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Il  fiume  Volturno nasce   alle falde del monte Rocchetta o Azzone.Le acque del corso d'acqua pił importante dell'Italia meridionale scaturiscono improvvise e  fresche formando un limpido laghetto,ritrovo di anitre e altri pennuti lacustri.
Un sinuoso e sottile nastro d'acqua congiunge le sorgenti all'abbazia di San Vincenzo. Le rive contornate da giunchi e salici sono continuamente setacciate da piccoli limicoli. Continuando nel suo lento fluire verso il mare, Il Volturno muta repentinamente il suo corso impegnandosi nella spettacolare gola della cartiera di San Vincenzo  dove potenti macigni staccatisi dalle irti pareti interrompono in alcuni punti il rapido fluire delle acque, creando notevoli vasche nei cui anfratti trovano riparo trote, barbi e cavedani.
Il fiume ridotto nella sua portata (a partire dagli anni del dopoguerra, per mezzo di canali sotteranei gran parte delle acque vengono utilizzate per la creazione di energia elettrica) ritrova la sua grandezza in prossimitą di Ponte Rosso nel territorio di Colli a Volturno.
Il fiume Volturno ha una grande importanza storica. L'imperatore Augusto fece costruire un acquedotto che trasportava l'acqua dalle sorgenti fino alla cittą di venafro. Tracce di questo acquedotto sono visibili  ancora oggi nel territorio di Rocchetta al Volturno e presso la confluenza del torrente Rio Chiaro  nel comune di Colli a Volturno.
All'inizio del secolo le acque del fiume furono usate per alimentare le industrie del napoletano e non va dimenticato che sulle rive del Volturno si raggiunse la tanta   sospirata unitą d'Italia.


Foto
dall'alto in basso

Veduta delle sorgenti
  Il fiume presso l'abbazia
La cascata in localitą Cartiera
Il fiume presso Cerro
  Gole della Cartiera
la sponda  del ponte Volturno
Il fiume presso Colli a Volturno
L'ampio  letto dal ponte a 25 archi.


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