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Delle molteplici tradizioni presenti sul territorio , quasi tutte legate alla civiltà contadina, segnaliamo in questo breve percorso il carnevale con l'ancestrale rito dell'uomo Cervo di Castelnuovo al Volturno e la Mostra mercato della zampogna di Scapoli. " Sul finire del pomeriggio dell'ultima domenica di carnevale dalle montagne,quasi sempre innevate, arriva GL' CIERV. Il suo arrivo è annunciato dagli zampognari che con le tradizionali melodie chiudono, prima della Quaresima, la "stagione dei suoni" iniziata nel periodo natalizio.In un grande frastuono GL'CIERV--con grandi corna ramificate sul capo, coperto da ruvidi pelli, il volto e le mani dipinte di nero e campanacci appesi al collo--irrompe nella piazza distruggendo ogni cosa, spaventando persone ed animali e mostrando in ogni suo gesto tutta la potenza della sua forza insostenibile e trasgressiva. La gente è spaventata, sbalordita, intimorita (…) La salvezza-liberazione potrebbe essere MARTINO: un personaggio vestito di bianco, con un cappello a punta ed un bastone, che prima contrasta GL'CIERV, poi quasi lo soggioga riuscendo a trattenerlo con la fune, infine e sopraffatto. La bestia sembra aver vinto. Interviene, allora, il cacciatore che, con sicurezza e precisione ammazza GL' CIERV che stramazza a terra. "Ma il mito non può morire". Lentamente il cacciatore si avvicina, si china e con un soffio nelle orecchie ridona la vita alla bestia che, ormai purificata, si rialza e caracollando tra la gente, si allontana, tornandosene alla sua dimora sconosciuta. (*) Una fantasiosa rassegna di strumenti a fiato di fogge e forme molteplici anima invece le vie di Scapoli l'ultima domenica di luglio. La Mostra--Mercato internazionale della Zampogna ha determinato negli anni un reale recupero del patrimonio culturale e folcloristico locale,che ha assunto carattere permanente nella Mostra di cornamuse italiane e straniere.
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