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Mezzojuso (PA)

Storia

Mezzojuso si trova nel cuore della Provincia di Palermo, da cui dista 34 km.  Adagiato alla boscosa collina della Brigna, sul declivio orientale della maestosa Rocca Busambra. Accanto ad un importante nodo stradale in cui non manca la vegetazione e l'acqua, sorge un luogo di sosta e di ristoro, diviene villaggio, in arabo Manzil. Il proprietario si chiama Yūsuf. Nasce cosģ il Manzil Yūsuf, villaggio di Giuseppe, che, per nobilitarne l'origine,  diventa l'Emiro di Sicilia Yūsuf-Ibd-Abd-Allah. Dal villaggio prende nome il feudo, in cui sorge, e Ruggero II il Normanno, scacciati i Saraceni, lo dona, intorno al 1132, al Monastero di San Giovanni degli Eremiti di Palermo. Il villaggio, ingranditosi e popolatosi, ha la sua Universitas e dopo la guerra del Vespro (1282) manda i suoi rappresentanti al primo Parlamento di Palermo. Il nome del villaggio Manzil Yūsuf, dopo molte variazioni grafiche e fonetiche, diventa l'odierno Mezzojuso. Dopo l'epoca del Vespro, non si ha pił notizia sin quasi alla fine del XV sec. I primi Albanesi stabilitisi, prima del 1490, nel casale di Mezzojuso, non lo trovano certo in floride condizioni e sono essi a farlo risorgere a nuova vita. Nel 1501, stipulati i Capitoli, gli Albanesi stabilizzarono la loro posizione ed il Monastero ha modo di ripopolare il casale e bonificare il feudo. Il nobile pisano Giovanni Corvino ottiene in enfiteusi, nel 1527, il feudo di Mezzojuso, che divenuto baronia, passa, nel 1587, a don Blasco Isfar Corlglies. Don Giuseppe Groppo Scotto, nel 1619, viene fatto Marchese di Mezzojuso, e, infine, nel 1639, don Blasco Corvino Sabea viene elevato alla dignitą di Principe di Mezzojuso, la cui feudalitą si estingue con la morte, nel 1832, di don Francesco Paolo Corvino Filingeri. Nella rivolta contro i Borboni (1848-1860) č fra i principali centri organizzativi. Qui viene fucilato F. Bentivegna il 21 dicembre 1856. Dal 2 al 4 agosto 1862 Mezzojuso accoglie Garibaldi. Gli abitanti del luogo si chiamano Mezzojusani.
 

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