregolare,esso é diviso in
regioni naturali da basse catene montuose e da valli profonde.La sua altitudine
varia dai 305 ai 915 metri,sebbene in alcuni punti raggiunga anche i 1220
metri.
I Ghati
I Ghati occidentali,alti in media circa
915 metri,formano ripide scarpate che dominano il Mar Arabico e digradano nella
fertile costa del Malabar.
I Ghati orientali ,alti mediamente circa
460 metri,sono separati dal Golfo del Bengala da una stretta pianura costiera,
la costa del Coromandel.I due allineamenti montuosi si congiungono nel punto
più meridionale del Deccan,nei pressi di Bangalore.
L'Oceano Indiano
L'Oceano Indiano,il meno esteso dei tre
maggiori oceani, ricopre un'area di73 milioni di km quadrati,il 20% circa della
superficie totale degli oceani della Terra e si estende per la maggior parte
nell'Emisfero Australe bagnando le coste di Asia,Africa,Australia e Antartide.
Le sue acque si mescolano a quelle
dell'Oceano Atlantico a ovest e del Pacifico
a est, mentre il Canale di Suez,in Egitto garantisce il collegamento con
il Mediterraneo.
La profondità media dell'Oceano Indiano é
3890 metri.
I venti che soffiano sull'Oceano Indiano
sono in genere moderati,con frequenti e lunghi periodi di
calma;occasionalmente,tittavia si verificano tempeste tropicali.
Il clima dell'Oceano Indiano é
caratterizzato dalla presenza dei monsoni,venti stagionali.
Il clima
A causa della posizione geografica,della
struttura peninsulare e dell'insolita conformazione del territorio,l' India
presenta condizioni climatiche ampiamente diversificate a livello regionale sia
stagionale. Le marcate escursioni sono per lo più limitate ai rilievi
dell'Himalaya,mentre il resto del paese,fatta eccezione per le regioni più
montuose,é caratterizzato da un clima tropicale, per lo più
uniforme.
Le variazioni stagionali,determinate dai
monsoni che sofffiano da sud-ovest e nord-est,influiscono in modo notevole
sulla temperatura,sul grado di umidità e sulle precipitazioni.
Si possono distinguere due stagioni:
· una piovosa,
· una secca.
La stagione in cui si concentrano le
piogge,generalmente tra giugno e novembre,é caratterizzata dal monsone di
sud-ovest,un vento carico di umidità proveniente dall'Oceano Indiano e dal Mar
Arabico,che all'inizio di giugno investe la costa occidentale della penisola
per propagarsi gradualmente nell' intero paese.In questa stagione,soprattutto
da giugno a settembre, si verificano abbondanti precipitazioni che raggiungono una media annua di circa 1500mm.
Quando il monsone di sud-ovest non si
manifesta,si possono verificare gravi condizioni di siccità.
La stagione fredda del monsone di
nord-est,dall'inizio di dicembre,all'inizio di marzo,é solitamente
caratterizzata da un clima estremamente asciutto,nonostante si verifichino
talvolta violenti temporali sulle pianure settentrionali e abbondanti nevicate
sull'Himalaya.
Il periodo peggiore della stagione
calda,che inizia verso la metà di marzo e prosegue fino al manifestarsi del
monsone di sud-ovest,si verifica nel mese di maggio,con temperature che,nella
zona centrale del paese possono superare i 50°C.
La temperatura media annua é di circa 26°C
nei pressi di Calcutta,di circa 28°C nella regione costiera centro-occidentale
e nella zona di Madras.
La flora .
Nelle zone aride ai confini del Pakistan
la vegetazione é rada e per lo più erbacea:sono diffuse soprattutto specie
arbustive anche se in alcune aree crescono palme e bambù. La pianura
gangetica,grazie alla maggior presenza d' acqua,ospita una rigogliosa
vegetazione con molte specie di piante,soprattutto nella zona sudorientale dove
crescono la mangrovia e il sal.
Sulle vette Himalayane si trovano diverse
varietà di flora artica,mentre le pendici più basse,ricoperte di
foreste,ospitano numerose specie di piante subtropicali,in particolare
orchidacee.
Nell'Himalaya nordoccidentale predominano
le conifere, specialmente il cedto e il pino,mentre in quella orientale si ha
una vegetazione tropicale e subtropicale,con quercie e magnolie.
La costa del Malabar e le pendici del dei
Ghati Occidentali,grazie alle abbondanti piogge,sono zone fittamente
boschive,con una prevalenza di sempreverdi,bambù e alberi dal legno
pregiato,come il teak.
Nelle pianure paludose e lungo le pendici
dei Ghati Occidentali vi sono ampi tratti di giungla impenetrabile.La
vegetazione del Deccan è meno lussureggiante,ma in tutta la penisola si possono
trovare macchie di bambù,palme e alberi decidui.
Animali caratteristci.
LA TIGRE
La tigre,che abita le foreste siberiane di
quercie e pini,é un animale enorme dal folto mantello chiaro;quella che abita
le foreste pluviali di Sumatra,invece,ha dimensioni minori minori e il pelo
scuro e liscio. Nei mammiferi,in effetti,le specie che vivono in climi freddi
tendono ad avere una corporatura massiccia,in grado di trattenere meglio il
calore rispetto a quelle di più modeste dimensioni,in cui la superficie esterna
é relativamente maggiore.
Il lungo pelo protegge inoltre dal freddo,
mentre quello di colore scuro permette all'animale di mimetizzarsi nelle buie e
umide foreste asiatiche.
Le sottospecie del Caspio,di Giava,di Bali
sono ormai estinte,mentre le rimanenti sono messe in pericolo dai bracconieri
che riforniscono di ossa e di altre parti del corpo della tigre i medici
che praticano la medicina orientale
tradizionale.
L' ELEFANTE ASIATICO
Questo gigante dal peso di quattro
tonnellate e mezza trascorre 18 ore della sua giornata in cerca del cibo
necessario per la sopravvivenza,circa 150 Kg di frutta e foglie ogni giorno.
L'elefante asiatico, che vive fino a 40
anni,é un lavoratore instancabile,utilizzato da oltre 5000 anni dagli uomini
per sradicare alberi,costruire strade o,durante i tempi di guerra,per abbattere
le porte delle città nemiche:secondo quanto si dice,Kubilay Khan si avvaleva
del lavoro di 5000 elefanti nel suo impero.I maschi adulti in libertà sono
solitari mentre le femmine e i maschi più giovani si spostano in branchi
composti dai 5 ai 120 esemplari.Mentre un tempo si potevano incontrare gli
elefanti in quasi tutta l' Asia meridionale,oggi gli elefanti asiatici sono
presenti solo in alcune zone dell'India e dell'Asia sudorientale.La causa
primaria del loro declino é la scomparsa dell'habitat,anche se storicamente l'
alto numero di esemplari catturati ha contribuito in grande misura
all'estinzione dell'elefante asiatico in molte aree del continente: durante il
secolo scorso furono catturati 100000 capi, mentre la popolazione mondiale
attuale conta 45000 esemplari.
Fauna protetta del Tamil Nadu.
Gli elefanti indiani e i loro guardiani
attraversano le secche del fiume Kaveri nella riserva faunistica di Mudumalai.
Situata nella regione centrale del Tamil
Nadu,stato dell'India meridionale,essa é uno dei numerosi e importanti santuari
faunistici dello Stato.La fauna dell'India é unica per ricchezza e varietà e
dagli inizi del decennio 1970/1980 il Paese ne ha garantito la tutela mediante
leggi nazionali e statali.
RINOCERONTE INDIANO
Per evitare il caldo e le punture delle
mosche,questo mammifero dotato di corazza passa diverse ore della sua giornata
a sguazzare nelle pozze di fango delle pianure alluvionali del Gange e di altri
fiumi dell'India nordorientale.Unicorno e con spalle e arti superiori simili a
verruche,questo solitario animale dall'aspetto primitivo si ciba di erba e
piante acquatiche. In tutto il mondo si contano attualmente poco più di 1.400
esemplari di "rinoceronte indiano".
MARKHOR
Il markhor, riconoscibile dalle corna a
spirale e dall'irsuta criniera sul petto,è una capra selvatica che abita le
ripide pendici rocciose dell' Himalaya occidentale.
Il markhor,ha un forte senso
dell'equilibrio e riesce persino ad arrampicarsi sui rami degli
alberi;purtroppo rischia l' estinzione,perchè é oggetto di un'intensa caccia.
RETTILI
COBRA REALE
Con una lunghezza che raggiunge a volte i
5 metri,il cobra reale è il serpente velenoso più lungo del mondo.Il suo morso
può uccidere un essere umano nel giro di 15 minuti e provocare addirittura la
morte di un elefante.Tutti conoscono i terrificanti occhi bronzei,i sibili
acuti e la minacciosa posizione di attacco di questo serpente ma,malgrado la
terribile reputazione,il cobra reale non è molto aggressivo nei confronti delle
persone.E' diffuso nelle fitte giungle dall'India fino alla Malaysia,Indonesia
e Filippine,dove vive quasi esclusivamente cibandosi di altri serpenti.
PITONE INDIANO
Il pitone indiano,animale caratteristico
delle giungle e dei fiumi di India, Sri Lanka e Asia sudorientale,può
raggiungere 5.8 m di lunghezza e un peso di 90 Kg.
Lento e poco attivo,questo serpente si
nasconde generalmente tra i rami degli alberi in attesa
dell'ignara preda. I pitoni indiani
possono mangiare una grande varietà di mammiferi,uccelli e rettili.
Un esemplare di notevoli dimensioni è in
grado di divorare un leopardo,una capra o una gazzella interi.
Il pitone uccide la preda avvolgendola con
le sue spire fino a soffocarla.I pitoni indiani sono in via d'estinzione sia
per la progressiva distruzione del loro habitat sia perchè cacciati dall'uomo
per la loro pelle.
FAUNA ACQUATICA.
TARTARUGA VERDE MARINA.
La tartaruga verde marina,che si nutre
principalmente di fitoplancton e alghe,è una specie tropicale vegetariana che
raggiunge solitamente una lunghezza di 1.25 m e un peso di 135 Kg.Diffuso da
oltre 150 milioni di anni nell'Oceano Atlantico occidentale,dal settore meridionale
del New England al sud del Brasile,questo animale è in via d' estinzione a
causa dell'attiva caccia cui è sottoposto e per il degrado dei litorali che
custodiscono il suo habitat.Anche le sue uova sono illegalmente raccolte e le
sue carni sono più apprezzate di quelle di qualsiasi altra tartaruga marina :
ai tropici la zuppa di tartaruga verde è un piatto tipico, ma è anche una delle
maggiori minacce alla sua sopravvivenza.
PESCE FARFALLA.
Questo bellissimo pesce tropicale vive
nelle barriere coralline delle acque tropicali degli Oceani Indiano e Pacifico.
Il pesce farfalla si nutre di vermi,alghe
e piccoli crostacei ed è riconoscibile per le sottili bande nere sul corpo
sottile,per il colore giallo delle parti esterne e per la macchia nera
nellapinna dorsale gialla. Tutte le 116 specie di pesce farfalla hanno la bocca
prominente e sono di vivaci colori.
Popolazione
La popolazione dell'India,che rappresenta
circa il 16% di quella mondiale,è di 903.156.000 abitanti;la densità è di circa
275 ab./KM quadrato.
Più del 70% degli abitanti del Paese vive
in zone rurali e 1/3 vive a livello o sotto della soglia di povertà
stabilita dai parametri delle Nazioni
Unite,contro un esiguo 3% di famiglie che gode di un reddito annuo superiore ai
2500 dollari USA.
Composizione etnica
A causa della grande varietà di etnie e
culture che si sono stabilite nel corso dei secoli nel territorio del subcontinente,
è molto difficile individuare con esattezza l' origine delle diverse
popolazioni che abitano l'India attuale,anche se si può affermare che
appartengano a tre differenti razze:
· EUROPOIDE;
· AUSTRALOIDE;
· MONGOLOIDE.
Circa il 7% degli abitanti fa parte delle
cosiddette tribù ufficialmente riconosciute,che sono complessivamente più di
trecento e,oltre ad essere molto differenziate al loro interno,hanno una
connotazione etnica e culturale peculiare reispetto al resto della popolazione
indiana.
Quest'ultima presenta caratteri
prevalentemente europoidi,con notevoli differenze nella colorazione della
pelle;tratti mongoloidi caratterizzano le tribù che vivono tra le colline
nell'estremo nord.
Lingua e Religione.
In India vengono utilizzate più di 1600
tra lingue e dialetti; quelle ufficiali sono l'hindi,parlato da circa il 30%
della popolazione,e l' inglese ma la Costituzione riconosce anche 17 lingue
locali,tra cui il telugu, il bengali,
il marathi, il tamil, l' urdu, il gujarati, il Kannada e il mayalam.
La maggior parte delle lingue diffuse nelle
aree settentrionali del paese (
urdu, hindi e bengali,ma anche punjabi e assamese ) appartengono al ceppo indoeuropeo e derivano dal
sanscrito, l' antica lingua con cui fu stilato quel vasto corpo di scritture religiose e laiche che costituisce
il nucleo della letteratura indiana classica,ora utilizzato solo in alcuni riti
religiosi.
Contrariamente,le lingue dravidiche
parlate al sud(telungu,kannada,malayam)traggono le loro origini dal tamil
che,pur utilizzato anticamente a livello letterario, diversamente dal sanscrito
è ancor oggi molto diffuso.Il manipuri è l'unica lingua riconosciuta dalla
Costituzione ad appartenere al ceppo sinotibetano.
I principali gruppi religiosi sono
costituiti da induisti(che rappresentano l' 80% della popolazione), musulmani
(11%),cristiani(2,3%), e sikh(1,9%).
L'India è attualmente un paese laico che
ha tradizionalmente assorbito e dato origine a diverse confessioni e sette
religiose. La maggioranza degli indiani, tuttavia è induista,il che si riflette
in molti aspetti della cultura comune.
L'induismo stesso, nel corso dei secoli,ha
assimilato e sviluppato molti diversi sistemi di pensiero, dalla filosofia
Advaita di Shankara al movimento religioso Bhakti.
L'esistenza di significative minoranze
religiose accanto alla fede predominante non è sempre stata pacifica ;i
contrasti tra induisti e musulmani e tra induisti e sikh, spesso fomentati da
cause non legate alla religione,hanno in passato provocato numerose vittime.Un
considerevole consenso popolare sostiene attualmente il movimento
Ramajanmabhoomi:le sue rivendicazioni affinchè fosse edificato un tempio induista
sul preteso luogo di nascita di Rama ad Ayodhya,hanno scatenato di fatto la
distruzione da parte di una folla di seguaci della moschea Babri Masjid, che si
riteneva si fosse costruita su un preesistente tempio induista.
Tali sviluppi costituiscono una seria
minaccia per il futuro dello stato laico in India,anche se si potrebbe
sostenere che questo fenomeno di cosiddetto fondamentalismo induista
rappresenti un tentativo di creare un 'unica cultura nazionale a partire da una
molteplicità di tradizioni.
Attraverso i mass media si è diffuso
recentemente un altro sistema di valori che,in certa misura,ha contribuito ad
indebolire il richiamo della religione:il consumismo della società occidentale.
New Delhi.
Conta circa sette milioni e mezzo di
abitanti e si articola in due zone distinte:
· Delhi;
· New Delhi.
Delhi, la città vecchia,si presenta come
un pittoresco labirinto di strade strette e rumorose, disseminato di moschee,
templi, bazar e assai densamente popolato ( 55.000abitanti al km quadrato ).
New Delhi,costruita secondo criteri
moderni, con grandi viali, ricca di verde, di imponenti edifici pubblici,venne
proclamata capitale dell'India dagli Inglesi nel 1911.
Qui vivono poco più di 300.000 abitanti.
Bombay
La visione dall'alto di Bombay, con le sue
case ed i suoi monumenti accentrati all' estremità meridionale dell' isoletta
che forma quasi un' appendice della vasta isola di Salsetta,non dà l' idea di
una città di oltre cinque milioni di abitanti.
Percorrendo le strade della città, specie
se si oltrepassa la barriera formata dalle imponenti costruzioni,siano esse
prodotto di un cattivo gusto o documento di modernità, si può cominciare a
rendersi conto del dramma della demografia indiana. Confusione di razze, di
lingue, portata dai profughi Pakistani.
Il 70% delle abitazioni di Bombay è
costituito da una sola stanza e che, inoltre, ospita dieci persone.
Apparentemente più florida appare la
situazione delle classi che qui possono essere considerate medie e che altrove
sarebbero al di sotto del più disperato proletariato, con le famiglie che
debbono, nel migliore dei casi, accontentarsi di dividere in due una stanza.
Alla periferia della città poi ancora
capanne, baracche, tende, per raggiungere le quali si è costretti a percorrere
sentieri fangosi e polverosi.
Fortunatamente in India ci sono i
corvi,che qui numerosi come da noi i passeri, pensano a ripulire
Bombay,definita "città delle vacche sacre,del vaiolo e della sporcizia.
Certamente uno straniero che si limiti ad
una frettolosa visita non può capirne la vera realtà indiana.Basta procedere
verso l' interno della città lasciando le strade ove i nativipasseggiano
lentamente, parlando con calma, oppure dormicchiando seminudi con il capo
appoggiato ai marcia piedi.
.... LE DONNE INDIANE...
E' facile incontrare per strada capannalli
di donne che ordinatamente attendono il loro turno prima di usufruire di
qualsiasi mezzo di trasporto.
Appartengono alle numerosissime razze che
popolano l' India ma, a prima vista, sembrano tutte uguali.
Donne giovani,pulite,allegre, quasi
piuttosto un atto di civetteria, come il neo delle dame, quasi un simbolo della
nuova India che vuole cambiare.
Frammisti alla folla che si incontra ci
sono mercanti ambulanti di frutta, noccioline e bibite.
Al di sopra di ogni cosa il caldo rende
intensissimo l' odore dei fiori tropicali e il profumo del curry, un insieme di
polveri aromatiche gli indiani usano a condire il riso.
La visita all' entroterra di Bombay è una
doverosa presa di contatto che non si deve risolvere in notazioni di puro e
semplice colore, ma nel formarsi di uno stato d'animo che aiuti a comprendere,
nel corso delviaggio, problemi e sforzi della popolazione
indiana.
QUARTIERI POPOLARI.
L'assurdo dell'India è avvertibile
immediatamente nel contrasto tra i moderni quartieri e i vecchi quartieri più
settentrionali, insieme di vie strette e fangose, sporche, maleodoranti, sulle
quali si affacciano catapecchie che ospitano più famiglie con numerose persone.
Comunque il fatto è ancora più grave
quando le abitazioni sono costituite da capanne, baracche e tende; in queste case miserabili mancano
luce, fognature e servizi igienici.
LA VIA DEGLI OREFICI.
Nell' interno della vecchia Bombay, negozi
di ogni genere, o meglio esposizione all'aperto di merce ditutti i tipi,
destano l' attenzione curiosa del turista attratto dal desiderio di un ricordo.
I "bianchi" ammirano i gioielli, gli scrigni,gli idoli,le collane, i
piatti e le tazzine, poi scelgono.
Il venditore non valuta il pezzo, ma si
limita a pesarlo; tanto di peso, quanto di rupie.
Nella strada degli OREFICI non si mercanteggia,
nessuno richiama l' aspirante compratore che fa la mossa di andarsene:o
prendere o lasciare.
SANTONI INDIANI.
Non è raro imbattersi, per le strade di
Bombay, in figure caratteristiche che attirano l' attenzione sia per l'aspetto fisico, sia per un qualche
sentimento spiritualizzante che paiono trasmettere.Questi santoni sono sudici,
macilenti, spesso piagati; hanno capelli e barbe incolte.
Sostano per ore sui marciapiedi,
indifferenti al caos che li circonda,al rumore e al risuono di un vita esterna
che non li riguarda.
I GRANDI LAVATOI PUBBLICI.
L' abitudine alla lavatura dei panni nei
fiumi o in altrti specchi d'acqua, ha suggerito al progettista dei grandi
lavatoi di Bombay di creare un sistema ingegnoso di vasche che permette al
lavandaio di entrare nell' acqua, così da procedere prima ad una grossolana
pulizia dei panni battendo sopra di essi con il ritmico alternarsi dei piedi;
accanto a queste vasche altre più piccole, ma continuamente alimentate da un
condotto permettono una razionale risciacquatura.
FACCENDE DOMESTICHE ALL' APERTO
La strada di Bombay è dominio di chiunque
voglia approfittarne: letto per dormire o luogo di esposizione?
E così all' aperto le donne si seggono sul
marciapiede a pulire i legumi che hanno acquistato al mercato.
LA VIA DEI BARBIERI.
Ecco il marciapiede diventare, nella
"via dei barbieri" un vero e proprio negozio.
Basta una tavoletta leggermente
sopraelevata per sedere e far sedere il cliente, ombrello per riparare dal sole
o dalla pioggia che può capitare all' improvviso.
L' indiano non ha molte pretese, ignora le
comodità delle poltrone e dei negozi.
Calcutta
Insieme alla città di Howrah, la città forma il maggiore
agglomerato urbano dell'India (11.605.833 abitanti nel 1991). Secondo porto del
paese dopo Bombay, importante centro commerciale e finanziario nonché sede di
industrie tessili (iuta, seta, cotone), alimentari, siderurgiche, chimiche,
elettrotecniche e cartarie, Calcutta (che sorge quasi al livello del mare, in
una zona un tempo paludosa) è una delle città più affollate del mondo. Accanto
a Dalhousie Square, il quartiere degli affari, ai parchi e alle eleganti
costruzioni vittoriane risalenti al lungo periodo coloniale britannico,
Calcutta offre infatti il triste scenario di baraccopoli totalmente carenti dal
punto di vista igienico-sanitario. Sono peraltro migliaia le persone prive di
alloggio che vivono per le strade della città.
Luoghi d'interesse
Uno degli angoli più pittoreschi di
Calcutta è il grande parco di Maidan, sul lungofiume, che ospita un ippodromo,
un campo da cricket e lo storico Fort William (1696, ricostruito nel 1757).
Verso sud-est si erge la cupola del marmoreo monumento in memoria della regina
Vittoria (1921). Altri luoghi degni di nota sono la Casa degli Scrittori (in
Dalhousie Square), un tempo sede della Compagnia delle Indie Orientali;
l'antica residenza governativa (attuale Raj Bhavan); il Museo Nazionale
Indiano, con reperti archeologici e di storia naturale; il museo Birla,
dedicato alla scienza e alla tecnica; e i giardini botanici. Gli edifici
religiosi di maggior pregio artistico sono il tempio induista di Kali, la
moschea musulmana Nakhoda e il tempio Parasnath Jain. Calcutta è sede di
università.
Storia
Fondata nel 1690 dal mercante inglese Job
Charnock come base commerciale della Compagnia delle Indie Orientali, Calcutta
si formò attorno al Fort William, costruito nel 1696 con funzioni difensive.
Nel 1698 l'imperatore moghul conquistò i tre villaggi di Kalikata (ridenominata
poi Calcutta dagli inglesi), Sutanati, e Govindpur. Nel 1756 la città venne
presa da Siraj-ud-Dawlah, principe del Bengala, per poi ritornare in mano agli
inglesi nel 1757, grazie a Robert Clive. Divenne capitale dell'India dal 1772
al 1912.
Con l'espandersi del dominio britannico
nel subcontinente indiano alla fine del XVIII e nel XIX secolo, Calcutta iniziò
a svilupparsi come attivo porto e centro industriale, divenendo una sorta di
miraggio per milioni di persone provenienti dalle regioni più povere del paese.
La disoccupazione e la povertà, problemi sociali già drammatici nel paese agli
inizi del XX secolo, si aggravarono ulteriormente dopo la divisione dell'India,
nel 1947, a cui seguì l'esodo di massa degli induisti provenienti dal Pakistan
orientale.
Le caste.
La costituzione indiana esprime il
proposito di sradicare l'antico sistema della casta che per secoli ha negato
ogni possibilità di progresso sociale agli strati inferiori del sistema,i
cosiddetti intoccabili.
All'indo mani dell'indipendenza furono
intraprese importanti misure per promuovere attivamente l'istruzione e migliorare le condizioni di vita di quelle classi marginali.
Fu adottato un sistema di discriminazione
positiva in base al quale fu loro assegnata una percentuale significativa dei
posti nelle istituzioni universitarie e professionali;attualmente,malgrado sia
rimasto vivo il pregiudizio,persone appartenenti alle caste più basse sono
presenti ormai in tutti i livelli sociali e ricoprono in alcuni casi importanti
ruoli in veste di scienziati,giudici o uomini politici.Con la diffusione della
cultura consumistica che ha avuto luogo in questi ultimi anni,il vero fattore determinante dela condizione
sociale,più che la famiglia o la tradizione,è ormai divenuta la ricchezza
materiale;l'appartenenza alla casta comincia quindi a perdere d'importanza e si
cominciano a celebrare matrimoni tra membri di diversa casta,specialmente tra
la borghesia urbana.
In ambito politico,alcuni partiti e
organizzazioni fondati sul sistema
delle caste sono stati attivi nel
rivendicare i diritti e la tutela degli interessi delle rispettive comunità.
Cultura
Lo sviluppo artistico dell'India antica è
stato ampiamente influenzato dal pensiero religioso,dapprima buddhista,poi
anche induista.Al periodo antico si possono ascrivere manifestazioni artistiche
come quelle del Gandhara di Madhura,del raffinato periodo gupta.
Un relativo declino dell'arte e della
cultura classiche seguì la fine del regno di Harsha nell'India settentrionale(VIIsecolo),quando
cominciarono a svilupparsi nuove forme socio-politiche,sebbene il sud del paese
stesse vivendo un momento di pieno splendore sia artistico,sia architettonico.
Nei secoli XI e XII,dopo un periodo di
grande incertezza e cambiamenti,si verificò nello sviluppo culturale della zona settentrionale del paese un
rivolgimento determinante,causato dall'introduzione dell'Islam da parte di
popoli invasori provenienti dall'Asia centrale.Tale fede era completamente
differente dall'Induismo e dalle altre religioni orientali.
Dopo diversi secoli di guerre,smembramenti
e repressioni sotto il dominio turco e mongolo,intorno alla metà del XVI secolo
la dinastia Moghul fondata da Baber,un discendente del mongolo
Tamerlano,conquistòl'intera India settentrionale.Sotto i grandi imperatori di
questa dinastia,il paese conobbe un nuovo periodo di splendore artistico,con nuovi
stimoli provenienti dall'influenza persiana.Durante l'epoca moghul,furono
edificate alcune imponenti opere architettoniche indiane,fiorirono
l'illustrazione dei manoscritti,la miniatura,le arti decorative e la musica e
rimase viva una forte tradizione popolare.
Sotto il governo britannico si perse molto
di questo fermento creativo;allo sviluppo del nazionalismo si accompagnò una
ripresa di alcuni aspetti del pensiero e della cultura indiani e nel XX secolo si è tentato non solo di far
rifiorire alcune arti quasi scomparse,ma anche di dar nuova vita alle forme più
antiche.
Istruzione.
Dopo aver ottenuto l'indipendenza dalla
Gran Bretagna nel 1947,l'India tentò di sviluppare un sistema scolastico unico
ed integrato, ma la acculturazione della numerosa e giovane popolazione
indiana, con la complessità sociale e religiosa che la caratterizza, non fu
opera facile.
All'istruzione furono sottratti molti
fondi, destinati alla lotta contro la povertà, la mancanza di derrate
alimentari e la sovrappopolazione.Cio nonostante sono stati intrapresi e
largamente realizzati, cambiamenti radicali e strutturali e dall'epoca
dell'indipendenza il numero delle scuole e degli allievi è notevolmente
cresciuto.
Dopo le riforme degli Anni 80, il sistema
scolastico,quasi interamente gestito dai governi dei singoli stati, prevede
dieci anni di istruzione primaria (gratuita ma non obbligatoria ) e media, due
anni di secondaria e tre di università. E' stato inoltre istituito un programma
nazionale di alfabetizzazione degli adulti.
In base al censimento del 1991,il tasso di
alfabetizzazione della popolazione era di circa il 52%,contro il 43% del
decennio precedente.
Economia.
L' India ha un'economia di tipo misto, in
cui il governo,sia a livello federale, sia nei singoli stati, svolge un'
importante ruolo di regolazione e pianificazione,oltre a essere titolare di
numerose imprese pubbliche.L'intervento su larga scala dello stato
nell'economia risale agli Anni 50.
Il primo piano economico quinquennale fu
varato nel 1951;nei decenni che seguirono vennero erette barriere tariffarie e
doganali allo scopo di proteggere le industrie nazionali e furono avviati
alcuni programmi di riforma agraria.
I risultati sono stati generalmente
positivi, specie se misurati in rapporto alla maggioranza dei paesi in via di
sviluppo. Eccezion fatta per i periodi di grave siccità verificatisi nel 1979 e
nel 1987, si è registrata una costante crescita economica.L'inflazione e il
debito pubblico sono stati generalmente tenuti sotto controllo;la produzione
agricola è significativamente cresciuta, il che ha permesso di allontanare lo
spettro delle grandi carestie; sono state gettate le basi di un moderno stato
industriale e l' India è oggi il nono produttore mondiale di acciaio. Tali
progressi sono stati tuttavia insufficienti e non hanno avuto che effetti
marginali sul reddito della maggioranza della popolazione.
Nel 1991 è stato introdotto un regime di
economia aperta attraverso la riduzione dei controlli tariffari e la promozione
degli investimenti stranieri.
Agricoltura.
La maggior parte dei poderi ha estensioni
molto limitate e più di un terzo degli appezzamenti è addirittura al di sotto
del livello di sussistenza di una famiglia di contadini.
La coltura più estesa è il RISO ,che
costituisce l'alimento principale di gran parte dell'alimentazione,cui seguono
il frumento, la canna da zucchero,il tè,il cotone e la juta.
Altre importanti colture sono gli
ortaggi,il melone,il sorgo, il miglio, il mais, l' orzo, i ceci,la banana,il
mango, la gomma, il caffè, i semi di lino,le arachidi e diverse spezie.
L' allevamento del bestiame, in
particolare bovini,bufali,cavalli e muli, costituisce un aspetto centrale dell'
economia agricola.
All' inizio degli Anni 90 erano presenti
circa 193 milioni di capi, un primato
mondiale.
Bufali,cavalli e muli sono per lo più impiegati nei lavori
agricoli, anche se ormai solo una ristretta parte della popolazione,
specialmente al nord, segue il precetto induista che vieta il consumo di carne
bovina.
A causa della scarsità e di forniture d'
acqua, il bestiame indiano è comunque di bassa qualità. Nonostante gran parte
dell' agricoltura venga ancora condotta con metodi tradizionali, all' indomani
dell' indipendenza sono state introdotte alcune importanti trasformazioni
tecnologiche.
Le zone che usufriuscono dei sistemi d'
irrigazione finanziati dal governo si sono enormemente estese,e nei primi anni
Novanta le superfici irrigate rappresentavano quasi il 45% dell' intera superficie
coltivata.
La richiesta di fertilizzanti chimici e di
sementi ad alto rendimento è significativamente aumentata, soprattutto in
seguito alla molto reclamizzata "RIVOLUZIONE VERDE" degli Anni
Sessanta e dei primi Anni Settanta,di cui hanno beneficiato soprattutto i
ricchi coltivatori di frumento degli stati dell' Uttar Pradesh e del Punjab.
Circa il 23% del territorio complessivo
indiano è ricoperto di foreste, il cui sfruttamento a fini commerciali non è
tuttavia molto sviluppato e interessa per lo più le regioni montuose
settentrionali,l'Assan e le regioni confinanti con l' Himalaya. Le foreste,
tuttavia forniscono legna e carbone
combustibili oltre che preziosi frutti,noci, fibre, oli,gomme e resine.
Pesca.
Sebbene il suo sfruttamento commerciale
rimanga in gran parte limitato, la pesca rappresenta un' attività vitale per
molte regioni, come ad esempio, il delta del Gange e l' area costiera
sudoccidentale.
Recentemente il governo ha tentato di
promuovere la pesca d' alto mare costruendo impianti di lavorazione e
assumendosi l' onere dell' assicurazione dei pescherecci.Quasi la metà del
pescato nazionale proviene dagli stati del Kerala, del Tamil Nadu e del
Maharashtra.
Risorse energetiche e minerarie.
L' India è tra i principali produttori
mondiali di minerali di ferro,carbone e bauxite; importante è anche l'
estrazione di manganese, mica,ilmenite, rame, petrolio,zinco,oro e
argento.Questa ricchezza mineraria ha costituito, dopo l'ottenimento dell'
indipendenza e la nazionalizzazione avvenuta nagli anni Cinquanta, un
importante fattore dello sviluppo economico, consentendo l' avvio di un
diversificato settore industriale.
EVENTI SPECIALI
Il calendario indiano è un lungo elenco di feste. Le feste del
raccolto al Sud, l' immersione di Ganesh a Bombay,il festival dei Carri di
Puri,la gara delle barche serpenti a Kerala , ogni regione e ogni
religionehanno qualcosa da celebrare.
PONGAL,14 febbraio
Tre giorni per festeggiare la stagione del
raccolto al Sud.
Questa festa si chiama così perchè,in
questo giorno,si offre agli animali o il riso appena raccolto o il riso cotto e
dolcificato che si chiama appunto PONGAL.
FESTA DELLA REPUBBLICA, 26 gennaio
E' la più grande festa nazionale seguita
in tutto il Paese . Celebrazioni simili si tengono nelle capitali federali con
la partecipazione dei singoli governatori.
FIERA DEL BESTIAME.
Migliaia di cammelli, tori e cavalli
vengono condotti a Vagaur, solitamente tra il 2 e il 5 febbraio.
Durante la fiera vengono organizzate gare
di tiro alla fune e corse di cammelli.
FESTA DELLA DANZA.
Spettacoli di danza classica e
folcloristica con i bellissimi templi sullo sfondo.
Ce ne sono due:
· dal 9 all'11 febbraio;
· dall'1 al 7 marzo.
HOLI:festa della primavera.
Festeggiato soprattutto al Nord per
celebrare la fine dell' inverno nel giorno di luna piena.
Uomini,donne e bambini fanno la gara nel
gettarsi acqua e polvere colorata.
Al pomeriggio tutto torna calmo e si
scambiano visite a parenti e amici.