Lungro (CS) Ungra
Storia
| Piccolo centro
agricolo di origine albanese. Secondo il De Marchis, Lungro alla metą
del sec. XV era un casale abitato da italiani, che si era
sviluppato intorno al monastero Basiliano nelle terre
donate in vassallaggio nel 1156 dal feudatario Ogerio del Vasto di Altomonte. Gli
albanesi popolarono il casale intorno al 1486 e furono
accolti dall'Abate Paolo della Porta con il benestare
del principe di Bisignano, Geronimo Sanseverino. Nell'anno1525 i
Basiliani abbandonarono il monastero che si trasformņ in
Commenda a disposizione del Pontefice e i Lungresi
seppero resistere ad ogni tentativo di giurisdizione
civile e politica dei feudatari. Nel 1768 gli albanesi di
Lungro tenacemente intrapresero la difesa del proprio
rito liturgico greco -bizantino per dare continuitą alla
Religione come elemento unificante. Infatti gli albanesi
provenienti dal sud dell'Albania, dall'Epiro e dalla
Grecia, erano sotto la giurisdizione del Patriarca di
Costantinopoli, per anni grazie anche all'opera della
Chiesa hanno continuato a mantenere il proprio rito come
elemento della propria identitą. Religione Cattolica
perché unita a Roma, greco-bizantino per l'unione con
l'Oriente e il credo nella teologia, spirituale e
disciplina degli orientali ortodossi, separati da Roma.
Oggi Lungro, č considerata la capitale religiosa degli
italo-albanesi,sede dell'Eparchia di rito
greco-bizantino che continua la tradizione dell'identitą
religiosa,linguistica e culturale. La diocesi venne
creata il 13 febbraio del 1911 dal Papa Benedetto XV e il primo vescovo
fu Giovanni
Mele. |
| L'abitato č
posto alle pendici del monte Petrosa che fa parte
dell'altopiano di Campolongo. Confina ad est con il
territorio del comune di Saracena, a sud con quelli di
Firmo e Altomonte, a nord-ovest con il territorio di
Acquaformosa.Il territorio č prevalentemente montagnoso
verso nord, con boschi di faggio e castagno, media
collina a sud con vigneti e colture miste a rotazione. |
| Tra i
personaggi pił importanti che hanno dato un contributo
alla storia del risorgimento italiano e alla letteratura
vanno ricordati il patriota garibaldino Domenico Damis e Angelo Damis, il poeta
Vincenzo Straticņ, Alberto Straticņ professore di
lettere ed autore della "Letteratura
Albanese", Michele Bavasso, medico, linguista
e matematico, Camillo Vaccaro, pedagogo e sociologo, Gabriele Frega, giurista e
Procuratore Generale, Domenico De Marchis, autore di un Cenno
Monografico sulla storia di Lungro, Michele Rio, poeta. |
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