| Il paese si trova
sul versante settentrionale della Sila Greca, situato su
un'altura che si
affaccia sulla valle del Crati e sulla celebre pianura di
Sibari,
tra due valloni di fiumara alle falde della Serra Crista
d'Acri (m. 1125). Apparteneva al feudo dell'Abbadia
del Patire di Rossano come si riscontra in un diploma
ruggeriano del 1104. Venne fondato alla fine del XV
sec.su precedente insediamento distrutto dal terremoto,
da profughi albanesi. Fu casale di Corigliano e appartenne in
origine al principe di Bisignano. Successivamente passņ
alla famiglia di Saluzzo, che tenne il paese fino al 1806. Era
chiamato "Mbuzat", dal nome del capo che vi condusse i
compatrioti di nome "Busa". Ha dato i natali a Giulio Variboba (sec. XVIII autore
di numerosi canti sacri arbėreshė che ancora oggi
vengono eseguiti durante le Kalimere della Settimana
Santa); ricordiamo, inoltre, Antonio Argondizza, pubblicista; Michele Masci ed Atanasio Dramis (1829 - 1911) che
dettero un grosso contributo al risorgimento italiano.
Gli abitanti si chiamano Sangiorgesi (Mbuzacjotė). |