Apt  volturnia
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Le vicende storiche del monastero  sono raccontate nel  Chronicon Vulturnense, codice miniato  degli inizi del XII sec, oggi conservato nella  Biblioteca Apostolica Vaticana.

L'abbazia di S.Vincenzo è stata fondata da tre nobili beneventani nel  703, in un fertile  altopiano nella parte più alta della Valle del Volturno, ca. 190 chilometri a sud di Roma.Nel periodo della dominazione longobarda lo sviluppo del monastero fu modesto, ma in seguito a 50 anni di intensa crescita, esso fu completamente riformato ed ingrandito, tanto da divenire, tra il 780 e l'830, uno dei più grandi monasteri d'Europa. A partire dall'830, all'interno dei confini monastici estesi per ca. 6 ettari, vi erano otto chiese e dozzine di costruzioni al servizio di una comunità monastica di ca. 300-400 monaci.
Tuttavia, come la maggior parte delle altre istituzioni dello stesso tipo, la sua fortuna andò declinando nei decenni successivi all'850, e nell'881 il monastero venne saccheggiato dai predoni nord africani saraceni al servizio del Duca di Napoli e poi abbandonato. I monaci vi tornarono solo dopo 33 anni  e si accinsero ad abitarvi nuovamente e a restaurare la chiesa maggiore e gli edifici monastici. Ma l'abbazia non raggiunse più la sua antica estensione né poté recuperare il prestigio di cui aveva goduto all'apice del suo splendore


Foto
dall'alto in basso

S.Vincenzo a Volturno Sec.XII
Affreschi cripta Abate Epifanio 
   -la crocifissione 
   - veduta d'assieme
   -il Cristo risorto
   -il martirio di S. Lorenzo
La "Terra Sancti Vincentii"
Altare S.Maria in insula.
Abside S.Maria in Insula
Pareti della cripta basilica di Josue
S.Vincenzo Maggiore plastico

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