| Quieto e pittoresco
centro di villeggiatura, San Martino č adagiato in
pendio sul fianco destro dell'alta valle del torrente Finita. Esisteva gią al
1089 poiché il Papa Urbano II,il papa della I Crociata, con
Bolla del 21 settembre confermava il possesso della Terra
di San Martino a un certo Pietro Abate della S. Trinitą di
Cava. |
| Il paese
primitivo era quella parte che dicesi il Borgo (vurgu) e
che č diviso dal resto del paese dal torrente "Perroi, i
Vorguti" distrutto dal terremoto, venne
ripopolato nel sec. XV da una colonia di profughi
albanesi i cui discendenti ancora oggi lo abitano. |
| Nel 1462 a Luca Sanseverino venne dato, dietro
compenso di 20.000 ducati, il feudo di Bisignano, di cui
San Martino era parte, e che fu venduto, per far fronte
ai debiti contratti da Nicolņ Bernardino Sanseverino, nel 1576 a Pietro Paolo
Cavalcante. Passņ in seguito ai Rossi e infine agli Alimena. |
| Nel 1643 il
rito passņ dal greco-bizantino a quello latino
poiché i preti greci dovevano andare ad istruirsi fino a Corfł. |
| Nel 1863 al
nome San Martino fu aggiunto "di Finita" per
l'omonimo torrente. Gli abitanti del luogo si chiamano Sanmartinesi e alcuni di essi
parteciparono alle imprese di Garibaldi. Uno in
particolare la tradizione popolare ne tramanda anche il
nome:
Lino La Valle. |
| A cinque Km
č sita a valle la frazione "Santa Maria delle
Grotte",
ridente e operoso centro agricolo, cosģ denominato per
le due preistoriche grotte naturali. |