|
Cerro al Volturno e la sua storia millenaria. Una storia fatta di antichi fasti e di un'araldica casata, la famiglia dei conti Pandone di Venafro, che hanno costruito prima e abitato poi la quattrocentesca dimora - già fortilizio longobardo--del monumentale castello a tre torri, il castello Pandone, che sovrasta l'enorme ammasso roccioso, intorno a cui si allungano i nuclei originari denominati Castello e Cerro. Più volte alienato nel corso dei secoli, l'austero maniero è oggi proprietà privata.
Rude pietra fra le pietre, l'imponente costruzione si incastona in una valle contornata dalla spettacolare catena delle Mainarde e dai rilievi meno elevati ma altrettanto affascinanti di Monte Foresta e Monte Santa Croce, in corrispondenza della cui cima sono un' interessante e a tratti ben conservata cinta muraria sannitica ed il villaggio altomedievale diroccato de La Spina.
Querce secolari e maestosi cerri punteggiano l'intero territorio, rinfrescato dalle acque del torrente Rio, affluente del Volturno, e rallegrato dai campanili di numerose chiese rurali, che si accompagnano alle Chiese Madri di Santa Maria Assunta e San Rocco e alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Un campanile a vela del XVII secolo, due cippi funerari del III-IV secolo d.C. e i ruderi del Convento di Santa Maria di Loreto del XV secolo sono le maggiori emergenze architettoniche del territorio.
|
|
