| Le primissime
notizie danno Rota Greca esistente fin dal 1089, in
quanto citato in una bolla papale. Era diviso,
anticamente, in parecchi casali; due dei quali pił
importanti per il numero dei fuochi:"Magnocavallo o Mancalavita" popolato dai
profughi albanesi nell'anno 1478, dopo la vittoria dei
Turchi su Skanderberg, e "Santa Maria La Rota o Terrae Rotarum", di origine
greca. Come gli altri insediamenti albanesi la
struttura urbana č basata sulla gijtonia ovvero articolata
in percorsi circolari. Man mano i due casali assieme agli
altri rioni, si fusero in un unico centro e finirono per
dimenticare sia la lingua greca che quella albanese. Nel
XVI e XVII sec. il feudo di Rota era di proprietą dei Sanseverino, Principi di
Bisignano. Passņ pił tardi al Monastero della SS.
Trinitą di Cava e poi ai Duchi Cavalcante, i cui discendenti
tennero il feudo di Rota Magnocavallo fino all'epoca
napoleonica. Nell'epoca del Risorgimento Italiano Rota
Greca diede il suo contributo di eroi, basta ricordare il
tenente garibaldino Gaspare De Fiore e molti altri che nella colonna
del generale Pace si distinsero per eroismo ed amor di
Patria. Gli abitanti si chiamano Rotesi ed é comune
autonomo da oltre un secolo. |