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Paese del Parco Nazionale d'Abruzzo, offre paesaggi stupendi, dalla natura ancora incontaminata: l'ampio pianoro erboso di Vallefiorita (a 1400 metri di altezza), i Monti della Meta e delle Mainarde, i prati della "Fosse" , i folti boschi di faggio e l'acero di valle Ura con una circonferenza di oltre 6 metri. Aquila reale, orso bruno marsicano, cervi ed altri ungulati popolano i folti boschi di faggio, scendendo non di rado a valle. Il Museo dell'Orso e l'Area faunistica dell'Orso Bruno Marsicano sono parte della diversificata offerta di Pizzone, che sintetizza il meglio di se nelle giornate di folklore e gastronomia dei mesi estivi. Il toponimo nel 1320 è attestato in "Piczotum". Le origini del paese risalgono a prima del 1000, con la colonizzazione dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno; di questa Pizzone fu fuedo fino al XIV secolo; appartenne poi alla famiglia della Leonessa e dalla seconda metà del secolo fino al 1450, ai Caldora; ultimi feudatari furono i Cestari.
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