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ASSOCIAZIONE CULTURALE
VATRA ARBERESHE
 
 

RELAZIONE SUL KOSOVO

Alla cortese attenzione del Direttore del

CORRIERE di CHIERI

 

Chieri, 06 Marzo 2001

 

Stimato Direttore del “CORRIERE di CHIERI”, giovedì 01 Marzo al circolo Pertini ho avuto modo di apprezzare il Prof. Segatti, nella sua equilibrata e imparziale relazione sul tema “BALCANI, UNA STORIA DI GUERRE E GENOCIDI”.

L’esposizione, resa dal Prof. ERMIS SEGATTI toccava vari punti, tutti interessanti e degni di commenti.

I commenti da me sollevati erano in relazione all’illusione che ci possa mai essere un qualsiasi governo sovraetnico, come nel caso citato dal Prof. SEGATTI, del REGNO AUSTROUNGARICO.

Mia personale idea è che le etnie dovrebbero poter autogovernarsi; qualsiasi altra forma di governo imposta da altri non verrebbe riconosciuto: sarebbe come dover obbedire ad un padre che non sia il proprio, tale padre per quanto giusto, favorirebbe sempre i propri figli.

Tali imposizioni artificiose, ce ne danno esempio gli avvenimenti degli ultimi 10 anni nella ex JUGOSLAVIA,, non funzionano; dunque, autonomie che rispettino le etnie.

Altro punto che pareva creare dei dubbi (sempre a riguardo della tematica BALCANI) era quanto detto dal Prof. SEGATTI a riguardo della SERBIA all’epoca di TITO: “si crearono così due autonomie all’interno della SERBIA una al NORD e l’altra a SUD, quest’ultima era il KOSOVO.

Secondo tale esposizione si potrebbe credere che il KOSOVO sia stato SERBO, o che lo sia tutt’ora….niente di più errato!

  1. Quella zona chiamata KOSOVO è stata smembrata da quella che era la cosiddetta grande ALBANIA, ciò avvenne nella conferenza degli Ambasciatori a LONDRA nel 1912- 1913, (le grandi potenze di allora).
  2. Quella zona (il KOSOVO) è sempre stata etnicamente abitata da “ALBANESI” sin dal tempo degli ILLIRI; le testimonianze a riguardo, vanno dalla storia ROMANA  sino agli storici e glottologi di epoca più recente.
  3. I SERBI (gli SLAVI) sono arrivati in quelle zone solo nel 600 e 800 dopo CRISTO (le invasioni barbariche le abbiamo studiate tutti a scuola), ed il loro sogno, non ancora riuscito, era arrivare sino al mare ADRIATICO; questa è anche la ragione per la quale tengono assoggettato il MONTENEGRO che è il loro unico sbocco al mare; questi ultimi i Montenegrini, in realtà sono etnicamente più vicini agli Albanesi che agli Slavi.
  4. Agli errori politici del passato non si aggiungano altri errori che creerebbero altri odi e guerre etniche; la convivenza tra Albanesi e Serbi è pura UTOPIA.

Si riconoscano piuttosto l’autodeterminazione di un popolo che lì vi ha sempre vissuto e si trova straniero in casa propria per gli errori politici del passato.

Signor Direttore del “CORRIERE di CHIERI”, mi rendo conto che trattare la problematica “BALCANI” non è facile, tantomeno nello spazio di una lettera, ma tacere è ancora peggio.

La ringrazio se vorrà ospitarmi sul suo giornale, con stima La saluto.

 P.S.  Quanto sopra è stato espresso a titolo personale.

 

Tommaso Campera

Vice Presidente di “VATRA ARBËRESH” Chieri

Il presente articolo è stato pubblicato sulla testata "CORRIERE di CHIERI E DINTORNI" venerdì 16 Marzo 2001

 

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