San Demetrio
Corone (CS) Shėn Mitri Korone
storia
| Questa cittadina, da
cui si ha la visione completa di tutta la piana di Sibari
e della catena del Pollino, affacciata sul versante
destro della bassa valle del Crati č il pił importante centro
culturale delle colonie etniche d'Italia. E'
stato costruito presso l'antico oratorio di Sant'Adriano, dove nel secolo X, San Nilo di
Rossano, si era rifugiato a pregare, con dimora in
una grotta di cui restano tuttora gli avanzi e dove
continuņ per secoli la vita monastica basiliana. Prima
si chiamava Sandemetride, poi ha assunto l'attuale nome,
perché vi giunsero, nel 1471, profughi albanesi
provenienti dalla cittą di Corone a seguito del Duca Teodoro Lopez. E proprio per
questo dopo la costituzione del Regno d'Italia e per
ricordo, aggiunsero al proprio nome quello di Corone,
cittą greca della Morea nel Peloponneso. E' sede del collegio
italo - albanese Sant'Adriano fondato da Ferdinando IV di Borbone,
trasferito dall'originario collegio "Corsini" di San
Benedetto Ullano, a seguito di richiesta del vescovo Francesco Bugliari, con decreto del'
1 - 3 - 1794. Sono nati a San Demetrio Corone; Cesare Marini, giurista (1792 -
1886) e Domenico Mauro, scrittore e deputato (1812 -
1873) organizzatore della rivoluzione del 15 marzo 1844.
Gli abitanti si chiamano Sandemetresi (Shėnmitrotė). |
| Nella
frazione Macchia Albanese č nato Girolamo De Rada (1814 - 1903),
sommo vate arbėresh, padre della letteratura albanese,
detto il Dante degli italo-albanesi. |
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