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Shtėpia e Arbėreshėve tė Italisė La Casa degli Albanesi d' Italia  
 
ASSOCIAZIONE CULTURALE
VATRA ARBERESHE

Riflessioni sulla lingua arbėreshe

Na gėzomi tė sgjedmi mbi gazeta e libra  botuara nga vetė tė njohura, sa bėhat shum shėrbėtiar/ punim mbi gluha Arbėresh (gluha tė gjithė Arbėreshat, kudņ atą jan).
Na kėnaqėsomi e i bėmi shum ndera ktivra, vetė tė madhėshtuara pėr studimat tė tivra ēė na dėlgonjan shurbisa ēė nėng dijam.
Kėta vetė shkruanjan mbi Ilirvat, Etruska, Masapika e Pelasga; ashtł gjith ną dimi kush bėt ishan paraprindat jona tė moēėma.
Gjith kiņ na prł njohurģ e nder, nani dimi sa jimi bilat tė njė popull i lasht e i madhė.
Na ēė shkruami, nėng jimi vetė tė larta mbi studimat gluhėsora e mbi letėrsģ, ma... ndė na lėni, duami tė bėmi ndonjė piejtie e tė thomi gjagjė mbi ksai gluhė; sepse kio...ishtė adhč jonėja!
Njera mbė nani gjithnjari folij e mbėsoi gluha ēė dij e ēė i klč mbėsuar nga jėma e jati, ashtł klč pėr gjith horėt /katundat Arbėresh.
Nani kimi kio drejtėsģ N. 482/99, ēė na thot sa kisham tė mbėsojam gluha Arbėresh, ashtł bėt a ruami/pėshtomi: ēėla gluha...?
Ci felicitiamo nel leggere su riviste e libri pubblicati da personaggi noti, che si fa molto lavoro sulla lingua Arbėresh (la lingua di tutti gli Arbėresh, ovunque essi siano).
Ci compiaciamo ed esprimiamo la nostra stima a questi, persone famose per i loro studi che ci spiegano cose che non sapevamo.
Queste persone scrivono su Illiri, Etruschi, Messapi e Pelasgi; cosģ tutti noi sappiamo chi potessero essere i nostri antichi progenitori.
Tutto questo, ci ha portato conoscenza e onore, adesso sappiamo che siamo i figli di un popolo antico e grande.
Noi che scriviamo, non siamo persone di grande levatura sugli studi liguistici e letterari, ma... se ci permettete, vogliamo fare qualche domanda e dire qualcosa su questa lingua, poichč č anche nostra!
Finora ognuno parlava e insegnava la lingua che gli fu insegnata dalla madre e dal padre, cosģ fu per tutti i paesi Arbėresh.
Ora abbiamo la legge N. 482/99, che ci indica di insegnarla al fine di tutelarla: quale lingua...?

Facciamo una premessa  e prendiamo ad esempio una parola: ARBĖRESH (scrittura, Arbėresh)
“trattandosi di aggettivo che nella forma indeterminata, rimane invariato sia al singolare che al plurale,
sia maschile che femminile, come sostantivo idem nella forma indeterminata; perciņ Arbėresh, e non
Arbėreshė!”
La parola Arbėresh č propria degli albanesi della prima diaspora (XV sec.) ed č stata poco usata nell’Albania sottoposta al dominio ottomano, mentre oggi č sottoposta alle regole della lingua letteraria “moderna”.
Il punto č proprio la “modernitą” della lingua Albanese, che solo da pochi decenni ha raggiunto la propria unitą linguistica; mentre gli Arbėresh nella lingua parlata ancora oggi, trovarono l’unificazione, una “KOINE’ ” gią nel XV secolo, ciņ avvenne per diverse ragioni: Tutte le regioni dell’ allora Arbėria si erano incontrate e unite sotto la guida  del nostro simbolo ed eroe Giorgio Castriota “Skanderberg”, diventando tutti una nazione sola.
Si suppone da quanto anzidetto che la lingua parlata dagli Arbėresh (italoalbanesi) fosse gią codificata dal XV secolo, dunque č un abuso che l’Arbėresh , linguaggio degli albanesi della prima diaspora, venga sottoposto alle regole della lingua letteraria d’Albania.
E’ universalmente riconosciuto che:
A.     La lingua ARBĖRESH č una; le poche eccezioni fonetiche, morfologiche e sintattiche dei diversi paesi, hanno ragione di esistere e mantenersi per il fatto di essere, esse, motivo di studio per la storia della lingua antica.
B.     L’ ARBĖRESH č costituito da quella fusione avvenuta (gią nel XV secolo) tra le parlate del nord      e quelle del sud, con prevalenza centro-meridionale, nonostante che il centro della resistenza Castriotana fosse stata Kruja. Dunque, lingua…! antica e codificata da secoli…pertanto č impensabile che l’ARBĖRESH debba sottostare alle regole di una lingua moderna, o che essa (l’ARBĖRESH) venga modificata a proprio piacimento. Tali tesi, sono altresģ sostenute anche da allievi del KOLIQI e del FERRARI. Dopo questa premessa, ai cultori e letterati della nostra lingua poniamo i nostri interrogativi, i nosti dubbi nei seguenti punti:
1.      Nel 1896 ALBERTO STRATICO’ in – “LETTERATURA ALBANESE”, HOEPLI, Milano 1896; stimava i comuni ARBĖRESH in 79 e gli ARBĖRESH parlanti la lingua in oltre 200.000; ora da statistiche ISTAT 1994, risulta che i paesi albanofoni sono 50 con 95.663 abitanti, (ma noi siamo sicuri che la situazione sia peggiore del declino dimostrato dalle statistiche). La legge 482/99 sulla tutela delle lingue minoritarie, se anche in ritardo, ci viene in soccorso.
Dunque...
a) Quale lingua insegnare, quale espressione della lingua, e quali sinonimi si anteporranno?
b) Verranno rispettate le varie forme parlate nei diversi insediamenti ARBĖRESH, affinchč non
si diventi minoranza nella minoranza.                                             
2.      Si cercherą di trovare e applicare una qualche forma di “ESPERANTO” ARBĖRESH al fine di insegnare i sinonimi comuni a tutti, pur nel rispetto della ricchezza di espressioni?
3.      La lingua č del popolo che la parla: i vari cattedratici vorranno informarlo per eventuali decisioni                  su ciņ che concerne la loro lingua, o si preoccuperanno solo di curare le loro eventuali pubblicazioni?   
4.      Nell’eventualitą (non auspicata) che, per facilitą di comodo, si optasse per l’insegnamento   dell’albanese (d’Albania): “ Sono stati considerati i seguenti punti?”

a)      La legge 482/99 tutela le minoranze storiche d’Italia, con la supposizione che nell’insegnamento linguistico,  venga insegnata la lingua della minoranza storica italiana.

b)      L’eventualitą di cui al punto 4, otterrebbe l’effetto di fare disamorare quei pochi che           vorrebbero imparare a leggere e scrivere la propria lingua, rimasta sino ad ora per i pił solo di uso orale.

c)  L’albanese (d’Albania) odierno, ha rispettato le varie espressioni linguistiche minoritarie al       suo interno? Stiamo parlando di tutela di minoranze linguistiche!

      d) L’insegnamento generalizzato dell’albanese (d’Albania) nella minoranza ARBĖRESH        farebbe inoltre (in un contesto di globalizzazione) diventare esso egemone nel confronto dell’ARBĖRESH, con il risultato della scomparsa di quest’ultimo.

Entreremmo cosģ a pieno merito,  nelle statistiche  del  catalogo  “ETHNOLOGUE” di   lingue   scomparse, o in estinzione!

Tė mos bėjam ndonjė gabim, dujtim tė shkruajam kėta shurbisa mbė tallian, ashtł na dėlgomi gjith.
Ēė kėt ju thomi mė... Shėndet gjithėva, pėrshėndetė Juvra.
 
 
                             Per “VATRA ARBĖRESH”
                            Il Presidente: Prof. Vincenzo Cucci

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