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Shtëpia e Arbëreshëve të Italisë La Casa degli Albanesi d' Italia  

 

Barile (PZ) Barilli

Monumenti

Il monumento simbolo del paese è la fontana dello Steccato, che si trova sulla piazza principale, costruita nel 1713, è uno dei gioielli del paese e comprende tre teste in pietra lavorata da cui fuoriescono i tubi dell'acqua. Sono figure apotropaiche che, secondo la stessa etimologia, dovevano tenere lontane dalla fontana influenze magiche e maligne.  Nella parte laterale vi sono due nicchie decorate con sottostanti vaschette a semicerchio. Sopra l'intestazione lapidaria, all'altezza dei capitelli, spicca un grosso stemma su cui è scolpita l'immagine della Madonna di Costantinopoli con il Bambinello.  Termina, in sommità, con una sporgenza da cui sbucano le cime arrotondate delle quattro colonne portanti;
la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita più probabilmente dopo la venuta dei Coronei, cioè dopo il 1571, nell'attuale sito, ed occupava metà dell'aria di quella oggi esistente. Nel 1571 era già stata costruita perchè fu aggiunta la cappella della Madonna di Loreto corrispondente all'attuale altare maggiore. A causa di frequenti terremoti crollò diverse volte. Nel 1621 fu riedificata dal capitano Nicola Messuca. Successivamente fu restaurata con le offerte dei fedeli e dei vescovi del tempo, e con il ricavato della vendita degli ori votivi  venne così aperta al culto e consacrata il 27 ottobre 1883. La chiesa beneficiò dell'eradità della signora Anna Maria Mauriello, che lasciò molte terre seminative; 
la Chiesa di San Nicola Vescovo  sorta certamente nell'occasione della prima venuta dei Greci-Albanesi   da Scutari e da Croia verso l'agosto 1477  o i primi mesi del 1478. Per i frequenti terremoti e per la vetustà la chiesa andò in rovina. Perciò si pensò di dislocarla in un altro sito, più comodo alla massima parte degli abitanti che avevano  le loro case sul pendio della collina. L'antico sito fu ceduto al principe Torella che ne fece il giardino. La nuova chiesa fu cominciata ad essere costruita nell'attuale sito di largo XX Settembre rimanendo più piccola e disadorna; 
il Santuario Madonna SS. Costantinopoli fu probabilmente edificato nella metà del XXVII secolo. La leggenda narra che la Madonna fosse venuta in sogno ad un contadino a cui avesse indicato il luogo dove scavando avrebbe trovato dipinto sul tufo la sua immagine. Un'altra leggenda aggiunge che successivamente alla scoperta dell'immagine, due giocatori fermandosi nella grotta a giocare per scampare dalla pioggia, il perdente, preso dall'ira, colpì l'immagine ad un fianco. I due, vedendo sprizzare del sangue dalla ferita, inorriditi, scapparono. Accorse il popolo e fu costruita la chiesa sulla grotta. L'unica campanella esistente attualmente porta questa iscrizione: Giuseppe De Rosa fece a sue spese -1791;
la Chiesa SS. Attanasio e Rocco, eretta nel largo Steccato fu costruita probabilmente qualche anno prima del 1640, come risulta dal quadro addosso alla volta soprastante la volta maggiore. Fu costruita sotto la vigilanza del signor Raffaele Daniele, il più anziano della Confraternita e marito della benefatrice signora  Mauriello.  Nel terremoto del 1931 subì ulteriori danni, come nell'ultimo del 23 novembre 1980. Il Provveditorato alle OO.PP. di Potenza  ha fatto eseguire i necessari lavori di riparazioni.

 

Da visitare

Il centro storico con le sue caratteristiche strade è una delle mete più affascinanti di Barile. Archi, portali, strade lastricate in pietra caratterizzano molto il paese.
E' doveroso far visita pure alla Fontana dello Steccato con le sue figure apotropaiche.

Comunità Albanesi d'Italia