Mirė se erdhe...Benvenuto...
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Shtėpia e Arbėreshėve tė Italisė La Casa degli Albanesi d' Italia  
 
ASSOCIAZIONE CULTURALE
VATRA ARBERESHE
 

OGGETTO: RETTIFICA ALLA LEGGE 482/99 PER IL RICONOSCIMENTO DELLA DIASPORA:

Parathėnia (mbė mashqitan)

Oh... mirė sa na erdhe drejtėsi mbi pakicat gluhor, moj sa tė harramuam.
Tė erdhtim pas nan ka 50 viet e mė: kush a ka mirin, kush a ka ftesa, ndė na erdha vetam nani, nėng bėt a thomi na, ma gjagė bėt a thomi adhe na.
Drejtėsin N. 482/99: na erdhe vetam nani (e nga mnan ishtė kush tė shan), pėr ne je mir ardhur: mė par ēė kisham...?
Pritni, pritni... haramoni dica sa sgjidmi;  cė kle...? “Moj moj” “Popu popu!”  njė vazhė (vajtim) na del nga grika e ngrihat lart ndėr qielli: “Mojł...  ēė bėt??” “Si bėt jet ēė harruat gjėmsan Arbėreshvat?” “Si bėt jet sa kio drejtėsi nėng na pėrnjeh mosgjė?”
Shini dica... na harruan! Ma nėng kisham  Domenico Morelli, aji cop burr krietari Confemilit ēė rri Rrom? Na mbajam, kisham bes sa njė ēė ishtė krietar pėr njė organism ēė hėrritat Confemili e ēė i rri pas bithia ministrit De Mauro, nėng na harroj e bėj gjagjė pėr gjithė Arbėreshat kudo ishan!
“Nėng tė mbėsuan fara gjė Ladinat tė ēilat rruanjan gjithė  atą ēė jan jashtė nga katundat e jan shprishur? (Thuhat: Diaspora!)”, Domenico Morelli... “Basuer i shpuar! Ku isha... flija?”
Domenico: Nėng kėt a’ndiash, ftesa nėng a ke vetam ti.
 
Premessa (traduzione dal maschitano)
 
Oh... benvenuta legge sulle minoranze linguistiche, oh...quanto ti abbiamo aspettata.
Ti abbiamo inseguita da ormai 50 anni e pił: chi abbia colpa o merito se sei arrivata solo ora, non possiamo dirlo noi, ma qualcosa possiamo esprimerla.
Legge N. 482/99: sei arrivata solo ora (e da subito c’č chi ti critica), per noi sei benvenuta: prima cosa avevamo…?
Aspettate, aspettate… aspettate un attimo che leggiamo; cosa č successo…? “Moj moj” « Popu popu ! »  un lamento ci esce dalla bocca e si alza alto nel cielo: “Mojł… cosa avete fatto??” “come puņ essere che avete dimenticato la metą degli Arbėresh?” “Come puņ essere che questa legge non ci riconosce il diritto di tutela?”
Guardate un po’…ci hanno dimenticati! Ma  non avevamo quel grand’uomo di Domenico Morelli, il presidente del Confemili che sta a Roma?
Noi confidavamo, credevamo che il presidente di un organismo come il  Confemili e che affianca il ministro De Mauro, non dimenticasse gli Arbėresh in qualsiasi parte essi si trovino!
“Non ti hanno insegnato niente i Ladini i quali tutelano tutti coloro che sono fuori dai paesi di nascita? (Si chiama: diaspora!)”, Domenico Morelli… “Basuer i shpuar! Ku isha…flija?”
Domenico: Non ti offendere, la colpa non č soltanto tua.
Abbiamo voluto esprimere certo il nostro disappunto, ma nella stesso tempo, fare rimprovero a chi lavorando a questa legge, non ha tenuto conto della totalitą degli Arbėresh, parlandoci anzi di monumenti da restaurare (intesi come pietre da rimettere a posto).
Nostra impressione, č che: l’unico vero monumento che gli Arbėresh hanno bisogno di restaurare e tenere in piedi, č la nostra LINGUA in tutte le sue espressioni; unico significativo monumento ed elemento unificatore di tutta la diaspora.
 
Come da introduzione in lingua Arbėresh, relativa al nostro punto di vista sulla L.482/99, pensiamo ci siano delle incongruenze che vadano corrette, affinché venga inserita nella tutela della su menzionata Legge anche la diaspora Arbėresh, che si calcola sia circa la metą degli Arbėresh (italoalbanesi) che vivono fuori dai Comuni di nascita.
La nostra impressione č che ai suddetti Arbėresh non venga riconosciuto il diritto  al mantenimento della nostra lingua e cultura.
 
Al fine di colmare questa grave lacuna, ci esprimiamo nella seguante proposta:
 
La minoranza Arbėresh (italoalbanese) d’Italia, nel plaudire all’iniziativa che ha portato alla approvazione della L. 482/99 ed apprezzando i princģpi  in essa contenuti, fa  perņ rilevare che la tutela č sempre prevista come legata ad entitą territoriali (Comuni, Province, Regioni), sul presupposto che la popolazione alloglotta sia insediata in territorio omogeneo e continuo.
La minoranza albanese č invece molta sparsa ed ha dato origine ad una grande diaspora.
La Regione Calabria ha tuttavia al proprio interno la maggior parte dei Comuni parlanti la lingua Arbėreshe (italoalbanese), per cui si č cercato, attraverso le modifiche qui proposte (modifiche alla legge, oppure specificazioni da adottarsi con norme di attuazione, o modifiche di queste ultime), di individuare non soltanto una associazione di base – come gią previsto dalla Legge – ma anche un autorevole ente politico territoriale, cui conferire il potere di coordinamento e tutela della diaspora.
L’Ente regionale del quale si auspica la creazione potrebbe esse in parte simile all’Ente Friłli nel Mondo ,creato dalla Regione Friłli-Venezia Giulia, che tutela anche la diaspora.
 
Pertanto si propone l’aggiunta all’Art. 3 della L.482/99 dei commi n. 4 e 5 cosģ esplicati:
 
Art. 3….
 
comma 4.  Considerato che la minoranza etnica albanese ha le proprie sedi storiche collocate in numerose province ed alcune regioni, la regione nella quale vi č l’insediamento maggiore č la regione Calabria, la quale puņ esercitare, su proposta dell’organo di coordinamento di cui al precedente comma, od anche di propria iniziativa, i poteri di cui all’Art. 14, anche a favore della minoranza presente in altre regioni e della diaspora, ove questa sia organizzata in associazioni culturali perseguenti il fine della tutela della lingua e della cultura della minoranza stessa.
 
comma 5.  Per gli scopi di cui al precedente comma, la Regione Calabria fonda e gestisce, con il contributo della Stato, un ente di diritto regionale avente per finalitą il perseguimento degli scopi stessi, ente del cui consiglio di amministrazione, composto di dieci consiglieri, oltre al Presidente, dovranno far parte  anche delegati delle altre Regioni in cui la minoranza č presente, nella seguente misura: due consiglieri dalla Sicilia, uno dalla Basilicata, uno dalla Puglia, uno dal Molise, oltre ai cinque della Calabria. I consiglieri della Basilicata e del Molise curano anche gli interessi della minoranza albanese di Greci nella Regione Campania e Villa Badessa nella Regione Abruzzo.
 
Si auspica che la presente proposta di rettifica venga presa in considerazione dalle Istituzioni preposte, affinché la minoranza Arbėresh venga tutelata nella sua totalitą, di modo che non vengano ad esserci “fratelli e fratellastri”.
 
Pėrshndetė gjithva.
Per “VATRA ARBĖRESHE”
Il Presidente: Prof. Vincenzo Cucci

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